Domande sulla corsa finalizzata al dimagrimento

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    #31
    Originariamente Scritto da Tex88 Visualizza Messaggio
    Mi motivi quest'affermazione? Secondo me è esattamente il contrario. In'un'attività prolungata dopo un certo punto ormai il corpo a rastrellato tutto il glucosio nel sangue e quello derivante dal glicogeno epatico, e quindi per forza l'energia deve derivare dal metabolismo degli acidi grassi.
    Se tu invece corri per meno tempo due volte al giorno, entrambe le volte non avrai il tempo a bruciare tutte le energie già in circolo, non riuscendo quindi ad andare a toccare le scorte di adipe.
    Non vi ricordate il vecchio detto "I lipidi bruciano nel fuoco dei glucidi"?? Non credo proprio che bassi livelli di glicemia favoriscano il metabolismo dei grassi.

    Comunque credo sia fuorviante avere questa visione a compartimenti stagni delle vie metaboliche del corpo umano, per convenzione le studiamo separatamente, ma nella vita reale dobbiamo considerare tanti fattori, tra cui sicuramente la situazione ormonale...
    Francesco Martino
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    • Tex88
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      #32
      Originariamente Scritto da sportbrain Visualizza Messaggio
      Non vi ricordate il vecchio detto "I lipidi bruciano nel fuoco dei glucidi"?? Non credo proprio che bassi livelli di glicemia favoriscano il metabolismo dei grassi.

      Comunque credo sia fuorviante avere questa visione a compartimenti stagni delle vie metaboliche del corpo umano, per convenzione le studiamo separatamente, ma nella vita reale dobbiamo considerare tanti fattori, tra cui sicuramente la situazione ormonale...
      Infatti ho invitato chi ne sappia più di me a intervenire.
      Quindi, se mi spieghi, ogni nuovo apprendimento è ben accetto

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        #33
        Il detto che ho citato è spesso usato per ricordare il concetto che in linea generale per poter permettere il metabolismo dei grassi sono richiesti adeguati livelli di glicemia (zucchero nel sangue). Per questo è sempre sconsigliabile allenarsi a stomaco vuoto, a maggior ragione se desideriamo condurre un'attività di tipo aerobico. La difficoltà sta nello scegliere cosa come e quando consumare l'ultimo pasto prima dell'allenamento, considerando molti fattori, come quello della digestione, dell'indice glicemico dei carboidrati ingeriti e dell'idratazione...
        Non è un argomento facile, ma sicuramente direi che a stomaco vuoto si rischia di ostacolare letteralmente il metabolismo dei grassi.
        Francesco Martino
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        • Tex88
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          #34
          Originariamente Scritto da sportbrain Visualizza Messaggio
          Il detto che ho citato è spesso usato per ricordare il concetto che in linea generale per poter permettere il metabolismo dei grassi sono richiesti adeguati livelli di glicemia (zucchero nel sangue). Per questo è sempre sconsigliabile allenarsi a stomaco vuoto, a maggior ragione se desideriamo condurre un'attività di tipo aerobico. La difficoltà sta nello scegliere cosa come e quando consumare l'ultimo pasto prima dell'allenamento, considerando molti fattori, come quello della digestione, dell'indice glicemico dei carboidrati ingeriti e dell'idratazione...
          Non è un argomento facile, ma sicuramente direi che a stomaco vuoto si rischia di ostacolare letteralmente il metabolismo dei grassi.
          Però teoricamente, con molto glucosio in circolo e ampie riserve di glicogeno epatico, viene utilizzato prima quello come fonte energetica, prima di attivare il metabolismo dei grassi, o sbaglio?

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          • Mr_Mago
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            #35
            Originariamente Scritto da sportbrain Visualizza Messaggio
            Il detto che ho citato è spesso usato per ricordare il concetto che in linea generale per poter permettere il metabolismo dei grassi sono richiesti adeguati livelli di glicemia (zucchero nel sangue). Per questo è sempre sconsigliabile allenarsi a stomaco vuoto, a maggior ragione se desideriamo condurre un'attività di tipo aerobico. La difficoltà sta nello scegliere cosa come e quando consumare l'ultimo pasto prima dell'allenamento, considerando molti fattori, come quello della digestione, dell'indice glicemico dei carboidrati ingeriti e dell'idratazione...
            Non è un argomento facile, ma sicuramente direi che a stomaco vuoto si rischia di ostacolare letteralmente il metabolismo dei grassi.
            E' vero il contrario. Con alte quantità di zucchero a disposizione viene inibita la lipolisi. Il glicogeno depositato nei muscoli è assolutamente in grado di fornire gran parte dell'energia richiesta (che è poi sempre una miscela di carburanti...).
            Un aumentato metabilismo lipidico nell'esercizio prolungato è probabilmente la risposta alla caduta del glucosio ematico, accompagnato da una diminuzione dell'insulina (inibitore della lipolisi) e da un aumento del glucagone. Questi cambiamenti riducono il metabolismo del glucosio e il suo effetto inibitore di controllo del catabolismo dei grassi. Come nel digiuno, dove, inoltre,l' ipoglicemia che si instaura, stimola la secrezione di GH, ormone lipolitico.
            E' evidente che non stiamo parlando di alimentazione aglicidica, in quanto si avrebbero dei rallentamenti nel ciclo di Krebs per "mancanza" di intermedi (in questo senso i grassi bruciano alla fiamma dei glicidi).
            "Costanza e determinazione nella pratica ti renderanno forte come l'ACCIAIO" M.R.

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              #36
              Mi dispiace ma non riesco proprio a vedere il corpo umano come una macchina con diversi serbatoi, in cui è possibile selezionare quello desiderato controllando pochi parametri o addirittura uno (la glicemia). Sono daccordo e non ho mai detto che alti livelli di glicemia siano auspicabili per la stimolazione del metabolismo dei grassi. Gli effetti che hai citato causati da un brusco calo della glicemia sono veri, ma te ne sei scordato molti altri, come ad esempio la vasocostrizione perfierica (mai sentito prlare di crisi di fameo di "calo di zuccheri?). Ribadisco che non ho mai detto di aumentare i livelli di glicemia il piu possibile, criticare una cosa non vuol dire affermarne il contrario. Anzi ho detto proprio che non è facile scegliere cosa come e quando alimentarsi prima dell'allenamento. Ma assolutamente direi di non cercare di allenarsi in alterate (verso il basso) condizioni di glicemia.
              Francesco Martino
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                #37
                Il tuo duscorso è interessante sportbrain, però non hai dato maggiori spiegazioni di quel che hai detto...
                In particolare non hai risposto alla mia domanda di pr

                Originariamente Scritto da Tex88 Visualizza Messaggio
                Però teoricamente, con molto glucosio in circolo e ampie riserve di glicogeno epatico, viene utilizzato prima quello come fonte energetica, prima di attivare il metabolismo dei grassi, o sbaglio?
                Quel che non capisco è come il corpo può, avendo riserve energetiche più facilmente disponibili, andare a utilizzare quelle derivante dagli acidi grassi.

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                  #38
                  Originariamente Scritto da Tex88 Visualizza Messaggio
                  Però teoricamente, con molto glucosio in circolo e ampie riserve di glicogeno epatico, viene utilizzato prima quello come fonte energetica, prima di attivare il metabolismo dei grassi, o sbaglio?
                  Scusa se non ti ho risposto a questa tua domanda diretta. La confusione sta semplicemente nella parola "MOLTO". Il fatto che un bassissimo livello di glicemia non sia auspicabile per stimolare l'attivazione del metabolismo dei grassi, non vuol dire che il contrario (ovvero altissimi livelli di glicemia) corrisponda alla condizione ideale!
                  Il corpo umano non funziona sulla base di on/off, esistono complicati e funzionali meccanismi di regolazione, e in linea teorica, una situazione ottimale non prevede quasi mai il pochissimo o moltissimo. Ci sono poi da considerare altri fattori, come ad esempio le implicazioni del processo di digestione. Ripeto non è facile scegliere cosa, come, quanto tempo prima e con che modalità alimentarsi prima dell'allenamento...
                  Francesco Martino
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                    #39
                    Originariamente Scritto da sportbrain Visualizza Messaggio
                    Scusa se non ti ho risposto a questa tua domanda diretta. La confusione sta semplicemente nella parola "MOLTO". Il fatto che un bassissimo livello di glicemia non sia auspicabile per stimolare l'attivazione del metabolismo dei grassi, non vuol dire che il contrario (ovvero altissimi livelli di glicemia) corrisponda alla condizione ideale!
                    Il corpo umano non funziona sulla base di on/off, esistono complicati e funzionali meccanismi di regolazione, e in linea teorica, una situazione ottimale non prevede quasi mai il pochissimo o moltissimo. Ci sono poi da considerare altri fattori, come ad esempio le implicazioni del processo di digestione. Ripeto non è facile scegliere cosa, come, quanto tempo prima e con che modalità alimentarsi prima dell'allenamento...
                    Si hai ragione, non avevi parlato di MOLTO glucosio, imprecisione mia.
                    Però quello che non mi quadra, anche in una situazioni di valori di glicemia..diciamo "medi", così prendiamo in considerazione una situazione in cui non si ha MOLTO glucosio come dicevamo prima,ma nemmeno un livello molto basso come si avrebbe a digiuno.
                    In questa condizione "normale",inizialmente l'energia verrà prodotta bruciando il glucosio che si ha in circolo, giusto?
                    Poi, quando il livello di glucosio in circolo inizierà ad abbassasrsi, ci sarà una secrezione di glucagone che attiverà la glicogenolisi, degradando quindi il glicogeno epatico. Però solo quando il livello di glicogeno epatico sarà bassa inizierà la gluconeogenesi,cioè la sitesi di glucosio partendo dalla demolizione degli acidi grassi.
                    In sostanza a questo punto l'allenamento sarà utile al dimagrimento solo nel momento in cui le scorte di glicogeno epatico saranno basse.

                    Questo praticamente è come io credo che funzioni il tutto. Ti chiedo però di correggermi se ho scritto qualcosa di sbagliato, perchè so che la mia conoscenza della fisiologia è molto di base,quindi è probabile che mi sfugga qualcosa.Come ho detto,il mio scopo è imparare,quindi ogni aiuto o spiegazione sono benvenuti

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                      #40
                      è molto piacevole il tuo modo di discutere, e ovviamente, anche io come te non sono in possesso della verità assoluta, anzi ne sono ben lontano! Davvero non so dirti se le cose possono in alcuni casi andare esattamente come dici te, sulla base si di principi corretti, ma analizzato in maniera troppo segmentaria. Sarebbe troppo facile, anzi un gioco da ragazzi controllare peso e stato di forma fisica, se potessimo pensare di agire così agilmente sui meccanismi di regolazione del metabolismo. In realtà molto spesso le vie metaboliche si attivano simultaneamente e vengono regolate grazie anche a meccanismi a feedback con enzimi e substrati consumati o accumulati proprio dalle stesse vie metaboliche.
                      Scusa se sono un po contorto nella risposta, ma in buona sostanza quello che voglio dire, è che è pericoloso studiare il meccanismo di una via metabolica, presa al di fuori del contesto "corpo umano" e credere di poterla accendere o spegnere a proprio piacimento come se fosse un tasto diesel/gpl.
                      Aggiungo un ultima cosa, NON è pensabile con le conoscenze moderne, impostare un lavoro orientato al dimagrimento con il solo uso di esercitazioni dette "aerobiche".
                      Francesco Martino
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                        #41
                        Originariamente Scritto da sportbrain Visualizza Messaggio
                        Mi dispiace ma non riesco proprio a vedere il corpo umano come una macchina con diversi serbatoi, in cui è possibile selezionare quello desiderato controllando pochi parametri o addirittura uno (la glicemia). Sono daccordo e non ho mai detto che alti livelli di glicemia siano auspicabili per la stimolazione del metabolismo dei grassi. Gli effetti che hai citato causati da un brusco calo della glicemia sono veri, ma te ne sei scordato molti altri, come ad esempio la vasocostrizione perfierica (mai sentito prlare di crisi di fameo di "calo di zuccheri?). Ribadisco che non ho mai detto di aumentare i livelli di glicemia il piu possibile, criticare una cosa non vuol dire affermarne il contrario. Anzi ho detto proprio che non è facile scegliere cosa come e quando alimentarsi prima dell'allenamento. Ma assolutamente direi di non cercare di allenarsi in alterate (verso il basso) condizioni di glicemia.
                        Dai su, non offendere la mia e la tua intelligenza e preparazione. Stiamo parlando di due cose diverse.... Sai benissimo che il calo di zuccheri (il cosidetto muro, per esempio nel maratoneta) avviene per intensità elevate e tempo di allenamento/competizione prolungato. Sai anche benissimo che la potenza lipidica (possibilità del corpo di trarre più energia possibile del consumo di grassi) è una qualità allenabile, che tutti gli atleti di endurance allenano (correndo a digiuno, o in scarico glicidico e carico proteico, o con allenamenti bigiornalieri, separati da alcune ore senza alimentarsi con zuccheri).
                        Questo non vuol dire che non bisogna mangiare carboidrati, vuol solo dire che per massimizzare il consumo lipidico non serve mangiarne prima dell'allenamento, anzi che questo può essere un freno al dimagrimento.
                        Sai quanta gente vedo in palestra che viene a fare 30' di cardiofitness e mi dice, "cavoli ho fatto il pieno di pasta a mezzogiorno, vedrai oggi come vado...". Beh, diciamoglielo, che per fare 30' minuti di allenamento aerobico il carico glucidico non serve, anzi, se vogliono dimagrire è controproducente.
                        Il corpo, volente o nolente deve "scegliere" il carburante adatto a quello che sta facendo. A riposo preferisce i grassi, sotto sforzo preferisce il glicogeno (tornando a sottolineare che il consumo è sempre una miscela dei due, parliamo per concetti generali per semplificare). Se ci "inventiamo" qualche tecnica (in questo caso la corsa a digiuno o in scarico glicidico) per favorire un combustibile al posto di un altro non lo trovo un peccato così mortale. Vale sempre poi il principio del "scorte piene e stomaco vuoto", per evidenziare appunto il fatto che una cena normocalorica e normoglicidica in un individuo dall'attività fisica normale (in base alle abitudini di vita e dietetiche dell'individuo, che qui non indaghiamo), saturano decisamente le scorte di glicogeno, e che quindi la mattina possimo allegramente dedicarci a 40 - 50' di corsa senza fare colazione. Ne avrà un ottimo vantaggio la nostra attivazione metabolica, il consumo lipidico ed il nostro umore per tutta la giornata.
                        Io non sono un grande atleta, ma ho corso anche più di 20K in condizioni di digiuno (cioè senza colazione).
                        E' chiaro che bisogna, come in tutte le cose, iniziare per gradi, dare tempo all'organismo di attivare i suoi adattamenti metabolici, ed inserire questi allenamenti in contesti più ampi (cioè anche facendo altro).
                        E' vero che se ci alleniamo per gareggiare il discorso cambia, perchè se il combustibile utilizzato è a maggioranza lipidico, la performance è qualitativamente più bassa.
                        Scusate la prolissità.....
                        "Costanza e determinazione nella pratica ti renderanno forte come l'ACCIAIO" M.R.

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                          #42
                          Originariamente Scritto da sportbrain Visualizza Messaggio
                          è molto piacevole il tuo modo di discutere, e ovviamente, anche io come te non sono in possesso della verità assoluta, anzi ne sono ben lontano! Davvero non so dirti se le cose possono in alcuni casi andare esattamente come dici te, sulla base si di principi corretti, ma analizzato in maniera troppo segmentaria. Sarebbe troppo facile, anzi un gioco da ragazzi controllare peso e stato di forma fisica, se potessimo pensare di agire così agilmente sui meccanismi di regolazione del metabolismo. In realtà molto spesso le vie metaboliche si attivano simultaneamente e vengono regolate grazie anche a meccanismi a feedback con enzimi e substrati consumati o accumulati proprio dalle stesse vie metaboliche.
                          Scusa se sono un po contorto nella risposta, ma in buona sostanza quello che voglio dire, è che è pericoloso studiare il meccanismo di una via metabolica, presa al di fuori del contesto "corpo umano" e credere di poterla accendere o spegnere a proprio piacimento come se fosse un tasto diesel/gpl.
                          Aggiungo un ultima cosa, NON è pensabile con le conoscenze moderne, impostare un lavoro orientato al dimagrimento con il solo uso di esercitazioni dette "aerobiche".
                          Certo, capisco che ci sono moltri altri fattori da prendere in consideraizone,però in ogni caso(se il mio ragionamento di prima è corretto), non vedo un motivo per cui un basso livello glicemico possa addirittura ostacolare il dimagrimento. Può magari non essere sufficiente al dimagrimento perchè come dicevi tu non è l'unico fattore da considerare,però che possa ostacolarlo non riesco a capire come...


                          @MR_MAGO, sulla base di quel che hai scritto, il ragionamento che ho fatto io nel precedente post, è fisologicamente corretto secondo te?

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                            #43
                            Mi dispiace, ma ovviamente senza offendere l'intelligenza di nessuno, non riesco proprio ad essere daccordo con la tua visione meccanicistica del corpo umano. Mangio questo e si attiva quello, mangio quell'altro e si attiva questo, non mangio e succede questo, mangio e succede quest'altro... E come mai alle maratone non arrivano tutti insieme? solo i primi sono a conoscenza delle tecniche giuste di allenamento e alimentazione? e poi alla maratona dopo se ne scordano clamorosamente? Io per la salute degli atleti, soprattutto se in ambito amatoriale, non consiglierei mai periodi di digiuno prolungati. Non credo di poter riuscire ad aprire e regolare il rubinetto del pancreas così agilmente...
                            Francesco Martino
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                            • Mr_Mago
                              Bodyweb Advanced
                              • Feb 2008
                              • 360
                              • 26
                              • 16
                              • Finale Ligure
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                              #44
                              Originariamente Scritto da sportbrain Visualizza Messaggio
                              Mi dispiace, ma ovviamente senza offendere l'intelligenza di nessuno, non riesco proprio ad essere daccordo con la tua visione meccanicistica del corpo umano. Mangio questo e si attiva quello, mangio quell'altro e si attiva questo, non mangio e succede questo, mangio e succede quest'altro... E come mai alle maratone non arrivano tutti insieme? solo i primi sono a conoscenza delle tecniche giuste di allenamento e alimentazione? e poi alla maratona dopo se ne scordano clamorosamente? Io per la salute degli atleti, soprattutto se in ambito amatoriale, non consiglierei mai periodi di digiuno prolungati. Non credo di poter riuscire ad aprire e regolare il rubinetto del pancreas così agilmente...

                              Credo che tu sia una persona intelligente e preparata, e quindi prendo questa frase come una provocazione (e quindi non rispondo).

                              Forse non hai letto il mio post precedente (hai ragione era un po' lungo e mi sarei annoiato anche io), ma non ho assolutamente consigliato il digiuno prolungato a nessuno, ho semplicemente detto che "scorte piene (cena e poi nanna) e stomaco vuoto (45' al mattino a digiuno di corsa) per ottimizzare il consumo lipidico possono essere una valida soluzione. Non devo sicuramente più spiegarti il perchè di questo (lo farà al mio posto qualche testo di biochimica che avrai il piacere di sfogliare).
                              A mio avviso (e qui rientriamo nell'ambito delle opinioni personali, quindi pressochè inutili.....) è la tua visione del corpo umano che mi sembra meccanicistica.....
                              A futuri confronti...
                              Ciao
                              "Costanza e determinazione nella pratica ti renderanno forte come l'ACCIAIO" M.R.

                              www.runemotion.blogspot.com

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                              • Tex88
                                Bodyweb Senior
                                • Mar 2009
                                • 1808
                                • 203
                                • 302
                                • Piemonte
                                • Send PM

                                #45
                                Mago scusa se rompo :-) , non hai risposto alla mia domanda magari non l'hai vista...


                                Originariamente Scritto da Tex88 Visualizza Messaggio
                                @MR_MAGO, sulla base di quel che hai scritto, il ragionamento che ho fatto io nel precedente post, è fisologicamente corretto secondo te?

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