BELLA Lì MAXINO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Originally posted by max_power
Addensanti:
Butilidrossianisolo BHA (E 320)
E' stata fissata una DGA (Dose Giornaliera Accettabile, vedi Glossario) per l'uomo pari a 0,5 mg/kg.
Viene addizionato a:
patatine fritte
chewingum
margarina
Il BHA viene anche addizionato anche agli oli utilizzati per friggere preparazioni a base di cereali.
Non è metabolizzabile dall'organismo, e secondo alcuni studi, aumenta il tasso di colesterolo e di grassi nel sangue, ed ha inoltre effetti distruttivi sulla vitamina D.
E' vietato negli alimenti per bambini.
Butilidrossitoluolo BHT (E 321)
Dapprima è stato visto con sospetto in quanto si credeva avesse azione tossica. Adesso è stata fissata dal comitato FAO/OMS una DGA per l'uomo di 0,5 mg/kg.
Il butilidrossitoluolo BHT può provocare eruzioni cutanee.
Acido tartarico (E 334) ed i suoi sali (E 335 - E 336 - E337)
Viene utilizzato come antiossidante, acidulante, correttore del pH e lievitante, e non presenta problemi tossicologici in quanto viene in parte eliminato per via urinaria, in parte distrutto dai batteri intestinali. E' addizionato a:
caramelle
confetti
polveri da tavola
bevande gassate
conserve vegetali
panificazioni e prodotti dolciari (come lievitante)
L'acido tartarico é costituente dell'uva e del vino.
Acido ortofosforico (E 338) ed i suoi sali (E 339 - E 340 - E341)
Questi prodotti vengono utilizzati come antiossidanti in numerosi alimenti, ma anche come acidulanti nelle bevande analcoliche e come addensanti nei prodotti a base di carne e nei formaggi freschi ad eccezione della mozzarella.
Secondo il comitato FAO/OMS il quantitativo di acido ortofosforico addizionato agli alimenti non dovrebbe superare i 70 mg/kg di peso corporeo. Un aumento dei valori ottimali di fosforo determinerebbe un calo della calcemia e tendenza all'osteoporosi.
Polifosfati di sodio e di potassio (E 450 - E 451 - E 452)
Questi composti appartengono a una classe di derivati dell'acido fosforico, e vengono utilizzati:
come antiossidanti in numerosi alimenti;
come acidulanti nelle bevande analcoliche;
come addensanti nei prodotti a base di carne e nei formaggi freschi ad eccezione della mozzarella;
come sali di fusione nella preparazione dei formaggi fusi (formaggini, sottilette, ecc).
Alcuni processi a cui sono sottoposti gli alimenti, come concentrazione, disidratazione e anche cottura, provocano una perdita di acqua; i polifosfati vengono impiegati per trattenere acqua negli alimenti e sono ampiamente utilizzati negli insaccati cotti e nel latte in polvere o concentrato. Durante la digestione, i polifosfati sono ridotti a fosfati (sali dell'acido fosforico), che l'organismo assorbe perlopiù come i fosfati naturali.
Un aumento dei valori ottimali di fosforo determinerebbe un calo della calcemia e tendenza all'osteoporosi.
E sono solo alcuni
max_power
Addensanti:
Butilidrossianisolo BHA (E 320)
E' stata fissata una DGA (Dose Giornaliera Accettabile, vedi Glossario) per l'uomo pari a 0,5 mg/kg.
Viene addizionato a:
patatine fritte
chewingum
margarina
Il BHA viene anche addizionato anche agli oli utilizzati per friggere preparazioni a base di cereali.
Non è metabolizzabile dall'organismo, e secondo alcuni studi, aumenta il tasso di colesterolo e di grassi nel sangue, ed ha inoltre effetti distruttivi sulla vitamina D.
E' vietato negli alimenti per bambini.
Butilidrossitoluolo BHT (E 321)
Dapprima è stato visto con sospetto in quanto si credeva avesse azione tossica. Adesso è stata fissata dal comitato FAO/OMS una DGA per l'uomo di 0,5 mg/kg.
Il butilidrossitoluolo BHT può provocare eruzioni cutanee.
Acido tartarico (E 334) ed i suoi sali (E 335 - E 336 - E337)
Viene utilizzato come antiossidante, acidulante, correttore del pH e lievitante, e non presenta problemi tossicologici in quanto viene in parte eliminato per via urinaria, in parte distrutto dai batteri intestinali. E' addizionato a:
caramelle
confetti
polveri da tavola
bevande gassate
conserve vegetali
panificazioni e prodotti dolciari (come lievitante)
L'acido tartarico é costituente dell'uva e del vino.
Acido ortofosforico (E 338) ed i suoi sali (E 339 - E 340 - E341)
Questi prodotti vengono utilizzati come antiossidanti in numerosi alimenti, ma anche come acidulanti nelle bevande analcoliche e come addensanti nei prodotti a base di carne e nei formaggi freschi ad eccezione della mozzarella.
Secondo il comitato FAO/OMS il quantitativo di acido ortofosforico addizionato agli alimenti non dovrebbe superare i 70 mg/kg di peso corporeo. Un aumento dei valori ottimali di fosforo determinerebbe un calo della calcemia e tendenza all'osteoporosi.
Polifosfati di sodio e di potassio (E 450 - E 451 - E 452)
Questi composti appartengono a una classe di derivati dell'acido fosforico, e vengono utilizzati:
come antiossidanti in numerosi alimenti;
come acidulanti nelle bevande analcoliche;
come addensanti nei prodotti a base di carne e nei formaggi freschi ad eccezione della mozzarella;
come sali di fusione nella preparazione dei formaggi fusi (formaggini, sottilette, ecc).
Alcuni processi a cui sono sottoposti gli alimenti, come concentrazione, disidratazione e anche cottura, provocano una perdita di acqua; i polifosfati vengono impiegati per trattenere acqua negli alimenti e sono ampiamente utilizzati negli insaccati cotti e nel latte in polvere o concentrato. Durante la digestione, i polifosfati sono ridotti a fosfati (sali dell'acido fosforico), che l'organismo assorbe perlopiù come i fosfati naturali.
Un aumento dei valori ottimali di fosforo determinerebbe un calo della calcemia e tendenza all'osteoporosi.
E sono solo alcuni
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