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Sicuri che mantenere alla lunga una dieta low carb, sia la migliore cosa?
Cioè io ho paura di sviluppare un 'intolleranza ai carbo, cioè non tollerarli più come un tempo dato che il mio organismo ne è stato privato alla lunga
Cosa ne dite?
Originally posted by Derek Sicuri che mantenere alla lunga una dieta low carb, sia la migliore cosa?
Cioè io ho paura di sviluppare un 'intolleranza ai carbo, cioè non tollerarli più come un tempo dato che il mio organismo ne è stato privato alla lunga
Cosa ne dite?
Dipende da cosa intendi per low carb.
In una dieta chetogenica seguita per molti anni, si potrebbe manifestare chetosi anche dopo essere tornati in un regime alimentare isocalorico, ma questo è alquanto raro.
Considera che il pregio delle diete ipoglucidiche risiede nel fatto che l'organismo impara ad utilizzare al massimo i grassi alimentari e di riserva, migliorando lo stoccaggio dei carboidrati quasi esclusivamente nei muscoli e fegato.
protratte a lungo le low-carb (pensatela come volete) certo salutariamente non sono delle migliori......
Pone il nostro fegato a delicati sforzi metabolici (tra chetoni, deamminazione di aminoacidi, prodotti di rifiuto ecc), per cui per brevi periodi potrebbero risultare utili (cutting o post-uso insulina)......ma certo nn può diventare un regime da seguire per molti anni...
Però c'è anche da spezzare una lancia a suo favore: per coloro che hanno utilizzato (per qualunque scopo) CRONICAMENTE diete medio-iperglucidiche (qualunque essa sia), utilizzare brevi periodi di low carb (poche settimane) significa eliminare l'insulinoresistenza (che si portrebbe avere da un lungo periodo con alti carbo) e di riallenare, anche se in modo blando, il pancreas a funzionare correttamente (ovvero secrezioni di insulina diminuite)
protratte a lungo le low-carb (pensatela come volete) certo salutariamente non sono delle migliori......
Pone il nostro fegato a delicati sforzi metabolici (tra chetoni, deamminazione di aminoacidi, prodotti di rifiuto ecc), per cui per brevi periodi potrebbero risultare utili (cutting o post-uso insulina)......ma certo nn può diventare un regime da seguire per molti anni...
Verissimo nel caso di una dieta ipercalorica, se però confrontiamo i valori ematici delle popolazioni nordiche che fanno abitualmente uso di cibi ad alto contenuto di grassi (buoni) non hanno niente a che competere con le popolazioni mediterranee.
Poi vabbé ognuno è diverso, se io ho le analisi perfette non vedo perché dovrei dire che la dieta che seguo mi debba far male... non è il top dal punto di vista salutistico forse, ma lo è anche per la maggior parte delle diete per bbers.
In effetti un ciclo di low carb può essere un fatto positivo per l'atleta, e può giustamente combattere l'assuefazione ai carboidrati, specie dopo periodi di ipercalorica.
Per quanto riguarda i nordici, in particolare gli eschimesi, c'è la possibilità che siano frutto di selezione naturale, cioè che nel corso dell'evoluzione quei soggetti in cui il dna presentava mutazioni favorevoli al regime dietetico ipoglucidico abbiano preso il sopravvento sugli altri.
E non è un'ipotesi campata in aria, è la legge fondamentale su cui si è sviluppato ed evoluto il genere umano.
C'è poi da dire che non abbiamo precisi dati sugli esami ematochimici di eschimesi, e che comunque nonostante presentino la più bassa incidenza di mortalità per cause cardiocircolatorie, sono una popolazione con un'età media molto bassa, considerando che a tutt'oggi le cause di morte per assideramento o incidenti sulla caccia sono diminuiti rispetto al passato.
E inoltre una ingente quota dei grassi assunti viene conservata sotto cute x isolare dal freddo e ossidata nel grasso bruno interscapolare - perirenale (più sviluppato rispetto a noi) a scopo termogenetico.
Originally posted by wildcat In effetti un ciclo di low carb può essere un fatto positivo per l'atleta, e può giustamente combattere l'assuefazione ai carboidrati, specie dopo periodi di ipercalorica.
Per quanto riguarda i nordici, in particolare gli eschimesi, c'è la possibilità che siano frutto di selezione naturale, cioè che nel corso dell'evoluzione quei soggetti in cui il dna presentava mutazioni favorevoli al regime dietetico ipoglucidico abbiano preso il sopravvento sugli altri.
E non è un'ipotesi campata in aria, è la legge fondamentale su cui si è sviluppato ed evoluto il genere umano.
C'è poi da dire che non abbiamo precisi dati sugli esami ematochimici di eschimesi, e che comunque nonostante presentino la più bassa incidenza di mortalità per cause cardiocircolatorie, sono una popolazione con un'età media molto bassa, considerando che a tutt'oggi le cause di morte per assideramento o incidenti sulla caccia sono diminuiti rispetto al passato.
E inoltre una ingente quota dei grassi assunti viene conservata sotto cute x isolare dal freddo e ossidata nel grasso bruno interscapolare - perirenale (più sviluppato rispetto a noi) a scopo termogenetico.
Originally posted by wildcat In effetti un ciclo di low carb può essere un fatto positivo per l'atleta, e può giustamente combattere l'assuefazione ai carboidrati, specie dopo periodi di ipercalorica.
Per quanto riguarda i nordici, in particolare gli eschimesi, c'è la possibilità che siano frutto di selezione naturale, cioè che nel corso dell'evoluzione quei soggetti in cui il dna presentava mutazioni favorevoli al regime dietetico ipoglucidico abbiano preso il sopravvento sugli altri.
E non è un'ipotesi campata in aria, è la legge fondamentale su cui si è sviluppato ed evoluto il genere umano.
C'è poi da dire che non abbiamo precisi dati sugli esami ematochimici di eschimesi, e che comunque nonostante presentino la più bassa incidenza di mortalità per cause cardiocircolatorie, sono una popolazione con un'età media molto bassa, considerando che a tutt'oggi le cause di morte per assideramento o incidenti sulla caccia sono diminuiti rispetto al passato.
E inoltre una ingente quota dei grassi assunti viene conservata sotto cute x isolare dal freddo e ossidata nel grasso bruno interscapolare - perirenale (più sviluppato rispetto a noi) a scopo termogenetico.
....discorso non inerente ai low carb, il grasso sotto cute, funziona come riserva e protezione al freddo, pongo a voi una domanda, visto che io pratico nuoto, è vero che questo sport crea sotto la pelle una minima ritenzione di grasso o protezione termica contro la bassa temperatura dell'acqua????? .
Originally posted by mikyRSM ....discorso non inerente ai low carb, il grasso sotto cute, funziona come riserva e protezione al freddo, pongo a voi una domanda, visto che io pratico nuoto, è vero che questo sport crea sotto la pelle una minima ritenzione di grasso o protezione termica contro la bassa temperatura dell'acqua????? .
Sì, per il principio di termoregolazione.. basta vedere le balene!
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