Come mai ricominciare una dieta dopo un periodo di abbuffare è così difficile e poi dopo alcuni giorni lo diventa sempre meno?E' questione di glicemia, di dilatazione dello stomaco o cosa? come fare per rendere l'adattamento più facile?
Adattarsi alla dieta
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Abitudine? Binge eating? Food craving? I motivi possono essere vari.
Seguire un'alimentazione a base magari di cibi che uno non gradisce quasi come fosse una cosa forzata, con un fine magari che si vede come irraggiungibile, credo sia difficile: basta un momento in cui hai una crisi, ti vien meno quella forza di volontà che ti spinge a fare sacrifici, perdi di vista l'obiettivo che ti sei prefissato, ti fai prendere dallo sconforto e cominci a mangiare qualsiasi cosa che ti passa davanti. Poi ti penti e ricominci da 0, di nuovo, e poi ancora sgarri, e poi ricominci... circolo vizioso.
Invece uno dovrebbe fare della propria alimentazione uno stile di vita, che sia massa o definizione non conta: fare una cernita dei cibi (ovviamente cose salutari, non si può immaginare di avere dei risultati a base di Coca Cola e McDonald) che potrebbero piacere e si va avanti con quelli, modulando le porzioni a seconda del traguardo. Mano a mano se sei stato costante, vedi l'obiettivo avvicinarsi e i cibi che magari fino ad allora avevi demonizzato/evitato, cominciano a piacerti sempre di più, ti stanno "simpatici".
Io 1 anno fa mangiavo pane e nutella 3-4 volte al giorno, ora vado avanti con frutta secca, albumi e verdure che non avevo mai toccato (e schifato), e non potrei star meglio.Last edited by Otoha; 22-03-2012, 14:54:22."E' ben provato che con un'aria devota e un'azione pia inzuccheriamo lo stesso diavolo." (Amleto, 3.1.46-49)
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Il post è interessante; secondo me le questioni sono molte e si intrecciano tutte fra di loro. Però sicuramente un buon modo di rendere l' adattamento più facile è quello di apportare modifiche graduali. Mi spiego meglio; fino ad ora hai mangiato tutti i giorni 5 cucchiai di nutella o altre schifezze?Allora magari da adesso decidi di diminuire a 4 i cucchiai di nutella. La settimana dopo 3 poi quella ancora dopo 2, ecc. Nel frattempo introduci cibi più "salubri" mantenendo più o meno la stessa percentuale macro. E così vai avanti fino a quando non hai eliminato tutte le schifezze e i 5 cucchiai di nutella. Alla fine resta da migliorare la percentuale dei macro, che prima, andando avanti a schifezze probabilmente era piuttosto tendente a percentuali di carbo e grassi alte.
Secondo me così non senti per nulla quel senso di "privazione" che incombe ogni volta che inizi una dieta. Chiaramente l' esempio che ho preso è solo per rendere l' idea ed il primo che mi è venuto in mente.sigpicè il carico che stimolando il sistema ormonale, dà volume al muscolo
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Ciao otoha..nello specifico mi riferisco proprio al Binge eating..però il problema nel seguire la dieta di certo non è perchè mangio cose che non mi piacciono..il mio problema è che per me è difficile controllarmi.Se per esempio ho voglia di un dolce magari con la volontà sono capace di trattenermi e non mangiarlo proprio, ma se invece decido di mangiarne solo un pezzettino poi per me non divorarlo tutto diventa difficile.
Questo fa si che un approccio come quello di emaz diventi un'impresa per me..
In pratica alterno periodi di abbuffate a un regime alimentare ineccepibile.Faccio fatica a trovare l'equilibrio.
Il momento più difficile è proprio ricominciare la dieta dopo un periodo di abbuffate.Last edited by Thomas Angelo; 22-03-2012, 15:17:00.
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Guarda, io ti posso dire solo che anche per me era così, e cosa mi ha salvato è stata la lettura. Più leggevo, più mi informavo, più ho capito che certe cose dovevo evitarle.
Non voglio entrare nel drastico, ma ti faccio un esempio veramente banale: uno dei miei piatti preferiti è sempre stata la pizza. Sono andato avanti a lungo concedendomela come pasto libero, ma spesso finivo per mangiarne di più del dovuto e forse anche per una scarsa pulizia nella dieta non vedevo risultati e questo mi andava stretto. Anche perchè per me è importante sapere di poter arrivare ad una bassa quota di massa grassa, e vedere l'obiettivo allontarsi mi faceva perdere le speranze. Poi ho letto ancora più approfonditamente, e sono ad esempio capitato su un blog, di un ragazzo che scrive in sostanza: "ci sono ragazzi che possono passare le giornate a mangiare pizza, dolci, gelati, pasta e quant'altro e continuano ad avere degli addominali d'acciaio; se tu stai leggendo questa pagina, non sei tra questi. Quindi fai una scelta: la pizza o gli addominali".
Può sembrare drastico, ma non è così, è 1 mese che non mangio più pizza e 2 settimane che non mi concedo più free-meal, e sto meglio. Perchè non arrivo col patema di mangiare più del dovuto il giorno libero, ma soprattutto perchè i risultati in 1 mese sono incredibilmente più visibili. Costanza e forza di volontà.
La mente pone i limiti, il cuore li supera..."E' ben provato che con un'aria devota e un'azione pia inzuccheriamo lo stesso diavolo." (Amleto, 3.1.46-49)
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è un po' come chi ha la dipendenza dal fumo ...
tentare di smettere diminuendo piano piano le sigarette giornaliere non serve a nulla ! O si da un taglio netto altrimenti non si perderà mai la dipendenza !
ve lo dice uno che per 20 anni ha fumato 30 sigarette al giorno !
Chiaro che una volta ogni tanto uno sgarro ci sta ma deve essere lo sgarro e per sgarro non si intende un giorno nel quale possiamo sfondarci di tutto e di piu' ogni settimana.
Poi dipende la pizza a mio avviso è quanto di meno deleterio ci sia in giro aggiustandola con i giusti ingredienti ...
la cosa che massacra di piu' sono quei piattoni di pasta enormi al ragu' dove nel fondo del piatto troviamo 1 cm di grassi da burro e olii vari , le patate fritte , i fast food con i loro dolcetti o hamburger , merendine a base di grassi idrogenati , e robe simili ...
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Originariamente Scritto da Otoha Visualizza MessaggioPuò sembrare drastico, ma non è così, è 1 mese che non mangio più pizza e 2 settimane che non mi concedo più free-meal, e sto meglio. Perchè non arrivo col patema di mangiare più del dovuto il giorno libero, ma soprattutto perchè i risultati in 1 mese sono incredibilmente più visibili. Costanza e forza di volontà.
La mente pone i limiti, il cuore li supera...
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è un po' come chi ha la dipendenza dal fumo ...
tentare di smettere diminuendo piano piano le sigarette giornaliere non serve a nulla ! O si da un taglio netto altrimenti non si perderà mai la dipendenza !
Però io mi chiedevo, al di là del discorso psicologico, è possibile che alcune abbuffate sfasino il livello di zuccheri o dilatino lo stomaco in modo tale da far aumentare l'appetito nei giorni successivi e rendere la dieta ancora più difficile?
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Non è che sono contrario, ma dipende dalla massa grassa, e da una serie di cose: per quanto ne so, tutta quelle serie di ormoni che regolano il dimagrimento (leptina, grelina etc. etc.) non perdono "efficacia" se la BF è ancora elevata. Ecco perchè chi parte alto deve fare più sacrifici di chi è già arrivato. Difatti, ho letto di svariati utenti che trovano giovamento, in fase di tiraggio più spinto, quindi quando le percentuali si abbassano sul 10%, a ricaricare più frequentemente e spesso anche a base di pasti "sporchi". Purtroppo ci si dimentica che quando si è magri, e tirati, questa cosa è fattibile; quando invece la massa grassa è alta, si rischia di perdere troppo tempo e non veder mai arrivare l'obiettivo.
Per il resto, cerca notizie sul "food-craving", cioè il desiderio incontrollabile di un alimento, spesso è indicato (o meglio, è uno dei tanti aspetti) anche "carb-craving" ed è fondamentalmente legato agli zuccheri, che creano una sorta di dipendenza per innalzamento dell'insulina (dovuta ad abbassamento della glicemia, situazione tipica delle low-carb cicliche) e che a volte sfociano, nelle ricariche del weekend, in fame incontrollabile o "binge eating". Io attualmente sono senza carboidrati, e non ne soffro la mancanza, ma l'unico modo per combatterlo stando in low-carb è fare uso esclusivamente di alimenti a basso indice glicemico che appunto tendono a rilasciare gli zuccheri in maniera lenta nel corpo, evitando "crisi"."E' ben provato che con un'aria devota e un'azione pia inzuccheriamo lo stesso diavolo." (Amleto, 3.1.46-49)
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Originariamente Scritto da Thomas Angelo Visualizza Messaggio
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Esatto hai capito bene
Però io mi chiedevo, al di là del discorso psicologico, è possibile che alcune abbuffate sfasino il livello di zuccheri o dilatino lo stomaco in modo tale da far aumentare l'appetito nei giorni successivi e rendere la dieta ancora più difficile?
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Originariamente Scritto da Otoha Visualizza MessaggioPer il resto, cerca notizie sul "food-craving", cioè il desiderio incontrollabile di un alimento, spesso è indicato (o meglio, è uno dei tanti aspetti) anche "carb-craving" ed è fondamentalmente legato agli zuccheri, che creano una sorta di dipendenza per innalzamento dell'insulina (dovuta ad abbassamento della glicemia, situazione tipica delle low-carb cicliche) e che a volte sfociano, nelle ricariche del weekend, in fame incontrollabile o "binge eating". Io attualmente sono senza carboidrati, e non ne soffro la mancanza, ma l'unico modo per combatterlo stando in low-carb è fare uso esclusivamente di alimenti a basso indice glicemico che appunto tendono a rilasciare gli zuccheri in maniera lenta nel corpo, evitando "crisi".
in tal caso ci sono due problemi ... uno che in low carb se tieni i grassi molto alti e arrivi a farti una abbuffata di carbo il giorno dopo pesi 3 kg in piu' inoltre l'abbuffata causa un picco di insulina che poi abbassandosi ti manda in crici ipoglicemica. Credo che quindi sia abbastanza normale ...
E il discorso di dilatazione dello stomaco non c'entra nulla?
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Originariamente Scritto da Thomas Angelo Visualizza MessaggioQuindi tenendo duro poi si stabilizza la glicemia e il problema in qualche modo diminuisce no?
E il discorso di dilatazione dello stomaco non c'entra nulla?
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