Lavori, su calciatori in abbinamento...

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  • Prof. Elia
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    Lavori, su calciatori in abbinamento...

    Presto pubblicherò sul FORUM, un articolo in cui si parla di ellettrostimolaz. su di un calciatore di livello dilettantistico...

    Tale ricerca è stata effettuata in collaborazione con il collega E. Maraldi, autore degli articoli sul B. Buiding presenti su www.reformsport.com.

    Se la cosa può interessarvi, fatemelo sapere, e sarò lieto di proporverne altri.....

    Stefano Elia
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    #2
    Certo che ci interessano, belli gli atricoli.
    modux

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    • Prof. Elia
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      #3
      Eccolo

      CALCIO in STATIC CONTRACTION
      di E. MARALDI & Elia


      Nel mese di maggio del 2002, alla vigilia dei campionati mondiali di calcio, lessi su “Ventiquattro”, un inserto mensile gratuito per gli abbonati al Sole 24 Ore, un’intervista al calciatore francese Zinedine Zidane il quale asseriva che nonostante il ‘gioco più bello del mondo’ abbia raggiunto una “velocità” e “un’importanza fisica” molto elevata, sicuramente si sarebbe ancora più “velocizzato” e “fisicizzato” negli anni che verranno. Secondo il campione, infatti, la componente fisica avrebbe ancora margine di crescita. Sempre secondo il vincitore del “pallone d’oro 2000”, in futuro si avvantaggerà chi capirà per primo quale sarà la strada da intraprendere per elevarsi ulteriormente sul piano fisico.

      Parlandone con alcuni miei amici allenatori invece sento ripetere sempre le stesse idee: il calcio è arrivato al limite. Come si può giocare più veloce di così?

      Personalmente non sono d’accordo con questi ultimi. Nel ’74, alla fine dei mondiali gli appassionati ripetevano tutti le stesse cose: “chi può giocare meglio del Brasile di quest’anno? Chi potrà mai battere un gioco così creativo? Per fortuna che giocatori come ……………… ne nascono uno/due ogni 20 anni!”

      In realtà abbiamo tutti visto che il gioco tipico degli anni ’70 è stato battuto facilmente da uno che mette in primo piano la velocità come accade negli anni 2000. Un bellissimo passaggio di tacco di Pelè che 30 anni fa avrebbe fatto sognare i tecnici di tutto il mondo, adesso verrebbe intercettato immediatamente.

      Guardando le squadre calcistiche noto sempre che anche i migliori CT non sono in realtà degli altrettanto preparati preparatori atletici.

      Mi è capitato di dover allenare atleticamente un calciatore che ha, come si dice in gergo, dei “discreti piedi”, perché aveva dovuto, per motivi di lavoro, stare lontano dalla squadra per qualche mese. In questo frangente non aveva dimenticato l’aspetto tecnico del calcio e fisicamente si era allenato da solo nel solito modo indicatogli dall’allenatore della sua squadra.

      Avendo io le mie idee, ho provato a spiegargli la mia visione sia della preparazione fisica in generale, sia del gioco del calcio in particolare.

      Gli ho proposto questa “nuova tecnica” allenante che cerca di prendere di mira gli aspetti più deboli dei calciatori odierni, anche nelle squadre più in vista.

      Quali sono queste debolezze? Le abbiamo notate tutti nella nazionale italiana di calcio, soprattutto nella finale del ’94, complice il caldo. La velocità, durante l’arco della partita, diminuisce a livelli drastici. Riusciva a tenersi in superficie chi non rallentava troppo. Certo che una certa dose di calo di velocità è normale. Ma cosa si può fare per attutirlo il più possibile?

      Ho cercato di studiare le sensazioni più fastidiose per un atleta impegnato in una gara di 90 minuti e ne ho ricavato alcuni dati fondamentali.

      Già verso il 20 minuto la velocità cala e si mantiene quasi costante fino quasi verso alla fine del primo tempo.

      Intorno al 40 minuto cala nuovamente.

      Aumenta leggermente, complice il riposo tra i due tempi, rimanendo costante per circa 10 – 15 minuti, e poi scende progressivamente fino alla fine.

      Proverò a tracciare un grafico di quanto ho detto:



      Le sensazioni che solitamente i calciatori hanno sul calo del rendimento sono due:

      § incapacità di contrazioni muscolari intense e conseguente senso di pesantezza alle gambe,

      § calo della lucidità.



      Bene: entrambe hanno un causa che non si combatte con un allenamento “sui generis”. E’ necessario focalizzare i problemi e risolverli miratamene.



      Il senso di pesantezza alle gambe che da come risultato un rallentamento della deambulazione, è dovuto all’impossibilità di contrarre i muscoli (soprattutto quadricipite e ipsolias per la falcata, e bicipite femorale per il ritorno) massimamente o perlomeno il più possibile intensa.

      Perché quindi non curare particolarmente la contrazione?

      E’ una domanda che mi è venuta ovvia e che io ho rivolto ai miei amici allenatori. La risposta, che mi è sembrata un po’ stupida (?) è stata sempre la stessa: “i calciatori hanno bisogno anche di divertirsi e fare allenamenti così particolari è, forse, un po’ noioso.”

      A parte il fatto che il tempo richiesto dal nuovo allenamento da noi proposto è molto corto, soltanto perché certi allenatori non sanno motivare gli atleti accettano dei giocatori che appena dopo il quarantesimo minuto si trascinano le gambe?

      Un allenamento di contrazioni statiche massimali intense aumenta la forza e la “tenuta” dei muscoli durante la partita. Oggi è possibile aumentare anche del 200% la forza statica massimale e conseguentemente avere un miglior rendimento in gara con allenamenti mirati.



      Per un lavoro completo e mirato sul potenziamento della contrazione è necessario lavorare con contrazioni statiche su due fronti:

      1. Allenamenti per la forza;

      2. allenamenti per la resistenza; questi ultimi suddivisi in:

      a) contrazioni statiche massimali;

      b) normali ripetizioni portate allo sfinimento.



      ALLENAMENTI PER LA FORZA



      Eseguire in palestra:



      Quadricipiti
      Leg Extension
      1/2 serie x 15-30 sec.
      (usare, se possibile, un elettrostimlatore)

      Bicipiti femorali
      Leg Curl
      1 serie x 15-30 sec.
      Se si usa un elettrostimolatore attenzione al posiz.!!

      Ipsolias
      Alzate gambe
      1 serie x 15-30 sec.


      (usare, se possibile, un elettrostimlatore)

      Gastrocnemio
      Calf Raises
      1 serie x 20 sec.
      (usare, se possibile, un elettrostimlatore)

      Soleo
      Calf Raises seduto
      1 serie x 20 sec.


      (alternata 1 allenamento si e due no)

      Tibiali
      Alzate tibiali
      1 serie x 20 sec.







      ALLENAMENTI PER LA RESISTENZA



      Eseguire in palestra:



      Quadricipiti
      Leg Extension
      1/2 serie x 15 minuti

      Bicipiti femorali
      Leg Curl
      1 serie x 10-12 minuti

      Ileopsoas
      Alzate gambe
      1 serie senza peso x il max che si può

      Gastrocnemio
      Calf Raises
      1 serie senza peso x il max che si può

      Soleo
      Calf Raises seduto
      1 serie senza peso x il max che si può

      Tibiali
      Alzate tibiali
      1 serie senza peso x il max che si può




      Mentre per l’allenamento della forza l’uso di un buon elettrostimolatore vi darà dei vantaggi incredibili che “sentirete” durante la partita, al contrario per l’allenamento di resistenza è bene non usarlo perché in tal modo si obbliga il muscolo a contrarsi solo con l’aiuto del cuore e nient’altro.

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