Mi hai fatto nascere la curiosità e appena rientro vado a dare un occhiata, intanto per quello che ricordo e su cui mi sento abbastanza sicuro:
In seguito a stimoli che non stiamo qui a spiegare si ha mobilitazione delle riserve di trigliceridi, questi sono portati al fegato e scissi a dare tre molecole di acido grasso e una di glicerolo, le prime sono utilizzate a scopo energetico nei tessuti principali mentre il glicerolo entra in un mini ciclo (tra l'altro di recente scoperta) dove va incontro a 2 o 3 reazioni (e forse è anche fosforilato, forse shuttle glicerolo-3fosfato??purtroppo non ricordo bene questi passaggi) che permettono di riutilizzarlo per un altra via metabolica, appunto la gluconeogenesi.
Però c'è da dire una cosa, il ciclo dei trigliceridi presenta un aspetto molto rilevante: di tutti i trigliceridi mobilitati solo il 30% o meno è utilizzato, il resto torna al tessuto adiposo.
Tu dirai, ma che senso mobilitare tutte ste riserve se poi ne usi meno della metà? È una forma di prevenzione, per il nostro organismo il tessuto adiposo è l'unico tessuto adibito all'accumulo e alla conservazione di preziosa energia. Di conseguenza i trigliceridi devono essere "salvati" da un eccessivo utilizzo e tornano così al punto di partenza. Questo ritorno al punto di partenza per il nostro corpo è vista come una sicurezza a lungo andare.
Quindi capirai che la quantità di glicerolo che viene utilizzata a scopo gluconeogenetico è minima, FORSE al punto da essere trascurabile, cosa che porterebbe a dire che i grassi non fanno gluconeogenesi. Però ripeto, sono curioso di leggere qualcosa di più approfondito.
Inviato dal mio Xperia Active
---------- Post added at 16:13:30 ---------- Previous post was at 11:50:32 ----------
Dunque, sono andato a rivedere sul testo di biochimica, e purtroppo non ho trovato nulla che sia connesso alla gluconeogenesi.
Specificando quello che non ricordavo e che manca nel post precedente: abbiamo detto che il 70% dei trigliceridi non sono utilizzati e dal fegato tornato al tessuto adiposo, questi però nonostante tutto vengono comunque degradati ad acidi grassi liberi e glicerolo, per poi essere nuovamente riconvertiti in trigliceridi, come dicevo, un ciclo futile un po insensato la cui ragione non è ancora ben nota. Per il ripetersi del ciclo è necessario glicerolo-3-fosfato, da dove proviene? Ecco quello che intendevo dire: gliceroneogenesi. In poche parole, dal piruvato si ottiene diidrossiacetonefosfato, e da quest'ultimo glicerolo-3-fosfato per azione di una deidrogenasi.
In sostanza, da quello che ho letto, e come pensavo, neanche il glicerolo c'entra nulla con la gluconeogenesi: mi sento quindi di dire quello che ho sempre pensato: dagli acidi grassi in eccesso non si ottiene mai glucosio, ma sono direttamente immagazzinati in trigliceridi di riserva nel tessuto adiposo, sono un substrato energetico diretto.
In seguito a stimoli che non stiamo qui a spiegare si ha mobilitazione delle riserve di trigliceridi, questi sono portati al fegato e scissi a dare tre molecole di acido grasso e una di glicerolo, le prime sono utilizzate a scopo energetico nei tessuti principali mentre il glicerolo entra in un mini ciclo (tra l'altro di recente scoperta) dove va incontro a 2 o 3 reazioni (e forse è anche fosforilato, forse shuttle glicerolo-3fosfato??purtroppo non ricordo bene questi passaggi) che permettono di riutilizzarlo per un altra via metabolica, appunto la gluconeogenesi.
Però c'è da dire una cosa, il ciclo dei trigliceridi presenta un aspetto molto rilevante: di tutti i trigliceridi mobilitati solo il 30% o meno è utilizzato, il resto torna al tessuto adiposo.
Tu dirai, ma che senso mobilitare tutte ste riserve se poi ne usi meno della metà? È una forma di prevenzione, per il nostro organismo il tessuto adiposo è l'unico tessuto adibito all'accumulo e alla conservazione di preziosa energia. Di conseguenza i trigliceridi devono essere "salvati" da un eccessivo utilizzo e tornano così al punto di partenza. Questo ritorno al punto di partenza per il nostro corpo è vista come una sicurezza a lungo andare.
Quindi capirai che la quantità di glicerolo che viene utilizzata a scopo gluconeogenetico è minima, FORSE al punto da essere trascurabile, cosa che porterebbe a dire che i grassi non fanno gluconeogenesi. Però ripeto, sono curioso di leggere qualcosa di più approfondito.
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Dunque, sono andato a rivedere sul testo di biochimica, e purtroppo non ho trovato nulla che sia connesso alla gluconeogenesi.
Specificando quello che non ricordavo e che manca nel post precedente: abbiamo detto che il 70% dei trigliceridi non sono utilizzati e dal fegato tornato al tessuto adiposo, questi però nonostante tutto vengono comunque degradati ad acidi grassi liberi e glicerolo, per poi essere nuovamente riconvertiti in trigliceridi, come dicevo, un ciclo futile un po insensato la cui ragione non è ancora ben nota. Per il ripetersi del ciclo è necessario glicerolo-3-fosfato, da dove proviene? Ecco quello che intendevo dire: gliceroneogenesi. In poche parole, dal piruvato si ottiene diidrossiacetonefosfato, e da quest'ultimo glicerolo-3-fosfato per azione di una deidrogenasi.
In sostanza, da quello che ho letto, e come pensavo, neanche il glicerolo c'entra nulla con la gluconeogenesi: mi sento quindi di dire quello che ho sempre pensato: dagli acidi grassi in eccesso non si ottiene mai glucosio, ma sono direttamente immagazzinati in trigliceridi di riserva nel tessuto adiposo, sono un substrato energetico diretto.
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