Elettrostimolazione Articoli & Informazione

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  • Stefano Elia
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    Elettrostimolazione Articoli & Informazione

    ARTICOLO N°1 - CENNI STORICI -
    Fin dai tempi antichi, l'uomo era a conoscenza delle proprietà terapeutiche delle correnti elettriche, che venivano utilizzate sfruttando alcuni elementi naturali, come minerali o meglio animali.

    Gli stessi romani utilizzavano le torpedini per curare la gotta; il motivo sta nel fatto che questi pesci hanno due organi elettrici sotto al pelle fra le pinne pettorali e il capo, con i quali possono dare scariche elettriche di notevole intensità.

    Fu Galvani che nel 1791 che mosse i primi passi scientifici, effettuando esperimenti sulla contrazione muscolare negli animali. Gli studi proseguirono poi da parte di altri studiosi; nel 1820 De Boulogne individuò i punti motori di stimolazione e costruì i primi elettrodi trans-cutanei.

    Nel 1831 Faraday scoprì l'induzione elettrica e le omonime correnti faradiche che, leggermente modificate, vengono utilizzate ancora oggi in ambito riabilitativo.

    Weiss nel 1902 gettò le basi della moderna stimolazione, introducendo il concetto di quantità di corrente, tessuto muscolare, ed unità di tempo.

    Si deve però a Lapicique (1909) il merito di aver sviluppato i concetti di Weiss e di aver introdotto i due parametri fondamentali dell'elettrostimolazione ovvero: Cronoassia e Reobase.

    Per quanto riguarda l' ambito sportivo, l'elettrostimolazione viene introdotta da M. Kotz nel 1970, con l'utilizzo delle omonime correnti, dette anche russe di tipo sinusoidale.

    Seguirono molte sperimentazioni su atleti professionisti, anche da parte di Cometti (1988) in Francia, Kopanski e Jaszczuk in Polonia e da Portman in Canada.

    Tutto questo fino ad arrivare ai giorni nostri, dove l'elettrostimolatore viene regolarmente utilizzata da atleti amatoriali e professionisti per incrementare le prestazioni sportive, e dai divi dello spettacolo per gli aiuti estetici che fornisce.



    [This message has been edited by Stefano Elia (edited 03-08-2000).]
  • Stefano Elia
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    #2
    Articolo n°2 - ESTETICA -
    Ultimamente l'elettrostimolazione ha raggiunto notevoli vertici di utilizzo anche in campo estetico.
    Innanzitutto, a questo riguardo, dobbiamo tuttavia mettere in rilievo che, come avviene per tutte le mode, dove vengono spesso proposti risultati strabilianti, così anche per questa particolare tecnica si è spesso assistito ad asserzioni fuorvianti o addirittura non vere.
    È opportuno specificare che a tutt'oggi non esistono studi certi sugli effetti della stimolazione elettrica per produrre dimagrimento o eliminare la cellulite. I dubbi rimangono quindi ancora aperti, anche perché le ricerche scientifiche svolte fino ad ora non vanno certamente in tal senso.
    Tuttavia va sottolineato il fatto inoppugnabile che, se utilizzata con determinati programmi e se abbinata ad una leggera attività fisica, l'elettrostimolazione può produrre un apprezzabile miglioramento estetico. Ciò accade perché il miglioramento della microcircolazione sanguigna e del drenaggio linfatico, che si verificano dopo aver fatto uso di questa tecnica, sono paragonabili a quelli prodotti da un allenamento aerobico.
    Il muscolo è un tessuto metabolicamente attivo, per cui un aumento del tono muscolare mediante sollecitazione elettrica comporta un parallelo aumento del metabolismo basale. Questo particolare esercizio comporta un successivo "dimagrimento" indiretto in quanto, a parità di calorie introdotte, si ha una spesa metabolica a riposo maggiorata. Studi in proposito hanno dimostrato che tale lipolisi si verifica soprattutto in prossimità della regione maggiormente colpita dalla stimolazione, in quanto il muscolo, in fase di recupero, preleva energia dall'adipe del tessuto sottocutaneo, favorendo così il fatidico dimagrimento localizzato.
    Non dimentichiamo infine che l'elettrostimolatore, agendo solo su determinati gruppi muscolari, offre la possibilità di selezionare le zone da modellare, permettendo così di scegliere, entro certi limiti, il profilo estetico desiderato.
    Per quanto concerne il tipo di programma da utilizzare, si impiegheranno sostanzialmente quelli con frequenze a carico delle fibre rosse o resistenti. Questo perché le fibre lente hanno un ruolo determinante sul tono muscolare, quindi in campo estetico sono le più produttive da stimolare.
    Quanto ai risultati conseguibili, si può affermare che 10/15 sedute, distribuite nell'arco di 3/4 settimane, danno subito effetti considerevoli; tuttavia è importante rendersi conto che, se associamo l'elettrostimolazione all'attività sportiva, otteniamo grossi miglioramenti sia morfologici che metabolici. Su questi aspetti la pubblicità che si vede in giro è senza dubbio fuorviante, in quanto suggerisce l'idea che sia facile e privo di sforzi dimagrire e rimediare alla cellulite stando comodamente distesi su un divano, collegati ad un elettrostimolatore....
    Appare quindi evidente che tali metodiche debbano essere proposte da personale qualificato, in centri fitness specializzati, dove sarà cura del personal trainer cercare la miglior sinergia fra l'attività fisica volontaria e la ginnastica passiva dell'elettrostimolazione.

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    • Stefano Elia
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      #3
      Articolo n°3
      L’Elettrostimolazione non è da considerarsi una tecnica dopante.

      Negli ultimi tempi, una domanda che ricevo frequentemente, è se
      l’Elettrostimolazione possa essere considerata alla pari di una tecnica dopante.
      Tutto ciò è imputabile al fatto che l’opinione pubblica e stata molto scossa dalle notizie riportate dai mass- media riguardo all’enorme diffusione di metodologie illecite al fine di ottenere incrementi muscolari.
      Per rispondere a questo quesito, come prima cosa, cercherò di spiegare con parole semplici il concetto di doping.
      Con il temine DOPING, si intende l’assunzione di sostanze ad uso non terapeutico, o l’utilizzo di un qualsiasi trattamento inteso ad elevare artificiosamente le prestazioni di un atleta in gara alterando i termini della stessa.
      Inoltre dette tecniche risultano provocare danni a breve o lungo termine alla salute dell’atleta.
      Perciò se dovessimo considerare l’Elettrostimolazione una delle “alchimie” citate, sbaglieremmo di grosso, perché non va né contro i principi etici dello sport, ne tantomeno a discapito della salute di chi la pratica.
      Per ottenere risultati, l’atleta deve sostenere un lavoro duro, faticoso, che richiede costanza, abnegazione, e un notevole sforzo di sopportazione.
      Inoltre, le sollecitazioni che produce a livello tendineo- muscolare non sono superiori a quelle prodotte dai metodi tradizionali d’allenamento, e non comporta nessun rischio a livello cardio- circolatorio.
      Studi svolti nell’Ex Unione Sovietica da Kotz, in Francia da Cometti, in Polonia da Kopanski , hanno evidenziato come stimolando a determinati Hertz, determinati gruppi muscolari, si ottengano considerevoli incrementi in termini di Forza e di Resistenza.
      A parer mio, bisogna quindi prendere in considerazione questa nuova metodica di allenamento, perché in presenza di infortuni, soste prolungate dovute al maltempo, dolori muscolari, può essere estremamente utile.

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      • Stefano Elia
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        #4
        Articolo n°4
        PRO & CONTRO
        Ottenere risultati attraverso l'uso dell'elettrostimolazione è veramente facile; nel corso di questa breve trattazione abbiamo avuto modo di mettere in rilievo i numerosi vantaggi che se ne possono trarre.
        Vediamo di seguito quale possono essere gli svantaggi e quando può essere vivamente sconsigliato l'utilizzo. Dall'esame di quello che segue si deduce che bisogna prestare attenzione prima di utilizzare un elettrostimolatore, verificando innanzitutto di usarlo correttamente e di non ricadere nei casi in cui esso è da evitare.
        L'elettrostimolazione può risultare svantaggiosa per una serie di motivi: perché il movimento prodotto non è controllato dal sistema nervoso, perché non vi è integrazione con le percezioni propiocettive e perché si stimola solamente un gruppo muscolare alla volta.
        Da tutto ciò si evince che non essendovi la giusta correlazione fra muscoli agonisti e antagonisti, la coordinazione motoria non può migliorare ed il gesto tecnico non si affina.
        L'elettrostimolazione inoltre è vivamente sconsigliata nei seguenti casi:
        • Nelle persone estremamente sensibili, perché dopo il trattamento possono manifestarsi degli arrossamenti; tuttavia questi scompaiono normalmente dopo pochi minuti.
        • Nei casi in cui venga effettuata di sera, potrebbe provocare difficoltà ad addormentarsi; in questo caso è meglio sospendere i trattamenti e cambiare orario.
        • In presenza di traumi, o stress muscolari.
        • In presenza di ustioni.
        • In pazienti portatori di pace-maker.
        • Nelle donne in gravidanza.
        • Qualora si intendesse posizionare gli elettrodi in modo che l'onda attraversi l'area cardiaca (es.: elettrodo corretto sul petto e negativo sulle scapole).
        • Qualora si intendesse posizionare gli elettrodi su i seni carotidei e genitali.

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        • Stefano Elia
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          #5
          Artico n°5
          Principi di base


          Allenarsi ed ottenere i migliori risultati attraverso l’uso dell’elettrostimolazione,
          Non è del tutto facile, questo perché le apparecchiature oggi in commercio offrono varie possibilità di impiego.

          Per agevolare i propri clienti in questo compito, le case costruttrici forniscono dei manuali di allenamento, che al contrario di quanto si possa pensare, non sono affatto facili da comprendere, e richiedono già delle conoscenze di base.
          Inoltre le ditte stesse per differenziarsi dalla concorrenza, attribuiscono ai loro programmi dei nomi del tutto inventati che significano nulla, ( es. forza resistente riabilitativa, resistenza aerobica) contribuendo così solo a confondere le idee .

          Cerchiamo quindi di capire quali sono gli ostacoli che si presentano a chi per la prima volta ne vuole utilizzare l’elettrostimolatore.

          La cosa più importante da sapere, è che le fibre muscolari non sono tutte uguali, infatti le possiamo suddividere in tre gruppi :

          - Slow twich fiber ( fibre lente) : ovvero fibre rosse, resistenti, a metabolismo aerobico.

          - Fast twich fiber tipe A ( fibre veloci tipo A) : ovvero fibre bianche, che consentono le contrazioni rapide – resistenti , a metabolismo ossidativo glicolitico.

          - Fast twich Fiber tipe B: ovvero sempre fibre bianche , ma che consentono contrazioni esplosive e con metabolismo anaerobico.

          In secondo luogo bisogna considerare che la percentuale di fibre bianche e di fibre rosse varia da muscolo a muscolo ad esempio; il Soleo ( muscolo del polpaccio ) che svolge prevalentemente funzioni posturali è quasi esclusivamente composto da fibre rosse (80%) , al contrario il Bicipite brachiale che interviene maggiormente nelle azioni quotidiane, presenta grosso modo un 50 e 50.

          Ho utilizzato la parola “grosso modo”, perché detta percentuale varia da persona a persona in base alle caratteristiche genetiche di ogni individuo.

          Le ricerche scientifiche finora condotte, hanno inoltre dimostrato che occorrono frequenze specifiche per stimolare le diverse fibre muscolari, e precisamente:

          - 25 /30 Hz per le fibre rosse

          - 40/50 Hz per le bianche di tipo A

          - 75/80 Hz per le bianche di tipo B
          Questa classificazione può sembrare inutile, in realtà è indispensabile qualora si decida di comperare un apparecchio con possibilità di gestire i programmi e di personalizzarli.

          Come terzo punto, bisogna considerare il fatto che ogni disciplina sportiva richiede un utilizzo diverso di fibre muscolari ad esempio: la percentuale di fibre lente utilizzate nella maratona corrisponde circa a un 70% (Bosco 1985) mentre per il body building è di circa il 40% (Hakkinen 1984), quindi ciò che può andar bene per uno sport non è detto che funzioni anche per un altro.

          Di seguito sono riportate le percentuali di altre discipline sportive:

          DISCIPLINA % FIBRE LENTE
          Ciclismo su strada 55-60
          Nuoto 50-60
          Pallavolo 45-55
          Calcio 40-50
          Lotta 50-55
          Pattinaggio su ghiaccio 65-70
          Atletica 100 metri 35-40
          Atletica 400 metri 40-50
          Atletica 1500 metri 55-60
          Sci di fondo 65-85
          Sportivi non agonisti 40-60


          Tutto questo ci fa capire quanto sia difficile per l’atleta “autodidatta”, impostare una preparazione ed ottenere subito buoni risultati perché come visto si richiede una conoscenza approfondita della fisiologia muscolare ed una consapevolezza della variazione che la stimolazione può apportare.



          [This message has been edited by Stefano Elia (edited 02-09-2000).]

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          • Stefano Elia
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            #6
            Articolo n°6
            TENS
            La TENS, ovvero Transcutaneos-Elettrical-Stimulation (stimolazione elettrica transcutanea), è una tipologia di stimolazione con elettrostimolatore che viene fatta con finalità analgesiche.

            La TENS si basa su un "treno" di onde elettriche, trasmesso attraverso la cute, dalla cronassia molto breve, così da poterla definire stimolazione a microimpulsi analgesici.

            Il meccanismo fisiologico su cui si basa la TENS, è quello del GATE-CONTROL, ovvero controllo a cancello. Il Gate Control in pratica funziona così: la via nervosa della sensibilità tattile e quella del dolore, giunte a livello spinale, utilizzano la stessa via al fine di condurre gli impulsi al cervello. Se però questa via viene impegnata da un eccesso di stimoli tattili, quella del dolore viene bloccata. È come se esistesse un interruttore inibitorio situato tra i neuroni conduttori al cervello; chiudendo in pratica tale cancello, le informazioni del dolore non giungerebbero a destinazione.

            L'analgesia così ottenuta, senza l'uso di farmaci, ha il merito di interrompere i dolori cronici muscolari, permettendo un rilassamento progressivo con successivo smaltimento dei cataboliti.

            L'effetto di sollievo è immediato, in genere dopo 15 minuti di trattamento; di contro, tale sollievo si esaurisce in un tempo relativamente breve (2-3 ore).

            Per il periodo di durata del trattamento, il paziente avverte una sensazione di formicolio; questo va mantenuto costante, aumentando il livello di stimolazione qualora si instaurasse un'assuefazione.

            Bisogna però stare attenti a non innalzare troppo l'intensità, rischiando di causare una seppur minima contrazione muscolare; in tal caso, infatti, si potrebbe i compromettere la riuscita del trattamento.

            Le applicazioni TENS si rivelano insostituibili nei casi di distrofia muscolare e di muscoli denervati.



            [This message has been edited by Stefano Elia (edited 09-09-2000).]

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            • Shawn
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              #7
              Ho un problema, a causa di ansia, succede al mio collo di sconnettersi dal resto del corpo, ossia corpo muscoloso collo che non riceve lo stimolo, credo bloccato a livello nervoso...può aiutare a sbloccarlo oltre ai massaggi, l'elettrostimolazione??
              io a casa ho YOU di Vupiesse...serve a qualcosa? e come applicarlo, dove?
              grazie

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              • Stefano Elia
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                #8
                Articolo n°7
                - PROGRAMMI -
                Per utilizzare al meglio l'elettrostimolatore bisogna conoscere i programmi che le macchine presenti sul mercato ci offrono.


                Forza
                In questo programma i parametri elettrici di stimolazione sono selezionati in modo da ottenere un aumento della forza.
                I periodi di contrazione (tetania muscolare) sono alternati a periodi di riposo, affinché vi sia un buon recupero tra una contrazione e l'altra.
                Per eseguire un lavoro corretto ed ottenere perciò buoni risultati, è necessario aumentare gradualmente le sedute di elettrostimolazione.
                Gli apparecchi più completi permettono diversi livelli di lavoro, dando la possibilità di aumentare il carico.


                Forza esplosiva / Esplosività
                In questo programma i parametri sono selezionati al fine di ottenere un incremento della Forza Veloce, la cosiddetta Esplosività.
                Per fare ciò, si prendono in considerazione le frequenze di tetanizzazione delle fibre bianche (dette anche fibre veloci) e si utilizzano tempi di contrazione massimi alternati a lunghi periodi di riposo.
                L'atleta che decidesse di usufruire di questo programma avrà dei notevoli vantaggi, sia dal punto di vista psicologico (minor paura di farsi male), sia dal punto di vista fisico (maggiore reattività muscolare).

                Forza resistente o Resistenza
                In questo programma si è cercato di selezionare i parametri in modo da ottenere il miglioramento della resistenza allo sforzo.
                Ciò è possibile rendendo i tempi di contrazione relativamente lunghi e gli intervalli di riposo relativamente brevi.
                Questo metodo provoca una resistenza al massimo sforzo, aumentando la tolleranza dei muscoli alla produzione di acido lattico.
                Lo sforzo generato interessa soprattutto il metabolismo anaerobico-lattacido (fibre intermedie), proponendosi come soluzione ottimale per gli sport di durata.


                Resistenza aerobica o Endurance
                Questo tipo di stimolazione è quasi permanente poiché il breve intervallo di riposo tra le contrazioni, permette solo una semplice irrorazione sanguigna alle fibre e non un vero e proprio recupero.
                Così facendo, si vuole imporre uno sforzo minimo ma di lunga durata , atto ad indurre uno sviluppo dei mitocondri e degli enzimi ossidativi a carico delle fibre rosse.
                Il risultato finale è miglioramento del metabolismo aerobico, con conseguente aumento della resistenza all'affaticamento vale a dire alla possibilità di sostenere sforzi per tempi prolungati.


                Defaticamento o Rilassamento
                Il problema che assilla maggiormente gli atleti o i preparatori atletici è il "recupero muscolare" ovvero la capacità di smaltire l'acido lattico dopo una gara o una seduta pesante di allenamento. I muscoli sollecitati sono spesso contratti e a volte provocano anche dolore.
                Grazie a questo programma si migliora il flusso sanguigno e l'ossigenazione muscolare, riducendo l'insorgenza di indolenzimenti e contratture.


                Capillarizzazione
                Con l'ausilio di biopsie, la sperimentazione ha dimostrato che, utilizzando frequenze di stimolazione molto basse, si può produrre un aumento della rete dei capillari nelle fibre muscolari.
                Questa capillarizzazione si produce soprattutto attorno le fibre rapide, anche se è difficile da spiegare visto che queste ultime producono lavoro solo ad alte frequenze.
                Stimolandole comunque a basse frequenze, come avviene in questo programma, si evidenzia un aumento significativo del flusso sanguigno, dei capillari, e un conseguente incremento degli scambi gassosi e dei metaboliti.
                Questo programma permette perciò di ridurre la produzione di acido lattico e di disporre, al momento dello sforzo, di una quantità di fosfocreatina più elevata.

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                • Stefano Elia
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                  #9
                  articolo uscito il 20/06/99

                  Elettrostimolazione :
                  Una nuova formula di allenamento per migliorare il fisico e la performance tutto l’anno.

                  L’ elettrostimolazione è quella pratica che permette di produrre una contrazione muscolare mediante l’applicazione di un impulso elettrico.
                  Ciò avviene perché fra i gli elettrodi applicati, si forma un campo elettrico il quale raggiungendo le placche neuromotrici determina una contrazione del muscolo sottoposto a stimolo.
                  Conosciuta fin dagli anni 70, e nata con finalità terapiche, oggi viene utilizzata con successo in campo sportivo ( ciclismo, calcio ,ecc.) Per i risultati straordinari che produce, atleti professionisti ed amatoriali ne hanno fatto un valido “compagno “ di allenamento.
                  Gli stessi preparatori atletici, utilizzano abitualmente questo metodo di allenamento nella loro pianificazione annuale, associandolo ai tradizionali sistemi di muscolazione.
                  Infatti, agendo sui vari programmi (pre-impostati,o personalizzabili ) si possono allenare diversi gruppi muscolari ed ottenere l’incremento di capacità condizionali come: Forza, Forza Esplosiva, Resistenza, oppure curare patologie muscolari sia di tipo traumatico che degenerativo.
                  L’ elettrostimolatore, viene perciò impiegato anche dai fisioterapisti per il trattamento dell’ipotrofia muscolare post-infortunio, o per eliminare il dolore con una corrente localizzata di tipo antalgico ( TENS ).
                  In campo estetico, e qui richiamo soprattutto l’attenzione delle lettrici, viene utilizzato per migliorare o mantenere la forma e la bellezza del corpo.
                  L’assoluta sicurezza di utilizzo, ed una gamma completa di programmi, consentono di abbinare al tanto acclamato Fitness, trattamenti di : Rassodamento, Linfodrenaggio, Anti-cellulite.
                  La cosa interessante è che le macchine in commercio offrono la possibilità di gestire i canali in modo indipendente, questo significa che l’utilizzatore , può trattare in modo selettivo ogni singolo muscolo senza influenzare i circostanti.
                  Un concetto da sempre dibattuto è questo: l’ elettrostimolatore può sostituirsi all’allenamento, oppure fa dimagrire?
                  Spiacente di deludere chi crede in ciò, ma questa pratica va integrata a programmi di allenamento specifici o a programmi dimagranti, e se qualcuno afferma il contrario, propone semplici utopie perché non esistono dati certi al riguardo.
                  Concludo dicendo che l’ elettrostimolatore non è un giocattolo, è facile abusarne, quindi per un corretto e proficuo utilizzo, è consigliabile consultare un medico o un preparatore atletico.

                  Stefano Elia




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                    #10
                    N°1 - CENNI STORICI -
                    Fin dai tempi antichi, l'uomo era a conoscenza delle proprietà terapeutiche delle correnti elettriche, che venivano utilizzate sfruttando alcuni elementi naturali, come minerali o meglio animali.

                    Gli stessi romani utilizzavano le torpedini per curare la gotta; il motivo sta nel fatto che questi pesci hanno due organi elettrici sotto al pelle fra le pinne pettorali e il capo, con i quali possono dare scariche elettriche di notevole intensità.

                    Fu Galvani che nel 1791 che mosse i primi passi scientifici, effettuando esperimenti sulla contrazione muscolare negli animali. Gli studi proseguirono poi da parte di altri studiosi; nel 1820 De Boulogne individuò i punti motori di stimolazione e costruì i primi elettrodi trans-cutanei.

                    Nel 1831 Faraday scoprì l'induzione elettrica e le omonime correnti faradiche che, leggermente modificate, vengono utilizzate ancora oggi in ambito riabilitativo.

                    Weiss nel 1902 gettò le basi della moderna stimolazione, introducendo il concetto di quantità di corrente, tessuto muscolare, ed unità di tempo.

                    Si deve però a Lapicique (1909) il merito di aver sviluppato i concetti di Weiss e di aver introdotto i due parametri fondamentali dell'elettrostimolazione ovvero: Cronoassia e Reobase.

                    Per quanto riguarda l' ambito sportivo, l'elettrostimolazione viene introdotta da M. Kotz nel 1970, con l'utilizzo delle omonime correnti, dette anche russe di tipo sinusoidale.

                    Seguirono molte sperimentazioni su atleti professionisti, anche da parte di Cometti (1988) in Francia, Kopanski e Jaszczuk in Polonia e da Portman in Canada.

                    Tutto questo fino ad arrivare ai giorni nostri, dove l'elettrostimolatore viene regolarmente utilizzata da atleti amatoriali e professionisti per incrementare le prestazioni sportive, e dai divi dello spettacolo per gli aiuti estetici che fornisce.

                    [This message has been edited by Stefano Elia (edited 03-08-2000).][/B][/QUOTE]

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