Ho trovato questo articolo scritto da questo "dott vanni jeni" in cui si demonizzano praticamente tutte le diete low carb....
Aldilà del fatto che penso che dica molte cose vere ma anche molte "balle" (vedasi appunto il discorso sul fallimento delle diete low carb), voi cosa ne pensate???
Salve
Sono Vanni Jeni mi occupo di formazione per quanto riguarda la preparazione atletica e l'alimentazione da seguire per il raggiungimento della prestazione abile.
L'argomento che mi preme precisare in questa sede, rispecchia con consuetudine i dubbi e i quesiti che solitamente mi vengono proposti durante le ore di formazione, da parte dei partecipanti.
Il problema sostanziale, che sucede spesso in Italia, a mio avviso, è che la scienza e la cultura viene trasferita attraverso sedi che non si fanno carico dell'ambiente scientifico moderno internazionale.
Ciò causa confusione e atteggiamenti che sfociano in falsi miti o dicerie su argomenti che invece vengono trattati in modo esaustivo su riviste scientifiche da parte di ricercatori e studiosi che sono presi in considerazione dai più importanti comitati scientifici a livello mondiale.
D'altra parte le nozioni elementari di biochimica, ufficialmente riconosciute, sono trascritte nei libri di biologia delle scuole medie, senza scomodare i grandi scienziati.
Sicuramente i forum non sono le sedi adatte per approfondire la ricerca culturale, ne tanto meno il parere di un amico che prova su di se pratiche che non hanno nessun riferimento...
Provo ad essere sintetico:
Dal punto di vista biochimico, i carboidrati rappresentano il substrato energetico preferenziale da parte delle cellule per ricavare energia, sia che si parli attività di tipo anaerobio che di tipo aerobico.
La quota di acidi grassi che vine usata come substrato energetico sono solo una parte dell'apporto energetico nel fabbisogno calorico quotidiano, e sono reclutati in modo massiccio (con finalità di dimagrimento) solo a livelli metabolici sub-massimali e in concomitanza di attività di endurance.
Ricordo a tal proposito che il lavoro è la risultante del prodotto della Forza per lo Spostamento per cui se voglio spendere molte energia derivante dal lavoro muscolare devo necessariamente innalzare tutti e due i parametri, la forza sviluppata dei muscoli per lo spostamento, in merito alla durata in cui la forza si manifesta.
In seconda analisi, in linea con i libri di biochimica delle scuole medie, il nostro organismo non può tollerare livelli glicemici molto bassi, tale che in una fase di digiuno prolungata o in concomitanza di attività di endurance, dove la richiesta di carboidrati è superiore alle riserve interne, il nostro organismo tende a auto-produrli in modo endogeno.
Questo processo, che viene chiamato gluco-neo-genesi, prende in carico le proteine, che sono il materiale strutturale del nostro corpo, e dei muscoli in particolare, le distrugge per ricavarci glucosio, che viene poi usato ai fini energetici.
Questo processo, non soltanto comporta la perdita di massa magra, cosa che mi sembra abbastanza grave, ma comporta un acidificazione progressiva organica per l'accumularsi dei gruppi amminici derivanti dalla distruzione delle proteine e dalla produzione di corpi chetonici che derivano dalla trasformazione dei grassi che non possono prendere parte del Ciclo di Krebs per assenza di glucosio.
Per concludere, e in accordo con la letteratura, tutte le diete che comportano un assunzione deficitaria di carboidrati a favore di grassi e proteine, comportano la perdita di massa magra e stati patologici di acidificazione organica, con sintomi vari e diversi, tra alcuni: astenia, nausea, calo dell'appetito, insonnia, crampi, irritabilità, perdita di peso (muscoli), coma chetonico...e mi fermo qua!
In merito a quanto detto non inserisco i riferimenti bibliografici in questa sede per non eccedere in pedanteria ma sono a disposizione per poterli fornire.
a presto
Vanni
Aldilà del fatto che penso che dica molte cose vere ma anche molte "balle" (vedasi appunto il discorso sul fallimento delle diete low carb), voi cosa ne pensate???
Salve
Sono Vanni Jeni mi occupo di formazione per quanto riguarda la preparazione atletica e l'alimentazione da seguire per il raggiungimento della prestazione abile.
L'argomento che mi preme precisare in questa sede, rispecchia con consuetudine i dubbi e i quesiti che solitamente mi vengono proposti durante le ore di formazione, da parte dei partecipanti.
Il problema sostanziale, che sucede spesso in Italia, a mio avviso, è che la scienza e la cultura viene trasferita attraverso sedi che non si fanno carico dell'ambiente scientifico moderno internazionale.
Ciò causa confusione e atteggiamenti che sfociano in falsi miti o dicerie su argomenti che invece vengono trattati in modo esaustivo su riviste scientifiche da parte di ricercatori e studiosi che sono presi in considerazione dai più importanti comitati scientifici a livello mondiale.
D'altra parte le nozioni elementari di biochimica, ufficialmente riconosciute, sono trascritte nei libri di biologia delle scuole medie, senza scomodare i grandi scienziati.
Sicuramente i forum non sono le sedi adatte per approfondire la ricerca culturale, ne tanto meno il parere di un amico che prova su di se pratiche che non hanno nessun riferimento...
Provo ad essere sintetico:
Dal punto di vista biochimico, i carboidrati rappresentano il substrato energetico preferenziale da parte delle cellule per ricavare energia, sia che si parli attività di tipo anaerobio che di tipo aerobico.
La quota di acidi grassi che vine usata come substrato energetico sono solo una parte dell'apporto energetico nel fabbisogno calorico quotidiano, e sono reclutati in modo massiccio (con finalità di dimagrimento) solo a livelli metabolici sub-massimali e in concomitanza di attività di endurance.
Ricordo a tal proposito che il lavoro è la risultante del prodotto della Forza per lo Spostamento per cui se voglio spendere molte energia derivante dal lavoro muscolare devo necessariamente innalzare tutti e due i parametri, la forza sviluppata dei muscoli per lo spostamento, in merito alla durata in cui la forza si manifesta.
In seconda analisi, in linea con i libri di biochimica delle scuole medie, il nostro organismo non può tollerare livelli glicemici molto bassi, tale che in una fase di digiuno prolungata o in concomitanza di attività di endurance, dove la richiesta di carboidrati è superiore alle riserve interne, il nostro organismo tende a auto-produrli in modo endogeno.
Questo processo, che viene chiamato gluco-neo-genesi, prende in carico le proteine, che sono il materiale strutturale del nostro corpo, e dei muscoli in particolare, le distrugge per ricavarci glucosio, che viene poi usato ai fini energetici.
Questo processo, non soltanto comporta la perdita di massa magra, cosa che mi sembra abbastanza grave, ma comporta un acidificazione progressiva organica per l'accumularsi dei gruppi amminici derivanti dalla distruzione delle proteine e dalla produzione di corpi chetonici che derivano dalla trasformazione dei grassi che non possono prendere parte del Ciclo di Krebs per assenza di glucosio.
Per concludere, e in accordo con la letteratura, tutte le diete che comportano un assunzione deficitaria di carboidrati a favore di grassi e proteine, comportano la perdita di massa magra e stati patologici di acidificazione organica, con sintomi vari e diversi, tra alcuni: astenia, nausea, calo dell'appetito, insonnia, crampi, irritabilità, perdita di peso (muscoli), coma chetonico...e mi fermo qua!
In merito a quanto detto non inserisco i riferimenti bibliografici in questa sede per non eccedere in pedanteria ma sono a disposizione per poterli fornire.
a presto
Vanni