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Sindrome della bandelletta.

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    Sindrome della bandelletta.

    Scrivo per conciliare la mia passione per il bbing è la scrittura, sperando che qualcuno possa trovare interessante questo "articolo".


    Sindrome della bandelletta
    Frequentare una palestra può essere terapeutico?


    Spesso le palestre vengono demonizzate dai più, considerate covo di dopati o aspiranti malati di artriti e paralitici. Il motivo, agli occhi degli ignoranti, risiede sia nelle conseguenze fisiologiche del sollevare un peso, che nello stile di vita che il bbing, a certi livelli, richiede (diete iper/ipocaloriche, polveri ecc). In medio stat virtus, e i latini poche volte sbagliavano: un carico proporzionato all'età dell'alzatore, alla sua anzianità di allenamento e dunque alla sua forza e alla sua tecnica di esecuzione -sebbene abbia visto giovani con meno di un anno di a.d.a. fare squat al parallelo con 140kg sulle spalle, ma questa è solo una rara eccezione, considerando anche il fatto che esistono quarantenni con a.d.a. di 5 anni capaci di fare squat solo al multipower- non può che avere un risvolto benefico sulla salute sia mentale che fisica dell'individuo, a patto, comunque, che esso sia un soggetto clinicamente sano. E le proteine, gli integratori? Non fanno male? Non è questo l'articolo adatto su cui discuterne.
    Appurato che a certe condizioni il bb non sia dannoso, approfondiamo il risvolto benefico di questa disciplina. Può essere considerata terapeutica in alcuni casi? Prendiamo in considerazione proprio il mio.
    Partiamo dalla mia storia clinica:
    -Da neonato ero affetto da piattismo di una certa rilevanza che attorno ai 10 anni sembrava essere sparito.
    -A 10 anni subisco una frattura spiroide alla tibia sinistra. In origine probabilmente scomposta, ma in seguito ad un gesto sbadato, rimessa in asse ma poco precisamente: dopo mesi di sedia a rotelle le lastre dicevano che la calcificazione non era perfetta.
    -Un mese dopo aver tolto il gesso per la tibia, complice anche l'atrofia muscolare, cado riportando una frattura "a legno verde" al primo metatarso sinistro. Altri due mesi di gesso. Quasi 6 mesi di gesso e neanche mezza giornata di fisioterapia.




    Per diversi anni, da allora le mie gambe hanno avuto tregua, sebbene abbia sempre zoppicato, il piattismo si fosse ripresentato ed entrambe le mie ginocchia scricchiolavano ogni volta flettessi la gamba. Nel giugno 2014, nuotando a rana, accuso uno strano fastidio al ginocchio provenire dalla rotula, sembrava quasi una scossa elettrica. Il fastidio di ripresentava ogni volta nuotassi a rana, ma fin quando non lo accusai camminando non gli ho mai prestato molta attenzione. La prima volta, camminando, caddi: il ginocchio sembrava aver ceduto, quella volta, come molte altre. Il dolore era simile ad una scossa elettrica e percepivo come se un tendine sul lato esterno della gamba sinistra, all'altezza del ginocchio, slittasse su un'altra superficie. Andai da un bravo ortopedico il quale mi diagnosticò che la cartilagine del ginocchio era un po' più usurata del solito, nonostante non avessi mai praticato alcuno sport prima di allora. Mi consigliò, dunque, un ciclo di joint support -classico, a base di Glucosamina e acido ialuronico- e una RM, in quanto il problema sicuramente risiedesse nei tessuti molli nel ginocchio. Essa non riscontrò nulla di diverso da quanto l'ortopedico già mi avesse detto e il joint support diede qualche risultato a breve termine: il problema si ripresentò anche se in maniera sporadica e in maniera poco più lieve. Decisi dunque di approfondire: su internet leggevo della sindrome della bandelletta ileotibiale, dalla quale sono affetti sopratutto ciclisti e corridori.
    (Per approfondire: http://www.antoniosiepi.com/articoli...-ileotibiale/n)
    In quelle pagine internet risiedeva la diagnosi del problema che mi affliggeva da qualche tempo. Non potendo fare particolari terapia ed essendo contro anti infiammatori e anti dolorifici lessi che una soluzione poteva essere trovata nel potenziamento dei muscoli dei glutei e dei quadricipiti. Qualche giorno dopo entrai per la prima volta in una palestra e iniziai a fare squat su squat su squat, sotto la supervisione di un bravo istruttore di sala, il quale, nonostante la mia giovanissima età, ha voluto aiutarmi -forse è stato anche il motivo per cui sono molto più forte nelle gambe che negli altri gruppi-
    In due mesi di solo allenamento le ginocchia non scricchiolavano più, e la bandelletta non più infiammata. Ora i carichi sono alti sette od otto volte di più e raramente il ginocchio scricchiola, ma questo è normale in ogni individuo. Oggi che scrivo è Agosto e sono in stop da 1 mese e nuotando a rana ogni tanto il tendine mi gioca qualche scherzo. Leggevo che l'esercizio in acqua ha effetti benefici su le articolazioni, ed effettivamente venti minuti di nuoto in pochi giorni hanno lenito l'infiammazione e il ginocchio non scricchiola più.
    Cosa mi sento di dire sui presunti effetti benefici sulle articolazioni, in particolare quella del ginocchio: è necessario un profondo distinguo.
    -Innanzitutto è necessario verificare la gravità del problema è il quadro clinico di chi ne è affetto: il mio problema, probabilmente indotto dalle precedenti fratture e malformazioni, era di scarsa gravità, ed avendolo accusato da molto giovane, le possibilità di risolverlo sono molte di più, anche senza terapie farmacologiche e non. È molto probabile che una persona adulta non avrebbe avuto le stesse probabilità di risolvere il problema con un blando joint support è un po' di potenziamento del quadricipite.
    -Il discorso di potenziare indiscriminatamente i muscoli legati all'articolazione in questione non è valido per ogni patologia: prendiamo un esempio il caso classico di infortunio che affligge la maggioranza dei ber: conflitto della cuffia dei rotatori. Parallelamente al ragionamento della bandelletta, qualcuno potrebbe pensare che qualche settimana di focus sul lento avanti -o indietro, peggio- potrebbe risolvere il problema, e invece gli effetti sono esattamente gli opposti. L'ideale innanzitutto è prendersi un po' di riposo e consultare un bravo medico che potrà consigliarvi il metodo migliore per risolvere il problema. Sottoporre l'articolazione ad uno sforzo non può essere che degenerativo. Gli esercizi per la cuffia come l'L-Fly sono utili per prevenire il problema, non risolverlo.
    -Ascoltate il vostro corpo: lo scricchiolamento delle articolazioni sopratutto in età adulta è un evento fisiologico e qualora esso non fosse doloroso, spesso, non è sintomo di una patologia in atto. Al contrario, qualora avvertiste dolore, fermatevi e discutetene col vostro medico.




    Concludo sostenendo che:
    La pratica del bbing, eseguita alle condizioni scritte all'inizio dell'articolo nella stragrande maggioranza dei casi non è dannoso.
    Il bbing non può essere considerato un metodo assoluto per risolvere tutte le patologie che coinvolgono muscoli, tendini e articolazioni, escludendo pochi casi. Tuttavia, promuovendo alcuni esercizi (L-Fly) a discapito di altri (Lento dietro, che consiste in un movimento innaturale della spalla) le possibilità di infortunarsi sono molto minori.

    PS. Scrivo in riva al mare di quanto le mie ginocchia abbiano patito, sento l'acqua fresca sotto i piedi, è poco distante da me vedo un signore sulla quarantina in sedia a rotelle che vorrebbe tanto entrare in acqua ma non gli è possibile. Lamentiamoci di meno e teniamoci caramente ciò che abbiamo.
    Last edited by earlierbb; 31-08-2015, 19:35:07.
    Con una dieta scritta chiaramente, possiamo aiutarti meglio.
    Diario personale
    Vincenzo

    #2
    Nella vita come nello sport, il buon senso è la scelta e strada da percorrere.
    Il problema è che a volte, le persone che dovrebbero darci la soluzione, non hanno abbastanza esperienza o conoscenza.
    Per farti un esempio, lo stile rana non va bene per chi ha problemi alle ginocchia o all'inguine.
    Chi ha problemi alla schiena, dorso e delfino non vanno bene.
    Fare lo squat non va bene per chi ha problemi di schiena, le gambe, le sviluppi con le macchine.
    Fare squat è la rovina della schiena.
    Qualcuno può dissentire, ma ne parliamo quando ha superato tranquillamente i 40 per vedere se non ha nessun acciacco.
    Ritengo che la palestra faccia bene, se fatta in modo corretto e senza superare i propri limiti attraverso sostanze doppanti, aggiungendo attività aerobiche.
    La palestra è un posto anche per socializzare, dove ci si mette a nudo, nel senso che non siamo ne truccati ne vestiti bene, quindi al naturale.
    Le diete o come lo considero io, mangiare sano, danno i loro risultati. Benessere psico-fisico. Io per esempio seguo la dieta mediterranea. Gli estremi, quali diete ipo e iper, fanno male all'organismo e il più delle volte, a lungo andare, creano intolleranze.
    Gli integratori, benchè sia un buisness, sono d'aiuto in certi casi, in altri, uno spreco di soldi.

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      #3
      Grazie per l'opinione che condivido per il 99%
      Con una dieta scritta chiaramente, possiamo aiutarti meglio.
      Diario personale
      Vincenzo

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