Originariamente Scritto da duchaine
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Metabolica & Insulina
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Originariamente Scritto da marco78 Visualizza MessaggioDuch io generalmente calcolo la dieta al mg... però alle volte non capisco se si discuta per il gusto di farlo (che poi d'altra parte è una cosa che mi piace e apprezzo) o se quello di cui si parla ha anche dei riscontri tangibili sul fisico (che è quello che poi interessa al 99% della gente).
Ad esempio hai una dieta da 1600 kcal e non riesci a dimagrire io per prima cosa toglierei 50 gr di carbo in momenti nn strategici e valuterei i feedback. Invece noto che molti cominciano a impipettarsi e cominciano a sostituire il riso bianco con quello scuro, pane bianco/pane nero etc etc.
Certamente a un certo punto le cose "semplici" non vanno più bene e devi provare qualcosa di più complesso, ma per me molti cominciano a "complicarsi la vita troppo prima".
Esempio pratico.
Ho il mio gemello che dopo anni ha riniziato ad allenarsi e a mangiare decentemente. Gli ho stilato una dieta molto semplice e ha perso 3 kg in 20 gg (quasi tutto grasso). Probabilmente più in là la cosa si complicherà e allora penserò a qualcosa di più complesso.
Mi spiego: uno studio importante ha dimostrato che
1)a parità di calorie
2)a parità di proteine
3)a parità di efa
tutte le diete conducono agli stessi risultati: cioè, una 40/30/30 è uguale ad una 0/30/70 oppure ad una 60/30/10.
Lo studio è complesso ma i risultati sono semplici.
Forse, mi risponderai, bene o male questo si sapeva.
Ok. ma io preferisco discutere di un dato sperimentale piuttosto che parlare dell'eseprienza di giovanni o pasquale...che peraltro parlano ad occhio.
naturalmente, poi, la difficoltà comincia quando, mettendo insieme questo studio con altri 1000studi, vogliamo ricavare un sistema dietetico.
Ma questa difficoltà è cosa diversa dalle minkiate che in genere si leggono tipo: togli il pane biano e metti il nero, ma bevi 2 bicchieri d'acqua prima di mangiarlo(e che sono inutili semplicismi su cose complesse...cioè, paradossalmente, semplicismo che portano complicazioni, invece di essere semplificazioni in grado di condurre a soluzioni semplici).Last edited by duchaine; 27-09-2006, 15:10:45.underground
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Originariamente Scritto da duchaine Visualizza Messaggiocioè, paradossalmente, semplicismo che portano complicazioni, invece di essere semplificazioni in grado di condurre a soluzioni semplici.
6 TROPPO avvocato
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Originariamente Scritto da duchaine Visualizza MessaggioLa scienza non può essere semplicististica, ma non significa che siano complicate le applicazioni (ciò considerando che la causalità è impirica e quindi sotto gli occhi di tutti).
Mi spiego: uno studio importante ha dimostrato che
1)a parità di calorie
2)a parità di proteine
3)a parità di efa
tutte le diete conducono agli stessi risultati: cioè, una 40/30/30 è uguale ad una 0/30/70 oppure ad una 60/30/10.
Lo studio è complesso ma i risultati sono semplici.
Forse, mi risponderai, bene o male questo si sapeva.
Ok. ma io preferisco discutere di un dato sperimentale piuttosto che parlare dell'eseprienza di giovanni o pasquale...che peraltro parlano ad occhio.
naturalmente, poi, la difficoltà comincia quando, mettendo insieme questo studio con altri 1000studi, vogliamo ricavare un sistema dietetico.
Ma questa difficoltà è cosa diversa dalle minkiate che in genere si leggono tipo: togli il pane biano e metti il nero, ma bevi 2 bicchieri d'acqua prima di mangiarlo(e che sono inutili semplicismi su cose complesse...cioè, paradossalmente, semplicismo che portano complicazioni, invece di essere semplificazioni in grado di condurre a soluzioni semplici).
Sottoscrivo quello che hai detto. Soprattutto le ultime parole.
Mi indicheresti lo studio? Grazie.
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Riflettevo su una cosa... se lo studio fosse veritiero sarebbe "sconfessato" il fatto che durante una ipercalorica è meglio utilizzare carbo e mantenere i grassi al minimo, per il fatto che la DNL dai carboidrati è molto esigua.
Dove sta la verità?
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Originariamente Scritto da marco78 Visualizza MessaggioRiflettevo su una cosa... se lo studio fosse veritiero sarebbe "sconfessato" il fatto che durante una ipercalorica è meglio utilizzare carbo e mantenere i grassi al minimo, per il fatto che la DNL dai carboidrati è molto esigua.
Dove sta la verità?
..inizialmente il glucosio in eccesso viene utilizzato come fonte energetica e/o va a sovracompensare le riserve muscolari, successivamente si nota un aumento del flusso del glucosio nella via metabolica della esosamina (HBP) ed un aumento della sintesi di TGA da parte del fegato.....
la DNL dai CHO è esigua solo inizialmente, poi l'organismo si adatta...e basterbbero solo 4gg..inoltre durante le prime fasi di overfeeding dai CHO la lipolisi è totalmente bloccata (viene inibita la HSL) e si nota un aumento dell'attività dell' LPL (lipoprotein lipase) predisposta allo stoccaggio dgli FFA nell'adipe..quindi tutti i grassi ingeriti durante la fase di overfeeding vengono prontamente stoccati in riserva......BROLY...
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Originariamente Scritto da marco78 Visualizza MessaggioRiflettevo su una cosa... se lo studio fosse veritiero sarebbe "sconfessato" il fatto che durante una ipercalorica è meglio utilizzare carbo e mantenere i grassi al minimo, per il fatto che la DNL dai carboidrati è molto esigua.
Dove sta la verità?
Quanto alla DNL in ipercalorica, per diversi anni ho scritto quanto sopra AntonioRubbino ha sintetizzato; tuttavia, gli studi non sono univoci.
Ad ogni modo, la tua affermazione è in parte corretta. Difatti, in ipercalorica, le calorie in eccesso dai grassi formano adipe in rapporto 1:1, mentre i carbo (anche stando agli studi più allarmanti) secondo un rapporto di 4:3.underground
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Originariamente Scritto da duchaine Visualizza MessaggioLo studio di cui sopra faceva riferimento a diete ipocoloriche (scusa se ho omesso il dato, che è molto importante).
Quanto alla DNL in ipercalorica, per diversi anni ho scritto quanto sopra AntonioRubbino ha sintetizzato; tuttavia, gli studi non sono univoci.
Ad ogni modo, la tua affermazione è in parte corretta. Difatti, in ipercalorica, le calorie in eccesso dai grassi formano adipe in rapporto 1:1, mentre i carbo (anche stando agli studi più allarmanti) secondo un rapporto di 4:3.
Per quanto lo studio menzionato.... esperienze empiriche vostre cosa affermano???
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Allora riconduciamo per estremisimi all illuminismo culturistico questa discussione...............
1)fase steroidea.........i guadagni sobo buoni gli atleti stazzano ad hp+10\15 in media
2)fase GH.....i guadagni sono meno buoni di quanto sembri....ma l effetto lipolitico permette tiraggi impessionanti.... si iniziano a toccare le definizione spaventose al 3-4%.......si stazza su un hp+20 circa......
3)fase insulina........nascono i nuovi mostri dell olympia......hp+40\50........
Deduzione.....il gh è poco massificante ma aiuta nel tiraggio, gli ormoni steroidei naturalmente non possiamo alzarli in maniera rilevante integrando.....
Possiamo pero trovare attraverso il giusto impiego dei carbo "la zona di insulina" in cui massifichiamo meglio.....
La lipogenesi sarà ovvia ma altrettanto la miogenesi.........starà alla fase di definizione dirigere il catabolismo solo sui tessuti grassi limitando il catabolismo con glutammina+alanina+bcaa che sono gli aminoacidi soggetti alla produzione energetica o al segnale di catabolismo muscolare.....
Crescere senza insulina è sperare di vivere nel mondo dei sogni a livello sperimentale.................molti farmaci dopo anni di studi sembravano la manna poi erano cosi pericolosi che venivano ritirati dal mercato...........
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ragazzi dopo l aforisma dell albero e del bosco...........vi sforno un altra perla.........
"molto ragionamento e poca osservazione conducono all errore"
mi sembra palese che tutti i bb crescono di insulina................e funziona........certo non bisogna fare i maiali come molti ma sotto controllo è un must...........
psiu che altro non ho capito bene se i carbo a bassa IG vengono rilasciati costantementenel plasma e quindi l insulina viene prodotta piu volte in 3 ore e se i carbo ad alto IG danno un unico picco e poi nientepiu insulina !
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.htm
Da quanto speigato in questa discussione semplice pare che la differenza tra gli IG sia in quanta insulina venga prodotta...........ponendo i muscoli gia pieni di glicogeno e il fegato vuoto....rendendo semplice il discorso se introduco 70g di carbo adl alto iG (qnt maxima contenibile dal fegato) produco insulina una votla ma molta................se ne introduco 70 a basso IG ne produco poca 1 volta sola...................
In entrambi i casi non ingrasso perche i carbo entreranno nel glicogeno epatico ma coi carbo ad alto iG avrò tirato fuori molta piu insulina=piu anabolismo a livello sperimentale
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IN DEF CONCORDO.......SE L INSULINA è BASSA SI DIMAGRISCE....IN MASSA SE è ALTA SI METTONO SU MUSCOLI.......ALLORA FURBESCAMENTE BISOGNEREBBE MANGIARE DURANTE TUTTALA GIORNATA I GIUSTI CARBO (TROPPI SE IN ECCESSO QUANDO IL GLICOGENO EPATICO è PIENO DIVENTANO GRASSO) ANCHE AD ALTO IG !!!!!!!!!!!! l esempio dei 70 g semplificando ilf atto che entrino tutti nel fegato lo fa capire...........da quanto letto in un pasto dopo 3 ore al di la che sia ad alto ig o basso ig l insulina viene prodotta una volta sola.......se ad alto ig viene prodotta una bella botta....se i carbo non sono molti abbiamo anche il vantaggio di non avere il glicogeno epatico troppo pieno quindi di non stoccare troppi grassi...............inoltre con un surplus di 500 cal algg......allenandosi pesante mettere su piu di 2 etti di grasso è impossibile..........in def invece se si fa tutto bene perdere o,5 kg a settimana di fat è la norma.......quindi piu che accettabile.............in 3 mesi di massa bastano 6 settimane did ef e torni alla bodyfat di prima concettualmente......
INSULINA:UNA LAMA A DOPPIO TAGLIO
L’aspetto più complesso di questa strategia probabilmente riguarda la necessità di indurre l’organismo ad utilizzare il grasso come fonte di energia. Il modo più semplice per riuscirci consiste nel manipolare i livelli di insulina operando scelte alimentari ben precise. “L’insulina - spiega Aceto - è un ormone che presiede alla regolazione degli zuccheri nel sangue. Alti livelli d’insulina favoriscono la crescita muscolare, ma al tempo stesso inibiscono la mobilizzazione del grasso. Bassi livelli d’insulina, invece, favoriscono la mobilizzazione del grasso, ma possono creare un ambiente favorevole alla distruzione dei tessuti muscolari”. Per quanto possa sembrare un paradosso senza via d’uscita, esiste un modo per superarlo mediante la manipolazione dei carboidrati.
L’indice glicemico indica la rapidità con cui un carboidrato viene convertito dall’organismo in zuccheri semplici o glucosio. Maggiore è l’indice, maggiore è la velocità di conversione. Polpette di riso, dolci e succhi hanno un elevato indice glicemico, mentre cibi come broccoli, riso integrale e fiocchi d’avena hanno un valore più basso. La scelta oculata dei carboidrati adatti ai vari pasti consente di indurre la risposta insulinica desiderata. “I carboidrati a indice glicemico più alto aumentano i livelli d’insulina, favorendo lo sviluppo muscolare e l’aumento di peso, quindi sono particolarmente indicati per la fase di crescita in cui si punta ad aumentare di peso. Vanno consumati dopo l’allenamento in entrambe le fasi, perché è il momento in cui ci vuole una bella dose d’insulina per conservare la massa muscolare”. I carboidrati a basso indice glicemico, invece, avranno il sopravvento durante la fase di dimagrimento, perché favoriscono la mobilizzazione del grasso e degli acidi grassi ed il loro utilizzo come fonti di energia.
In sostanza, è dunque possibile manipolare i livelli d’insulina, e di conseguenza la capacità di costruire muscoli o bruciare grassi, scegliendo in modo strategico gli alimenti da consumare nei vari pasti, tenendo conto del loro indice glicemico.
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Originariamente Scritto da duchaine Visualizza Messaggio1) il primo errore attiene all'insulina: negli umani non è anabolica ma anticatabolica. l'unico ribosoma attivato dall'insulina è il p79sk, via metabolica peraltro attivata anche dai BCAA;
Am J Physiol Endocrinol Metab. 2006 Oct;291(4):E745-54. Epub 2006 May 16
Effect of insulin on human skeletal muscle protein synthesis is modulated by insulin-induced changes in muscle blood flow and amino acid availability.
Originariamente Scritto da duchaine Visualizza Messaggio2)quindi, l'insulina non governa direttamente l'anabolismo. Al più lo fa in via indiretta, essendo un ormone testogenico. Tuttavia, l'aumento di insulina comporta anche l'aumento di proteine leganti del testosterone, per cui aumentare l'insulina non apporta benefici sotto questo profilo.
Arch Androl. 2006 Sep-Oct;52(5):355-61.
Relationship between BMI, total testosterone, sex hormone-binding-globulin, leptin, insulin and insulin resistance in obese men.
Originariamente Scritto da duchaine Visualizza Messaggio3)l'insulina è anticatabolica. Non esiste un solo tipo di catabolismo. L'insulina blocca la proteolisi lisosomale, che è il tipo di degradazione proteica che si verifica durante e immediatamente dopo il w/o. Per cui, alzare l'insulina in questo momento è utile. Negli altri momenti della giornata, invece, poco serve alzarla, dal momento che sull'autofagia proteica (proteolisi uibiquitin-proteosoma) l'insulina sembra non faccia nulla.
Endocrinology. 2006 Sep;147(9):4160-8. Epub 2006 Jun 15
Insulin resistance accelerates muscle protein degradation: Activation of the ubiquitin-proteasome pathway by defects in muscle cell signaling.
Originariamente Scritto da duchaine Visualizza Messaggio4)aumentare l'insulina riduce la disponibilità di ffa liberati dagli adipociti. Per cui, auimentre troppo l'insulina a massa può comportare, per l'azione sull'amp ciclico, una riduzione di energia circolante (la quale, giova ricordarlo, è indifferentziata) e quindi dell'anabolismo.
Se il sistema funziona bene, come succede nelle persone sane che non seguono diete assurde, l'insulina aumenta in relazione alla disponibilita' di substrati da mattere in deposito, e mantiene la concentrazione degli stessi a livelli ottimali.
Originariamente Scritto da duchaine Visualizza Messaggio5) 6)quella del fegato è una congettura che circolava qualche anno fa: la riduzione di insulina dovrebbe comportare una riduzione di igf.1 circolante. Tuttavia, la forma metabolicamente attiv a sulla sintesi proteica non è l'igf.1 circolante, ma il suo equivalente autacrino (mgf).
Come mai iniettando IGF1 e non MGF i muscoli crescono, sia se iniettata localmente che per via sistemica?
EagleIo credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza.
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