Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Dieta CKD e Acido Lipoico

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

    Dieta CKD e Acido Lipoico

    E' importante assumere tale Acido durante il primo giorno di Carico Carbo dopo 5-6 giorni di low Carbo?
    In che orari e dosi?
    In quali cibi si trova?
    -------
    PS
    Altri suggerimenti sono ben accetti sui supplementi da usre in giorni Carico-carbo.

    #2
    nei cibi non so dove si trova e se si trovf ai una ricerca: importante non è ma aiutare si anche se non ve ne è bisogno.
    L'ALA si usa per fare in modo che i carbo raggiungano meglio i muscoli e così alcuni riferiscono di poter entrare prima in chetosi.
    Si assume quindi che una migliore sovracompensazione possa avvenire anche se dove 5/6 gg di low carb onestamnete i muscoli sovra compensano già bene.

    Piuttosto è utile in low carb da 120 gr

    Commenta


      #3
      L'ALA lo userei durante il carico dei carbo e magari nei primi due giorni seguenti, per agevolare l'entrata in chetosi... c'è un ottimo post di Animal a riguardo.


      Ciao

      Commenta


        #4
        L'ACIDO ALFA- LIPOICO (conosciuto anche con il nome di ACIDO TIOTTICO), fu isolato nel 1951 nel fegato di bovino e venne descritto come un cofattore enzimatico. La sua formula molecolare è: C8H14O2S2 Attualmente è classificato tra le vitamine liposolubili, pur essendo solubile anche in acqua. E' prodotto dal nostro corpo normalmente, ma la sua produzione cala nettamente dopo i 50 anni. Esso può essere introdotto anche con gli alimenti, come, ad esempio, l'olio d'oliva che ne è abbastanza ricco.
        La sua funzione principale è sicuramente quella di essere il più potente antiossidante contro i radicali liberi, ma non solo: riesce eventualmente a sopperire alla mancanza o carenza di vitamina C e di vitamina E. Per queste sue caratteristiche viene usato in cosmetica nella preparazione di molti prodotti "antietà". Recenti studi hanno dimostrato che l'acido tiottico incrementa il livello di glutatione intracellulare (ciò è importante per la produzione di energia). Conseguenza di questo è stata la realizzazione di integratori sportivi. In ambito più strettamente bodybuilding, il suo uso è da ricondurre al fatto che assumendo acido lipoico e zucchero (o glucosio) insieme, si può ottenere un picco insulinico maggiore, oppure a parità di zucchero o glucosio, assunti unendo anche acido lipoico, si ottiene una maggiore attività insulinica.
        È questo il motivo per cui recentemente sono comparsi integratori a base di creatina in cui è presente, oltre al glucosio, anche l'acido lipoico come cofattore per favorirne una migliore assimilazione. In campo medico, invece, viene usato nel trattamento di alcuni diabeti.
        L’acido alfa lipoico non è in grado solo di incrementare l’efficienza dell’insulina, ma può migliorare anche il trasporto del glucosio all’interno delle cellule utilizzando vie indipendenti da quelle dell’insulina stessa. Tutto ciò, unitamente ad una migliore efficienza dell’utilizzazione del glucosio attraverso i normali processi metabolici, contribuisce alla normalizzazione del livello di glucosio nel sangue. In tal modo, la probabilità che si formino alcuni pericolosi composti di carattere radicalico, i cosiddetti AGEs (“Advanced Glycation End-products”) risulta sensibilmente ridotta. Tali prodotti si possono infatti generare a partire dalle proteine cellulari in seguito all’accumulo di elevati livelli di glucosio nel sangue. E’ ormai noto come le reazioni di glicosilazione e la formazione degli AGEs contribuiscano all’invecchiamento ed alla degenerazione cellulare. In loro presenza aumenta anche la predisposizione dell’organismo nei confronti di alcune patologie, in particolare modo di quelle che interessano l’apparato cardiovascolare.
        L’acido alfa lipoico possiede inoltre la proprietà di ridurre la resistenza all’insulina, tipico fenomeno che concorre all’insorgenza di alcune patologie, quali il diabete e la cosiddetta “Sindrome X” (un disturbo collegato sempre alla resistenza insulinica ed, a seconda dei casi, anche ad altri fattori, quali ad esempio: l’intolleranza al glucosio, il sovrappeso, l’ipertensione arteriosa, la trigliceremia e l’ipercolesterolemia

        Commenta


          #5
          Almeno potevi riportare anche la fonte, già che c'eri

          Commenta

          Working...
          X
          😀
          🥰
          🤢
          😎
          😡
          👍
          👎