Chiarezza
Bene gente ora che ho finito gli esami ho trovato un altro modo per impiegare il tempo! Ahymè sto andando fuori giri! Il problema sorge dal possibile utilizzo dell’ala in metabolica o CKD.
Vabeh cominciamo dall’inizio così se ho delle lacune mi fate presente J
Allora in meta o CKD si forza il corpo a usare come carburante preferenziale per le attività (a bassa intensità) i lipidi diminuendo o abolendo la quota dei carbo assunti di modo da esaurire le riserve di glicogeno epatiche e muscolari (esaurire per modo di dre perché da quello che ho trovato il glicogeno muscolare si attesta, circa e in media, sui 70 mmol/kg ma di quello epatico non so niente in più a riguardo). Ad ogni pasto contenente soli lipidi e proteine il pancreas secerne sempre una certa quantità di insulina (che presumo non sia paragonabile alla quantità prodotta a fronte di un pasto contenente anche carbo) che sia per via della quantità limitata della stessa sia per l’assenza dei carbo non dovrebbe influenzare l’ambiente ormonale lipolitico messo in atto dalla dieta (ma in ogni caso CREDO che essa svolgerà la sua funzione di trasporto di nutrienti alle cellule muscolari e non).
Il giorno del carico dei carbo ha lo scopo di ripristinare le scorte di glicogeno epatico e muscolare staccando l’interruttore della lipolisi (anche se alcuni sostengono che si continua a bruciare IN MAGGIORANZA grassi destinando il glucosio a fegato e muscoli) facendo quindi uscire l’individuo dalla chetosi (che è segno di utilizzo di fonti lipidiche a scopi energetici).
Durante il carico si vocifera di usare l’ala per veicolare maggiormente all’interno delle cellule muscolari i nutrienti presumibilmente, da come ho letto, per la sua capacità di incrementare l’efficienza dell’insulina (in che modo e perché non so, e voi?) ma anche perché può migliorare il trasporto del glucosio all’interno delle cellule utilizzando vie indipendenti da quelle dell’insulina stessa (chiedo conferma).
A parte i dubbi, fin qui per me il ragionamento fila sull’uso dell’ala in ricarica. Dove sono un po’ perplesso è sull’uso di tale integratore nei giorni di scarico per
1-entrare più velocemente in chetosi nella prima fase post carico;
2-per sparare carboidrati e proteine nei muscoli nei post w.o. in scarico pur restando in chetosi[che se fosse vero a sto punto potremmo avere il glicogeno muscolare sempre a palla con continue mini ricariche associate con l’ala evitando il dover ricaricare(ma non so davvero se sia desiderabile rimanere in chetosi continuata a lungo, ?)]; ok che dopo il w.o. si è più sensibili all’insulina e i muscoli avranno la priorità ma credo che anche parte dei carbo andrà nel fegato il che dovrebbe bloccare la chetosi.
Ecco qui mi fermo. Quando avremo chiarito le questioni potremo anche prolungare con l’associazione ala-cromo picolinato e del loro effetto, per me arcano e mistico, “1+1=4”; sul rischio di ipoglicemia e coma ipoglicemico associato all’asunzione di ala; e se c’è qualcosa di più ben venga.
Forza
!N
Vabeh cominciamo dall’inizio così se ho delle lacune mi fate presente J
Allora in meta o CKD si forza il corpo a usare come carburante preferenziale per le attività (a bassa intensità) i lipidi diminuendo o abolendo la quota dei carbo assunti di modo da esaurire le riserve di glicogeno epatiche e muscolari (esaurire per modo di dre perché da quello che ho trovato il glicogeno muscolare si attesta, circa e in media, sui 70 mmol/kg ma di quello epatico non so niente in più a riguardo). Ad ogni pasto contenente soli lipidi e proteine il pancreas secerne sempre una certa quantità di insulina (che presumo non sia paragonabile alla quantità prodotta a fronte di un pasto contenente anche carbo) che sia per via della quantità limitata della stessa sia per l’assenza dei carbo non dovrebbe influenzare l’ambiente ormonale lipolitico messo in atto dalla dieta (ma in ogni caso CREDO che essa svolgerà la sua funzione di trasporto di nutrienti alle cellule muscolari e non).
Il giorno del carico dei carbo ha lo scopo di ripristinare le scorte di glicogeno epatico e muscolare staccando l’interruttore della lipolisi (anche se alcuni sostengono che si continua a bruciare IN MAGGIORANZA grassi destinando il glucosio a fegato e muscoli) facendo quindi uscire l’individuo dalla chetosi (che è segno di utilizzo di fonti lipidiche a scopi energetici).
Durante il carico si vocifera di usare l’ala per veicolare maggiormente all’interno delle cellule muscolari i nutrienti presumibilmente, da come ho letto, per la sua capacità di incrementare l’efficienza dell’insulina (in che modo e perché non so, e voi?) ma anche perché può migliorare il trasporto del glucosio all’interno delle cellule utilizzando vie indipendenti da quelle dell’insulina stessa (chiedo conferma).
A parte i dubbi, fin qui per me il ragionamento fila sull’uso dell’ala in ricarica. Dove sono un po’ perplesso è sull’uso di tale integratore nei giorni di scarico per
1-entrare più velocemente in chetosi nella prima fase post carico;
2-per sparare carboidrati e proteine nei muscoli nei post w.o. in scarico pur restando in chetosi[che se fosse vero a sto punto potremmo avere il glicogeno muscolare sempre a palla con continue mini ricariche associate con l’ala evitando il dover ricaricare(ma non so davvero se sia desiderabile rimanere in chetosi continuata a lungo, ?)]; ok che dopo il w.o. si è più sensibili all’insulina e i muscoli avranno la priorità ma credo che anche parte dei carbo andrà nel fegato il che dovrebbe bloccare la chetosi.
Ecco qui mi fermo. Quando avremo chiarito le questioni potremo anche prolungare con l’associazione ala-cromo picolinato e del loro effetto, per me arcano e mistico, “1+1=4”; sul rischio di ipoglicemia e coma ipoglicemico associato all’asunzione di ala; e se c’è qualcosa di più ben venga.
Forza
!N
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