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Purtroppo non tutti hanno un metabolismo lento.
Invidio chi mangia poco in bulk.
Forse era meglio quando bevevo drink e mangiavo a cavolo.
Meno paranoie avevo e meno ricerche effettuavo.
Ma sei serio? Chi ti obbliga ad allenarti? Perché bere drink e mangiare a cavolo ti tiene lontanto da rischi di salute?
Da come scrivi sembra di parlare con Colemann in fase di mantenimento
Ma poi dai, di cosa stiamo parlando? Ammesso che la dieta iperproteica e ipercalorica sia peggiore della "dieta" della persona media (non è dimostrato appunto, e poi voglio proprio vedere se chi si spara le merendine e le pizze surgelate mangia meglio di me), vi rendete conto che ci sono una quantità infinita di fattori esterni che rendono tutto ciò il nulla completo?
Mi spiego meglio: io sono a 2,5 g/kg al giorno, però non fumo, non mangio schifezze e vivo in campagna. Se venisse dimostrato che non è salutare mangiare così tante proteine, come la mettiamo col fatto che io tutti i giorni apro la finestra e respiro aria pulita anziché smog? Uno dovrebbe prendere ogni parametro e metterlo assieme, e allora ok. Senza contare - come è stato detto - che puoi fare lo stile di vita sano quanto vuoi, ma se ti deve prendere un tumore ti prende lo stesso. Perché ci sono cose che ti aumentano la probabilità, è ovvio, ma non penso che esista qualcuno che pensi che mangiare tante proteine equivale a fumare 20 sigarette al giorno, spero.
Sono malato di cancro al colon, metastasi al fegato e lo sapete da un anno, da quando in pratica l'ho scoperto. Sto apparantemente bene, ma se non mi operano - e non sono operabile nemmeno dopo 27 cicli di chemio - entro un anno, forse poco piu', crepo. 2+2 fa 4...non saro' PROBABILMENTE MAI operabile, quindi saro' probabilmente morto da qui ad un anno. Vabbe'.
Nessuno dei medici che mi segue, compreso il Luminare del Centro Nazionale dei Tumori di Milano, ha avuto mai da ridire sulla mia alimentazione, anzi, reputata il piu' delle volte ben piu' sana dell'italiano-medio. Tutti hanno pure constatato che se ho retto 27 cicli di chemio (di cui 20 al 100% della potenza, di norma dopo 6 o 8 si abbassa il "voltaggio"...e si fa una pausa...io niente...sconti) e non schiattato l'anno scorso - le mie condizioni erano disperate, non mi avevano dato oltre i 4-5 mesi di vita, me lo hanno confessato solo dopo questo natale - è grazie all'attività fisica, alla fibra forte, fisico allenato, alimentazione sempre corretta anche se probabilmente "troppa". Ma poco cambia. Il cancro era già scritto nel mio DNA. Forse con una alimentazione "easy" da italiano medio sarebbe spuntato fuori a 45 anni, con la mia "spinta" e iperproteica è venuto fuori a 37. Che cambia? Nulla. Anzi, fosse saltato fuori a 45 anni, con passato da sedentario, birretta e alimentazione bella grassa di Ragu' e pizza surgelata a 45 anni...sarei già morto.
Vegani e vegetariani? Crepano di cancro come noi, tale e quale. Conosco, ripetuto piu' volte, ragazz di 25 anni VEGANI e VEGETARIANI malati di cancro al colon, una malattia che fino a 10 anni fa era esclusiva o quasi dell'over 55enne. E' morto pochi mesi fa un tizio di 50 anni per cancro ai polmoni... non ha mai fumato in vita sua, nemmeno il caminetto di casa ha mai acceso.
La carne rossa fa venire tumori? Cazzate. Si', se sei predisposto e te ne mangi 1kg TUTTI i santi GIORNI per 15 o 20 anni di fila. LA carne rossa è cancerogena esattamente come quella di pollo, di tacchino e di maiale, di pesce e di Lama tibetano, passando per il canguro. Oggi è TUTTO CANCEROGENO. Perfino la pastiera napoletana e i gianduoiotti di Torino. Il fumo aumenta le possibilità di sviluppare varie forme di cancro? Si', certo...se sei predisposto. Non è automatico. 3-4 sigarette al giorno non ti ammazzeranno, probabolmente fa ben piu' male passare mezzora ad un qualsiasi semaforo milanese.
Carne bianca meglio della rossa? Si', come no, dentro ci trova gli stessi antibiotici e steroidi.
Io probabilmente a 40 anni non c'arrivo, al 90% non ci arrivo...è quasi certo. Ma non certo a causa della dieta iperproteica da BB o se mi fumo ogni tanto un cubano ( 3 o 4 l'anno, costano ). Anzi, se vivro' un anno in piu'...lo devo proprio alla mia alimentazione e allo sport che pratico.
Gallette cancerogene...? Perchè il pangasio? Le cozze? I tubi di scarico delle auto? Lo smartphone? Il forno a microonde?
p.s. Mr. Sergente....senza offesa. Io sto male e sto morendo...ma tu sei sulla buona strada per schizzare di testa. Vai da uno psicologo. Bon, ora vado in palestra. Ciao
Cosa succede se prendo le proteine senza fare palestra?
Originariamente Scritto da Perineo
vi è mai capitata l'ipertrofia muscolare? ci sono dei rischi?
Originariamente Scritto da Spratix
C'è un modo per capire che tipo di look muscolare avrò?
Fai da te - Il tagliando
Originariamente Scritto da erstef
Che ne dite come alimentazione per la manutenzione muscolare?
Disagio alimentare & logistica bidibolder
Originariamente Scritto da Gianludlc17
se vi dovete spostate in giornata, come fate a scaldarvi i pasti o nel caso in cui abbiate carne a cucinarla ?
Estetica rulez
Originariamente Scritto da 22darklord23
la mia intenzione era di rendere tonico l'addome con la palestra e, se ci riesco, coprire le smagliature con dei tatuaggi... visto che mi sono stancato del sentirmi dire dalle ragazze, ogni votla che mi vedono nudo, '' Sei una persona fantastica ma...''. Grazie
Sono malato di cancro al colon, metastasi al fegato e lo sapete da un anno, da quando in pratica l'ho scoperto. Sto apparantemente bene, ma non se non mi operano - e non sono operabile nemmeno dopo 27 cicli di chemio - entro un anno, forse poco piu', crepo. 2+2 fa 4...non saro' PROBABILMENTE MAI operabile, quindi saro' probabilmente morto da qui ad un anno. Vabbe'.
Nessuno dei medici che mi segue, compreso il Luminare del Centro Nazionale dei Tumori di Milano, ha avuto mai da ridire sulla mia alimentazione, anzi, reputata il piu' delle volte ben piu' sana dell'italiano-medio. Tutti hanno pure constato che se ho retto 27 cicli di chemio e non schiattato l'anno scorso - le mie condizioni erano disperate, non mi avevano dato oltre i 4-5 mesi di vita, me lo hanno confessato solo dopo questo natale - è grazie all'attività fisica, alla fibra forte, fisico allenato, alimentazione sempre corretta anche se probabilmente "troppa". Ma poco cambia. Il cancro era già scritto nel mio DNA. Forse con una alimentazione "easy" da italiano medio sarebbe spuntato fuori a 45 anni, con la mia "spinta" e iperproteica è venuto fuori a 37. Che cambia? Nulla. Anzi, fosse saltato fuori a 45 anni, con passato da sedentario, birretta e alimentazione bella grassa di Ragu' e pizza surgelata a 45 anni...sarei già morto.
Vegani e vegetariani? Crepano di cancro come noi, tale e quale. Conosco, ripetuto piu' volte, ragazz di 25 anni VEGANI e VEGETARIANI malati di cancro al colon, una malattia che fino a 10 anni fa era esclusiva o quasi dell'over 55enne. E' morto pochi mesi fa un tizio di 50 anni per cancro ai polmoni... non ha mai fumato in vita sua, nemmeno il caminetto di casa ha mai acceso.
La carne rossa fa venire tumori? Cazzate. Si', se sei predisposto e te ne mangi 1kg TUTTI i santi GIORNI per 15 o 20 anni di fila. LA carne rossa è cancerogena esattamente come quella di pollo, di tacchino e di maiale, di pesce e di Lama tibetano, passando per il canguro. Oggi è TUTTO CANCEROGENO. Perfino la pastiera napoletana e i gianduoiotti di Torino. Il fumo aumenta le possibilità di sviluppare varie forme di cancro? Si', certo...se sei predisposto. Non è automatico. 3-4 sigarette al giorno non ti ammazzeranno, probabolmente fa ben piu' male passare mezzora ad un qualsiasi semaforo milanese.
Carne bianca meglio della rossa? Si', come no, dentro ci trova gli stessi antibiotici e steroidi.
Io probabilmente a 40 anni non c'arrivo, al 90% non ci arrivo...è quasi certo. Ma non certo a causa della dieta iperproteica da BB o se mi fumo ogni tanto un cubano ( 3 o 4 l'anno, costano ). Anzi, se vivro' un anno in piu'...lo devo proprio alla mia alimentazione e allo sport che pratico.
Gallette cancerogene...? Perchè il pangasio? Le cozze? I tubi di scarico delle auto? Lo smartphone? Il forno a microonde?
p.s. Mr. Sergente....senza offesa. Io sto male e sto morendo...ma tu sei sulla buona strada per schiuzzare di testa. Vai da uno psicologo. Bon, ora vado in palestra. Ciao
Detto questo, l'ho già scritto in altri thread e lo ripeto : immaginare uno stile di vita salubre come una linea retta - e dunque credere che, più ci si trovi a destra di suddetta linea, maggiori siano i benefici per la salute - è quanto di più riduttivo e semplicistico ci possa essere. Anche solo per il semplice fatto che non esiste la panacea né il male assoluto : è la dose che fa il veleno. Secondo voi, fumare tre sigarette al giorno aumenta i rischi per la salute in maniera rilevante? Ma certo che no...la situazione sarà praticamente la stessa rispetto a chi si astiene. Anzi, potremmo addirittura dire che gli effetti benefici del tabacco sul colon pongano il fumatore in condizioni migliori!
La salute è un'area...se ci sei dentro ci sei dentro, indipendentemente dal punto esatto...perciò il problema sono gli eccessi, che ci pongono fuori da questo ideale cerchio.
Una dieta da bber amatoriale non vedo che danni possa fare onestamente, non più di quanto faccia una dieta da italiano medio, cappuccio&brioches - pizza - cibo precotto.
Perciò basta farvi tutte queste pippe, siete - perdonatemi - patetici...ché tanto, se deve venirvi un brutto male, ce l'avete scritto nel DNA, e non si scappa.
E' da tre pagine che dico che il problema è la quantità, la dose, e non i cibi ingeriti. E ho gia detto anche che se uno gli deve venire qualcosa gli viene a prescindere, ma leggi quello che scrivo?
Dici che fumare tre sigarette al giorno non fa male ed equivale ad un non fumatore..meno male che sono io quello che parla per i "sentito dire".
Vatti a informare che anche solo una sigarette, se sei sfigato, può farti molto male. E te lo dico perchè anche qua mi sono informato, e sono un fumatore. Ma cosè ti devo postare gli studi che dicono che il fumo fa male o test su persone che fumano 3 sigarette al giorno confrontate a gente che non fuma? ripeto lasciano il tempo che trovano.
Siamo su un forum dove i fuori corso consigliano ai primari di aggiornarsi, what did you expect?
Partendo dal presupposto che non ci sono saggi o bambinetti.. io sarei un fuori corso? forse sono nel forum da piu di te, non è per il numero di messaggi che scrivi che ti da piu "importanza", poi come se me ne fregasse qualcosa. Questa è la classica frase da frustato se permetti, senza offesa eh.
Mio nonno fuma 2 pacchetti di sigarette al giorno da quando aveva 20 anni e adesso è vivo e vegeto a 85 anni
u mirin ?
Bè gli è andata bene finora, ma questo non dimostra niente se permetti. Ripeto, puoi fumare tutta la vita e non avere niente e morire a 90 anni oppure fumarti 3 sigarette al giorno e muori a 65. che ragionamenti sono? allora il fumo non fa male secondo il tuo ragionamento.
Forse con una alimentazione "easy" da italiano medio sarebbe spuntato fuori a 45 anni, con la mia "spinta" e iperproteica è venuto fuori a 37. Che cambia? Nulla. Anzi, fosse saltato fuori a 45 anni, con passato da sedentario, birretta e alimentazione bella grassa di Ragu' e pizza surgelata a 45 anni...sarei già morto.
E' quello che ho detto manx. Hai ripetuto quello che ho detto io.
Per il resto buon cubano!
Max hai frainteso pure le virgole di quello che ho scritto...
Comunque ripeto (e sintetizzo) :
Sul piano squisitamente logico, il tuo intervento è o autoreferenziale o inutile. Tertium non datur.
Non lamentarti se la cosa viene sottolineata
Originariamente Scritto da Alberto84
Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debe
Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
Originariamente Scritto da Zbigniew
Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
Per "rispondere" (con i riferimenti) un pò alle questioni (diciamo generiche) che sono state poste qua e là nel thread:
Protein requirements (http://sajcn.co.za/index.php/SAJCN/article/view/685)
Dietary protein requirements are elevated with strength, speed or endurance training. According to the DRIs, and more specifically, the recommended dietary allowance (RDA), the general protein requirement for a sedentary person is 0.8 g/kg BW/day.Incidentally, this requirement suffices for general fitness and can be slightly elevated to 1.0 g/kg body weight/day.
- The ACSM (American College of Sport Medicine) recommends daily protein requirements for strength and endurance athletes of 1.2-1.7 g/kg body weight.
- (ISSN, International Society of Sports Nutrition) For building muscle mass and for maintaining muscle mass through a positive muscle protein balance, an overall daily protein intake in the range of 1.4–2.0 g protein/kg body weight/day (g/kg/d) is sufficient for most exercising individuals, a value that falls in line within the Acceptable Macronutrient Distribution Range published by the Institute of Medicine for protein.
- IOC (International Olympic Committee) general protein guidelines for athletes are 1.3-1.8 g/kg BW and 1.6-1.7 g/kg BW/day for strength-training athletes.
Nello specifico sulla Protein safety (https://jissn.biomedcentral.com/arti...0-017-0177-8):
Despite a plethora of studies demonstrating safety, much concern still exists surrounding the clinical implications of consuming increased amounts of protein, particularly on renal and hepatic health. Certainly, it is clear that people in renal failure benefit from protein-restricted diets [215], but extending this pathophysiology to otherwise healthy exercise-trained individuals who are not clinically compromised is inappropriate. Published reviews on this topic consistently report that an increased intake of protein by competitive athletes and active individuals provides no indication of hepato-renal harm or damage [216, 217]. This is supported by a recent commentary [134] which referenced recent reports from the World Health Organization [218] where they indicated a lack of evidence linking a high protein diet to renal disease. Likewise, the panel charged with establishing reference nutrient values for Australia and New Zealand also stated there was no published evidence that elevated intakes of protein exerted any negative impact on kidney function in athletes or in general [219].
Recently, Antonio and colleagues published a series of original investigations that prescribed extremely high amounts of protein (~3.4–4.4 g/kg/day) and have consistently reported no harmful effects [220, 221, 222, 223]. The first study in 2014 had resistance-trained individuals consume an extremely high protein diet (4.4 g/kg/day) for eight weeks and reported no change in adverse outcomes [223]. A follow-up investigation [220] required participants to ingest up to 3.4 g/kg/day of protein for eight weeks while following a prescribed resistance training program and reported no changes in any of the blood parameters commonly used to assess clinical health (e.g., there was no effect on kidney or liver function). Their next study employed a crossover study design in twelve healthy resistance-trained men in which each participant was tested before and after for body composition as well as blood-markers of health and performance [221]. In one eight-week block, participants followed their normal (habitual) diet (2.6 g/kg/day) and in the other eight-week block, participants were prescribed to ingest greater than 3.0 g/kg/day resulting in an average protein intake of 2.9 g/kg/day over the entire 16-week study. No changes in body composition were reported, and importantly, no clinical side effects were observed throughout the study. Finally, the same group of authors published a one-year crossover study [222] in fourteen healthy resistance-trained men. When prescribed to a high protein diet, the participants were instructed to ingest 3 g/kg/day and achieved an average intake of 3.3 g/kg/day and when following their normal diet they consumed 2.5 g/kg/day. This investigation showed that the chronic consumption of a high protein diet (i.e., for 1 year) had no harmful effects on kidney or liver function. Furthermore, there were no alterations in clinical markers of metabolism and blood lipids.
Key points
• Multiple review articles indicate that no controlled scientific evidence exists indicating that increased intakes of protein pose any health risks in healthy, exercising individuals.
• Statements by large regulatory bodies have also indicated that concerns about one’s health secondary to ingesting high amounts of protein are unfounded.
• A series of controlled investigations spanning up to one year in duration utilizing protein intakes of up to 2.5–3.3 g/kg/day in healthy resistance-trained individuals consistently indicate that increased intakes of protein exert no harmful effect on blood lipids or markers of kidney and liver function.
Queste sono le posizioni del più recente report WHO/FAO/UNU (http://www.who.int/nutrition/publica...HO_TRS_935/en/) Renal function
There is clear evidence that high intakes of protein by patients with renal disease contribute to the deterioration of kidney function However, the suggestion that the decline of glomerular filtration rate that occurs with advancing age in healthy subjects (13) can be attenuated by reducing the protein in the diet appears to have no foundation
Bone health
The relationship between protein intake and bone health appears to be more complex than was previously believed. Thus the potential negative effect of protein on calcium balance is a function of the overall dietary acid–base bal- ance.
Kidney stones
In conclusion, although some studies suggest that high animal protein intake might increase the risk of kidney stones, particularly in those subjects who are classified as idiopathic calcium stone formers, as yet no clear conclusions can be drawn since dietary effects are apparent only in studies with very large differences in protein intakes (i.e. >185 g/day compared with 80 g/day).
Cancer
As the incidence of cancer is clearly influenced by environment, the role of diet in the development and growth of malignant tumours has received much attention, although the unequivocal identification of dietary influences has proved most difficult.
Recent large studies have shown that high intake of red and processed meat is associated with greater incidence of colorectal cancer (63, 64), that meat and dairy consumption do not influence the incidence of gastric cancer (65), and that vegetable and fruit consumption reduces the risk of breast cancer (66). However, care is needed in the interpretation of these studies because of potential confounding influ- ences.Thus, in the study of meat consumption in the Cancer Prevention Study II nutrition cohort (64), the association of high intake of red and processed meat with higher risk of colon cancer was observed after adjusting for age and energy intake but not after further adjustment for body mass index, cigarette smoking, and other covariates.
The most likely way of identifying disease linkage is when study groups are most closely matched apart from the variable of interest. This was the case in studies of vegetarians where meat or fish intakes were the variables of
interest and all subjects were recruited from population groups with similar healthy lifestyles. In an analysis of the combined data from five prospective studies of death rates from common diseases in vegetarians (no meat or fish, 27 808 vegetarians studied) compared with non-vegetarians with similar (healthy) lifestyles (48 364 non-vegetarians studied), the only difference identified was that mortality from ischaemic heart disease was 24% lower in vegetarians than in non-vegetarians, possibly through a lower blood choles- terol level in the vegetarians (67). Importantly, within these cohorts of healthy adults there was no significant difference between vegetarians and non- vegetarians in mortality from cerebrovascular disease, stomach cancer, col- orectal cancer, lung cancer, breast cancer, prostate cancer, or all other causes combined.
Current knowledge of the relationship between protein intake and health is insufficient to enable clear recommendations about either optimal intakes for long-term health or to define a safe upper limit.
...ancora su "Diet, nutrition and the prevention of cancer" (http://www.who.int/entity/nutrition/...ut6.pdf?ua=1):
Attaining definitive evidence to confirm or refute effects of specific dietary factors on risks of human cancers is challenging and for many relationships may be impossible.
Level of evidence
Decrease risk
Increase risk
Convincing
Physical activity (colon)
Overweight and obesity (oesophagus, colorectum, breast in postmenopausal women, endometrium, kidney)Alcohol (oral cavity, pharynx, larynx, oesophagus, liver, breast)Aflatoxin (liver) Chinese-style salted fish (nasopharynx)
Probable
Fruits and vegetables (oral cavity, oesophagus, stomach, colorectum*)Physical activity (breast)
Preserved meat and red meat (colorectum)Salt preserved foods and salt (stomach)Very hot (thermally) drinks and food (oral cavity, pharynx, oesophagus)
Meat: those who are not vegetarian are advised to moderate consumption of preserved meat (e.g. sausages, salami, bacon, ham etc.) and red meat (e.g. beef,pork, lamb). Poultry and fish (except Chinese-style salted fish, see 5. above) have been studied and found not to be associated with increased cancer risk.
Su siti italiani per chi non ce la fa ad usare google traslate:
AIRC (http://www.airc.it/cancro/disinforma...nimale-salute/)
Un consumo eccessivo di carni rosse, soprattutto di carni rosse lavorate (salumi, insaccati e carne in scatola), aumenta il rischio di sviluppare alcuni tumori. L'aumento del rischio è però proporzionale alla quantità e frequenza dei consumi, per cui gli esperti ritengono che un consumo modesto di carne rossa (una o due volte a settimana al massimo) sia accettabile anche per l'apporto di nutrienti preziosi (soprattutto vitamina B12 e ferro), mentre le carni rosse lavorate andrebbero consumate solo saltuariamente.
• Le proteine animali sono costituite dalle stesse molecole chimiche di quelle vegetali, gli amminoacidi.
• La loro pericolosità per la salute, se consumate in eccesso, risiede principalmente nel modo con cui interagiscono con l'organismo. Per esempio, la lavorazione delle carni per la loro conservazione e le modalità di cottura modificano le molecole presenti, rendendole potenzialmente pericolose per la salute.
• I cibi di origine animale contengono, oltre alle proteine, anche molte altre sostanze tra cui i grassi saturi e il ferro del gruppo eme. In dosi eccessive essi stimolano l'aumento di colesterolo, i livelli di insulina nel sangue e l'infiammazione del tratto intestinale, aumentando il rischio di certe patologie, tra cui i tumori, in particolare quelli del colon-retto.
• Un consumo modesto di carni rosse non aumenta in modo sostanziale il rischio di ammalarsi di cancro del colon-retto in individui a basso rischio di partenza, ma è comunque associato a un maggior rischio di sviluppare diabete e malattie cardiovascolari. Le persone a elevato rischio individuale (per familiarità o altre patologie) dovrebbero discutere del loro piano alimentare insieme a un medico, per valutare quanto è opportuno ridurre l'apporto di carne rossa e carni lavorate, considerando che nella carne vi sono alcuni nutrienti (come la vitamina B12 e il ferro) che potrebbero essere comunque preziosi per il loro benessere.
per i vegani più accaniti (http://www.airc.it/cancro/disinforma...e-china-study/) - il China Study è stato ritenuto inattendibile dalla comunità scientifica e non vi sono studi a favore di una dieta che elimini totalmente le proteine di origine animale, in particolare i latticini.
(Our review of the totality of available scientific evidence supports that intake of milk and dairy products contributes to meeting nutrient recommendations and may protect against the most prevalent, chronic non-communicable diseases, whereas very few adverse effects have been reported.)
(Milk and dairy products may have both beneficial and adverse effects with regard to the risk of different cancers. The evidence indicating healthful effects of milk and milk product consumption on prevention of cancers is considerably greater than those representing harmful impacts.)
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