La classificazione delle fonti di carboidrati basata sulla loro reale “velocità” (indice glicemico) è utilissima.
1) Negli ultimi 20 anni:
- l'apporto di grasso è diminuito
- mentre il numero di individui sovrappeso o che hanno sviluppato patologie croniche è aumentato dramaticamente;
- le calorie provenienti dai carboidrati sono anche aumentate (tra l'altro il boom di prodotti light senza grassi o con ridotto contenuto di grassi è un fenomeno degli ultimi 10-15 anni);
2) La classificazione delle fonti di carboidrati basata sull'indice glicemico è utile e può realmente “misurare” gli effetti dell'alimento (anche ormonali!!) nel corpo;
3) I carboidrati ad alto indice glicemico causano:
- un forte incremento del glucosio ematico;
- un forte incremento dell'insulina ematica;
4) L'apporto quotidiano di carboidrati ad alto indice glicemico è associato con un accresciuto rischio di malattie croniche come obesità, malattie cardiovascolari e diabete.
In conclusione, possiamo ottenere importanti ulteriori benefici per mezzo di una alimentazione a basso indice glicemico, che tenga conto, quindi, anche di questi parametri, oltre che di grammi e calorie.
FONTE COMMENTATA:
Crit Rev Food Sci Nutr. Low-glycemic-load diets: impact on obesity and chronic diseases.
1) Negli ultimi 20 anni:
- l'apporto di grasso è diminuito
- mentre il numero di individui sovrappeso o che hanno sviluppato patologie croniche è aumentato dramaticamente;
- le calorie provenienti dai carboidrati sono anche aumentate (tra l'altro il boom di prodotti light senza grassi o con ridotto contenuto di grassi è un fenomeno degli ultimi 10-15 anni);
2) La classificazione delle fonti di carboidrati basata sull'indice glicemico è utile e può realmente “misurare” gli effetti dell'alimento (anche ormonali!!) nel corpo;
3) I carboidrati ad alto indice glicemico causano:
- un forte incremento del glucosio ematico;
- un forte incremento dell'insulina ematica;
4) L'apporto quotidiano di carboidrati ad alto indice glicemico è associato con un accresciuto rischio di malattie croniche come obesità, malattie cardiovascolari e diabete.
In conclusione, possiamo ottenere importanti ulteriori benefici per mezzo di una alimentazione a basso indice glicemico, che tenga conto, quindi, anche di questi parametri, oltre che di grammi e calorie.
FONTE COMMENTATA:
Crit Rev Food Sci Nutr. Low-glycemic-load diets: impact on obesity and chronic diseases.