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Effetti di una iperproteica (4.4 g/kg) sulla comp. corporea di soggetti allenati

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    #16
    Originariamente Scritto da jinx Visualizza Messaggio
    da noi generalmente i relatori tentavano di smontarti la tesi per prepararti a eventuali domande della commissione, soprattutto per quanto riguarda la parte metodologica e statistica, per questo l'ho chiesto. però so che questo genere di cose variano da facoltà a facoltà..
    Sì, certo.
    Cosa che farà anche il mio relatore ma, come detto, in un primo momento si lavora in totale autonomia, come è giusto che sia.

    Originariamente Scritto da brosgym Visualizza Messaggio
    Non è un attacco o una critica a te, o almeno no diretto, ovvero lo studio mi sembra poco significativo e mal impostato, io non lo avrei postato, poi può anche essere spunto di discussione.

    Io con i miei tesisti mi comporto in maniera diversa
    .......
    Ma riguardo cosa e in che modo?
    Poi, dipende sempre da come è strutturato un CdL.
    Alla fine, a Scienze motorie, almeno per quel che riguarda la triennale, non si può parlare più di tesi ma, semplicemente, di discussione di una ricerca fatta da altri.
    Praticamente, la esponi, con intervento "personale" solo nella parte finale, della "conclusione".
    Partendo da questo presupposto, difficile perdere tempo visto che non si deve ricercare nulla di più di quello che già è scritto sull'articolo.
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      #17
      Originariamente Scritto da Kanzi Visualizza Messaggio
      Grazie dei contributi.



      Per quanto riguarda il primo punto va chiarito che il piano d'allenamento non è stato pre-impostato/pre-condizionato appositamente per lo studio. Semplicemente si è lasciato che gli atleti continuassero a seguire la loro programmazione.

      Però, trattandosi appunto di una programmazione (non di una "scheda fissa") si evince comunque un cambiamento nell'arco di queste otto settimane che è così riassunto:

      Volume allenamento/die (ripetizioni/peso)
      CON - Pre: 37148 ± 40979; Post 41847 ± 49022
      HP - Pre: 32481 ± 34193; Post 34601 ± 34604

      Non ci dice nulla sulle tipologie di esercizi, né sul timing, ma è in sostanza il totale del peso sollevato ogni giorno.
      Questa tabella dice che se mi alleno 3 volte a settimana, ed ogni giorno eseguo un 3x10 di squat con 100 Kg, il VL (volume load, o volume dell'allenamento) espresso come media giornaliera sarà
      (3 x 10 x 100 x 3) / 7
      3 serie x 10 ripetizioni = 30 alzate
      30 alzate x 100 Kg = 3000 Kg
      3000 Kg x 3 giorni = 9000 Kg settimanali
      9000 Kg settimanli / 7 giorni = 1285,... Kg in media ogni giorno

      In questo senso sono da leggere i dati di questa tabella (che è riportata nello studio).
      Come si vede
      1) ci sono delle variazioni molto significative (i numeri dopo il ±, che indicherebbe la SD, standard variation) all'interno dello stesso gruppo e
      2) ci sono delle variazioni altrettanto significative nell'andamento generale.

      Quindi lo studio NON ha influenzato la programmazione, ma la programmazione seguita dagli atleti ha "naturalmente" portato a delle variazioni di questo parametro.
      C'è anche da agguingere che, comunque, queste variazioni hanno la stessa direzione e sono "proporzionali": come aumenta il VL nel CON, aumenta anche nel HP; ed anche l'entità di questo aumento è simile.

      Chiudendo, per quanto riguarda questo parametro (il VL), direi che è comunque poco "spendibile"; perché i Kg delle macchine non sono i Kg dei pesi liberi (il peso libero è un parametro valido sempre, la macchina no) ed anche perché i Kg di tanti squat non sono i Kg di tanti altri squat (vedi varietà di profondità).

      Sul discorso "una caloria è (o non è) una caloria" ci sarebbe da fare un discorso piuttosto lungo, e comunque secondo me c'è sempre stato un fraintendimento di fondo. Nel senso che "per semplicità" vengono usati questi spot pubblicitari, in realtà scorretti che non rendono l'idea di "quello che è". Mi spiego.
      Presa letteralmente: "Una caloria è una caloria" è chiaramente vero. Come 1 Kg è 1 Kg, 1 metro è 1 metro etc etc...
      Presa come vorrebbero che vada presa: 300 Kcal (Kilocalorie) da proteine e 300 Kcal da grassi non hanno lo stesso "peso" metabolico. È altrettanto vero. E per vari motivi, tra cui, i più "noti": differenza del costo di utilizzo (TID) e capacità delle proteine di formare tessuto muscolare (o comunque massa magra); quindi (adeguatamente inserite in un certo contesto alimentare, in lunga prospettiva ed in parte) addirittura le proteine potrebbero essere considerate un macronutriente a "calorie negative" (l'incremento della massa magra comporta un incremento del metabolismo basale).
      Tutto questo, però, non è ciò che consente di giustificare quanto "esce" dallo studio... Banalmente perché non è possibile concepire come in otto settimane l'aumento dell'introito proteico abbia portato ad un aumento del tasso metabolico tale da "annullare" il surplus calorico stesso. Ed in questo senso non è un dettaglio il fatto che non si è verificato un aumento considerevole della massa magra nel gruppo HP.
      Quindi, lo spot "una caloria non è una caloria" inteso in modo tale da significare TID & co., a mio avviso, non spiega quello che è successo.

      Direi perciò che questo studio evidenzia (non direi conferma o dimostra) ciò che proprio è accettato dalla comunità scientifica: ovvero che ogni macronutriente assume un valore energetico in base al proprio destino metabolico, ovvero in base ciò che l'organismo "decide di farci".
      In questo senso
      1) una caloria rimane una caloria, ma
      2) non è detto che 300 Kcal da riso equivalgano a 300 Kcal da petto di pollo o altro, ma
      3) non è nemmeno detto che 300 Kcal da pollo mangiati oggi siano equivalenti a 300 Kcal di pollo mangiati domani.

      Ed è questo che dovrebbe "passare" dello spot di cui sopra... Che non passa perché è difficile arrivarci da quello spot, per come è folkloristicamente enunciato.



      Vero, sono delle differenze minime... Anche se comunque ci sono (consiglio di aprire lo studio e vedere, almeno, le tabelline... Non ci vuole nulla).

      Sulle variazioni antropometriche mi chiederei, però, come mai nel gruppo CON (in cui si è verificata una flessione delle calorie) risulti un incremento del peso. Anche qui, forse, la risposta starebbe nel "una caloria non è una caloria", inteso "seriamente"?

      Tutto è reso più difficile dal fatto che i due gruppi sono molto differenti per rapporto uomo/donna. Nel CON (costituito da 10 soggetti) le donne sono il 20%, nel HP (costituito da 20 soggetti) le donne sono il 45%. Peccato... Non capisco perché non abbiano preso un unico sesso.

      ---------- Post added at 13:15:52 ---------- Previous post was at 12:35:32 ----------

      Scusate per l'up, ma non posso andare a modificare il post per i problemi che ha il sito, senza perdere i "quote".

      Non sappiamo nulla di una ipotetica attività aerobica. Aggiunta volontariamente dai soggetti del gruppo HP e tolta (altrettanto volontariamente) dai soggetti del gruppo CON, basterebbe a spiegare la "non variazione di peso" al variare delle calorie.
      Potresti gentilmente spiegarmi come si legge una deviazione standard?
      Ad esempio, in riferimento al volume load.
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        #18
        Non farti confondere. La DS indica l' errore previsto (indice della variabilità media dei campioni) nelle misure quando le si adatta ad un modello. Non tutti i modelli prevedono la DS... l' esempio tipico è la distribuzione gaussiana.
        Comunque vedilo un poco come una misura di "quanto bene" ci si aspetta che le misure effettuate si adatteranno a quel modello. Un modello che si adatti benissimo prevederà DS che diventa molto bassa (relativamente alle cifre significative delle misurazioni). Ovviamente con DS molto alte posso adattare i dati a qualunque modello.... ma che senso ha?
        Vedi che in questo caso la DS è dello stesso ordine di grandezza delle misure (mentre dovrebbe essere molto più ridotta).... per cui io non ci trarrei grandi conclusioni: il tutto diventa molto poco significativo.

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          #19
          Originariamente Scritto da giuseppesole Visualizza Messaggio
          Non farti confondere. La DS indica l' errore previsto (indice della variabilità media dei campioni) nelle misure quando le si adatta ad un modello. Non tutti i modelli prevedono la DS... l' esempio tipico è la distribuzione gaussiana.
          Comunque vedilo un poco come una misura di "quanto bene" ci si aspetta che le misure effettuate si adatteranno a quel modello. Un modello che si adatti benissimo prevederà DS che diventa molto bassa (relativamente alle cifre significative delle misurazioni). Ovviamente con DS molto alte posso adattare i dati a qualunque modello.... ma che senso ha?
          Vedi che in questo caso la DS è dello stesso ordine di grandezza delle misure (mentre dovrebbe essere molto più ridotta).... per cui io non ci trarrei grandi conclusioni: il tutto diventa molto poco significativo.
          Intanto ti ringrazio per l'intervento.
          Da come mi spiegava mio cugino, se la SD è addirittura maggiore del valore medio, le differenze saranno "non significanti" (così come recita la studio) a causa della forte influenza della SD.
          Quello intendi?
          Di conseguenza, dire che il volume load sia aumentato non ha senso?
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            #20
            Significa che c'è una grande differenza tra i singoli... Che i valori dei singoli presi appunto, singolrmente, si discostano molto dal valore medio.
            Quindi, come dicevo: 1) ci sono differenze significative all'interno dello stesso gruppo.

            Ma, essendo anche la media a cambiare: 2) ci sono differenze anche nell'andamento.
            Queste diventano, a detta degli autori, poco significative proprio perché 1).

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              #21
              Solito studio che avrebbero potuto fare con un po piu di cercello.. Perche' ho sempre l'impressione che facciano le cose di fretta?
              Originariamente Scritto da Gandhi
              all'orto mettendo un secchio di pomodori in macchina ho subito una sub-lussazione della spalla sx,sfermo 3 mesi per recuperarla e ricominiciare con la palestra in maniera blanda

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                #22
                Originariamente Scritto da fabreezer Visualizza Messaggio
                Sì, certo.
                Cosa che farà anche il mio relatore ma, come detto, in un primo momento si lavora in totale autonomia, come è giusto che sia.



                Ma riguardo cosa e in che modo?
                Poi, dipende sempre da come è strutturato un CdL.
                Alla fine, a Scienze motorie, almeno per quel che riguarda la triennale, non si può parlare più di tesi ma, semplicemente, di discussione di una ricerca fatta da altri.
                Praticamente, la esponi, con intervento "personale" solo nella parte finale, della "conclusione".
                Partendo da questo presupposto, difficile perdere tempo visto che non si deve ricercare nulla di più di quello che già è scritto sull'articolo.
                Cosa c'entra com'è composto il cdl?
                E comunque dipende dal perché fai la tesi, se vuoi che come come dovrebbe essere per ogni esame ti formi, andrebbe fatto da più articoli che poi ti diano 5 minuti o neanche quella è un altro discorso
                Ingegnere biochimico
                Tecnologo alimentare
                Nutrizionista sportivo
                Zone Consultant
                Personal trainer
                Membro ACSM, SiNSEB, ISSN, SINU
                Consulente sviluppo e caratterizzazione integratori
                Docente di nutrizione ed integrazione nello sport presso SaNIS, ACS, 4MOVE ed EdiErmes
                Consulente FIT, FIGC e WKF
                Nutrizionista Benetton Treviso Rugby
                CONSULENZE ONLINE PERSONALIZZATE
                RICEVO IN STUDIO A IVREA, TRENTO, MONZA, MILANO, PADOVA, FIRENZE, ROMA, COSENZA E REGGIO CALABRIA

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                  #23
                  Originariamente Scritto da Kanzi Visualizza Messaggio
                  Significa che c'è una grande differenza tra i singoli... Che i valori dei singoli presi appunto, singolrmente, si discostano molto dal valore medio.
                  Quindi, come dicevo: 1) ci sono differenze significative all'interno dello stesso gruppo.

                  Ma, essendo anche la media a cambiare: 2) ci sono differenze anche nell'andamento.
                  Queste diventano, a detta degli autori, poco significative proprio perché 1).
                  Grazie anche a te.
                  Appena ho tempo ti chiederò un parere su altre cose dell'articolo.

                  Originariamente Scritto da The Beast Visualizza Messaggio
                  Solito studio che avrebbero potuto fare con un po piu di cercello.. Perche' ho sempre l'impressione che facciano le cose di fretta?
                  Gli stessi autori sottolineano i limiti dello studio.
                  Credo che abbiano buttato le basi per quello che verrà fatto dopo.
                  Alla fine, ogni ricerca che si rispetti ha sempre punti favorevoli e punti sfavorevoli.

                  Originariamente Scritto da brosgym Visualizza Messaggio
                  Cosa c'entra com'è composto il cdl?
                  E comunque dipende dal perché fai la tesi, se vuoi che come come dovrebbe essere per ogni esame ti formi, andrebbe fatto da più articoli che poi ti diano 5 minuti o neanche quella è un altro discorso
                  Come è strutturato e cosa prevede.
                  Chiamarla "tesi" è fin troppo esagerato visto che, come dettoti precedentemente, a noi non viene permesso di fare nulla: prendiamo una ricerca fatta da altri e ne riassumiamo i vari punti (introduzione, metodi, etc.).
                  Difficile creare, inventare, pensare, quando si hanno tali limiti.
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                    #24
                    È questo il punto, io non do limiti, anzi se noto entusiasmo dallo studente, gli do spunti per andare più a fondo.....
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