Ragionamenti (provocatori) o provocazioni (ragionate)?

[Manx]

Spot, non voglio e non posso certo criticare le tue competenze...ma ripeto...tutto quello che dici è corretto e "vero" a parole, non nella realtà. Ho fatto come proponi tu una volta...per 3 settimane di fila e l'ho raccontato anche qui in dieta, piu' di una volta. Cosa ho fatto? Ho mangiato come un "cristiano" per 3 settimane, forse qualche giorno in piu'. Quello che volevo/voleva il mio corpo/cervello....ed ero ben lungi dai 600gr di cho al giorno, cosi' come non mi sono MAI abbuffato. Risultato: menez e brosgym scadalizzati e senza parole....+ 5kg abbondanti in 20-25gg...panza abnorme e gonfio come un otre. Ero irriconoscibile. E al max mi saro' mangiato 2-3 gelati e qualche spaghettata+grigliata serale in giardino.

Mi dispiace...ma su certi sfgt...non funziona proprio come dici tu....capirai quindi se dico che non posso provare....non DEVO provare. L'ho fatto in forma "light"...ed è stato un errore madornale.

3d come questi, benché siano intereressanti, sono "pericolosi" per molte persone che non sanno discernere e distinguere bene quanto vi si afferma. Sono del parere che fanno piu' male che bene...e che il 16enne di turno...inizi a mangiare a random poiché "tanto X ha un fisico della madonna e ha detto che posso mangiare tutto ...è quel secco con la panza di manx che non capisce una mazza" facendo dei danni potenzialmente colossali.

Spero di sbagliarmi.

p.s. edito per aggiungere una cosa fondamentale...che avevo dimenticato (e che aggrava la MIA situazione): in quelle 3 settimane circa di dieta "libera" ero in Italia. Nonostante questo mi allenai regolarmente, ovviamente meno e con meno frequenza rispetto al mio standard, 3 volte a settimana + cardio...ma il risultato foca monaca da ingrasso c'è stato comunque.

[LARRY SCOTT]

Se io dovessi mangiare ''ad istinto e cosa mi richiede'' probabilmente vivrei di formaggi, salumi medio/grassi e pastasciutta

[spot86]

Infatti io, titolo a parte, che ha l'aria -appunto- provocatoria, ho cercato di essere chiarissimo: mangiare in modo libero, ma -e questo è un 'must'- pulito!! (per lo meno come abitudine, eh, ovvio che le schifezze ci siano di tanto in tanto)

Io non mi sento affatto 'fortunato' in termini dietetici:

-grassottello da piccolo;
-se mollo allenamenti e mangiar bene, da asciutto ed in forma divento una palletta di muscoli e ciccia, un Gremlin cresciuto praticamente;
-passato da quasi DCA;
-la 'tendenza' a mangiare schifezze è sempre presente*.

Tutti questi elementi sono di una persona abbastanza 'sfigata': metabolismo tendenzialmente lento, tendenza a convogliare emozioni in cibo, 'lentezza' nella ripresa della forma fisica se mi allontano troppo dal mio stato ottimale ecc.

*voglio ribadire su questo punto. Tutti noi, nessuno escluso, ha una certa tendenza, più o meno marcata, a mangiare schifezze o prodotti non naturali per un condizionamento indotto dall'esterno. La ragazza con sindrome pre-mestruale con carenza di Ferro, Magnesio ecc. e voglia di zuccheri/grassi, ecco che mangia il duplo o il kinder, quando quel bisogno potrebbe essere soddisfatto con qualcosa che contenga le sostanze di cui sopra... io non dico che le persone magre sono esenti da questo, non dico che io sono esente dalla tendenza ad avere l'impulso di andare verso una cagata piuttosto che una cosa sana e genuina...

dico solo che come ci siamo abituati/condizionati ad un comportamento 'sbagliato', possiamo abituarci/condizionarci a quello giusto. Ovvio, ci sarà sempre lo 'spettro' del condizionamento precedente, ma per lo meno ne avremmo consapevolezza e riusciremmo a discernere davvero i segnali del nostro corpo.

E' tutto un po' confuso, cerco di girarla su un altro piano, riportando mia condizione/esperienza.

Step 1.

Quando avevo fame, prendevo il mio bel pacco di macine, latte e zucchero ed andavo avanti fino a che quella voglia passava. Non avevo il minimo scrupolo né consapevolezza di tutti i discorsi che ora sto facendo.

Step 2.

Cominciai a leggere, a studiare, a capire che c'era un modo in cui si poteva migliorare, a capire come l'alimentazione aveva impatto sul fisico e a muovermi sempre più abilmente tra le basi grazie alle quali tutto questo accadeva (metabolismo/regolazioni varie/ormoni/ecc.)... e, dunque, a provare su di me certe teorie, a seguire certi approcci e via dicendo. Tutte le voglie, le cose al di fuori di quello che era 'scritto/programmato' le sopprimevo.

Step 3.

Continuai a leggere, a studiare ed a capire che la fame *reale* e quella *ideale* non si distinguono: se io ho passato la mia infanzia davanti a pubblicità innumerevoli di alimenti poco genuini, la voglia di quegli alimenti, a livello di effetti organici**, è uguale alla fame in quanto tale; se io ho risposto per molto tempo ad una arrabbiatura o frustrazione o tristezza, andando spontaneamente verso schifezze e dolciumi, le stesse emozioni ora mi fanno 'sentire' più fame, che ha sempre gli stessi effetti organici della fame 'reale'**

**parlo di tutti gli effetti fisiologici che avvengono quando si ha fame: salivazione, borborigmi gastrici, attivazione del sistema nervoso che ci 'smuove' per accelerare il soddisfacimento del bisogno di mangiare ecc.

Step 4.

Acquisii via via sempre più consapevolezza del fatto che tutte queste voglie erano in realtà "dis-percezioni" causate da condizionamenti di esperienze precedenti. Ecco che quando avevo voglia di qualche schifezzuola e la mia mente evocava immagini di barrette cioccolatose, biscotti, gelati... con la consapevolezza acquisita cercavo di 'tradurre' tutto questo in un bisogno reale dell'organismo, andando però anche in piccola parte incontro alla mia psiche (perché effettivamente quando si ha voglia di dolce, basterebbe un biscotto o cioccolatino piuttosto che il pacco intero o due stecche di cioccolato).

Step 5

Attraverso ripetuti processi di 'traduzione' delle informazioni (che il mio corpo invia al mio cervello e che il mio cervello traduce presentandoli alla mia coscienza, a me...) ora le 'voglie' sono sempre più 'automaticamente tradotte' in ciò che davvero per il corpo rappresentano. La mia mente porta alla coscienza percezioni meno distorte, c'è meno bisogno che io mi introduca tra la sensazione (stimoli 'grezzi' che il corpo invia) e percezione (integrazione di tutti gli stimoli sensitivi in un risultato finale, 'tradotto'), ed in questo senso c'è anche meno controllo.

Concludo facendo il parallelismo con l'apprendimento di un esercizio, nei pesi o nella ginnastica o nell'atletica ecc. Essendo più vicino a me, prendo l'esempio dell'apprendimento dello Squat.

Fase 1

Imparare le cose teoriche e cercare di metterle in pratica.

Fase 2

Utilizzare tantissima concentrazione ogni volta che si fa Squat e ripetere tante volte.

Fase 3

Il movimento comincia ad essere familiare, è fatto benissimo ma sempre con la 'presenza' della coscienza a controllare il tutto.

Fase 4

Il movimento viene perfettamente appreso ed il pattern motorio rimane inalterato sotto qualsiasi condizione, sia di stress fisico che mentale, sia di scarsa concentrazione e via dicendo.

Capisco che tutto il discorso è un mix di Filosofia e Psicologia/Psicodinamica che sembra io voglia semplificare come a dire "Ma che ci vuole, se hai voglia di cioccolata va' e mangia una mela, che tanto ti passa"... no! Lungi da me... voglio solo dire che tutti noi dovremmo fare un percorso per riacquisire consapevolezza dei segnali del nostro corpo, capendo come soddisfarli nei tempi e nei modi giusti e che questo percorso non può nemmeno essere ipotizzato se prima non ci si sgancia da certi preconcetti. Non si può sperare di poter un giorno capire come interpretare i segnali, se si ha sempre paura di fare un piccolo sforzo proprio per interpretarli e dunque si rimane su un percorso 'sicuro', standard, statico e non affatto dinamico o comunque non cangiante nei tempi e nei modi in cui il corpo vorrebbe (cosa che ad esso gioverebbe, in termini di forma e salute).

[xNAPx]

spot ho capito che il cervello non è lo stomaco, ma il cervello fa parte del corpo e anzi, è da lui che parte tutto, tu dici di avere voglia di carbo e di mangiare carbo, ma se la mia voglia di carbo non è quella di mangiare 5 mele e 1kg di spinaci, ma di mangiare 5 cornetti con la nutella è bene dunque che mi dia una regolata, se il mio corpo volesse proteine, non mi direi mai "adesso mi mangio 150g di pollo" piuttosto direi "mo mi mangio una bella fiorentina da 1kg", il cervello è istinto o quello che lo traduce, se lo stomaco brontola manda un segnale al cervello, mica decide di sua spontanea volontà, passa sempre tutto per il cervello

[spot86]

spot ho capito che il cervello non è lo stomaco, ma il cervello fa parte del corpo e anzi, è da lui che parte tutto, tu dici di avere voglia di carbo e di mangiare carbo, ma se la mia voglia di carbo non è quella di mangiare 5 mele e 1kg di spinaci, ma di mangiare 5 cornetti con la nutella è bene dunque che mi dia una regolata, se il mio corpo volesse proteine, non mi direi mai "adesso mi mangio 150g di pollo" piuttosto direi "mo mi mangio una bella fiorentina da 1kg", il cervello è istinto o quello che lo traduce, se lo stomaco brontola manda un segnale al cervello, mica decide di sua spontanea volontà, passa sempre tutto per il cervello

Ripeto (terza volta ): il problema è l'interpretazione!! Credi davvero che il tuo corpo abbia bisogno di cornetti? No, è la tua testa condizionata dal tuo passato (o presente, pubblicità, marchi, marketing e tutto il resto), da tuoi 'dogmi', da tue fissazioni... che ti fa desiderare i cornetti.

Il punto è:

- il corpo invia un segnale per far capire che vuole nutrimento;
- il cervello prende questo segnale, lo impacchetta con una miriade di altre sensazioni (visive/uditive/ecc.) e lo traduce in una percezione;
- a questo punto hai un pacchetto pre-fatto che è la tua percezione; che sia giusta o sbagliata non puoi farci più niente, non puoi saperlo... per te è quella, punto, non si discute.

Metti che accade questa coincidenza, ad una persona poco 'esperta' in materia:

- il corpo dopo l'allenamento richiede energie per recuperare (che so, carboidrati);
- uscendo dalla palestra passa davanti al cartellone pubblicitario del Maxibon;
- va avanti, e mentre attraversa gli passa davanti il camion Algida;
- prosegue e vede due belle ragazze sorridenti che mangiano un Maxibon...

di cosa avrà voglia quella persona dopo tutto questo? Pollo e gallette??? Mmmmmmmmmhhh

[Manx]

Spot, non ci capiamo...ma fa nulla. Quanto dici è corretto (forse...) ma pura "speculazione" (senza intendere questo termine negativamente, sia chiaro) applicata alla TUA esperienza alimentare e al TUO fisico. La mia PANZA invece è REALTA'...stop Il mio prendere 5kg di tenerezza in 3 settimane, mangiando come un "cristiano"...è REALTA'...ari-stop. Come spieghi la mia situazione...? Psiche...? Non credo proprio...la bilancia e la panza...non sono "psichiche".

Ah, ci terrei a sottolineare una cosa: non ho voglia assolutamente di schifezze...anzi, anche quando faccio il cheat in realtà è spesso pulito, aumentando le dosi (di parecchio), a volte mangio kebab o brezel burrosi, ma sempre piu' di rado.

[naoto]

Ripeto (terza volta ): il problema è l'interpretazione!! Credi davvero che il tuo corpo abbia bisogno di cornetti? No, è la tua testa condizionata dal tuo passato (o presente, pubblicità, marchi, marketing e tutto il resto), da tuoi 'dogmi', da tue fissazioni... che ti fa desiderare i cornetti.

Il punto è:

- il corpo invia un segnale per far capire che vuole nutrimento;
- il cervello prende questo segnale, lo impacchetta con una miriade di altre sensazioni (visive/uditive/ecc.) e lo traduce in una percezione;
- a questo punto hai un pacchetto pre-fatto che è la tua percezione; che sia giusta o sbagliata non puoi farci più niente, non puoi saperlo... per te è quella, punto, non si discute.

Metti che accade questa coincidenza, ad una persona poco 'esperta' in materia:

- il corpo dopo l'allenamento richiede energie per recuperare (che so, carboidrati);
- uscendo dalla palestra passa davanti al cartellone pubblicitario del Maxibon;
- va avanti, e mentre attraversa gli passa davanti il camion Algida;
- prosegue e vede due belle ragazze sorridenti che mangiano un Maxibon...

di cosa avrà voglia quella persona dopo tutto questo? Pollo e gallette??? Mmmmmmmmmhhh

Non sono daccordo.
L'influenza che il consumismo ha avuto sull'evoluzione delle abitudini alimentare è innegabile e capillare, ma spesso si tratta di gusto vero e proprio, piuttosto che di status-symbol.

Riprendo il tuo esempio e cerco di traslarlo sulla mia personalissima esperienza: quando esco dalla palestra, il mio corpo richiede nutrienti. Innegabile.
A me piace la pizza. La mangerei 3 volte al giorno.
Non la vedo sui cartelloni e di certo non in televisione (che non guardo). Posso passare davanti al Mc Donalds o la gelateria ma, non mi fanno alcun effetto.
Il mio corpo mi chiede pizza, carbonara, pasta ipercondita, cotoletta.

Non si tratta di un prodotto di consumo ma di un sapore vero e proprio.

[xNAPx]

Ripeto (terza volta ): il problema è l'interpretazione!! Credi davvero che il tuo corpo abbia bisogno di cornetti? No, è la tua testa condizionata dal tuo passato (o presente, pubblicità, marchi, marketing e tutto il resto), da tuoi 'dogmi', da tue fissazioni... che ti fa desiderare i cornetti.

Il punto è:

- il corpo invia un segnale per far capire che vuole nutrimento;
- il cervello prende questo segnale, lo impacchetta con una miriade di altre sensazioni (visive/uditive/ecc.) e lo traduce in una percezione;
- a questo punto hai un pacchetto pre-fatto che è la tua percezione; che sia giusta o sbagliata non puoi farci più niente, non puoi saperlo... per te è quella, punto, non si discute.

Metti che accade questa coincidenza, ad una persona poco 'esperta' in materia:

- il corpo dopo l'allenamento richiede energie per recuperare (che so, carboidrati);
- uscendo dalla palestra passa davanti al cartellone pubblicitario del Maxibon;
- va avanti, e mentre attraversa gli passa davanti il camion Algida;
- prosegue e vede due belle ragazze sorridenti che mangiano un Maxibon...

di cosa avrà voglia quella persona dopo tutto questo? Pollo e gallette??? Mmmmmmmmmhhh

ma tu credi davvero che ciò che conta siano solo carbo pro e grassi? il cibo agisce anche su altre cose, c'è il gusto, il piacere di mangiare un dato alimento, e questo va messo in conto, altrimenti tanto vale nutrirsi via flebo. un cornetto con la nutella nel mio caso, accende determinate "micce" nel mio organismo, mi provoca piacere, cosa che 2 kg di mele non fanno, per assurdo, potrei non essere soddisfatto con 3kg di mele, mentre invece potrei esserlo con un cioccolatino, questa cosa spot va messa in conto. se il solo fine è il nutrimento del corpo, allora nutriamoci tutti via flebo. è un po' lo stesso discorso che si fa con le pro in polvere, se il gusto non è determinante, ed il fine è solo quello integrativo, perchè scegliere le pro al cioccolato, fragola o chicchessia? tanto vale prenderle neutre, che sono anche le più tecniche e pulite in assoluto no? sbagliato, perchè il gusto, INCIDE

[Kanzi]

Spot, il trucco del tuo ragionamento sta nell'intendere che significa "liberamente". Se limiti la scelta ai cibi sani e ti ritrovi a fare un pasto al giorno è ovvio che quello che dici funziona. Il problema è che stai comunque limitando la scelta da un punto qualitativo... Io non riesco a mangiare mezzo chilo di riso e un chilo di carne, quindi ne mangio meno e sto bene. Ma posso mangiare benissimo mezzo chilo di pistacchi e mezzo chilo di pancetta... Quindi?
Vanno bene tutti i discorsi psicologici sulle abitudini che ti portano a non mangiare una cassetta di noccioline perché dentro hai una vocina che te lo impone, ma, appunto non puoi chiamarlo un mangiare libero, perché libero non è. Libero significa senza limitazioni, da qualunque parte esse provengano, sia da fuori che da dentro (mente).

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Attraverso ripetuti processi di 'traduzione' delle informazioni (che il mio corpo invia al mio cervello e che il mio cervello traduce presentandoli alla mia coscienza, a me...)

voglio solo dire che tutti noi dovremmo fare un percorso per riacquisire consapevolezza dei segnali del nostro corpo, capendo come soddisfarli nei tempi e nei modi giusti e che questo percorso non può nemmeno essere ipotizzato se prima non ci si sgancia da certi preconcetti. Non si può sperare di poter un giorno capire come interpretare i segnali, se si ha sempre paura di fare un piccolo sforzo proprio per interpretarli e dunque si rimane su un percorso 'sicuro', standard, statico e non affatto dinamico o comunque non cangiante nei tempi e nei modi in cui il corpo vorrebbe (cosa che ad esso gioverebbe, in termini di forma e salute).

Visto che a breve dovrei laurearmi in filosofia, con annessi un esame di Psicobiologia e neuroscienze e uno di Psicologia generale, credo di avere un minimo di conoscenze per dire che:
1) La prima affermazione è errata, perché non è il "corpo fisico" che invia segnali al cervello ma esattamente l'opposto. Quindi la "mente" influenza l'attività del corpo e, come disse qualcuno, "dai bisogni nascono bisogni".
2) Non possiamo acquisire consapevolezza dei segnali del nostro corpo perché questi segnali sono inscindibili dalla interpretazione/produzione che il nostro cervello ne fa, ovvero: non abbiamo segnali se non nella misura in cui siamo noi a produrli. Non si possono interpretare i segnali che produciamo perché i processi di interpretazione e quello di produzione sono integrati in un unico percetto cosciente derivante dal cervello.

Il punto 2) tenta di spiegare il punto 1)... Sennò sembra contraddirsi.

Spero di essere stato chiaro, ma ho forti dubbi al riguardo

[francesco_espo]

manx dalle tue indicazioni sembra tu possa essere affetto da qualche allergia alimentare, hai fatto mai dei test? Una mia amica è celiaca e appena tocca glutine le succedono le stesse cose

[Manx]

manx dalle tue indicazioni sembra tu possa essere affetto da qualche allergia alimentare, hai fatto mai dei test? Una mia amica è celiaca e appena tocca glutine le succedono le stesse cose

dubito...poichè in ipocalorica molto stretta mangio cmq le stesse cose... e non ho questi sintomi/spanzamenti, mai. Ma tutto puo' essere...è anche vero pero' che oggi...come fai un test ti trovano qualche allergia o intollerenza...9 volte e mezzo su 10. Quindi mi fido poco

[francesco_espo]

dubito...poichè in ipocalorica molto stretta mangio cmq le stesse cose... e non ho questi sintomi/spanzamenti, mai. Ma tutto puo' essere...è anche vero pero' che oggi...come fai un test ti trovano qualche allergia o intollerenza...9 volte e mezzo su 10. Quindi mi fido poco

in ipocalorica magari potrebbe manifestarsi di meno perchè pur mangiando gli stessi alimenti sei soggetto ad un minor accumulo (che non fa scattare i sistemi di allarme) di un certo elemento che te lo può causare (ad es. il nichel), comunque ovviamente sono solo congetture, però fossi in te in un momento di serenità andrei a parlare con uno specialista per capire se ti stai privando di qualcosa immotivatamente.
In ogni caso i test per celiachia e intolleranza al lattosio dovrebbero essere seri al 100% a differenza degli altri.

[Manx]

in ipocalorica magari potrebbe manifestarsi di meno perchè pur mangiando gli stessi alimenti sei soggetto ad un minor accumulo (che non fa scattare i sistemi di allarme) di un certo elemento che te lo può causare (ad es. il nichel), comunque ovviamente sono solo congetture, però fossi in te in un momento di serenità andrei a parlare con uno specialista per capire se ti stai privando di qualcosa immotivatamente.
In ogni caso i test per celiachia e intolleranza al lattosio dovrebbero essere seri al 100% a differenza degli altri.

Mi "privo" delle quantità, non degli alimenti in sé. Cmq al lattosio sono intollerante, se bevo 1 dito di latte (poco male, non mi piace) nel caffé, sto male per un giorno intero (ma questo lo so da quando avevo 3-4 anni, infatti facevo colazione con pane e salame o prosciutto ). Formaggi e simili invece non mi danno nessun problema, forse perchè c'è poco lattosio.

[francesco_espo]

questa prima intolleranza accertata potrebbe essere un segnale di una tendenza ad avere fenomeni di questo tipo. Intendevo proprio la quantità, ti faccio un esempio: scopri che sei celiaco, compri fonti senza glutine e sostituendole a quelle classiche ne puoi mangiare molte di più senza diventare un canotto d'acqua a causa del sistema immunitario a palla avendo però lo stesso benessere psicologico che ti avrebbero dato le fonti vecchie

[Manx]

questa prima intolleranza accertata potrebbe essere un segnale di una tendenza ad avere fenomeni di questo tipo. Intendevo proprio la quantità, ti faccio un esempio: scopri che sei celiaco, compri fonti senza glutine e sostituendole a quelle classiche ne puoi mangiare molte di più senza diventare un canotto d'acqua a causa del sistema immunitario a palla avendo però lo stesso benessere psicologico che ti avrebbero dato le fonti vecchie

si' ho capito e il ragionamento è corretto...ma sai benissimo che il "vero" problema di noi ex obesi...sono quegli stronzi di adipociti. E cmq ho un metabolismo lento. Magari faro' un test prima o poi.
p.s. la roba senza glutine costa