Allora ragazzi come da titolo volevo ritirare fuori questo argomento:
per molto tempo sono stato qui, sui libri e su internet a studiare tutto ciò che ruota intorno ad indice glicemico e carico glicemico, inizialmente si pensava che un parametro fondamentale su cui scegliere i carboidrati fosse l'indice glicemico ovvero la capacità di un determinato carboidrato di alzare la glicemia dopo un pasto rispetto ad uno standard di riferimento che può essere il pane bianco o il glucosio poi però si è capito che ciò che era più importante era il carico glicemicoovvero un indice che oltre a rappresentare la qualità dei carboidrati (IG) considera anche la loro quantità infatti si può notare che un etto di pasta che contiene circa 74 grammi di carboidrati a medio indice glicemico aumenterà di più la glicemia rispetto ad una banana che ha un indice glicemico più elevato ma che contiene meno carboidrati.E ancora, il fruttosio ha un indice glicemico molto basso (IG=20) ma 50 g di fruttosio provocano un aumento glicemico maggiore rispetto a 10 g di zucchero (IG=66).
Ecco però che in questo modo alimenti con un ig medio/basso hanno invece un carico glicemico elevato.
Io allora mi chiedo, diamo importanza a questi dati nella scelta dei carboidrati? Ad esempio meglio alto ig post wo il resto meglio optare per carbo a medio/basso ig? O ancora meglio preferire carbo con un basso cg? Può, optare per questa scelta, portare a lungo termine possibilità minori di sviluppare, ad esempio, la famosa insulino resistenza? O cambia poco nulla?
Oppure, senza farci troppe seghe mentali, lasciamo perdere sti ig e cg e mangiamo del pane bianco la sera o dell'avena post wo? (ma magari il loro cg è giusto )
Ditemi che ne pensate
per molto tempo sono stato qui, sui libri e su internet a studiare tutto ciò che ruota intorno ad indice glicemico e carico glicemico, inizialmente si pensava che un parametro fondamentale su cui scegliere i carboidrati fosse l'indice glicemico ovvero la capacità di un determinato carboidrato di alzare la glicemia dopo un pasto rispetto ad uno standard di riferimento che può essere il pane bianco o il glucosio poi però si è capito che ciò che era più importante era il carico glicemicoovvero un indice che oltre a rappresentare la qualità dei carboidrati (IG) considera anche la loro quantità infatti si può notare che un etto di pasta che contiene circa 74 grammi di carboidrati a medio indice glicemico aumenterà di più la glicemia rispetto ad una banana che ha un indice glicemico più elevato ma che contiene meno carboidrati.E ancora, il fruttosio ha un indice glicemico molto basso (IG=20) ma 50 g di fruttosio provocano un aumento glicemico maggiore rispetto a 10 g di zucchero (IG=66).
Ecco però che in questo modo alimenti con un ig medio/basso hanno invece un carico glicemico elevato.
Io allora mi chiedo, diamo importanza a questi dati nella scelta dei carboidrati? Ad esempio meglio alto ig post wo il resto meglio optare per carbo a medio/basso ig? O ancora meglio preferire carbo con un basso cg? Può, optare per questa scelta, portare a lungo termine possibilità minori di sviluppare, ad esempio, la famosa insulino resistenza? O cambia poco nulla?
Oppure, senza farci troppe seghe mentali, lasciamo perdere sti ig e cg e mangiamo del pane bianco la sera o dell'avena post wo? (ma magari il loro cg è giusto )
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