Pensando agli "sgarri" alimentari, di cui ne so qualcosa (mi è successo qualche volta a causa di una dieta fin troppo rigida e restrittiva) e di cui molte persone ne parlano e cercano un "rimedio".. mi domandavo: dopo uno sgarro (ovviamente sempre parlando di sgarri accettabili e non ESAGERATI..) ad esempio dopo una classica cena di petto di pollo e insalata, ci sta un fuori campo con un paio di pizze e 2-300 gr di biscotti, un mix di carbo e grassi, ipotizziamo un 300gr di carbo e 150 di grassi.. un 2000 kcal.. invece di disperarsi e magari il giorno dopo digiunare, perchè non aspettare un 2-3 ore dal pasto e poi andarlo a bruciare? 2000 kcal si potrebbero bruciare facendo un 60 min di step a ritmo medio.. oppure un paio d'ore di calcetto.. dopodichè farsi una bella doccia e coricarsi.
Il mattino dopo si riprende tranquillamente la solita dieta "sporcata" dallo sgarro serale del giorno prima e infine, per accellerare ulteriormente il metabolismo e bruciare quella calorie rimaste (se non sono state tutte bruciate la sera prima), fare un'altra seduta di un'oretta di cardio, a ritmo medio, in modo da prelevare energia sia dalle scorte di glicogeno riempite la sera prima, sia dai grassi sempre accumulati la sera prima. Non credo si ingrassi..se quello che si mangia, lo si brucia, giusto?! (e da qui ci si rifà al fatto che se il dispendio calorico è maggiore delle calorie ingerite si dimagrisce.. se è uguale, come in questo caso, non si ingrassa ne si dimagrisce). Poi è ovvio che se uno si mangia l'ìmpossibile.. ci vorrà anche l'impossibile per bruciarlo..e si ingrasserà
Avrò detto stronzate, o può essere fattibile la mia "idea"?



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