Buon giorno a tutti
Mi chiamo Roberta e mi sono appena iscritta per chiedervi un consiglio riguardo la mia dieta e la possibilità di potermi arrogare il diritto di prendermi un giorno libero alla settimana (la domenica) nel quale concedermi un solo pasto libero, ossia il pranzo.
Sono due mesi che sono in cura da un nutrizionista molto severo, il quale, nel primo mese, decise di non concedermi nemmeno una pizza il sabato sera. Visto che sono una ragazza di soli 21 anni, per me è stata una vera sofferenza, perchè oltre al cambiamento di abitudini alimentari che di per se è uno shock, non ho potuto frequentare la mia comitiva in quel mese, perchè di solito il sabato sera andavamo a mangiare la pizza o andavamo in alcuni locali a mangiare. Dovevo mangiare a casa da sola.
Sono alta 157 cm e all'inizio pesavo 74kg tondi. Sono passati due mesi e ho perso 5kg e mezzo arrivando a pesare 68,5 kg. Purtroppo ho avuto problemi economici in famiglia e non ho potuto da subito iscrivermi in palestra, come pretendeva il nutrizionista, per cui mi sono arrangiata facendo tutti i giorni 20 m di cardio diviso in due sessioni da 10 m l'una e poi in questo intervallo ho eseguito un circuito di 12 minuti di esercizi per glutei, cosce e addominali di 30 secondi ad esercizio.
La prima visita, cioè il primo mese, il dottore si è complimentato con me perchè ho perso quasi 4 kg e anche la quantità di acqua extracellulare era notevolmente calata. Insomma la dieta stava andando proprio bene, per cui ha deciso di inserire la pizza ( di cui il gusto è stato scelto da lui e non ha tenuto conto dei miei gusti) e di inserire al posto del panino (50-60 gr), visto che seguivo i corsi all'università, un pò di riso in più.
Il problema è sorto questo mese. Sono andata lla visita 3 giorni fa e ho perso 2 kg e mezzo in 4 settimane, visto che il primo mese ho avuto 5 settimane. Ero molto soddisfatta perchè ho perso 2 kg e mezzo pur non essendo stata costante con gli esercizi e con l'acqua, visto che la settimana prima sono stata malissimo a causa di un'infezione al molare del giudizio che mi ha causato atroci dolori al cranio, febbre, tosse e raffreddore. Quindi non sono stata costante in questi termini non per mia volontà o pigrizia ma per salute. La mia felicità è stata smontata dal medico il quale ha iniziato a farmi una marea di domande riguardo la mia salute (problemi di tiroide, ovaio policistico), tutte cose che mi chiede ogni santissimo mese e che segnò nel suo database. Secondo lui non qualcosa che non va perchè secondo lui 2 kg e mezzo ogni 4 settimane è troppo poco. Premetto che ci sono state anche le feste di Natale durante le quali (cioè 5 giorni in tutto) ho mangiato moderatamente e senza dolci perchè non mi piacciono per niente.
Quindi mi ha costretta ad iscrivermi in palestra, nonostante i miei problemi economici, e mi ha prescritto le analisi ( colesterolo, diabete, trigliceridi, emocromo, sideremia, e tutti gli esami per la tiroide). Premetto che tutte le mie analisi sin da piccola sono sempre state ottime sia dal punto di vista della tiroide, sia dal punto di vista degli altri valori. La palestra la inizio lunedì e farò un'ora di aerobica per smaltire l'adiposità sulle cosce, fianchi e glutei e un'ora di sala nella quale la mia istruttrice mi mostrerà tutti gli esercizi che dovrò fare.
Come potete vedere non sono molto soddisfatta di chi mi sta seguendo dal punto di vista alimentare perchè trovo che non abbia un minimo di umanità nei miei confronti, sia nei modi di dire le cose (mi ha chiesto se avessi la barba cioè la peluria causata dall'ovaio policistico che non ho assolutamente perchè il mio ciclo è puntualissimo ogni 28 giorni) oppure mi ha detto che ho le cosce, un pò di pancetta, fianchi e sedere troppo grossi per cui devo avere per forza qualcosa che non va, nonostante gli abbia detto che sia nella famiglia di mio padre, sia nella famiglia di mia madre tutte le donne hanno fianchi larghi alla "Mediterranea". Inoltre non sono contenta della rigidità con la quale debbo seguire la dieta. Sono una ragazza che quando le viene prescritta una dieta la segue al 100% e con perfetta rigorosità senza avere momenti di debolezza in cui mi abbuffo.
Sono 2 mesi ( lunedì inizio il terzo) in cui non ho toccato un dolce o un pezzetto di cioccolata. Nulla di nulla. Psicologicamente ne sto soffrendo molto: trovo che una dieta ipocalorica, per quanto debba essere rigorosa deve comunque dare attimi di respiro al paziente e dargli la possibilità di poter mangiare ciò che gli piace almeno una volta a settimana. Sento quindi il bisogno di arrogarmi la possibilità di un pasto libero la domenica, affinchè io possa sedermi a tavola con il sorriso sulle labbra e di gustare una buona pasta al forno, un ragù o un sugo particolare insieme alla mia famiglia, che nota a malincuore la mia tristezza e malinconia. La domenica quindi, da come potete capire, è dieta: 7 giorni su 7.
Mi rivolgo quindi a voi, che siete sicuramente più esperti di me, e vorrei dei consigli riguardo la possibilità di poter seguire la dieta rigorosamente tutti i giorni e di godermi un pranzo libero solo di domenica, pasto nel quale ovviamente in porzioni moderate, potrò mangiare tutto quello che mi piace. Ovviamente a tutto ciò abbinerò l'allenamento di 3 volte a settimana per 2 ore. Al giorno devo assumere 1200 kal e 2 litri di acqua.
Mi scuso anticipatamente per il poema che ho scritto ma purtroppo sembra che nessuno mi capisce. è facile dire "Non ci pensare" quando prima o poi a tavola ti devi sedere e noterai la differenza fra quello che mangi tu e quello che mangiano gli altri. Non si tratta di semplice gola ma di sentirsi a proprio agio a tavola. Baci a tutti.
Mi chiamo Roberta e mi sono appena iscritta per chiedervi un consiglio riguardo la mia dieta e la possibilità di potermi arrogare il diritto di prendermi un giorno libero alla settimana (la domenica) nel quale concedermi un solo pasto libero, ossia il pranzo.
Sono due mesi che sono in cura da un nutrizionista molto severo, il quale, nel primo mese, decise di non concedermi nemmeno una pizza il sabato sera. Visto che sono una ragazza di soli 21 anni, per me è stata una vera sofferenza, perchè oltre al cambiamento di abitudini alimentari che di per se è uno shock, non ho potuto frequentare la mia comitiva in quel mese, perchè di solito il sabato sera andavamo a mangiare la pizza o andavamo in alcuni locali a mangiare. Dovevo mangiare a casa da sola.
Sono alta 157 cm e all'inizio pesavo 74kg tondi. Sono passati due mesi e ho perso 5kg e mezzo arrivando a pesare 68,5 kg. Purtroppo ho avuto problemi economici in famiglia e non ho potuto da subito iscrivermi in palestra, come pretendeva il nutrizionista, per cui mi sono arrangiata facendo tutti i giorni 20 m di cardio diviso in due sessioni da 10 m l'una e poi in questo intervallo ho eseguito un circuito di 12 minuti di esercizi per glutei, cosce e addominali di 30 secondi ad esercizio.
La prima visita, cioè il primo mese, il dottore si è complimentato con me perchè ho perso quasi 4 kg e anche la quantità di acqua extracellulare era notevolmente calata. Insomma la dieta stava andando proprio bene, per cui ha deciso di inserire la pizza ( di cui il gusto è stato scelto da lui e non ha tenuto conto dei miei gusti) e di inserire al posto del panino (50-60 gr), visto che seguivo i corsi all'università, un pò di riso in più.
Il problema è sorto questo mese. Sono andata lla visita 3 giorni fa e ho perso 2 kg e mezzo in 4 settimane, visto che il primo mese ho avuto 5 settimane. Ero molto soddisfatta perchè ho perso 2 kg e mezzo pur non essendo stata costante con gli esercizi e con l'acqua, visto che la settimana prima sono stata malissimo a causa di un'infezione al molare del giudizio che mi ha causato atroci dolori al cranio, febbre, tosse e raffreddore. Quindi non sono stata costante in questi termini non per mia volontà o pigrizia ma per salute. La mia felicità è stata smontata dal medico il quale ha iniziato a farmi una marea di domande riguardo la mia salute (problemi di tiroide, ovaio policistico), tutte cose che mi chiede ogni santissimo mese e che segnò nel suo database. Secondo lui non qualcosa che non va perchè secondo lui 2 kg e mezzo ogni 4 settimane è troppo poco. Premetto che ci sono state anche le feste di Natale durante le quali (cioè 5 giorni in tutto) ho mangiato moderatamente e senza dolci perchè non mi piacciono per niente.
Quindi mi ha costretta ad iscrivermi in palestra, nonostante i miei problemi economici, e mi ha prescritto le analisi ( colesterolo, diabete, trigliceridi, emocromo, sideremia, e tutti gli esami per la tiroide). Premetto che tutte le mie analisi sin da piccola sono sempre state ottime sia dal punto di vista della tiroide, sia dal punto di vista degli altri valori. La palestra la inizio lunedì e farò un'ora di aerobica per smaltire l'adiposità sulle cosce, fianchi e glutei e un'ora di sala nella quale la mia istruttrice mi mostrerà tutti gli esercizi che dovrò fare.
Come potete vedere non sono molto soddisfatta di chi mi sta seguendo dal punto di vista alimentare perchè trovo che non abbia un minimo di umanità nei miei confronti, sia nei modi di dire le cose (mi ha chiesto se avessi la barba cioè la peluria causata dall'ovaio policistico che non ho assolutamente perchè il mio ciclo è puntualissimo ogni 28 giorni) oppure mi ha detto che ho le cosce, un pò di pancetta, fianchi e sedere troppo grossi per cui devo avere per forza qualcosa che non va, nonostante gli abbia detto che sia nella famiglia di mio padre, sia nella famiglia di mia madre tutte le donne hanno fianchi larghi alla "Mediterranea". Inoltre non sono contenta della rigidità con la quale debbo seguire la dieta. Sono una ragazza che quando le viene prescritta una dieta la segue al 100% e con perfetta rigorosità senza avere momenti di debolezza in cui mi abbuffo.
Sono 2 mesi ( lunedì inizio il terzo) in cui non ho toccato un dolce o un pezzetto di cioccolata. Nulla di nulla. Psicologicamente ne sto soffrendo molto: trovo che una dieta ipocalorica, per quanto debba essere rigorosa deve comunque dare attimi di respiro al paziente e dargli la possibilità di poter mangiare ciò che gli piace almeno una volta a settimana. Sento quindi il bisogno di arrogarmi la possibilità di un pasto libero la domenica, affinchè io possa sedermi a tavola con il sorriso sulle labbra e di gustare una buona pasta al forno, un ragù o un sugo particolare insieme alla mia famiglia, che nota a malincuore la mia tristezza e malinconia. La domenica quindi, da come potete capire, è dieta: 7 giorni su 7.
Mi rivolgo quindi a voi, che siete sicuramente più esperti di me, e vorrei dei consigli riguardo la possibilità di poter seguire la dieta rigorosamente tutti i giorni e di godermi un pranzo libero solo di domenica, pasto nel quale ovviamente in porzioni moderate, potrò mangiare tutto quello che mi piace. Ovviamente a tutto ciò abbinerò l'allenamento di 3 volte a settimana per 2 ore. Al giorno devo assumere 1200 kal e 2 litri di acqua.
Mi scuso anticipatamente per il poema che ho scritto ma purtroppo sembra che nessuno mi capisce. è facile dire "Non ci pensare" quando prima o poi a tavola ti devi sedere e noterai la differenza fra quello che mangi tu e quello che mangiano gli altri. Non si tratta di semplice gola ma di sentirsi a proprio agio a tavola. Baci a tutti.
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