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    un articolo interessante

    Vi propongoparte di un articolo interessanete riguardo la corsa/ elettrostimolazione, scritto dal prof. Michelin membro dello staff tecnico Medical House.
    Buona lettura......

    " Introduzione: oggi, il cosiddetto "atleta amatore" ha raggiunto livelli cosi'alti di specializzazione da mettere in crisi anche gli addetti ai lavori quali tecnici, fisioterapisti, medici e naturalmente le ditte produttrici di materiali tecnico-sportivi.
    Da questo dato di fatto vorrei partire per esporvi un possibile quadro metodologico di
    utilizzo dell'elettrostimolazione come sistema integrativo di allenamento in funzione della corsa di media/lunga durata. La corsa assieme al ciclismo ed il nuoto rappresentano, a livello amatoriale, le tre discipline più praticate e la combinazione di queste hanno creato un nuovo canale d'interesse, costantemente in crescita, costituito dalle multidiscipline quali triathlon, duathlon anche nelle versioni winter. Queste attività sportive, pur essendo caratterizzate da una gestualità biomeccanica completamente diversa, sono accomunate dai meccanismi energetici che le governano, e precisamente quelli di tipo aerobico.

    EMS:
    con questa definizione s'individua quella metodologia che permette, attraverso impulsi elettrici, di ottenere la contrazione muscolare evitando il sistema nervoso centrale. Gli iniziali indirizzi di questa metodica sono stati in ambito fisioterapico per il ripristino di un normale tono muscolare in seguito a traumi di diversa natura, tuttavia, ben presto è diventata di grosso interesse anche in ambito sportivo.
    L'aspetto più importante è rappresentato da due parametri fisiologici che devono essere conosciuti e rispettati: la frequenza degli impulsi e la cronassia dei gruppi muscolari. La frequenza è un prefisso per agire selettivamente sulle fibre veloci o sulle fibre lente; la cronassia rappresenta la chiave d'accesso al prefisso nei vari distretti muscolari.
    La macchina che permette di collocare a destinazione gli impulsi elettrici è un generatore di corrente costante che si adegua alle resistenze incontrate durante il percorso.

    CRONASSIE (indicative)
    ARTI SUPERIORI 150/200 ms
    TRONCO 200/250 ms
    ARTI INFERIORI 350/400 ms

    FREQUENZE (indicative)
    FIBRE LENTE (SF) 10/18 HZ
    FIBRE INTERMEDIE (IF) 20/50HZ
    FIBRE VELOCI (FF) 70/100 HZ

    I PROGRAMMI UTILI PER IL PODISTA

    L'applicazione specifica per il podista trova due indirizzi diversi: 1) integrazione dell'allenamento sui gruppi muscolari protagonisti del gesto tecnico e su quelli secondari 2) prevenzione della traumatologia tipica della corsa.

    INTEGRAZIONE DELL'ALLENAMENTO MEDIANTE EMS
    Programmi utilizzabili
    DEFATICAMENTO, CAPILARIZZAZIONE, RESISTENZA AEROBICA, RESISTENZA ALLA FORZA

    DEFATICAMENTO: favorisce il recupero muscolare dopo un allenamento intenso richiamando sangue a livello delle fibre muscolari intererssate (arto inferiore) consentendo di allontanare in tempi considerevolmente ridotti i cataboliti prodotti dallo sforzo. Tale programma trova la sua ottimizzazione attraverso l'uso di speciali fasce elastiche conduttrici. E' evidente che questo tipo di programma è di grande importanza per chi, come la maggioranza degli atleti non professionisti, non dispone di un massoterapista che possa attraverso il massaggio manuale, ripristinare le migliori condizioni muscolari.

    CAPILARIZZAZIONE: è stato dimostrato che l'ems a bassa frequenza provoca un aumento dei vasi capillari intorno alle fibre muscolari simulando la situazione che si viene a creare attraverso la corsa lenta. Tuttavia, l'aspetto più interessante, è costituito dalle modalità con cui quest' aumento avviene; infatti mentre con l'allenamento volontario la capillarizzazione si concentra attorno alle fibre lente ( I ), attraverso l'ems si concentra inizialmente in modo preferenziale attorno a quelle rapide ( II ).Questo aumento di capillarizzazione delle fibre rapide migliora gli scambi metabolici producendo una maggior resistenza alla fatica delle stesse. Da quanto detto si comprende come la capillarizzazione in ems non debba sostituire le sedute di corsa lunga e lenta ma rappresentare un ottimo supporto soprattutto per chi non può permettersi di percorrere molti più chilometri a bassa intensità.

    RESISTENZA AEROBICA: questo programma rappresenta il naturale completamento alla capillarizzazione in quanto, imponendo uno sforzo caratterizzato da frequenze medio/basse, stimola il metabolismo aerobico delle fibre lente aumentandone la capacità ossidativa attraverso un incremento dell'attività enzimatica all'interno dei mitocondri. Tale programma si caratterizza per la prolungata contrazione seguita da un recupero estremamente ridotto.
    REGOLA GENERALE: LA DURATA DELLA CONTRAZIONE E' INVERSAMENTE PROPORZIONALE ALLA FREQUENZA DI LAVORO!

    RESISTENZA ALLA FORZA: in questo caso risulta marcato lo sviluppo della forza nella sua espressione di tipo resistente, quella cioè che permette ad un gruppo muscolare di resistere all'accumulo graduale di acido lattico che si verifica durante una prestazione atletica. Dovendo fare un parallelo con l'allenamento volontario si può far riferimento alle ripetute in salita dove il sistema aerobico deve fare i conti con il graduale affaticamento muscolare dovuto al dislivello da superare. Caratteristiche del programma sono contrazioni di media durata (7/8") seguite da recuperi attivi di pari durata.



    ESEMPLIFICAZIONE DI UTILIZZO

    Defaticamento Dopo ogni allenamento impegnativo
    Capillarizzazione Dopo ogni allenamento lungo, medio o di ripetute brevi
    Resistenza aerobica Durante la fase di costruzione 2x settimana prima della corsa lenta
    Resistenza alla forza Durante la fase di costruzione 2x settimana /1x settimana nel periodo specifico/nessuna seduta durante il periodo agonistico

    Se, per l'atleta in buona salute, l'allenamento in ems deve essere una metodologia complementare inserita nel normale ciclo di allenamento in modo da integrarlo al meglio sapendo che mai potrà sostituirlo, la stessa metodica potrebbe rappresentare il principale sistema di mantenimento delle qualità muscolari nella malaugurata ipotesi di sospensione forzata dello stesso a causa di infortunio o malattia.

    PREVENZIONE DELLA TRAUMATOLOGIA TIPICA DELLA CORSA

    Tendiniti, stiramenti, contratture sono solo alcune delle possibili cause che spesso costringono gli atleti ( e non solo gli amatori ) a ricorrere alle cure di medici o fisioterapisti e allo stesso tempo sospendere l'attività sportiva di cui sono appasionati praticanti. Senza addentrarci nei meandri della traumatologia vorrei mettervi in evidenza alcuni aspetti della prevenzione che spesso vengono trascurati o comunque non trattati con la giusta attenzione quali: L'EQUILIBRIO MUSCOLARE e L'IMPORTANZA DELLA PARTE MEDIA DEL TRONCO.







    IMPORTANZA DELLA PARTE MEDIA DEL TRONCO

    Il tronco ha un ruolo critico nel mantenimento della stabilità e dell'equilibrio quando si realizzano movimenti con gli arti. La corsa mette sotto pressione la regione lombo-pelvica ( che include la quarta e la quinta vertebra lombare ), il bacino e le anche, peril fatto che là si viene a localizzare il baricentro del corpo, il luogo dove le forze della parte superiore incontrano le forze della parte inferiore trasmesse dal terreno attraverso le estremità inferiori. Da questo l'importanza del potenziamento muscolare addominale ( retto ed obliquo ) al fine di tutelare eventuali traumi a carico della colonna vertebrale
    e allo stesso tempo garantire alla muscolatura dorso-lombare il necessario tono per garantire il necesario equilibrio muscolare.
    A questo scopo attraverso l'ems riusciamo a lavorare su questi gruppi muscolari in modo mirato senza il pericolo di una cattiva esecuzione dei tradizionali esercizi addominali e dorsali e, aspetto da non trascurare, a costo energetico quasi nullo!






    prof. Gianni Michelin
Working...
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