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Il rovescio della medaglia.

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    Il rovescio della medaglia.

    Per molti atleti è più grande il problema della definizione rispetto a quello della massa.
    Sono state proposte negli anni diverse strategie, molto spesso 'estreme', che vengono pubblicizzate ponendo molta enfasi sui risultati ma non sulle controindicazioni o sul 'rovescio della medaglia'.
    Delle diete chetogeniche o comunque a basso tenore di carboidrati ho già detto qualcosa, perlomeno sui possibili rischi a lungo termine, oggi volevo parlare di termogenici o meglio di agenti lipolitici.
    Per semplificare le cose i lipolitici sono sostanze che 'obbligano' il tessuto adiposo a rilasciare acidi grassi nel sangue.
    Ciò comporta una riduzione di grasso nel tessuto adiposo, ma attenzione, NON nell'organismo.
    Infatti i grassi liberi (nefa) vengono veicolati nel sangue dall'albumina, e di qui portati ai vari distretti.
    Bene.
    I vari distretti sono principalmente il fegato e il muscolo scheletrico.
    Cosa fanno questi tessuti?
    Semplice: assumono grassi dal sangue.
    Il tessuto muscolare assume grassi dal sangue in rapporto al loro utilizzo in miscela ossidativa, e durante un tipico allenamento coi pesi, a quanto ammonta l'ATP prodotto dall'ossidazione dei nefa?
    A una minima percentuale.
    Oppure il muscolo assume nefa sotto stimolazione insulinica.
    In una dieta low carb, in cui la secrezione insulinica è o almeno dovrebbe essere bassa, dove finiscono questi nefa rilasciati dal tessuto adiposo?
    Fatto salvo una bassa percentuale che viene impiegata dal muscolo a scopo durante -sembrerebbe- il debito di ossigeno, non ritornano nel tessuto adiposo (perhè assume nefa sotto stimolazione insulinica), ma vanno a depositarsi nel fegato.
    Il fegato di un soggetto a dieta a basso tenore di carboidrati sta già facendo un lavoro anomalo:
    - deve obbligatoriamente deamminare una quota considerevole di amminoacidi a scopo gluconeogenetico, producendo quindi urea;
    - il ciclo di krebs è rallentato e l'epatocita si riempie di acidi grassi, perchè non riesce ad ossidarli (rallenta la sintesi di ossalacetato da piruvato), e li smaltisce sintetizzando idrossimetilglutarato, beta idrossibutirrato, acetoacetato.
    Il fatto che dal sangue arrivino ancora acidi grassi determina un ulteriore aumento dei lipidi citoplasmatici, una situazione che si chiama steatosi, e che spesso è preludio di lesioni epatiche di maggior gravità, specialmente protraendo un simile regime dietetico.
    Il più potente epatoprotettore antisteatogeno è il glucosio, che presente a dosi sufficienti permette la completa ossidazione degli acidi grassi all'interno dell'epatocita.
    E che in diete low carb spesso è sotto il livello di guardia, per tempi troppo prolungati.

    #2
    Re: Il rovescio della medaglia.

    Originally posted by wildcat

    Il fegato di un soggetto a dieta a basso tenore di carboidrati sta già facendo un lavoro anomalo:
    - deve obbligatoriamente deamminare una quota considerevole di amminoacidi a scopo gluconeogenetico, producendo quindi urea;
    - il ciclo di krebs è rallentato e l'epatocita si riempie di acidi grassi, perchè non riesce ad ossidarli (rallenta la sintesi di ossalacetato da piruvato),




    Il più potente epatoprotettore antisteatogeno è il glucosio, che presente a dosi sufficienti permette la completa ossidazione degli acidi grassi all'interno dell'epatocita.

    Ottimo articolo Doc

    UPPPPPPPPPPPPPPPP

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