Originariamente Scritto da SOLIDToM
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Il nostro corpo li utilizzerà meglio, evitando gli "sprechi" e gli "accumuli" indesiderati.
Poi, dipende sempre da persona a persona, da regime alimentare a regime alimentare. Ma in senso assoluto, se dall'inizio del BB (e dell'alimentazione sportiva) gli atleti preferisco CERTI alimenti a certi altri, un motivo evidentemente c'è, e non è solo la facilità nel fare "i conti" con le kcal e i macro...
Questo, senza nulla voler togliere al presupposto del thread, per cui alla fine non è il pezzo di pizza al posto del pane di segale che compromette anni di duro lavoro e fatica, almeno in un'ottica "amatoriale".
Nessuno però sta parlando di mangiare liberamente. I macronutrienti, le calorie e le strategie (pensiamo alla riduzione di sodio e carboidrati per asciugarsi pre-competizione) contano. Quello che non conta praticamente nulla, è da dove prendiamo questi elementi. Quindi la differenza tra grassi trans e grassi non trans, non sarebbe una contraddizzione di quanto esposto in questa thread, dato che i grassi trans sono un elemento a se (o un veleno a se) e inglobati nel concetto di gestione della propria alimentazione.
L'unica ragione per cui non si mangia lasagne, parmigiane, sformati ad ogni pasto, è che i cibi come il tonno, il petto di pollo e l'avena (e compagnia bella) continuano ad avere il pregio di rendere più facile la controllata introduzione di macronutrienti e calorie, riducendo rispetto a quelli considerati "cibi non puliti" l'errore di variabilità dell'ingrediente e di quantità dello stesso. Inoltre non tutti i cibi si prestano al raggiungimento di una ripartizione dei macronutrieti di un certo tipo. Ma questa è l'unica ragione.
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