Salve ragazzi,
mi domando se anche a qualcuno di voi è successa la stessa cosa che sta succedendo a me e se potete aiutarmi.
In pratica sto scoprendo che il mio corpo la mia psiche non rispondono bene a cicli di massa e definizione standard, quello che è successo è che la massa ha preso il sopravvento, più mangiavo e più volevo mangiare, più vedevo i numeri sulla bilancia salire e più volevo che salissero in fretta.
Sono arrivato ad un punto in cui avrei bisogno di perdere massa grassa ma non ci riesco: i numeri sulla bilancia rimangono stabili e quando scendono, sembrano sempre in concomitanza con qualcosa che chiamerei "deperimento" più che dimagrimento: stanchezza, pallore, senso pressante di fame, indolenzimento muscolare, perdita di forza.
La cosa che mi da fastidio è che vedo attorno a me persone che dimagriscono senza applicare nessuna delle regole che sembrano valere per me.
È come se in un certo senso l'ignoranza, in questo caso, aiuti. Come mio zio che ha perso 12 chili in 3 mesi semplicemente mangiando meno, un po a caso, senza alcuna nozione di calorie, proteine... eppure sta bene ed è riuscito in quello che io, pur avendo le nozioni scientifiche per farlo, non riesco più.
Il mio corpo reagisce male a questa idea di apporto ipocalorico dopo un lungo periodo di massa: quindi non riesco a scendere troppo con le calorie, ma poi devo calcolare il fatto che a dopo un calcolo la sera mi accorgo che le proteine sono poche e allora mangio ancora per aumentare l'apporto proteico ma a quel punto il fatto di aver mangiato ancora mi scatena una forte fame notturno/serale e alla fine è come se fossi più in mantenimento.
D'altro canto quando provo a togliere nettamente quelle 500-600 calorie, non mi reggo più in piedi e la forza se ne va.
Mi sembra che dovrei diventare più ignorante, smetterla di contare le calorie e di cercare di assumere un certo apporto di proteine, smetterla di pensare ai carboidrati, a provare di ridurli nella dieta o di provare a spostare il primo pasto della giornata sempre più in la stile I.F.
Vorrei essere uno dei tanti che pur non sapendo niente di glicogeno, insulina, sintesi proteica, ipertrofia, metabolismo... riesce a dimagrire semplicemente con l'approccio più istintivo e a casaccio che gli viene in mente, però non ci riesco perché ormai quelle nozioni fanno parte di me e non mi ricordo letteralmente come farei "definizione" se fossi come tutti quelli che sanno solo una cosa: mangi meno = perdi peso.
A voi è successo? Può un periodo troppo lungo di massa rendere al corpo la definizione così traumatica da combatterla assiduamente e vi è capitato che la "conoscenza scientifica" in ambito alimentare si è dimostrata più un ostacolo che non un aiuto?
mi domando se anche a qualcuno di voi è successa la stessa cosa che sta succedendo a me e se potete aiutarmi.
In pratica sto scoprendo che il mio corpo la mia psiche non rispondono bene a cicli di massa e definizione standard, quello che è successo è che la massa ha preso il sopravvento, più mangiavo e più volevo mangiare, più vedevo i numeri sulla bilancia salire e più volevo che salissero in fretta.
Sono arrivato ad un punto in cui avrei bisogno di perdere massa grassa ma non ci riesco: i numeri sulla bilancia rimangono stabili e quando scendono, sembrano sempre in concomitanza con qualcosa che chiamerei "deperimento" più che dimagrimento: stanchezza, pallore, senso pressante di fame, indolenzimento muscolare, perdita di forza.
La cosa che mi da fastidio è che vedo attorno a me persone che dimagriscono senza applicare nessuna delle regole che sembrano valere per me.
È come se in un certo senso l'ignoranza, in questo caso, aiuti. Come mio zio che ha perso 12 chili in 3 mesi semplicemente mangiando meno, un po a caso, senza alcuna nozione di calorie, proteine... eppure sta bene ed è riuscito in quello che io, pur avendo le nozioni scientifiche per farlo, non riesco più.
Il mio corpo reagisce male a questa idea di apporto ipocalorico dopo un lungo periodo di massa: quindi non riesco a scendere troppo con le calorie, ma poi devo calcolare il fatto che a dopo un calcolo la sera mi accorgo che le proteine sono poche e allora mangio ancora per aumentare l'apporto proteico ma a quel punto il fatto di aver mangiato ancora mi scatena una forte fame notturno/serale e alla fine è come se fossi più in mantenimento.
D'altro canto quando provo a togliere nettamente quelle 500-600 calorie, non mi reggo più in piedi e la forza se ne va.
Mi sembra che dovrei diventare più ignorante, smetterla di contare le calorie e di cercare di assumere un certo apporto di proteine, smetterla di pensare ai carboidrati, a provare di ridurli nella dieta o di provare a spostare il primo pasto della giornata sempre più in la stile I.F.
Vorrei essere uno dei tanti che pur non sapendo niente di glicogeno, insulina, sintesi proteica, ipertrofia, metabolismo... riesce a dimagrire semplicemente con l'approccio più istintivo e a casaccio che gli viene in mente, però non ci riesco perché ormai quelle nozioni fanno parte di me e non mi ricordo letteralmente come farei "definizione" se fossi come tutti quelli che sanno solo una cosa: mangi meno = perdi peso.
A voi è successo? Può un periodo troppo lungo di massa rendere al corpo la definizione così traumatica da combatterla assiduamente e vi è capitato che la "conoscenza scientifica" in ambito alimentare si è dimostrata più un ostacolo che non un aiuto?
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