Ragionamenti (provocatori) o provocazioni (ragionate)?

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  • emaz92
    Bodyweb Advanced
    • Jan 2009
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    • Rimini
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    evidenzierei un concetto fondamentale del discorso di Conan, il " prima ", fa la differenza.
    sigpicè il carico che stimolando il sistema ormonale, dà volume al muscolo

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    • francesco_espo
      Stressbuilder
      • Aug 2008
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      • The City
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      Originariamente Scritto da Conan le Barbare Visualizza Messaggio

      ma la discriminante la calcoli ora perchè il tuo amico è tirato e tu o altri tuoi amici no a parità di età? e tutto quello che è successo prima non lo metti in conto? premesso che la genetica,è fondamentale per un sacco di fattori, alcuni dei quali non dico che si costruiscono ma vengono PESANTEMENTE INFLUENZATI dai comportamenti adottati negli anni... tu in età adolescenziale che sport facevi? quante volte?per quanto tempo? eri il classico smilzo asciutto, oppure eri grassoccio? nel caso eri grassoccio(quindi già di tuo un metabolismo leggermente piu lento)facevi(tanto) sport? e il tuo amico tirato? sicuro che dai 10 anni a i 20 non faceva anche altro oltre che mangiare pane e nutella? ti parlo per la mia esperienza, io da piccolo sono sempre stato magro per due motivi: 1)perchè per mangiare a casa mia era sempre una guerra per me dato che praticamente nn mangiavo niente e 2 perchè ho fatto piscina dai 5 anni sino ad i 16/17 anni di cui gli ultimi anni mi allenavo tutti i giorni da agonista. Come il tuo amico, io a 18/20(diciamo per massa) mangiavo e mi allenavo senza paranoie(non junk però dato che non mi piace) particolari, ed ho continuato cosi sino ad i 24 rimanendo discretamente asciutto...poi mi è arrivato un bel freno, tanto da farmi ridimensionare su molte cose, ossia per mantenere il livello di tiraggio dovevo fativare molto + rispetto a prima. E ogni anno le cose continuano, nel senso che è sempre "più lenta la cosa". E parlo sempre di me che sono stato magro, facendo tantissimo sport, figurati un "caso opposto che vuole recuperare" la difficoltà che può incontrare man mano che passano gli anni. Stai tranquillo che il tuo amico, se ci tiene a rimanere tirato, superata una certa età dovrà necessariamente stare attento alla dieta, ripeto quello che ho scritto sopra di gente "squartata" dopo i 30 anni che non sta a dieta (almeno io) nn la conosco.
      Ovviamente influenza il pre, chiunque sarebbe stato migliore "se prima avesse fatto". Lui ha fatto scuola calcio un paio d'anni, non ti so dire preciso a che età, poi nessun altro sport. Sicuramente gli anni danneggeranno anche lui, mi sembra scontato, capiterà a tutti, solo che lui semplicemente partirà da una condizione nettamente migliore. Un altro esempio che ti posso raccontare è mio zio che da ragazzino era magrissimo e ha fatto nuoto per qualche anno, a 20 anni è divenuto diabetico, ma fino ai 45 è rimasto lo stesso definito, svenato e con una massa muscolare abbastanza sviluppata (1.78 x 72 kg ad un 9%) nonostante non avesse più fatto sport e nonostante mangiasse in una maniera che dire "disordine alimentare" è fargli un complimento, mi chiedo ancora come non abbia subito gravi danni con la patologia che ha e per come ha mangiato sino ad oggi. Poi dopo i 45 anni è iniziato ad ingrassare, ma ora a 50 anni ha solo la pancetta e meno massa muscolare, ma per dire, se io con la mia costituzione non mi allenassi con i pesi, divenissi diabetico e mangiassi dolciumi, fritture e fiumi di calorie a tutti i pasti come ha fatto lui, probabilmente a 50 anni sarei 120 kg di malattia.
      It is criminal to steal a purse, daring to steal a fortune, a mark of greatness to steal a crown. The blame diminishes as the guilt increases.

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      • sconcau84
        Bodyweb Advanced
        • Apr 2009
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        R: Ragionamenti (provocatori) o provocazioni (ragionate)?

        Si parla tanto di Calorie, delle diete più strane e fantasiose per perdere grasso e mantenere o aumentare la massa magra, ma non tutti danno il giusto peso alla qualità psichica del cibo. Mi spiego meglio perché**“qualità psichica” non vuol dire nulla*di per*se, ma se parlo di “satisfaction”?**ancora*nulla vero! Allora sarò completamente esplicito e chiaro: conoscete benissimo i sacrifici e le tentazioni di una dieta fatta per smaltire*la massa grassa, e spesso*l’appetito è il nostro peggior nemico, non riusciamo a sentirci sazi eppure soddisfare questa esigenza è possibilissimo, importante è conoscere il concetto di “INDICE DI SAZIETA’ ”, perché molti ignorano che dei cibi a parità calorica ci faranno sentire più o meno sazi.

        La fame e la sazietà sono risposte neurologiche controllate dall’ipotalamo, una parte del nostro cervello che secerne importanti sostanze “neurormoni”. Nell’ipotalamo esistono aree che sono state indicate come centri nervosi della sazietà e della fame (e della sete…). Le cellule che compongono l’area del centro della*sazietàsono dei*chemocettori*(o meglio dei*glucostati): la loro attività più che dal fattore glicemia in sé, dalla velocità con cui essi utilizzano il glicide stesso e di cui è espressione la differenza arterovenosa in glucosio. Si ritiene pertanto che quando il soggetto è sazio i*glucostati*del centro della sazietà inibiscano un altro centro, detto della fame, ubicato più lateralmente. Il comportamento alimentare è sicuramente modulato anche da*neuropeptidi. CCK, calcitonina e glucagone sono considerati fattori di sazietà poiché riducono l’assunzione del cibo. La beta-endorfina è invece implicata in stati*di*aumentata ingestione di alimenti: la sua concentrazione è alta in ratti geneticamente obesi; il digiuno ne provoca una diminuzione. Per semplicità si può dire che quando ingeriamo del cibo i nervi dello stomaco trasmettono impulsi differenti e l’ipotalamo li traduce come messaggio “stomaco pieno”,**allora rilascia delle sostanze necessarie per dare il comando “stop mangiare”.

        Proprio come il prezioso Indice Glicemico, conoscere l’indice di sazietà degli alimenti ci permette*di*stilare dei piani nutrizionali senza lo stress che spesso segue una manipolazione calorica.

        Il*Satiety*Index*(indice di sazietà) è stato sviluppato in una ricerca scientifica condotta dal team di**Holt*e*Brand-Miller*presso l’Università di Sydney, che nel 1996 ha pubblicato una lista con l’Indice Glicemico di 600 cibi; solo 38 cibi sono stati testati per valutare il loro indice di sazietà, in previsione ad un adeguato trattamento per l’obesità.

        Holt, et al*hanno*diviso i 38 cibi in 6 categorie (frutta, prodotti al forno, snack, cereali ricchi di*carbo, cibi iperproteici e cereali da colazione). Questi cibi suddivisi in porzioni con identico apporto calorico (240Cal) sono*stateproposte separatamente ad un gruppo di soggetti. Il senso di Sazietà è stato misurato valutando le sensazioni di “sazietà” descritte dai soggetti rispetto ad un gruppo di controllo. In base ai risultati registrati si è stilata una tabella con cibo testato e relativo Indice di Sazietà prendendo come riferimento il pane bianco.

        Inviato dal mio GT-I9300 con Tapatalk 2
        Da 118Kg a 75Kg.

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        • spot86
          Vincenzo Tortora
          • Dec 2006
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          Originariamente Scritto da DarKnight Visualizza Messaggio
          Non penso proprio si debbano diturbare i pro per poter analizzare bber che mangiano secondo una tabella di marcia e non a sensazioni.
          Posso citare il mio esempio, io dalla mattina quando mi sveglio a quando vado a letto non ho mai fame, ma mangio lo stesso, se dessi ascolto al mio corpo ingerirei invece di 2900 cal forse la metà...
          avrei la possibilità di crescere? non penso proprio..
          La domanda, visto il mio discorso di prima, sorge spontanea: tu sei tra il 5-10% di fisico 'oltre la media'? (per media intendo non media della popolazione, ma media della parte di popolazione che si impegna -o quasi vive- per il fisico).

          Originariamente Scritto da mazzel Visualizza Messaggio
          grazie del consiglio spot! volevo repparti ma nn posso.. appena guarisco dall'influenza corro in libreria a prenderlo!

          ---------- Post added at 11:50:45 ---------- Previous post was at 11:45:07 ----------

          scusa dark ma solo a me viene una fame bestia in seguito all'allenamento?? e nn è che io sia questa grandissima cima, anzi tutto l 'opposto... nn dico di avere una "fame istintiva" di 3000 kcal, a nn credo resisteresti un granché a sole 1500.... senza dubbio il tuo corpo per compensare un giorno te ne chiederebbe minimo 4000!!! questo credo che alla fine sia il senso di ciò che intende spot
          Infatti io dico proprio questo: mangiare in modo istintivo non è mangiare a sbafo. Perciò tutti pensano che ingrasserebbero; in realtà credo che ci sarebbero giorni in cui avrebbero pochissima fame e basterebbe un niente a saziarli/soddisfarli.

          Originariamente Scritto da Maab Visualizza Messaggio
          Questa discussione è molto interessante perché a me piace avvicinarmi quanto più possibile a uno stile di vita e contemporaneamente mi rendo conto che oggigiorno è impossibile o quasi. In primo luogo per lo stress.
          Lo stress scatena in me, ma non solo in me, come leggo, la voglia di mangiare. Si badi bene, da non confondere con la fame: la fame è il buco allo stomaco.
          Il mangiare, o meglio riempirsi la pancia, è sempre stato in me un modo per abbattere la noia e la solitudine. quindi non solo lo stress mi porta a farlo, ma anche questi altri due sentimenti. O anche la gioia e la felicità. Insomma, ogni scusa sarebbe buona per mangiare... roba calorica e che appaga il palato
          Inoltre siamo continuamente bombardati da input magnerecci: basta uscire di casa per vedere a ogni angolo un bar con cornetti i panini, pizzerie a taglio, kebabbari, gente che mangia a ogni ora, junk fodd, ecc... Mercoledì scorso sono uscita nel pomeriggio. Facendo una dieta carb cycling era il mio giorno low calories. Beh la sera ho avuto una crisi di nervi perché alla fine avevo voglia anche io di mangiarmi il mondo dopo aver visto per ore gente sbafarsi di tutto e sentito per strada gli odori di di qualsiasi tipo di cibo. avrei ucciso qualcuno. alla fine ho resistito ma sono stata male, male perché quella "pancia vuota", (che non lo era, ma comunque non era piena come io tenderei a fare), accentuata per lo più dal doversi trattenere nell'addentare una qualsiasi cosa, mi trasmetteva quel senso di solitudine di cui sopra.

          Io anche sono convinta come spot che se mangiassimo cose naturali impareremmo di nuovo ad autoregolarci, anche se non so se effettivamente si possa fare proprio perché i nostri istinti e capacità primitivi sono corrotti dalla vita moderna (appunto stress, abitudine a cibi innaturali, meccanismi compensatori, cibo visto come coperta di Linus, ecc). Inoltre io non sono convinta che tutti i bber mangino in modo naturale, come qualcuno diceva. Per me, ma è la mia personalissima opinione, il latte, i fiocchi di latte non sono naturali, così come non lo sono pane/pasta integrali o non, e neanche il riso (a meno che non sia integrale e meno lavorato possibile).

          Detto questo.. se mangiassimo seguendo il nostro istinto e solo cose 100% naturali (senza integrazione quindi).. il fisico che avremmo sarebbe quello che servirebbe a compiere quel dato lavoro (sollevamento pesi, esercizi a corpo libero e cardio) tot ore a settimana. Questo significa che nessuno avrebbe un corpo super pompato. Snello, atletico e ben fatto sì. Ma non "grosso".
          Io comunque non parlo di mangiare 100% cose naturali. Checché mi piaccia la filosofia dietro la Paleo Diet, non ne appoggio tutti i contenuti, perché ci sono effettivamente cose che sono stato un vantaggio e non uno svantaggio (proprio in termini evolutivi), come la cottura o la conservazione/trasformazione (naturale).

          Diciamo che per naturale intendo tutto ciò che rientra in:

          - cibi prettamente naturali (mangiati tal quali);
          - cibi i cui processi di lavorazione sono naturali: non è facile identificarli, diciamo che sono quelli la cui lavorazione riguarda la lavorazione di un solo prodotto e non un 'mistone' di vari elementi; inoltre con l'ausilio di elementi naturali. Ad esempio il formaggio è naturale (caglio, sale, riscaldamento, conservazione), il formaggino non lo è (viene usato un composto che fa precipitare il calcio rompendo dei legami e dando la consistenza cremosa).

          So che può essere molto 'border-line' come definizione, ma questo richiederebbe un discorso a parte!

          Originariamente Scritto da francesco_espo Visualizza Messaggio
          C'è un mio amico che mangia junk a go-go, bassino (il meta non dovrebbe essere molto alto), si allena in palestra ed è perennemente squartato e ben rotondo, svenato e con le separazioni marcate in everywhere. Immagino che come ci sia lui che sbagliando la comprensione di ogni stimolo della fame è squartato e muscolare, ci sia anche chi azzeccando precisamente i bisogni del corpo con cibi puliti e in quantità adeguate lo stesso spanzi o abbia un brutto aspetto. Ricordo quei topi con il gene che li faceva ingrassare "a prescindere".. delle risposte particolari dovute a geni non comuni purtroppo non devono meravigliarci, come sono convinto che ci siano persone che nemmeno con ogni sorta di rieducazione possibile possano raggiungere uno status di comprensione dei veri stimoli di fame proprio per un malfunzionamento congenito di qualche centro regolatorio dell'appetito, del piacere, della ricompensa, collegato magari al sistema dopaminergico.
          Parli dei geni ob/ob, un deficit leptinico puro, cosa rarissima negli esseri umani!

          E poi c'è anche da fare una distinzione (quella che cerco di fare dall'inizio); diciamo volgarmente tra 'fame' e 'voglia'.

          La fame è quella istintiva, il bisogno reale dell'organismo. La voglia è il desiderio di mangiare, anche se non si ha fame.

          Una carenza leptinica non provoca 'fame' ma 'voglia'. Hai mai notato che ad un certo punto, dopo un lungo periodo di ipocalorica, magari non ben fatta, il tuo metabolismo si abbassa, tu sei più letargico, più lento, meno energico ed anche i segnali di fame sono attenuati?? (no acquolina, no crampi, no attivazione -cognitiva e fisica- che ti fa scattare...)

          Quello che però aumenta è la voglia di mangiare qualcosa, magari di dolce.

          Originariamente Scritto da naoto Visualizza Messaggio
          Il bodybuilding è semplice, non è astrofisica (cit.)
          Su questo non ci piove!

          Originariamente Scritto da Conan le Barbare Visualizza Messaggio
          ma quanti anni ha il tuo amico? è sempre la solita storia è un mito che non muore mai quello dell'amico squartato che mangia lasagne.che dire, ormai mi alleno da 10 anni praticamente...NON ho mai conosciuto una persona squartata SOPRA i 30 che non stia a dieta.. ora la frase mangio tutto quello che voglio e non ingrasso lasciamolo ad i vari ragazzetti del >92 con il metabolismo a mille che prima o poi inersorabilmente rallenta
          L'esempio sul forum è gagan (era, mi sa non scrive più)

          Originariamente Scritto da Efesto Visualizza Messaggio
          beh, spot sei riuscito a rispondere a molti dubbi/quesiti/perplessità... Ma avrei ancora qualcosa con cui controbattere...

          Tu dici, alimentarmente parlando di lasciare fare al nostro corpo, insomma di ascoltarlo, ma mangiando solo cose pulite, un po' come facevano i nostri antenati, che di certo non seguivano diete e mangiavano a sazietà e anche oltre(se c'era la possibilità).

          Ma è proprio qui il punto, il nostro corpo è portato all'accumulo perchè discende da avi che mangiavano per sopravvivere e ingrassavano perché non c'era disponibilità di cibo per giorni, settimane anche e quel grasso lo usavano proprio in quei periodi di carestia/digiuno. Il problema è che al giorno d'oggi questa disponibilità non cessa mai... il cibo "non finisce mai"; perciò il nostro corpo mangia ogni giorno e vedendosi arrivare la disponibilità continua di cibo, continua a mangiare, ancora e ancora in possibilità di una ipotetica carestia, ma che mai avverrà, dato che siamo nel 3000 e noi umani (almeno noi occidentali) non finiamo mai di avere questa disponibilità... Va bene tutto, va bene la "pulizia" del cibo, va bene l'attività fisica, ma se noi mangiassimo a sazietà tutti i giorni, e ascoltassimo sempre il nostro corpo, ingrasseremmo lo stesso proprio perché il nostro corpo CI DICE di tenere qualche scorta da parte, perchè regolato dai vecchi sistemi, mai modificati di tenersi tutto bello stretto.
          Ascoltare il nostro corpo significa perciò ingrassare perchè quel grasso ci servirà per le carestie, ma dato che queste carestie non ci saranno mai e noi saremo sempre in periodo di "caccia propizia e vacche grasse" (almeno alimentarmente parlando, poi il resto non è proprio così ) continueremo ad ingrassare, forse senza diventare obesi, perchè l'obesità non piace al corpo, ma probabilmente non avremo mai un fisico nei limiti della decenza.
          Situazione ancora più grave per gli sfortunati ex-obesi i cui "sistemi metabolici" sono ancora più squilibrati...

          Per esempio come potrebbe fare il buon Manx a mangiare come dici tu (ascoltando il suo corpo) senza ingrassare e tenere un fisico anche oltre la decenza? Mi sembra abbia detto che ci ha anche provato ed i risultati sono stati mediocri... come rispondi a questo mio quesito? (se riesci a darmi una buona argomentazione di risposta, giuro che faccio come dici tu perchè, lo ammetto, sarebbe un sogno, avere un fisico buono senza diventare matto ed assecondando il corpo, ma c'è questa mia grande perplessità che va sciolta prima)
          Se c'è un gene in cui è scritto, perché sia letto dal corpo "Cerca di accumulare quanto più possibile" io credo che accoppiato a questo gene o proprio sullo stesso si continui con "Tira fuori da qualsiasi scorta energetica tutto ciò che puoi, fintanto che questo è disponibile, per cercare altro cibo. Ferma tutto non appena ti manca qualcosa." e "Fai in modo che non ci si accontenti del 'pesce piccolo' ma, se pur spendendo più tempo, andare a quello grosso".

          Si, lo so, è molto filosofico il tutto... e tra poco arriva a controbattere un Tirannosaurus Rex.

          Però quel che voglio dire, se la mettiamo sull'antropologico/ancetrale/cavernicolo/paleolitico. Quel che dicevo è che se al corpo manca qualcosa, non si attiva; se invece ha tutto, si attiva fortemente per procedere in un'altra ricerca di cibo. Però:

          1. una volta che un organismo è stato saziato, che senso ha continuare fino a sentirsi male? Mangia fino alla sazietà e stop, perché se mangia oltre il giorno dopo lo passa strisciando;
          2. guardando l'organismo a livello cellulare e via via sempre crescente, esso lavora sempre a risparmio se consideriamo due punti A e B distanti. Tra questi due punti però non è raro trovare delle vie che dapprima 'sprecano' energia, per poi guadagnarne di più (se ti piace la Biochimica, guarda il ciclo di Krebs, dove prima si 'investe' ATP e poi la si riguadagna). Da qui il discorso su pesce piccolo/grosso. A livello antropologico, un uomo che si ferma per mangiare una lepre (ussignur) sapendo però che poco più in là ci sono cinghiali che può facilmente catturare, per sfamare se stesso ed il suo branco (famiglia), perde tempo prezioso anche perché dopo il pasto sarà meno abile e lucido a catturare la preda più grande.

          N.B.: stiamo filosofeggiando eh; sono considerazioni riflessive che possono essere cazzate da un punto di vista pratico, ma interessanti da altri punti di vista... (ma lo so che sparerete lo stesso ad altezza uomo )

          Originariamente Scritto da fosco86 Visualizza Messaggio
          Riassumo con una sola parola quello che intende dire spot: PALEODIETA!!!
          No, leggi su

          Originariamente Scritto da sconcau84 Visualizza Messaggio
          Si parla tanto di Calorie, delle diete più strane e fantasiose per perdere grasso e mantenere o aumentare la massa magra, ma non tutti danno il giusto peso alla qualità psichica del cibo. Mi spiego meglio perché**“qualità psichica” non vuol dire nulla*di per*se, ma se parlo di “satisfaction”?**ancora*nulla vero! Allora sarò completamente esplicito e chiaro: conoscete benissimo i sacrifici e le tentazioni di una dieta fatta per smaltire*la massa grassa, e spesso*l’appetito è il nostro peggior nemico, non riusciamo a sentirci sazi eppure soddisfare questa esigenza è possibilissimo, importante è conoscere il concetto di “INDICE DI SAZIETA’ ”, perché molti ignorano che dei cibi a parità calorica ci faranno sentire più o meno sazi.

          La fame e la sazietà sono risposte neurologiche controllate dall’ipotalamo, una parte del nostro cervello che secerne importanti sostanze “neurormoni”. Nell’ipotalamo esistono aree che sono state indicate come centri nervosi della sazietà e della fame (e della sete…). Le cellule che compongono l’area del centro della*sazietàsono dei*chemocettori*(o meglio dei*glucostati): la loro attività più che dal fattore glicemia in sé, dalla velocità con cui essi utilizzano il glicide stesso e di cui è espressione la differenza arterovenosa in glucosio. Si ritiene pertanto che quando il soggetto è sazio i*glucostati*del centro della sazietà inibiscano un altro centro, detto della fame, ubicato più lateralmente. Il comportamento alimentare è sicuramente modulato anche da*neuropeptidi. CCK, calcitonina e glucagone sono considerati fattori di sazietà poiché riducono l’assunzione del cibo. La beta-endorfina è invece implicata in stati*di*aumentata ingestione di alimenti: la sua concentrazione è alta in ratti geneticamente obesi; il digiuno ne provoca una diminuzione. Per semplicità si può dire che quando ingeriamo del cibo i nervi dello stomaco trasmettono impulsi differenti e l’ipotalamo li traduce come messaggio “stomaco pieno”,**allora rilascia delle sostanze necessarie per dare il comando “stop mangiare”.

          Proprio come il prezioso Indice Glicemico, conoscere l’indice di sazietà degli alimenti ci permette*di*stilare dei piani nutrizionali senza lo stress che spesso segue una manipolazione calorica.

          Il*Satiety*Index*(indice di sazietà) è stato sviluppato in una ricerca scientifica condotta dal team di**Holt*e*Brand-Miller*presso l’Università di Sydney, che nel 1996 ha pubblicato una lista con l’Indice Glicemico di 600 cibi; solo 38 cibi sono stati testati per valutare il loro indice di sazietà, in previsione ad un adeguato trattamento per l’obesità.

          Holt, et al*hanno*diviso i 38 cibi in 6 categorie (frutta, prodotti al forno, snack, cereali ricchi di*carbo, cibi iperproteici e cereali da colazione). Questi cibi suddivisi in porzioni con identico apporto calorico (240Cal) sono*stateproposte separatamente ad un gruppo di soggetti. Il senso di Sazietà è stato misurato valutando le sensazioni di “sazietà” descritte dai soggetti rispetto ad un gruppo di controllo. In base ai risultati registrati si è stilata una tabella con cibo testato e relativo Indice di Sazietà prendendo come riferimento il pane bianco.

          Inviato dal mio GT-I9300 con Tapatalk 2
          Il discorso neurobiologico è interessante e sono il primo a cui interessa. Ma quello viene dopo e ne hai preso solo la parte 'grezza', quella che dal corpo giunge all'ipotalamo, al talamo ecc. Che mi dici di tutte le afferenze dai sistemi visivo, vestibolare, limbico che si integrano e fanno partire o inibire il 'driving' verso il cibo?

          La Neurobiologia qui può solo stare ad osservare perché analizzare tutte le vie e capirne le integrazioni è, al momento, impossibile. Chissà forse tra molti anni sarà fatto, ma per ora possiamo solo stare a guardare. La spiegazione va data in termini più mentali e, purtroppo, anche metafisici.

          L'Indice di Sazietà è ottima cosa, ma con quali cibi è stato valutato? Perché visto che hai tirato fuori i centri di fame e sazietà, sai che basta un po' di zucchero per salutarli in pochi secondi.
          --
          Vincenzo T | Oukside | www.oukside.com

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          • STK
            Bodyweb Member
            • Jan 2011
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            Originariamente Scritto da spot86 Visualizza Messaggio
            A livello antropologico, un uomo che si ferma per mangiare una lepre (ussignur) sapendo però che poco più in là ci sono cinghiali che può facilmente catturare, per sfamare se stesso ed il suo branco (famiglia), perde tempo prezioso anche perché dopo il pasto sarà meno abile e lucido a catturare la preda più grande.
            Mancano solo il leone e la gazzella che al 25° chilometro si fermano per rifiatare ed abbeverarsi al laghetto Gatorade. Poi il quadro è completo.

            ma lo so che sparerete lo stesso ad altezza uomo

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            • Maab
              Paleo Mistress
              • Mar 2010
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              • Roma
              • Send PM

              Originariamente Scritto da spot86 Visualizza Messaggio
              Diciamo che per naturale intendo tutto ciò che rientra in:

              - cibi prettamente naturali (mangiati tal quali);
              - cibi i cui processi di lavorazione sono naturali: non è facile identificarli, diciamo che sono quelli la cui lavorazione riguarda la lavorazione di un solo prodotto e non un 'mistone' di vari elementi; inoltre con l'ausilio di elementi naturali. Ad esempio il formaggio è naturale (caglio, sale, riscaldamento, conservazione), il formaggino non lo è (viene usato un composto che fa precipitare il calcio rompendo dei legami e dando la consistenza cremosa).
              Sono abbastanza d'accorco con ciò che dici tranne.. il formaggio naturale? Magari quello a latte crudo..forse..

              comunque io suppongo che se mangiassimo solo cose stra naturali, ecco magar anche senza cottura, non so, non si ingrasserebbe perché più di tanto non ce la faremmo a mangiarne. forse impareremmo a sentire lo stimolo di sazietà
              ...essa galoppa da una notte
              all'altra attraverso i cervelli degli amanti,
              e allora essi sognan d'amore...


              You are what you eat


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              • naoto
                cavaliere prolisso
                • Feb 2005
                • 5375
                • 970
                • 529
                • roma
                • Send PM

                Originariamente Scritto da Maab Visualizza Messaggio
                Sono abbastanza d'accorco con ciò che dici tranne.. il formaggio naturale? Magari quello a latte crudo..forse..

                comunque io suppongo che se mangiassimo solo cose stra naturali, ecco magar anche senza cottura, non so, non si ingrasserebbe perché più di tanto non ce la faremmo a mangiarne. forse impareremmo a sentire lo stimolo di sazietà
                Io credo che, più che altro, se mangiassimo solo cose "stra-naturali", vivremmo al villaggio dei puffi.
                Lonely roses slowly wither and die

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                • Maab
                  Paleo Mistress
                  • Mar 2010
                  • 1242
                  • 46
                  • 15
                  • Roma
                  • Send PM

                  Ci sono persone che lo fanno e io ne conosco. Ovviamente con i limiti e i compromessi della vita moderna, vale a dire comprando le cose al super e non coltivandole nel proprio orticello.
                  ...essa galoppa da una notte
                  all'altra attraverso i cervelli degli amanti,
                  e allora essi sognan d'amore...


                  You are what you eat


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                  • TreXerT
                    Bodyweb Advanced
                    • Jan 2011
                    • 1668
                    • 163
                    • 125
                    • SA
                    • Send PM

                    Dipende dalla definizione di "naturale". IMHO come per tutte le cose, con la paleo si sta cadendo nell'estremismo opposto. Avete ragione a dire che le porcherie piene di roba chimica e grassi trans sono, appunto, porcherie. Sacrosanta verità. Il problema è che si è partiti demonizzando quelle, poi si è passati per i carboidrati raffinati in genere (pasta, pane, e tutto ciò che non sia completamente integrale e crudo) ed ora mi togliete pure tutta la roba anche solo "lavorata" tipo i latticini?

                    Cioè, capisco che il progresso ci ha portati indubbiamente a farci del male (merendine), ma per me il formaggio, ma anche la lavorazione dei cereali, fanno parte dell'evoluzione dell'uomo non meno che la cottura o la lampadina
                    Broscientist shatterer
                    Impostare una dieta | MxBody: FAQ
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                    • xNAPx
                      Bodyweb Advanced
                      • Aug 2012
                      • 894
                      • 27
                      • 11
                      • Send PM

                      proprio per i motivi da te esposti, la tanto demonizzata pizza, io non la ritengo il cibo del demonio, discorso diverso per i quantitativi medi, ma se si è bravi a calcolarla nell'intrito giornaliero non capisco perchè dovrei considerarla il cibo del demonio, chiusa questa parentesi, ci terrei a precisare che secondo me il nostro corpo non ragiona proprio alla bisogna, il nostro corpo d'istinto ci chiede sempre un poco di più di quello che ci serve realmente, proprio per il già citato istinto di sopravvivenza, perchè se non gli diamo abbastanza nutrimento da creare scorte per periodi di magra, si attiverà da solo rallentando, quindi sono convinto che mangiare ad istinto non sia la strada giusta per la definizione, ma solo per il mantenimento delle funzioni vitali ed eventuae accumulo di riserve per momenti peggiori

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                      • naoto
                        cavaliere prolisso
                        • Feb 2005
                        • 5375
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                        • roma
                        • Send PM

                        Originariamente Scritto da Maab Visualizza Messaggio
                        Ci sono persone che lo fanno e io ne conosco. Ovviamente con i limiti e i compromessi della vita moderna, vale a dire comprando le cose al super e non coltivandole nel proprio orticello.
                        La mia era chiaramente una provocazione.

                        Ma ciò che mi lascia basito è il solo pensare ad uno stile di vita basato su abitudini alimentari (e di attività fisica, di conseguenza) il più possibile "naturali". Come è possibile, se non come dici tu, curandomi l'orticello e pascolando le mie mucche, alimentarsi in modo "naturale"? Non contando la miriade di fattori contigenti che entrano in gioco nel percorso tra produzione e consumo di un qualsiasi alimento (penso, banalmente, ai processi di cottura, con i nostri strumenti "spuntati", padelle, etc...)

                        Ma poi tutto questo per avere un fisico quanto più asciutto e muscoloso, che è ciò che di meno "naturale" ci possa essere.
                        Lonely roses slowly wither and die

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                        • spot86
                          Vincenzo Tortora
                          • Dec 2006
                          • 12497
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                          • Send PM

                          Originariamente Scritto da TreXerT Visualizza Messaggio
                          Dipende dalla definizione di "naturale". IMHO come per tutte le cose, con la paleo si sta cadendo nell'estremismo opposto. Avete ragione a dire che le porcherie piene di roba chimica e grassi trans sono, appunto, porcherie. Sacrosanta verità. Il problema è che si è partiti demonizzando quelle, poi si è passati per i carboidrati raffinati in genere (pasta, pane, e tutto ciò che non sia completamente integrale e crudo) ed ora mi togliete pure tutta la roba anche solo "lavorata" tipo i latticini?

                          Cioè, capisco che il progresso ci ha portati indubbiamente a farci del male (merendine), ma per me il formaggio, ma anche la lavorazione dei cereali, fanno parte dell'evoluzione dell'uomo non meno che la cottura o la lampadina
                          Di fatti anche io la penso in questo modo. Avere carne sempre disponibile, latte, uova, formaggio, riso... è un processo dell'evoluzione, che l'organismo stesso è in grado di gestire.

                          In altri alimenti invece, ci sono sostanze che agiscono in modo farmacologico (cambiano la biochimica contro ciò che naturalmente avverrebbe) come i conservanti, glutammato, aspartame ecc.
                          --
                          Vincenzo T | Oukside | www.oukside.com

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                          • Efesto
                            Bodyweb Advanced
                            • Apr 2012
                            • 293
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                            • Send PM

                            scusa, ma non mi è chiaro un concetto... tu dici che se il corpo ha qualcosa, e preso molto, poi spende tutto quel molto per averne ancora di più? In pratica uno dovrebbe avere sempre più fame? Sono sicuro che ho frainteso qualcosa io... comunque non penso che mangiare oltre sazietà e quindi ingrassare significhi strisciare il giorno dopo...

                            Ad ogni modo... tu cosa ne penseresi di una dieta Warrior PURA (quindi niente di niente di calorie prima di sera) mangiando poi a sazietà da quintali di verdure, carne, legumi, formaggi, oli vari, frutta fresca, frutta secca e modeste quantità di pane integrale?
                            Originariamente Scritto da Templare
                            ma come fai a tenere sotto controllo da bf?

                            Originariamente Scritto da domen3
                            vado a trans

                            Originariamente Scritto da Templare
                            e perché a me non funziona allora

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                            • francesco_espo
                              Stressbuilder
                              • Aug 2008
                              • 4179
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                              • The City
                              • Send PM

                              Originariamente Scritto da spot86 Visualizza Messaggio
                              Parli dei geni ob/ob, un deficit leptinico puro, cosa rarissima negli esseri umani!

                              E poi c'è anche da fare una distinzione (quella che cerco di fare dall'inizio); diciamo volgarmente tra 'fame' e 'voglia'.

                              La fame è quella istintiva, il bisogno reale dell'organismo. La voglia è il desiderio di mangiare, anche se non si ha fame.

                              Una carenza leptinica non provoca 'fame' ma 'voglia'. Hai mai notato che ad un certo punto, dopo un lungo periodo di ipocalorica, magari non ben fatta, il tuo metabolismo si abbassa, tu sei più letargico, più lento, meno energico ed anche i segnali di fame sono attenuati?? (no acquolina, no crampi, no attivazione -cognitiva e fisica- che ti fa scattare...)

                              Quello che però aumenta è la voglia di mangiare qualcosa, magari di dolce.



                              Su questo non ci piove!



                              L'esempio sul forum è gagan (era, mi sa non scrive più)
                              Spot non so quale sia la statistica di questa mutazione, ma bisogna ricordarsi che bodyweb raccoglie alcune delle persone più "disperate" per condizioni fisiche/mancanza di risultati, quindi non mi stupirebbe che ci fosse qualche caso simile. Oltre gagan qui ne ho visti molti che arrivano a quote caloriche altissime, assumendo anche un mare di schifezze e rimanendo puliti. Vedi cardi, mark23, emaz. Son tutti piccolini (d'età) ma immagino che fra 10 anni non è che possano aver bisogno di un mare di calorie in meno, a maggior ragione se in questi anni aumentano di massa metabolicamente attiva.

                              ---------- Post added at 00:03:08 ---------- Previous post was at 00:00:28 ----------

                              Originariamente Scritto da spot86 Visualizza Messaggio
                              In altri alimenti invece, ci sono sostanze che agiscono in modo farmacologico (cambiano la biochimica contro ciò che naturalmente avverrebbe) come i conservanti, glutammato, aspartame ecc.
                              Spot a proposito di ciò, ti volevo chiedere cosa ne pensi degli alimenti di soia. Ne ho lette di tutti i colori sui fitoestrogeni, sia che abbiano effetti negativi per noi uomini (mimando gli estro) sia che invece abbiano effetti positivi in quanto occupando i recettori degli estro ed essendo più blandi degli estro che normalmente ci viaggiano dentro vadano in qualche modo a tamponare i normali fenomeni estrogenici.
                              It is criminal to steal a purse, daring to steal a fortune, a mark of greatness to steal a crown. The blame diminishes as the guilt increases.

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                              • spot86
                                Vincenzo Tortora
                                • Dec 2006
                                • 12497
                                • 883
                                • 644
                                • Send PM

                                Originariamente Scritto da Efesto Visualizza Messaggio
                                scusa, ma non mi è chiaro un concetto... tu dici che se il corpo ha qualcosa, e preso molto, poi spende tutto quel molto per averne ancora di più? In pratica uno dovrebbe avere sempre più fame? Sono sicuro che ho frainteso qualcosa io... comunque non penso che mangiare oltre sazietà e quindi ingrassare significhi strisciare il giorno dopo...

                                Ad ogni modo... tu cosa ne penseresi di una dieta Warrior PURA (quindi niente di niente di calorie prima di sera) mangiando poi a sazietà da quintali di verdure, carne, legumi, formaggi, oli vari, frutta fresca, frutta secca e modeste quantità di pane integrale?
                                Il corpo ha tanto e spende tanto per ri-avere tanto.
                                Il punto è che il 'tanto' varia sempre... è troppo difficile capirsi così scrivendo, mi rendo conto che quando parlo a voce di tutto questo, i concetti possono chiarirsi molto più facilmente... dovremmo fare una videoconferenza

                                Sulla Warrior pura sono totalmente favorevole, sarà che io sono un WD-er!
                                Fatta però anche con i carboidrati...

                                Originariamente Scritto da francesco_espo Visualizza Messaggio
                                Spot a proposito di ciò, ti volevo chiedere cosa ne pensi degli alimenti di soia. Ne ho lette di tutti i colori sui fitoestrogeni, sia che abbiano effetti negativi per noi uomini (mimando gli estro) sia che invece abbiano effetti positivi in quanto occupando i recettori degli estro ed essendo più blandi degli estro che normalmente ci viaggiano dentro vadano in qualche modo a tamponare i normali fenomeni estrogenici.
                                Ho sempre letto studi di effetti estrogenizzanti ma mai indagato i meccanismi molecolari che mi stai dicendo.

                                Ho capito però il senso di quello che dici ed è carina come spiegazione, ma bisognerebbe vedere quali sono i livelli normali e quindi gli effetti normali degli estrogeni negli uomini, e paragonarli con quelli che si hanno quando sono presenti sostanze estrogeno-simili.

                                Ovvero: la quantità di fitoestrogeni che si assumono è in grado di diminuire significativamente gli effetti del normale livello di estrogeni circolanti?
                                --
                                Vincenzo T | Oukside | www.oukside.com

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