Vale la pena di rovinarsi la salute?
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Originariamente Scritto da beck Visualizza Messaggiotartufò, intanto io sono dimagrito solo quando ho iniziato un serio programma di allenamento AEROBICO e ho abbassato notevolmente l'introito calorico. quando ho presentato al dietologo l'alimentazione da voi consigliata si è messo le mani nei capelli e ha esclamato "ma sei pazzo"? questa cosa non l'avevo postata perché so che avete una risposta anche per screditare il medico, che di sicuro è uno che ha studiato più di voi. ora maxpower mi risponderà che anche lui studia scienze della nutrizione, e io replico anticipatamente affermando che Nobel, studioso d'altissimo livello (che da il nome al Premio: premio Nobel per l'appunto) ha inventato la dinamite. ognuno è libero di usare i suoi studi come gli pare, e di arrivare a conseguenze buone o cattive. in linea di massima non mi sentirei di affermare che una dieta iperproteica o COMUNQUE ANCHE una low carb siano una panacea per fegato e reni. voi ve ne venite con le mille prove dell'ispettore derrick, quindi non so che rispondere. sul fatto della mucca pazza nessuno ha osato obiettare. vedo che quando siete in difficoltà scansate abilmente il "rilancio". visto che mi pare si sia affermato che se un animale riesce a mangiare carbo vuol dire che non gli fanno male. questa è una cosa che mi ha spiegato il veterinario, invece, e vedo che anche a un utente che ha scritto prima di me è stata detta la stessa cosa. forse siete onniscienti, ci si chiede allora che ci facciate qui, nel forum della domenica.
p.s. ho perso 16 kg. di grasso? di muscoli? di grasso e muscoli. ora mi sento BENE. ovviamente il mio concetto di bene è relativo a una persona sana di mente.
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Originariamente Scritto da fuma-slayer Visualizza Messaggioottimo...infatti ogni due topic ce ne sta uno sull'intermittent fasting quasi
ma se qui hanno la fissa del pre-nannache se non la fanno si impiccano che pretendi
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Una volta calabrese, forse 4-5 anni fa, era ospite in trasmissione con Rosolino, che si allenava in Australia in quel periodo. Quando si iniziò a parlare del rapporto fra macronutrienti calabrese disse che l'apporto proteico doveva essere del 10% circa, anche 12% se si pratica sport. Quando inquadrarono la faccia di Rosolino era da crepare delle risate...mi ricordo di aver letto una sua dieta, ricca di pro (amino,pro in polvere ecc), e in quel momento deve essergli venuto in mente "meglio che sto zitto, almeno mi evito una rottura di cojoni", infatti nn porferì parola.
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Originariamente Scritto da PaOloNiX Visualizza Messaggioio non faccio il prenanna mi sparo 10gr di gluta peptide la razione di zma e una cps di aromastin e poi via a nanna
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Originariamente Scritto da fuma-slayer Visualizza Messaggiose lo usi come antiestrogeno c'è di meglio
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Originariamente Scritto da fuma-slayer Visualizza Messaggiopidocchione
uno di questi giorni mi devi dare un po di info su quei prodottini su quali siano meglio o peggio
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Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza MessaggioUna volta calabrese, forse 4-5 anni fa, era ospite in trasmissione con Rosolino, che si allenava in Australia in quel periodo. Quando si iniziò a parlare del rapporto fra macronutrienti calabrese disse che l'apporto proteico doveva essere del 10% circa, anche 12% se si pratica sport. Quando inquadrarono la faccia di Rosolino era da crepare delle risate...mi ricordo di aver letto una sua dieta, ricca di pro (amino,pro in polvere ecc), e in quel momento deve essergli venuto in mente "meglio che sto zitto, almeno mi evito una rottura di cojoni", infatti nn porferì parola....diete iperporteiche a go go...
Last edited by rocky 80; 12-11-2006, 14:44:13.http://www.youtube.com/watch?v=yjPKP3Y5ZT8
sigpic
"Avrei potuto ucciderli tutti, avrei potuto uccidere anche te. In città la legge sei tu, qui sono io! Lascia perdere; lasciami stare o scateno una guerra che neanche te la sogni! "
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ma certo i ho alcuni amici ex pallanuotisti (alti livelli seria A1)
ma ci rendiamo conto? stai mettendo a paragone pallanuotisti di professione, che militano in A1, con semplici ragazzi che frequentano palestre a tempo perso, non in modo agonistico. Qui ci sarebbe da discutere per anni. Del livello di degradazione dello sport. Anche un non professionista si sente in diritto di abboffarsi di integratori. A che scopo? Fai delle gare? Ci guadagni qualcosa? Io credo che i pallanuotisti siano in qualche modo OBBLIGATI a farlo, forse persino dai contratti. Ma voi? Ecco uno stralcio di conversazione da questa pagina:
e si se è uno come calabresi che predica che se una persona ha le vene sulle avambraccia è magro ( mio padre ha avambraccia e polpacci svenati e è al 20% di bf...) ti fa pensare che il mondo è in mando a degli emeriti imbecilli solo xkè hanno un pezzo di carta chiamato diploma...
io non faccio il prenanna mi sparo 10gr di gluta peptide la razione di zma e una cps di aromastin e poi via a nanna
se lo usi come antiestrogeno c'è di meglio
il fatto che tu assuma degli antiestrogeni in modo del tutto arbitrario cosa vuol dire? io non sono stato nello studio di calabrese, sono stato nello studio di un dietologo qualsiasi, anche molto bravo. se voi, come evinco dalle varie discussioni, considerate chi studia un fesso perché le cose si vedono con l'esperienza e non con lo studio (una follia, se parliamo di chimica) che vi devo dire? vi considerate più preparati di un medico, e le cose che sapete non le avete mica studiate, ma lette su qualche giornaletto di culturismo che pubblica in una pagina gli studi che gli pare e nell'altra il cedolino d'acquisto per gli integratori. ma almeno a questo ci pensate? che chi scrive ha un vantaggio colossale nel convincervi che queste cose non facciano male? mah. anche qui, siamo in un sito in cui è possibile acquistare integratori via posta. cosa vuoi che si dica? è ovvio che il messaggio da infondere è che una dieta ricca di proteine sia giusta e salutare. questo tizio fa uso di "anti-estrogeni" di bassa fattura, a che scopo? Consigliato da chi? è più preparato di un medico? sul serio? se tu basi la tua alimentazione, e la tua vita, su studi che vanno in una sola direzione...sei sicuro di essere davvero nel giusto? bisogna farsi una "propria" idea. e per farsela bisogna leggere anche le ragioni dei vegetariani, di quelli che fanno la dieta a zona, etc etc. voi siete monodirezionali. è ovvio che vi convincete. se penso che al mondo c'è gente che ha il cervello così slavato da farsi esplodere in un mercato pieno di gente, posso comprendere tranquillamente le vostre convinzioni da bb.
le uniche persone che considero meritevoli d'attenzione son quelli che giustamente han detto "e allora che ci fai qui". se la metti su questo piano, *****, hai ragione.Last edited by beck; 12-11-2006, 14:24:41.
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Quel che fa la differenza tra cervelli e persone
Felice Cimatti
Torna ancora, nel dibattito che si domanda se la riflessione filosofica sia intrinsecamente storica o debba considerarsi una impresa contigua alle scienze naturali, il problema del compito della filosofia. Un meteorologo non si chiede quale sia il suo compito, come non se lo chiede il biochimico, e tanto meno lo psicologo sperimentale. Tutti hanno un oggetto di indagine. Il filosofo non sembra averne uno, o almeno, non sembra più averne uno. Soprattutto ora che il suo tradizionalmente fertile campo di indagine - la mente le emozioni e la ragione - viene studiato da scienze molto agguerrite, ossia le neuroscienze. Ora sappiamo - per riprendere l'esempio discusso su queste pagine da Mario De Caro che riferendosi all'ultimo libro di Daniel Dennett ha avviato a questa discussione (il 4 ottobre) - quali aree cerebrali si attivano quando preghiamo, e alcuni ipotizzano anche una spiegazione evolutiva dell'esperienza del sacro, la sua presunta funzione biologica. Quando arrivano le scienze, si sente ripetere sempre più spesso, la filosofia ceda il passo. E quel tempo pare finalmente arrivato. Il caso del sacro è complicato, però. Immaginiamo un esperimento come questo, di fatto già realizzato o realizzabile.
Una donna sta pregando, con il capo ripiegato sul petto e gli occhi chiusi, inginocchiata di fronte all'altare del Cristo. Un macchinario molto potente registra in diretta tutta la sua attività cerebrale; su uno schermo possiamo vedere come in un film quello che succede nel cervello della devota, fino al livello dei singoli neuroni. Dopo che ha smesso di pregare le mostriamo il film che registra la sua attività cerebrale durante la preghiera. Il valore di questa registrazione è indubbio, si tratterebbe di uno straordinario risultato scientifico, ora sapremmo un mucchio di cose sul cervello di una persona che prega. Ma lo scienziato sarebbe legittimato a dirle: «questa è la tua esperienza religiosa»? Naturalmente no, perché il valore umano di quell'esperienza - per chi l'ha provata - non sta in quelle immagini, ma nelle eventuali spiegazioni che la donna vorrà darci del suo pregare, oppure nelle sue azioni dopo avere pregato, o anche nel suo ostinato silenzio di fronte a domande così indiscrete. Ciò che è in questione, qui, non è la strana idea secondo cui nella vita degli esseri umani ci sarebbero esperienze ineffabili, di cui dovrebbe occuparsi la filosofia o la poesia. Qui il lavoro del filosofo ha a che fare con i modi in cui lo scienziato descrive il suo stesso esperimento; ha a che fare con i modi del tutto inconsapevoli in cui usiamo il linguaggio. Quando lo scienziato dice, riferendosi al cervello della donna in preghiera, «questa è l'esperienza religiosa», il filosofo dovrebbe ricordargli che c'è una bella differenza fra un cervello e una persona. E non si tratta di una differenza metafisica. Al contrario, è una differenza affatto terra terra. Il filosofo non devo certo dire allo scienziato cosa studiare e tanto meno come lo debba studiare. Però lo può aiutare a non fare confusione. Così l'eventuale funzione evolutiva della religione non mi dice nulla sul valore che per quella donna può avere il pregare (e viceversa). In questo senso non esiste un oggetto che sia specificamente de l filosofo, il quale soprattutto deve evitare il rischio di credersi uno scienziato. O meglio, un oggetto c'è, il campo del linguaggio. Il filosofo non ci dice come stanno le cose, ci ricorda, semmai, che le descriviamo in modo tale da tralasciare altre possibili descrizioni di quelle stesse cose. Detto altrimenti, il filosofo lotta contro le immagini totalitarie, che si pretendono universali e definitive, si occupa della libertà dei nostri pensieri quando si arenano nei soliti sterili luoghi comuni in cui naufragano anche le nostre azioni. Come scrive Wittgenstein, «da che cosa acquista importanza la nostra indagine, dal momento che sembra soltanto distruggere tutto ciò che è interessante, cioè grande e importante? (Sembra distruggere, per così dire, tutti gli edifici, lasciandosi dietro soltanto rottami e calcinacci.) Ma quelli che distruggiamo sono soltanto edifici di cartapesta, e distruggendoli sgombriamo il terreno del linguaggio sul quale essi sorgevano». È la libertà dei pensieri, allora, la preoccupazione del filosofo.
18 ottobre 2006 www.ilmanifesto.it
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Originariamente Scritto da beck Visualizza Messaggioma certo i ho alcuni amici ex pallanuotisti (alti livelli seria A1)
ma ci rendiamo conto? stai mettendo a paragone pallanuotisti di professione, che militano in A1, con semplici ragazzi che frequentano palestre a tempo perso, non in modo agonistico. Qui ci sarebbe da discutere per anni. Del livello di degradazione dello sport. Anche un non professionista si sente in diritto di abboffarsi di integratori. A che scopo? Fai delle gare? Ci guadagni qualcosa? Io credo che i pallanuotisti siano in qualche modo OBBLIGATI a farlo, forse persino dai contratti. Ma voi? Ecco uno stralcio di conversazione da questa pagina:
e si se è uno come calabresi che predica che se una persona ha le vene sulle avambraccia è magro ( mio padre ha avambraccia e polpacci svenati e è al 20% di bf...) ti fa pensare che il mondo è in mando a degli emeriti imbecilli solo xkè hanno un pezzo di carta chiamato diploma...
io non faccio il prenanna mi sparo 10gr di gluta peptide la razione di zma e una cps di aromastin e poi via a nanna
se lo usi come antiestrogeno c'è di meglio
il fatto che tu assuma degli antiestrogeni in modo del tutto arbitrario cosa vuol dire? io non sono stato nello studio di calabrese, sono stato nello studio di un dietologo qualsiasi, anche molto bravo. se voi, come evinco dalle varie discussioni, considerate chi studia un fesso perché le cose si vedono con l'esperienza e non con lo studio (una follia, se parliamo di chimica) che vi devo dire? vi considerate più preparati di un medico, e le cose che sapete non le avete mica studiate, ma lette su qualche giornaletto di culturismo che pubblica in una pagina gli studi che gli pare e nell'altra il cedolino d'acquisto per gli integratori. ma almeno a questo ci pensate? che chi scrive ha un vantaggio colossale nel convincervi che queste cose non facciano male? mah. anche qui, siamo in un sito in cui è possibile acquistare integratori via posta. cosa vuoi che si dica? è ovvio che il messaggio da infondere è che una dieta ricca di proteine sia giusta e salutare. questo tizio fa uso di "anti-estrogeni" di bassa fattura, a che scopo? Consigliato da chi? è più preparato di un medico? sul serio? se tu basi la tua alimentazione, e la tua vita, su studi che vanno in una sola direzione...sei sicuro di essere davvero nel giusto? bisogna farsi una "propria" idea. e per farsela bisogna leggere anche le ragioni dei vegetariani, di quelli che fanno la dieta a zona, etc etc. voi siete monodirezionali. è ovvio che vi convincete. se penso che al mondo c'è gente che ha il cervello così slavato da farsi esplodere in un mercato pieno di gente, posso comprendere tranquillamente le vostre convinzioni da bb.
le uniche persone che considero meritevoli d'attenzione son quelli che giustamente han detto "e allora che ci fai qui". se la metti su questo piano, *****, hai ragione.
io ho risposto ad un post di gabriele in cui parlava di calabrese e di rosolino...che diavolo centra quello che hai scrittohttp://www.youtube.com/watch?v=yjPKP3Y5ZT8
sigpic
"Avrei potuto ucciderli tutti, avrei potuto uccidere anche te. In città la legge sei tu, qui sono io! Lascia perdere; lasciami stare o scateno una guerra che neanche te la sogni! "
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Originariamente Scritto da beck Visualizza Messaggiose voi, come evinco dalle varie discussioni, considerate chi studia un fesso perché le cose si vedono con l'esperienza e non con lo studio (una follia, se parliamo di chimica) che vi devo dire? vi considerate più preparati di un medico, e le cose che sapete non le avete mica studiate, ma lette su qualche giornaletto di culturismo che pubblica in una pagina gli studi che gli pare e nell'altra il cedolino d'acquisto per gli integratori.
- malati
- sedentari
- sportivi della domenica
- sportivi
- agonisti
Uno che pratica sollevamento pesi non può andare dal ditologo per farsi prescrivere 50 g di pasta e 20 g di carne. A lui interessa la prestazione purchè non danneggi il fisico.
La salute è la cosa principale e poi vengono le performance atletiche.
Ti rendi conto che una persona dopo aver studiato medicina non sa nulla? Sa tutto a memoria quello che scrivono i libri e la pratica? Non hai idea di quanti medici abbiano sbagliato diagnosi, persone che sono rimaste con gravi patologie per tutto il resto della loro vita perchè magari il medico non ha studiato da pagina 500 a pagina 505.
E viste le lauree che sfornano qua in Italia non mi stupisco più di nulla. Per fortuna qualcuno ben preparato c'è.
Sto aspettando, però, il medico sportivo che mi faccia cambiare idea sui dietologi della domenica.
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Nelle analisi non c'è nulla di preoccupante, ho creatinina un po' alta e urea idem, ma anche a detta del medico non mi devo preoccupare in quanto gli altri valori sono a posto.
Ho anche la bilirubina veramente alta ma è una questione genetica, una disfunzione abbastanza comune chiamata sindrome di Gilbert.
Ho aperto il topic in virtù di questo evento e leggendo quello che ha scritto Merlino90+.
Mi chiedo ancora: perchè una persona preparata come lui si preoccupa di una iperproteica? Per le sue analisi? Magari la quantità di pro che assume lui possono essere troppe per i suoi reni ma per altri no?
Non lo metto in dubbio, d'altronde siamo qui per imparare e non per litigare.
Però negli ultimi post sono stati presi in considerazione atleti professionisti e vi posso garantire (da esperienza in prima persona) che un atleta non sempre guarda il lato "salutare" della faccenda quanto quello del risultato.
Ma in questo caso l'atleta spesso e volentieri è consapevole di fare una cosa non proprio salubre ma ha valutato che "vale la pena" rischiare di compromettere la salute per raggiungere il risultato e la prestazione prefissa.
Tanto per fare un esempio, ho sempre saputo che la panca piana va eseguita in maniera lenta, con movimento corretto, senza caricare la schiene inarcandola (ed è quello che faccio quando mi alleno), ma nella mia palestra spesso si viene ad allenare Lucia Morico (chi non la conoscesse è una ragazza che si è aggiudicata il bronzo olimpico nello judo), e il suo modo di allenarsi secondo me alla lunga fa male eccome:
Incredibile! Mette 108 kg di panca e fa 6 ripetizioni, parte da 80 kg con i quali ne fa 10..... però inarca la schiena in modo spaventoso e dà degli strattoni che strapperebbero i tendini di un bue
Io stesso come velocista usavo metodi poco "sani" per incrementare la forza e me ne accorgo solo ora, grazie alla filosofia di allenamento e alimentazione migrata più verso il bb e il fitness che altro.
Non mi pento di quello che sto facendo, ed anche a me fa ridere quando sento parlare Calabrese, ma rimango lo stesso titubante verso le esagerazioni sia da una parte che dall'altra.
Non mi ritengo nemmeno troppo ignorante come dice Ct-7b, il 99% delle persone su questa terra è estremamente più ignorante sull'argomento, visto che in fatto di alimentazione vige l'ignoranza più totale.
D'altronde anche tu Ct-7b usi un approccio di alimentazione abbastanza alternativo al classico seguito da BBder, che a me ovviamente non piace, ma rispetto la tua scelta, visto che uno deve assolutamente seguire il suo corpo, ma soprattutto la sua mente.
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