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Perche' l'iperproteica e' dannosa?
Nessuno ha mai saputo spiegare nel merito il perche'.E nessuno si e' mai ammalato per essa.
Mah!
Perchè nn lo è..
Un soggetto sano, che fa sport nn si ammale per una dieta iperproteica.
Canex parla per sentito dire, chiediamogli una prova valida e scientifica (cioè uno studio in sintesi) e vedrai che nn ne ha
Perchè nn lo è..
Un soggetto sano, che fa sport nn si ammale per una dieta iperproteica.
Canex parla per sentito dire, chiediamogli una prova valida e scientifica (cioè uno studio in sintesi) e vedrai che nn ne ha
Ah inoltre, una dieta povera di carbo, ricca di pro e grassi (nn tutti saturi ovvio), ha dimostrato migliorare il profilo lipidico (leggi: colesterolo) e ormonale in soggetti di età matura.
Ma siamo tutti dei geni e l'umiltà di chiedere senza pretendere di essere il Verbo è troppo..
E' risaputo che le diete povere di carbo e ricche di grassi e proteine a lungo andare (e non tanto a lungo), rovinano la salute.
Mi chiedo: vale davvero la pena? La salute dovrebbe essere la cosa più importante, parecchi mettono in gioco la loro vita solo per un concetto estetico che fondamentalmente è anche stupido e pure per pignoleria.
Secondo me non conviene forzare le cose assolutamente.
Chi la pensa diversamente è libero di farlo ma è giusto che sappia che sta sbagliando e lì non ci piove.
voglio dire..
quando tu:
fai palestra seriamente
mangi 1.5-2 gr di pro kg peso
mangi i carbo nella prima parte della giornata a basso ig con carbo ad alto ig solo post workout limitandoti comnque ne complesso
mangi pochi grassi saturi e molti grassi insaturi tipo omega 3 ,olio di lino e,lecitina di soia..
e chi ti amazza??!!??
se tu intendi invece..
salame,moratadelle,mascarpone,stracchino,gorgonzola,porchetta,lardo,burro..allora..
e' veramente semplicisto come imposti il discorso
una dieta low carb con grassi buoni e pro nobili non puo' essere altro che manna per la salute
sopratutto visto che non parli di diete da 30-50 gr di carbo die
con low-carb si puo' intendere benissimo anche 150-200 gr e voglio dire possono benissimo bastare
e poi scusa i periodi low carb devono essere mica tutto l'anno
due mesetti l'anno ti bastano e avanzano
Ah inoltre, una dieta povera di carbo, ricca di pro e grassi (nn tutti saturi ovvio), ha dimostrato migliorare il profilo lipidico (leggi: colesterolo) e ormonale in soggetti di età matura.
Ma siamo tutti dei geni e l'umiltà di chiedere senza pretendere di essere il Verbo è troppo..
Vero Ataru.
Guarda io mangio molte uova intere al giorno e formaggi.La settimana scorsa, come regolarmente faccio, mi sono sottoposto ad analisi.
Colesterolo totale 179, HDL 62, trigliceridi 70, azotemia, creatinina, transaminasi tutte nella norma,fibrinogeno 180(piu' e basso meglio e', nei limiti).Profilo delle emazie parametri del sangue OK.
E pensare che molti miei amici e colleghi, flaccidi,ipettesi, con valori degli esami sballati dato che mangiano pasta, bevoo alcol e non fanno un ca. . .chio di sport, ancora oggi mi dicono:
Tu con questa storia del BB e quelle diete assurde ti rovinerai la salute!.
Io con filosofia dico sempre che siamo tutti nelle mani di Dio.
Perche' l'iperproteica e' dannosa?
Nessuno ha mai saputo spiegare nel merito il perche'.E nessuno si e' mai ammalato per essa.
Mah!
Come perché? hai mai sentito parlare dei radicali liberi? e poi la carne è cancerogena. non è dal manuale del corrierino dei piccoli, è provato. che poi io segua una low carb perché devo perdere peso...è un altro conto. infatti la seguo, perdo peso..e poi torno a un regime alimentare normale. ribadisco: le fissazioni fanno male. tutte.
Questo è accertato senza bisogno di tanti studi, come è accertato che eliminando o quasi i carbo si va in chetosi, ovvero il corpo utilizza corpi chetonici al posto del glucosio come fonte energetica compreso il cervello.
Canex hai proprio i paraocchi... te lo chiedo per la 54esima volta: dove è accertato? Dove l'hai letto o sentito? Se non posti studi è meglio tacere, non ci interessa sentire le opinioni.
Le Linee Guida per la prevenzione dei tumori degli Usa, redatte da World Cancer Research Found/American Istitute for Cancer Research nel 1997 indicano l’aderenza ad una dieta ricca di fibre e povera di grassi, che includa veri tipi di frutta, verdura, cereali integrali e legumi, come migliore strategia per la prevenzione del cancro. E’ stato sperimentalmente accertato che eliminando il consumo di carne si può ottenere una riduzione del rischio di infarto del 90%, e del 97% di rischio di ictus cerebrale.
Che la carne sia cancerogena lo affermano i famosi clinici americani Armstrong e Doll (International Journal of Cancer 1975); i ricercatori dell’American Foundation di NeW York, i ricercatori del National Medical Center degli USA; i proff. Caprilli e Pietroiusti dell’Istituto di Clinica Medica 2 dell’Università di Roma; i diversi clinici partecipanti al Simposio internazionale di Cancerologia tenutosi nel 1984 a Montecarlo. In particolare mediante studi epidemiologici è stata dimostrata una sicura relazione tra diete ricche di proteine e grassi animali e alcuni tipi di cancro, in particolare cancro al seno, al pancreas, alla prostata.
Inoltre l’Agenzia internazionale di Ricerche sul Cancro, con sede a Lione, ha condotto un’indagine a tappeto in 7 paesi europei tra cui l’Italia in cui si dimostra che i tumori al colon e al retto sono più numerosi nei Paesi maggiormente sviluppati nei quali esiste un consumo eccessivo di grassi e di proteine animali e che esiste un legame evidente tra dieta iperlipidica e iperproteica e il cancro alla mammella.
Il prof. Rollo Russell, nel suo saggio “Notes on the of Cancer” scrive: “Ho rilevato che su 25 nazioni con popolazione prevalentemente carnivora 19 presentano un’alta percentuale di cancro e soltanto una presenta una percentuale bassa, mentre su 35 nazioni ad alimentazione prevalentemente vegetariana nessuna presenta una percentuale notevole di cancro:
La rivista “Brithis Medical Journal nel 1994 ha pubblicato i risultati di uno studio condotto da Margaret Thorogood della Scuola di Igiene e Medicina Tropicale di Londra, su 5.000 consumatori abituali di carne, il cui stato di salute è stato messo a confronto con quello di 6.000 vegetariani. Si è constatato che nel gruppo dei vegetariani esiste una considerevole minore possibilità di morire di cancro. Lo stesso giornale, mediante un’altra indagine statistica, ha indicato fino al 40% la possibilità in meno che ha un vegetariano di contrarre cancro rispetto ad un carnivoro.
Nel numero 5 della rivista medico-scientifica “Medico e Paziente” del 1989 si legge: “E’ ormai accertato da in numerosi e differenti studi che esiste una relazione tra tumori e regime dietetico. In particolare. Tra i fattori ambientali un posto di rilievo spetta alla dieta che sembra essere coinvolta nel 50% di tutte le neoplasie femminili e nel 30 % di tutti i tumori maschili. Nella prevenzione del cancro le fibre hanno un ruolo molto importante. Per ciò che riguarda il cancro allo stomaco i cibi maggiormente incriminati sono di origine animale. La percentuale di cancro al colon aumenta con il quantitativo di grassi animali. Da notare che quest’ultima malattia è poco diffusa tra le popolazioni a regime vegetariano, come gli africani a regime tribale, gli Avventisti del Settimo Giorno, i Mormoni, gli Indiani del Nord America.
E’ stato inoltre dimostrato che molti tipi di cancro, come quello alle ovaie, sono legati al consumo di latte e formaggi e anche il diabete insulino dipendente è legato al consumo di alimenti lattiero-caseari. Infatti vi sono popolazioni dell’Asia e dell’Africa Nera che assumono pochissimo Calcio dagli alimenti eppure non conoscono l’osteoporosi, mentre altre popolazioni, come quelle occidentali o gli Eskimesi che assumono enormi quantità di calcio, presentano un tasso di osteoporosi elevatissimo.
Nelle pagine Tuttoscienze che il quotidiano La Stampa pubblica ogni mercoledì, Marina Verna, giornalista scientifica e redattrice di tali pagine, ha informato di aver partecipato ad un importante Congresso medico specializzato per il cancro in America durante il quale i relatori convennero tutti sul fatto che il cibo carneo è direttamente cancerogeno ma convennero anche che tale grave conclusione non doveva venire propagata per “non provocare una rivoluzione nella cultura alimentare corrente”. Il fatto è riferito a pag. 9 del libro di Marisa di Bartolo “Il cannibale vegetariano” Ed. Proget/Kosmos.
Numerosi studi epidemiologici hanno confermato lo stretto legame tra stile alimentare e rischio di sviluppare un tumore (Chief Medical 1998; National Research Council 1989; World Cancer Research Fund 1997); in particolare è stato stimato che il 35% delle patologie neoplastiche sia correlato ad abitudini alimentari scorrette (Doll R. and Peto R. 1981; Riboli E. 1992; Willett W. 1995).
Nell’Università di Cambridge in Inghilterra, il dr. Khaw nel 2001 ha dimostrato, mediante un memorabile esperimento di massa durato diversi anni e coinvolgente miglia di persone, che la soluzione migliore contro i tre maggiori killer mondiali (cardiopatie, cancro e diabete) stanno in una semplice dieta fruttariana-vegetariana.
non tutti gli organismi son fatti con lo stampino....c'e' chi magna un *******io di carbo e sta bene, come chi mangia 2o+gr di pro e non ha nessun problema......al contrario c'e' chi mangia un tot di carbo e s'appanna oppure c'è chi piglia 1,5 gr di pro e inizia a trattenere liquido e pisciare puzzolente.....
"Infilarti le penne nel c**o, non fa di te una gallina..."Tyler Durden
Le Linee Guida per la prevenzione dei tumori degli Usa, redatte da World Cancer Research Found/American Istitute for Cancer Research nel 1997 indicano l’aderenza ad una dieta ricca di fibre e povera di grassi, che includa veri tipi di frutta, verdura, cereali integrali e legumi, come migliore strategia per la prevenzione del cancro. E’ stato sperimentalmente accertato che eliminando il consumo di carne si può ottenere una riduzione del rischio di infarto del 90%, e del 97% di rischio di ictus cerebrale.
Che la carne sia cancerogena lo affermano i famosi clinici americani Armstrong e Doll (International Journal of Cancer 1975); i ricercatori dell’American Foundation di NeW York, i ricercatori del National Medical Center degli USA; i proff. Caprilli e Pietroiusti dell’Istituto di Clinica Medica 2 dell’Università di Roma; i diversi clinici partecipanti al Simposio internazionale di Cancerologia tenutosi nel 1984 a Montecarlo. In particolare mediante studi epidemiologici è stata dimostrata una sicura relazione tra diete ricche di proteine e grassi animali e alcuni tipi di cancro, in particolare cancro al seno, al pancreas, alla prostata.
Inoltre l’Agenzia internazionale di Ricerche sul Cancro, con sede a Lione, ha condotto un’indagine a tappeto in 7 paesi europei tra cui l’Italia in cui si dimostra che i tumori al colon e al retto sono più numerosi nei Paesi maggiormente sviluppati nei quali esiste un consumo eccessivo di grassi e di proteine animali e che esiste un legame evidente tra dieta iperlipidica e iperproteica e il cancro alla mammella.
Il prof. Rollo Russell, nel suo saggio “Notes on the of Cancer” scrive: “Ho rilevato che su 25 nazioni con popolazione prevalentemente carnivora 19 presentano un’alta percentuale di cancro e soltanto una presenta una percentuale bassa, mentre su 35 nazioni ad alimentazione prevalentemente vegetariana nessuna presenta una percentuale notevole di cancro:
La rivista “Brithis Medical Journal nel 1994 ha pubblicato i risultati di uno studio condotto da Margaret Thorogood della Scuola di Igiene e Medicina Tropicale di Londra, su 5.000 consumatori abituali di carne, il cui stato di salute è stato messo a confronto con quello di 6.000 vegetariani. Si è constatato che nel gruppo dei vegetariani esiste una considerevole minore possibilità di morire di cancro. Lo stesso giornale, mediante un’altra indagine statistica, ha indicato fino al 40% la possibilità in meno che ha un vegetariano di contrarre cancro rispetto ad un carnivoro.
Nel numero 5 della rivista medico-scientifica “Medico e Paziente” del 1989 si legge: “E’ ormai accertato da in numerosi e differenti studi che esiste una relazione tra tumori e regime dietetico. In particolare. Tra i fattori ambientali un posto di rilievo spetta alla dieta che sembra essere coinvolta nel 50% di tutte le neoplasie femminili e nel 30 % di tutti i tumori maschili. Nella prevenzione del cancro le fibre hanno un ruolo molto importante. Per ciò che riguarda il cancro allo stomaco i cibi maggiormente incriminati sono di origine animale. La percentuale di cancro al colon aumenta con il quantitativo di grassi animali. Da notare che quest’ultima malattia è poco diffusa tra le popolazioni a regime vegetariano, come gli africani a regime tribale, gli Avventisti del Settimo Giorno, i Mormoni, gli Indiani del Nord America.
E’ stato inoltre dimostrato che molti tipi di cancro, come quello alle ovaie, sono legati al consumo di latte e formaggi e anche il diabete insulino dipendente è legato al consumo di alimenti lattiero-caseari. Infatti vi sono popolazioni dell’Asia e dell’Africa Nera che assumono pochissimo Calcio dagli alimenti eppure non conoscono l’osteoporosi, mentre altre popolazioni, come quelle occidentali o gli Eskimesi che assumono enormi quantità di calcio, presentano un tasso di osteoporosi elevatissimo.
Nelle pagine Tuttoscienze che il quotidiano La Stampa pubblica ogni mercoledì, Marina Verna, giornalista scientifica e redattrice di tali pagine, ha informato di aver partecipato ad un importante Congresso medico specializzato per il cancro in America durante il quale i relatori convennero tutti sul fatto che il cibo carneo è direttamente cancerogeno ma convennero anche che tale grave conclusione non doveva venire propagata per “non provocare una rivoluzione nella cultura alimentare corrente”. Il fatto è riferito a pag. 9 del libro di Marisa di Bartolo “Il cannibale vegetariano” Ed. Proget/Kosmos.
Numerosi studi epidemiologici hanno confermato lo stretto legame tra stile alimentare e rischio di sviluppare un tumore (Chief Medical 1998; National Research Council 1989; World Cancer Research Fund 1997); in particolare è stato stimato che il 35% delle patologie neoplastiche sia correlato ad abitudini alimentari scorrette (Doll R. and Peto R. 1981; Riboli E. 1992; Willett W. 1995).
Nell’Università di Cambridge in Inghilterra, il dr. Khaw nel 2001 ha dimostrato, mediante un memorabile esperimento di massa durato diversi anni e coinvolgente miglia di persone, che la soluzione migliore contro i tre maggiori killer mondiali (cardiopatie, cancro e diabete) stanno in una semplice dieta fruttariana-vegetariana.
Anche queasto è un estremo che non va bene.....e poi, le linee guida in questione, son quelle di un popolo per la maggior parte obeso e col colesterolo a livelli da paura....guardate super size me
"Infilarti le penne nel c**o, non fa di te una gallina..."Tyler Durden
allora se siete convinti che faccia male una dieta ricca di proteine, fatevi una semplice dieta fruttariana-vegetariana, e vediamo se tirate avanti un mese.....anche quelle nn fanno per niente bene alla salute...
cmq ce ne sono tanti di modi per farsi fott**e a sto mondo, e se devo scappare da ogni pericolo dovrei strarmene chiuso in casa perche' come esco potrei essere investito da una macchina o potrei finire schiacciato da un pino ,mentre passeggio per strada...piuttosto me ne chia*o il ca**o e mi godo la vita....
Originariamente Scritto da IronPaolo
hai 40 di braccio, perciò considerevole. Ok, su BW sotto i 45 sei semplicemente l'addetto al carico e allo scarico dei pesi delle panche, però nel mondo normale 40 è molto buono.
Mi sembra che stiamo andando fuori tema. Canex non ha affermato che la dieta iperglucidica è migliore o peggiore di un'iperproteica. Sta affermando che l'iperproteica è dannosa, come l'iperglucidica.
Io proseguirei il discorso nel seguente modo:
"non tutto quello che ci rende piú in forma è salutare"
Lo voglio sottolineare. Una dieta iperproteica funziona, eccome se funziona! Ma non è salutare. Credo che questo abbia voluto dire Canex.
Un grosso saluto
Invece l'utente ha proprio sottolineato la maggiore salubrità di una dieta iperglucidica e l'ha fatto in tale affermazione:
" Non sto dicendo assolutamente che la dieta mediterranea è meglio o peggio, anche se a parere mio, più salutare di una iperproteica, ma a parere mio."
Affermazione che è un po' contraddittoria, dato che ovviamente la dieta migliore è la dieta più salubre.
Invece l'utente ha proprio sottolineato la maggiore salubrità di una dieta iperglucidica e l'ha fatto in tale affermazione:
" Non sto dicendo assolutamente che la dieta mediterranea è meglio o peggio, anche se a parere mio, più salutare di una iperproteica, ma a parere mio."
Affermazione che è un po' contraddittoria, dato che ovviamente la dieta migliore è la dieta più salubre.
max_power
la dieta mediterranea dovrebbe essere composta per lo più da olio,pesce,frutta,verdura e cereali...in minima parte da pasta e pane..
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