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L'autore sostiene che al momento dell'ingestione il cervello recepisce il "falso" dolce della sostanza ingerita,andando a provocare i picchi di insulina come se fosse veramente zucchero ecc.ecc...insomma,non si ingrassa essendo "0",ma nel frattempo si blocca anche la ricercata distruzione dell'odioso pannicolo bianco.
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Quindi,fanculo alla coka zero...ma le cicche? pure quelle?
Oltretutto,sempre l'autore del saggio,spiega che il rito del caffè dopo pranzo o cena è dannoso,in quanto il caffè ha un ig elevato e manda picchi insulinici che,dopo aver già mangiato,sono inutili e vanno ad influire negativamente aggiungendo glicemia per nulla.
Il preparatore consiglia l'uso del caffè come saltaspuntino dell'ultimo minuto,andando a stimolare la glicemia con dei picchi che possono sostituire sostituire quest'ultimo quando per fretta o necessita non si riesca a fare.
La mia domanda è questa..possono davvero fare la differenza questa cose in una dieta o solo solo finezze più riservate a chi magari deve avere un fisico perfetto per il lavoro ad esempio i modelli?
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