giusto perso: fatti e misfatti

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  • Ippo
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    • zigo zago (Padova)
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    giusto perso: fatti e misfatti

    riporto di seguito esperienze ricavate dal sito www.giustopeso.it... guardare per credere...

    Queste sono solo alcuni programmi dietologici
    sballati, confusi, errati, pericolosi, inaffidabili
    che ogni giorno arrivano a giustopeso.it e dai quali sono reduci i nostri navigatori-pazienti.
    Che dire, speriamo solo che la cattiva esperienza di alcuni sia di esempio e monito per Noi tutti.
    (La Redazione)





    Anna. Dopo vari tentativi per diamgrire, l'ultimo e' una dieta a base di aminoacidi. La preparazione effettuata in farmacia, consiste nel sostituire uno dei due pasti principali con una bustina del preparato da sciogliere in 200 ml di succo d'ananas seguito da 1/2 kg. di frutta fresca o verdura. Il secondo pasto principale prevede 40 gr. di pane integrale con carne, o pesce, o pollo, o tacchino seguito da verdura cotta o cruda. La colazione e' a base di frutta fresca, o yogurth, con the' caffe' o orzo. Gli spuntini prevedono verdure crude o un frutto. Oltre a questa dieta, ho acquistato una bike da camera e pedalo per circa 15 minuti al giorno, in piu' due volte a settimana faccio dei trattamenti estetici a base di fanghi del Mar Morto e ultrasuoni per combattere la cellulite sulle gambe. Facendo quanto sopra dovrei sicuramente essere super magra, ma dopo il risultato iniziale e cioe' una perdita di 4 Kg circa in un mese, adesso sono in una situazione di stallo. Pur continuando tutto come descritto, il peso non diminuisce. Perchè?


    Silvana. La mia dieta prevede un primo programma di tre settimane in cui vengono eliminati completamente i carboidrati per risvegliare il metabolismo.Appena svegli un bicchiere d'acqua a temperatura ambiente con due gocce di limone. Colazione: una bevanda calda (Boh!), uno yougurt, un frutto di stagione. Spuntino: frutta o yogurt. Pranzo: insalata mista, pietanza (carne o pesce), verdure cotte. Spuntino: frutta o yougurt. Cena: insalata mista, pietanza (carne o pesce), verdure cotte. Una volta a settimana uova/insaccati/formaggio magro. Cotture consentite:vapore griglia cartoccio umido. Condimenti due cucchiai di olio extravergine di oliva, spezie varie limitare il sale. Programma alimentare per due settimane.Appena svegli un bicchiere d'acqua a temperatura ambiente con due gocce di limone. Colazione: una bevanda calda, due fette biscottate o due cucchiai di cereali, un frutto di stagione. Spuntino: frutta o yogurt. Pranzo: insalata mista, pietanza (carne o pesce), verdure cotte. Spuntino: frutta o yougurt. Cena: insalata mista, pietanza (carne o pesce), verdure cotte. Una volta a settimana a pranzo pasta o riso conditi con sughi vegetali (senza burro e parmigiano). Possiamo aggiungere una piccola porzione di pane con la pietanza quando non mangiamo la pasta. Programma alimentare per quattro settimane. Appena svegli un bicchiere d'acqua a temperatura ambiente con due gocce di limone. Colazione: una bevanda calda, due fette biscottate o due cucchiai di cereali, un frutto di stagione. Spuntino: frutta o yogurt. Pranzo: insalata mista, tre volte alla settimana pasta o riso, una volta alla settimana patate o legumi, 1 volta alla settimana carne con una piccola porzione di pane, verdure cotte. Spuntino: frutta o yougurt. Cena: insalata mista, 3 volte alla settimana pesce, 2 volte alla settimana carne, 1 volta alla settimana formaggio, 1 volta settimana uova o insaccati con una piccola porzione di pane.

    3+2+4 =mamma mia ! (nota della Redazione)




    Maria. La dieta che mi è stata assegnata prevede: colazione: the senza zucchero una fetta biscottata. Pranzo: una coscia di pollo verdure bollite. Cena minestrone di verdure senza legumi patate carote pasta un uovo sodo insalata mista senza condimento. Per fare una dieta cosi' mi devono ricoverare (in manicomio pero' perchè è da fuori di testa). Potete aiutarmi? Peso 87 kg sono alta 156, ho 35 anni. Grazie.

    La Stampa, 16 maggio 2002.pag. 15
    Le torture a cui si sottopone un'irriducibile della linea


    "Cura snellente al peperoncino.
    Dopo ero un mostro ustionato"

    "Cercavo relax, invece avevo mal di pancia, fame e la mia faccia stava diventando gialla. La situazione più umiliante è stata quando mi hanno costretta al lavaggio del colon"

    La storia
    Maria Corbi
    Roma. Quando decise di partire credeva che sarebbe stata una vacanza. Sette giorni tutti per sé, per dimagrire ma anche per dormire, rilassarsi, ricaricare le pile. Laura aveva sentito parlare di quel posto, vicino a Mantova, da un'amica che era tornata da questa pausa - benessere in gran forma, dimagrita e contenta. L'aspetto diceva che la cura aveva fatto effetto e così Laura non si fermò molto a chiedere particolari. Arrivata sul posto, una stupenda villa del settecento, sorrise: " è proprio bello qui". Una gentile signorina la accompagnò in camera e le consegnò una bustina: "la prenda subito con dell'acqua". Laura obbedì e trangugiò il beverone che altro non era che sale inglese, una disgustosa e potentissima purga. Il medico le spiegò che si trattava del primo passo per purificarsi. Una bella dormita e il giorno dopo, si diceva Laura, sarebbero iniziate le coccole, il relax. Non fu così. Alle sei e mezza in punto una nerboruta signorina arrivò in camera: non portava caffè ma un puzzolente intruglio di aceti vari. In mano, minacciosa, teneva una spazzola di crine. Ancora addormentata la povera Laura non ebbe tempo e forza di ribellarsi. Fu una vera tortura: una spazzolata in tutto il corpo con acqua fredda ed aceto. Le dissero: "Fa bene al metabolismo ed aiuta a eliminare le tossine". Intanto la purga presa la sera prima le procurava un mal di pancia tremendo che si confondeva con i morsi della fame. Scesa a colazione altra brutta sorpresa. Il solito medico le spiegò che per lei era stata decisa la terapia del digiuno. Laura protestò. "Non ce la faccio" e il dottore le promise che con acqua di finocchio la fame sarebbe passata. Intanto la pregava di accomodarsi nella stanza verde per il lavaggio del colon. "Cos'è?", chiese la sventurata. "Il trattamento preferito da lady Diana", fu la risposta. Ma il trattamento non aveva nulla di principesco. "Mi fecero sdraiare su un lettino" ricorda Laura. "Poi mi fecero qualcosa che assomigliava a un enorme ed infinito clistere. Una macchina spruzzava acqua calda dentro di me e poi aspirava. Una cosa terribile, un'umiliazione orrenda con quel medico che voleva anche fare conversazione mentre io avrei voluto scomparire dalla faccia della terra. La seconda volta sono scappata".
    E il rilassamento promesso? La cura di bellezza? Mentre si guardava allo specchio Laura si vedeva un mostro, la faccia gialla, sbattuta. E quel tremendo senso di pesantezza alla bocca. "L'effetto del digiuno, le tossine che stanno andando via", le ripetevano. Non aveva un attimo di pace: immersione delle gambe in acqua gelida e poi caldissima, sedute di ginnastica, massaggi con i piedi. Per aiutarla a non avere fame le consigliarono una seduta di training autogeno. "Rilassati", le dicevono "pensa a come sei in pace con te stessa". L'unica cosa che le veniva in mente era una bistecca. Al quarto giorno, dopo aver cercato di evadere di notte per andare a piedi al bar più vicino, la sventurata cedette e decise di inventare una scusa e di prendere il primo treno per casa. Quasi 4 milioni buttati: dopo nemmeno una settimana i chili persi in quel digiuno terribile tornarono tutti al loro posto.
    Decise di andare da un dietologo e una nota signora dei salotti mondani le consigliò un tizio che faceva miracoli con una cura agli aminoacidi. Lo studio si trovava in una zona centralissima di Roma, il dietologo dei miracoli era grasso. Un campanello d'allarme che però per Laura non suonò. La cura consisteva in una valanga di pillole da ingurgitare durante il giorno e poi solo due chili di frutta. Questo per un mese e dopo aver sganciato 250 mila lire. Dopo due giorni di mele Laura prese la via di un altro dietologo. Questa volta era una dottoressa che per decidere cosa farti mangiare metteva in mano delle pillole e poi strattonava il braccio, a seconda della resistenza che trovava eliminava o introduceva alimenti. Alla fine di questo giochetto Laura ebbe la sua sentenza: può mangiare solo carne e verdura. Un altro assegno e un'altra dieta inutile. Ma la lezione non era bastata e quando Laura seppe da un'amica dei prodigi prodotti da una tale "madame" che aveva inventato un intruglio miracoloso al peperoncino volle tentare. "E' l'ultima volta, o la va o la spacca" promise a se stessa. Quando entrò nel centro di "madame" le fecero indossare delle calze e poi le cosparsero gambe e pancia con un liquido che al contatto della pelle bruciava come il fuoco. Si sdraiò su un lettino accanto ad altre compagne di dimagrimento e la fasciarono con bende collegate a una macchina elettrica. Le scosse la facevano sobbalzare. Fastidio e dolore. Le vicine la incitavano: "resisti, vedrai è miracoloso". Il solo miracolo fu quello di non rimanere con le gambe segnate per sempre da quelle orribili chiazze rosse che la marchiarono per qualche settimana. Un amico le disse:"la lezione ti sarà bastata". Lei rispose:"parto domenica per una beauty farm pazzesca". Altro giro altra corsa.

    questo è il link diretto per altre chicche: http://www.giustopeso.it/misfatti.htm

    Love

    ippo
    Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza (Dante Alighieri, Inferno, Canto 26:118).

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