Ipotizziamo un fabbisogno di 3.000 calorie
Esiste qualche differenza a dire "mi mangio 700 calorie a pranzo e poi stasera me ne sbafo 2300" oppure "digiuno tutto il giorno o al massimo 50 calorie di verdure e poi stasera mi pappo 3.000 calorie tutte insieme"?
L'approccio che consiglio a persone che non hanno niente a che fare con paleste o bb è di mangiare tanto quando ce n'è l'occasione mangiando molto meno al pasto successivo per riequilibrare. Mi sembra più fattibile per i comuni mortali di una IF. No?
Un'altra cosa che consiglio, se è il caso, è di darsi delle scadenze.
Ad esempio non mangiare zuccheri da lunerdì a mercoledì, oppure stare a dieta con cibi puliti il lunedì, mercoledì e venerdì, mangiando normale gli altri giorni. Oppure mangiare pulito solo a pranzo. Il concetto di base è sempre questa alternanza, che riequilibria gli eccessi e anche psicologicamente non fa sentire il peso di essere a dieta.
La cosa strana è che alle persone a cui consiglio di provare a fare così si illuminano gli occhi, come se non avessero mai osato concepire un'alimentazione che non prevede la stessa quota calorica e la stessa quantità di cibo ad ogni pasto. Eppure è talmente intuitivo da essere banale.
Esiste qualche differenza a dire "mi mangio 700 calorie a pranzo e poi stasera me ne sbafo 2300" oppure "digiuno tutto il giorno o al massimo 50 calorie di verdure e poi stasera mi pappo 3.000 calorie tutte insieme"?
L'approccio che consiglio a persone che non hanno niente a che fare con paleste o bb è di mangiare tanto quando ce n'è l'occasione mangiando molto meno al pasto successivo per riequilibrare. Mi sembra più fattibile per i comuni mortali di una IF. No?
Un'altra cosa che consiglio, se è il caso, è di darsi delle scadenze.
Ad esempio non mangiare zuccheri da lunerdì a mercoledì, oppure stare a dieta con cibi puliti il lunedì, mercoledì e venerdì, mangiando normale gli altri giorni. Oppure mangiare pulito solo a pranzo. Il concetto di base è sempre questa alternanza, che riequilibria gli eccessi e anche psicologicamente non fa sentire il peso di essere a dieta.
La cosa strana è che alle persone a cui consiglio di provare a fare così si illuminano gli occhi, come se non avessero mai osato concepire un'alimentazione che non prevede la stessa quota calorica e la stessa quantità di cibo ad ogni pasto. Eppure è talmente intuitivo da essere banale.
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