Assunzione di R-Ala

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  • Xaero
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    Assunzione di R-Ala

    Volevo chiedere ad Animal o a chiunque sappia rispondermi quale fosse il momento più adatto dopo il giorno di ricarica cheto per assumere l'acido alfa lipoico al fine di accellerare l'ingresso in chetosi. Ai pasti o lontano dai pasti?

    Ad esempio il lunedi io assumo 1 grammo di alfa lipoico a colazione e a pranzo con il pasto alto in grassi e proteine e zero carboidrati...(e ripeto zero!) ...sarà l'assuefazione al prodotto, ma anche se prendo alte dosi di R-Ala senza un grammo di carbo, non sento un caxxo! Sbaglio qualcosa? O dovrei assumere l'Ala con un minimo di carbo per attivare la funzione insulinosimile??
    Altra domanda (da ignorante in materia)...non è che per caso questo acido alfa lipoico in un pasto ricco di grassi spazzi via dal torrente ematico oltre che il glicogeno ancora in circolo anche i grassi appena ingeriti per poi immagazzinarli?? (Ecco...una delle mie solite pippe mentali)...Perchè se è vero che sto Ala funge da insulina...e in una keto è proprio l'insulina che si vuole tenere a nanna durante i pasti...non vorrei fare un madornale errore nel prendere l'alfa lipoico in concomitanza coi pasti ricchi di grassi...tutto quì...chiedo perdono se ho detto qualche immane stronz..a!
    65% Fat + 30% Pro + 5% CHO = KETO

  • Xaero
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    • Oct 2004
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    #2
    Allora???
    65% Fat + 30% Pro + 5% CHO = KETO

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    • Guru
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      • Jun 2000
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      • Himalaya
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      #3
      Io te lo consiglierei durante la ricarica soprattutto.
      Se vuoi usarlo per accelerare la ketosi, puoi inserirlo ai pasti anche il giorno dopo.

      L'r-ala aumenta la sensibilità dei Glut4, recettori che si trovano sia nela muscolatura che nel tessuto adiposo, quindi teoricamente andresti a nutrire meglio entrambi, eccoperchè è importante agevolare quanto più possibile la permeabilità della membrana cellulare delle cellule muscolari, per far si che quese siano ancora più recettive del grasso.

      Riguardo la tua domanda, il lipoico non stimola il rilascio di insulina ma aumenta(come detto sopra), la sensibilità ad essa.
      Ciò vuol dire che ne produrrai meno per ottenere lo stesso effeto di stoccaggio dei nutrienti.
      Se questi nutrienti sono proteine e grassi, la produzione di insulina sarà dipersè ridotta, in quanto quei cibi hanno un basso impatto glicemico.
      In ogni caso, ci sarà comunque una certa produzione di glucosio a partire dalla gluconeogenesi proteica, un meccanismo che diventa sempre più forte quanto meno sono le risorse di glucidi apportate con la dieta.
      Teoricamente, il rilascio di glucosio a partire dalle proteine non è importante, quindi la risposta insulinica non sarà elevata e non avrai rischi elevati che i grassi assunti prendano il treno insulinico per andare a rimpinguare il patrimonio lipidico di riserva(a ciccia).
      In alcuni casi, però, per errori dietetici o per predisposizione genetico/metabolica, la gluconeogenesi può essere molto più intensa e portare a livelli importanti di zuccheri nel sangue.
      Se poi consideri che ci sono alcune famiglie di aminoacidi che hanno forte propensione alo stimolo dell'insulina(ti cito l'arginina ad esempio), puoi capire cme le cose si complichino.



      Bye.

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      • Guru
        Personal Petting Trainer
        • Jun 2000
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        • Himalaya
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        #4
        Detto questo, il forum non è un pronto intervento, abbiate più pazienza.

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        • Xaero
          Bodyweb Member
          • Oct 2004
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          #5
          Hai ragione...Perdona la mia impulsività Guru...
          65% Fat + 30% Pro + 5% CHO = KETO

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          • Illidan Stormrage
            Bodyweb Member
            • Dec 2004
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            #6
            Originariamente Scritto da Guru
            L'r-ala aumenta la sensibilità dei Glut4, recettori che si trovano sia nela muscolatura che nel tessuto adiposo, quindi teoricamente andresti a nutrire meglio entrambi,
            E fin qui ok...

            Originariamente Scritto da Guru
            eccoperchè è importante agevolare quanto più possibile la permeabilità della membrana cellulare delle cellule muscolari, per far si che quese siano ancora più recettive del grasso.
            E qui ti chiedo:

            In che modo si puo' aumentare la permeabilita' delle cellule muscolari in momenti diversi dall'immediato postwo?

            Inoltre, se ti va e hai tempo, dai un occhio a questo mio post:



            L'avevo indirizzato a te personalmente in quanto massimo esperto di r-ala del forum..

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            • Guru
              Personal Petting Trainer
              • Jun 2000
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              • Himalaya
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              #7
              Per sensibilizzare le membrane delle cellule muscolari, consiglio l'uso di giuste quantità di omega3 e grassi polinsaturi in genere.
              Ci sono diversi studi che comprovano come questi acidi grassi combattano la resistenza insulinica.

              All'altro post vedo di rispondere appena posso

              Ciao.

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              • Illidan Stormrage
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                #8
                Originariamente Scritto da Guru
                Per sensibilizzare le membrane delle cellule muscolari, consiglio l'uso di giuste quantità di omega3 e grassi polinsaturi in genere.
                Ci sono diversi studi che comprovano come questi acidi grassi combattano la resistenza insulinica.
                Spero che 2/3 grammi al giorno di EPA+DHA siano sufficienti, di piu' non posso permettermi.

                Alcuni sostengono che pure il CLA combatta l'insulinoresistenza...

                Originariamente Scritto da Guru
                All'altro post vedo di rispondere appena posso
                Grazie mille.

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                • Guru
                  Personal Petting Trainer
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                  • Himalaya
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                  #9
                  Si, è una dose anche superiore a quella consigliata per il benessere generale, ti avvicini a quella terapeutica.
                  Se vuoi risparmiare, puoi usare un'omega3 liquido.
                  Potresti provare a cercare l'olio purificato ottenuto dalla spremitura di alici e sardine.
                  Non è cattivo come può sembrare

                  Prova a chiedere in farmacia se possono procurartelo, altrimenti c'è l'olio di fegato di merluzzo, ma oltre a rischiare un'intossicazione da vit A e D, a volte può cntenere tracce consistenti di metalli pesanti.


                  Bye.

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                  • Illidan Stormrage
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                    #10
                    Che te ne pare dell'olio di semi di lino?

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                    • Drugo84
                      Gentiluomo di Fortuna
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                      #11
                      Originariamente Scritto da Illidan Stormrage
                      Che te ne pare dell'olio di semi di lino?
                      ottimo anche x le articolazioni
                      endorfino dipendente

                      #BodyWeb Forum's Rules

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                      • Illidan Stormrage
                        Bodyweb Member
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                        #12
                        Azz non sapevo.

                        Come mai aiuta anche le articolazioni?

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                        • Drugo84
                          Gentiluomo di Fortuna
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                          #13
                          ARTRITE

                          L’artrite è una malattia autoimmune che si manifesta con infiammazione e dolore alle articolazioni. Si ritiene che l’artrite possa essere legata al sistema immunitario dell’organismo, che è incapace di produrre abbastanza anticorpi per impedire ai virus di entrare nelle articolazioni; oppure gli anticorpi prodotti non sono in grado di vedere la differenza tra i virus e le cellule sane (il sistema immunitario prende le cellule sane per cellule malate) e distruggono tutti e due. L’artrite può anche essere provocata da un’allergia a determinati cibi.
                          L’osteoartrite e l’artrite reumatoide sono i due tipi principali della malattia, ma esiste un terzo tipo, l’artrite gottosa, che è molto diffusa (vedi Gotta, più avanti). L’osteoartrite che si riscontra di solito nelle persone anziane, si manifesta in seguito all’usura continua della cartilagine in un’articolazione. La cartilagine che è un tessuto liscio, morbido e perlaceo, ricopre l’estremità delle ossa nelle articolazioni, fornendo loro una superficie liscia su cui scivolare, permettendo un facile movimento delle articolazioni. In seguito a una lesione o dopo anni di uso, la cartilagine diventa sottile e può scomparire. Quando la cartilagine si consuma le superfici ruvide delle ossa strofinano una contro l’altra causando dolore e rigidità. L’osteoartrite colpisce di solito le articolazioni che sostengono il peso del corpo, come le anche e le ginocchia. Sintomi di osteoartrite sono rigidità del corpo e dolore alle giunture specialmente in climi umidi, la mattina o dopo attività stancanti.

                          L’artrite reumatoide colpisce tutto il corpo invece di una sola articolazione. Il manifestarsi della malattia si accompagna spesso a stress fisico o emotivo, ma la malattia può essere causata anche da una cattiva alimentazione o da infezioni batteriche. L’artrite reumatoide distrugge la cartilagine e i tessuti dentro e intorno alle articolazioni e spesso perfino la superficie delle ossa. L’organismo sostituisce il tessuto danneggiato con tessuto cicatriziale facendo diventare gli spazi tra le articolazioni stretti o addirittura inesistenti. Questo causa l’irrigidimento e le deformazioni tipiche della malattia. I sintomi dell’artrite reumatoide sono gonfiore e dolore alle giunture, stanchezza, anemia, perdita di peso e febbre. Questi sintomi spesso scompaiono per riapparire in un secondo tempo.
                          La maggior parte delle persone affette da artrite reumatoide hanno alti livelli di rame e bassi livelli di ferro nel siero anche se le articolazioni e i linfonodi hanno un eccesso di ferro che può essere responsabile dei dolori alle articolazioni. Gli ultimi studi effettuati suggeriscono che l’eccesso di rame può essere imputato al fatto che l’organismo richiama il minerale nel luogo dell’infiammazione perché possa svolgere il suo lavoro. Gli integratori che contengono ferro possono favorire l’edema e il deterioramento delle articolazioni. E’ meglio assumere il minerale attraverso la dieta.

                          L’artrite gottosa colpisce prevalentemente persone sovrappeso che si alimentano con cibi grassi, carboidrati raffinati e che consumano molto alcool. L’acido urico si accumula nelle piccole articolazioni di mani e piedi; questa forma di artrosi colpisce più gli uomini delle donne. Sono state ideati molti trattamenti nutritivi per l’artrite e le ricerche sono ancora in corso. E’ importante che la persona che soffre di artrite si alimenti con una dieta equilibrata in modo da fornire al corpo tutti gli elementi nutritivi necessari a riparare i tessuti.


                          Le sostanze nutritive possono essere d’aiuto. La vitamina C è necessaria per impedire che le pareti dei capillari si rompano causando sanguinamento, gonfiore e dolore. L’acido folico, la vitamina B12 e il ferro (dagli alimenti) possono rivelarsi utili nel trattamento dell’anemia che può accompagnare l’artrite. La frequenza dei disordini al fegato nei pazienti artritici può impedire la trasformazione del carotene in vitamina A. La difficoltà di assimilazione dei carboidrati fa pensare ad una carenza di vitamina B.
                          Il rame è una sostanza antinfiammatoria ed è quindi utile in caso di artrite. I braccialetti di rame fanno passare la sostanza nel corpo attraverso la sudorazione aumentando quindi i livelli di rame nel sangue. Il manganese può riparare la cartilagine consumata. Il selenio è un antiossidante ed esplica un importante ruolo protettivo nei confronti dell’artrite. Anche lo zinco, antinfiammatorio, può dare sollievo ad alcuni sintomi dell’artrite reumatoide. Il calcio, assunto insieme al magnesio, può dare risultati positivi.

                          Ci sono anche altre sostanze efficaci nella cura di questa malattia; per esempio, l’aminoacido L-cisteina insieme all’acido pantotenico può combattere l’artrite. I sintomi dell’artrite reumatoide si attenuano con l’assunzione di un altro aminoacido, L-istidina, mentre per la cura del dolore cronico associato all’artrite, viene usato un altro aminoacido ancora, L-fenilalanina. L’osteoartrite può migliorare con i lipotropi (importanti per il metabolismo dei lipidi) attivi nei fluidi delle membrane cellulari. (Si pensa che uno squilibrio degli acidi grassi omega 3 e omega 6 possa causare artrite e altre malattie degenerative). Le iniezioni di acido ialuronico (un mucopolisaccaride) nelle articolazioni malate lubrificano le parti e alleviano il dolore.
                          Le iniezioni di superossido dismutasi (SOD) danno sollievo alla rigidità, al dolore e al gonfiore delle articolazioni provocato dall’artrite. Il superossido dismutasi appartiene a un gruppo di enzimi che si trovano principalmente nei fluidi all’interno delle cellule, dove svolgono un ruolo protettivo dai danni causati dai radicali liberi.
                          Il dimetilsolfossido (DMSO) è un altro eliminatore di radicali che dà sollievo alla rigidità e al dolore. I suoi effetti sono potenziati se viene assunto insieme ad altre vitamine e minerali come la vitamina A, il complesso B, la vitamina C, E, lo zinco e il selenio. Il DMSO è stato usato localmente per la cura dell’artrite. La timosina, parte di un gruppo di ormoni prodotti dal timo, dà sollievo ai dolori dell’artrite reumatoide. L’adenosina, derivato dell’acido nucleico, può ridurre la rigidità causata dall’artrite.

                          E’ stato scoperto che la dieta vegetariana dà giovamento ai malati di artrite. La carne ha un tipo di grasso che favorisce l’azione delle sostanze infiammatorie nel corpo. I grassi possono regolare gli eicosanoidi, che controllano l’infiammazione, il dolore e altri sintomi dell’artrite. La riduzione degli oli omega 6 ha dato risultati positivi. L’olio di colza è il grasso migliore perché contiene un giusto equilibrio dei due acidi grassi omega. Anche l’olio d’oliva è accettabile. L’olio di lino contiene circa il doppio di acidi grassi omega 3 rispetto all’olio di pesce. La combinazione dei due oli dà un buon risultato.
                          Anche le allergie alimentari possono essere una causa scatenante, soprattutto se non c’è vera artrite, ma solo dolore occasionale alle giunture. La dieta per eliminazione isolerà l’alimento, o gli alimenti, che causano il problema. Questi possono essere: uova, latte, formaggio, burro, caffè, zucchero, mais, grano, avena, segale, soia, malto, pomodoro, peperoni verdi, patate bianche, melanzane, arance, pompelmi, limoni, arachidi, manzo, pancetta/maiale e agnello.
                          Le sostanze naturali possono essere d’aiuto. Gli oli di pesce e la pappa reale, quest’ultima ricca di acido pantotenico, sono efficaci nel trattamento dell’artrite. L’olio di enotera, ricco di acido gamma-linoleico, ha un’azione antinfiammatoria ed è usato nella cura dell’artrite. Anche l’alfalfa, il prezzemolo, i semi di sedano, lo zenzero (diminuisce l’infiammazione), i peperoncini piccanti e l’aglio sono indicati per l’artrite.

                          Le erbe utili in caso di artrite sono la consolida, la bardana, la cimicifuga racemosa, la radice di valeriana, la larrea divaricata, l’estratto di yucca, il gotu-kola, il centonchio, l’ortica (può causare effetti collaterali se presa in infusione), l’artiglio del diavolo, il dong quai e il partenio. Per l’artrite reumatoide invece hanno effetti positivi i Wobe-Mugos, enzimi ottenuti dall’ananas (vedi la Parte VII). L’aromaterapia raccomanda il coriandolo, la salvia, l’eucaliptus, lo zenzero, la lavanda, il limone, il ginepro, la maggiorana dolce, il rosmarino, il vetiver, il cedro e il cipresso.
                          L’esercizio è importante sia nella prevenzione che nel trattamento dell’artrite, perché le articolazioni quando non vengono usate tendono ad irrigidirsi. E’ essenziale però essere seguiti da un istruttore preparato, perché si possono fare gravi danni eseguendo da soli esercizi che possono apparire semplici. E’ stato scoperto che il nuoto, la ginnastica nell’acqua, lo yoga e il tai chi (un’arte marziale) sono forme di esercizio che si possono eseguire lentamente e con attenzione in modo da non creare ulteriori disturbi.

                          Avere un portamento corretto è molto importante per prevenire la rigidità e le deformazioni. Un portamento scorretto sbilancia la distribuzione del peso corporeo, mettendo maggiore pressione su alcune articolazioni e provocando in questo modo inutili dolori alla persona artritica. Anche l’eccesso di peso e l’obesità hanno un’influenza negativa sulle articolazioni. Quando il peso da sostenere è eccessivo le articolazioni si infiammano.
                          Tra gli altri ingredienti naturali per l’artrite ricordiamo il bagno con tintura di arnica, rosmarino, basilico e lavanda per favorire il rilassamento e alleviare il dolore. I rimedi di aromaterapia includono la camomilla romana, lo zenzero, il ginepro, il limone, la maggiorana, la lavanda, l’eucaliptus, il coriandolo, il rosmarino e il cipresso. L’uso del guanto di crine sulla pelle può stimolare il sistema linfatico dando sollievo ai sintomi dell’artrite.
                          Alcuni medicinali usati per la cura dell’artrite possono ostacolare l’assorbimento di elementi nutritivi preziosi.

                          SOSTANZE NUTRITIVE CHE POSSONO ESSERE EFFICACI NELLA CURA DELL’ARTRITE:


                          Organi Sostanza Quantità* Articolazioni Vitamina A

                          Complesso B 100 mg 3 volte al dì
                          Vitamina B2 1000 mg al dì, sotto controllo medico
                          Vitamina B6 500 mg - 2 g
                          Vitamina B12 30-900 mcg alla settimana
                          Acido folico 5 mg al dì
                          Inositolo

                          Niacina Sino a 1000 mg sotto controllo medico
                          PABA 2 g al dì
                          Acido pantotenico 100 mg - 1 g al dì
                          Vitamina C 3000-5000 mg al dì, bambini: 600 mg al dì
                          Vitamina D

                          Vitamina E 600 - 1000 UI al dì
                          Acidi grassi insaturi 2 capsule, 2 volte al dì
                          SOD Secondo le dosi prescritte
                          Bioflavonoidi 3000 mg al dì
                          Calcio 2000 mg al dì
                          Fosforo

                          Iodio

                          Lecitina

                          Magnesio 1000 mg al dì
                          Manganese

                          Potassio 500 mg al dì
                          Rame

                          Selenio

                          Zinco

                          Zolfo 200 mg al dì
                          Proteine

                          Olio di fegato di merluzzo 1-2 cucchiai da tavola al dì Rigidità Adenosina

                          DMSO Per uso topico secondo le dosi prescritte
                          Timosina

                          informazioni tratte da "Almanacco della Nutrizione"
                          di Gayla J. Kirschmann e John D. Kirshmann
                          endorfino dipendente

                          #BodyWeb Forum's Rules

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