si dice che i gladiatori romani facevano pesi...ma come?

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  • Sean
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    #16
    Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
    Questo articolo, per quanto riferito al mondo greco, è, fatte salve le differenze culturali, sostanzialemente applicabile anche alla realtà dell'esercizio fisico a Roma

    http://www.archeologicatoscana.it/ginnasio-e-palestra/
    Articolo che ben descrive come si svolgevano le attività nelle palestre e nei ginnasi, ma che appunto ci sottolinea una cosa: ogni diversa attività atletica aveva il suo allenamento specifico, così per l'atletismo pesante (lotta, pancrazio, pugilato) come per quello leggero (corsa, salto etc...). Non esiste (è un falso mitologico indotto dalla ignoranza della divulgazione cinematografica e televisiva) l'allenamento in stile bodybuilding, "metodi/serie/ripetizioni/durate", come dice l'utente che ha aperto il thread. Per la lotta ci si allenava lottando, per il giavellotto ed il disco apprendendo le tecniche che servivano al lancio di quegli oggetti, per il pugilato imparando a portare i colpi, a schivarli, a incassarli, e così via. Per l'arte gladiatoria, è chiaro, si doveva imparare a colpire mortalmente un avversario, o in zone dove poi sarebbe stato reso inoffensivo. La robustezza del corpo si acquisiva principalmente con questo esercizio continuo, in individui già predisposti (per gli schiavi, quelli destinati all'arena venivano scelti tra i più robusti, ovviamente. E dubito che gli schiavi avessero il tempo di fare "pesi" nelle case di città o di campagna dei loro padroni, o di allenarsi a "circuito"...). Dobbiamo poi raffigurarci i ludi più come caserme/prigioni che come ginnasi/palestre: tranne rari casi, dovevano contenere gente destinata in pratica alla pena di morte, schiavi, prigionieri, la feccia della società romana. Tutto ciò che possiamo dire riguardo ad un loro "allenamento culturistico" lo si può solo dedurre, ovvero si può forse ipotizzare che per rafforzarsi anch'essi sollevassero dei pesi (sacchi riempiti di sabbia? Manubri costruiti all'uopo, sulla scia di quegli haltères che usavano i saltatori in lungo per darsi lo slancio, ovviamente di diverso peso e dimensione?...) ma ciò che sappiamo per certo è che si addestravano principalmente all'arte marziale alla quale erano destinati, e che ha poco a che fare con la costruzione armoniosa di un corpo: si trattava di saper maneggiare un'arma per uscire vivi da un'arena.

    PS: riguardo alla pesistica non trovo nulla neppure nel volume della Angeli Bernardini "Lo sport in Grecia" (ed. Laterza) http://webopac.csbno.net/index.php?p...tail&id=153965

    Questo mito del BB praticato in una qualche maniera dagli antichi è una invenzione tutta moderna.
    Last edited by Sean; 13-11-2011, 19:10:01.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • ma_75
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      #17
      Il punto sostanziale è proprio questo: l'allenamento era sempre funzionale ad una specifica disciplina (che poi sono, in gran parte, quelle confluite nelle varie specialità olimpiche), oppure adatto alla pratica militare (anche qui basti pensare cosa implicasse a livello muscolare portarsi addosso armature di qualche decina di chili) o a quel tipo di attività specificamente romana che erano i giochi gladiatori; un allenamento fine a sè stesso, con valenza quindi meramente estetiche non esisteva. Esisteva, invece, un rigoroso esercizio fisico fin dalla più giovane età e chiunque di noi sa cosa significhi, in termini di composizione corporea allenarsi fin da giovanissimi e senza smettere se non nella tarda età. Se a questo uniamo una vita ben più attiva della nostra ed una dieta più naturale ecco svelato il segreto del modello fisico degli antichi.
      In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
      ma_75@bodyweb.com

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        #18
        Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
        Il punto sostanziale è proprio questo: l'allenamento era sempre funzionale ad una specifica disciplina (che poi sono, in gran parte, quelle confluite nelle varie specialità olimpiche), oppure adatto alla pratica militare (anche qui basti pensare cosa implicasse a livello muscolare portarsi addosso armature di qualche decina di chili) o a quel tipo di attività specificamente romana che erano i giochi gladiatori; un allenamento fine a sè stesso, con valenza quindi meramente estetiche non esisteva. Esisteva, invece, un rigoroso esercizio fisico fin dalla più giovane età e chiunque di noi sa cosa significhi, in termini di composizione corporea allenarsi fin da giovanissimi e senza smettere se non nella tarda età. Se a questo uniamo una vita ben più attiva della nostra ed una dieta più naturale ecco svelato il segreto del modello fisico degli antichi.
        Appunto. L'alchimia è tutta qua.
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