Levo e Acetil??

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts
  • Monkey
    Bodyweb Member
    • Aug 2002
    • 154
    • 0
    • 0
    • Pantai Kundur
    • Send PM

    Levo e Acetil??

    Vorrei avere qualche delucidazione in merito alla differenza fra la normale Acetil L-carnitina e la Levo Acetil L- Carnitina (tipo quella contenuta nel Branigen ...per intenderci ...
    Confido nella infinita vostra sapienza in merito a queste tematiche .....







    Jack, Snatch & Panther.
    Don't forgive my name.
  • NaturalMan
    Bodyweb Member
    • Jul 2001
    • 5231
    • 7
    • 0
    • Italy
    • Send PM

    #2
    In un articolo di Tozzi su Olympian's News si poteva leggere:

    L’ACL viene prodotta quando un gruppo acetilico (uno dei prodotti di demolizione degli acidi grassi) viene trasferito a una molecola di L-carnitina, l'unico trasportatore degli acidi grassi nel mitocondrio.

    Successivamente questi acidi grassi frammentati possono essere trasformati in energia solamente in presenza di ossigeno e quindi la carnitina li raggruppa e immagazzina come acetil-L-carnitina durante le attività anaerobiche (come i pesi). Per esempio, finita la serie, l'ACL trasferisce il suo gruppo acetilico al co-enzima A, e l'acetil-coenzima A viene smontato in presenza di ossigeno (aerobicamente) per produrre preziose molecole di fosfato che servono a ricaricare ADP o la creatina. Differentemente dalla carnitina, l'ACL fornisce quindi energia attraverso i propri gruppi acetilici.

    Come sappiamo, l'integrazione di sola carnitina è da decenni consigliata per il dimagrimento (con risultati in verità alterni), ma sembra che l'ACL sia notevolmente più potente ed efficace. L'ACL viene prodotta dall'organismo a partire dagli aminoacidi lisina e metionina ed è presente soprattutto nella carne e nei prodotti caseari, per cui i vegetariani potrebbero soffrire di carenze di questa sostanza. Probabilmente però la produzione endogena e l'assunzione tramite i cibi di ACL è a livelli molto bassi, in quanto non sarebbero possibili i numerosi effetti positivi dovuti alla sua integrazione. Rispetto alla L-carnitina, l'ACL è maggiormente assorbibile a livello intestinale in quanto è più liposolubile e quindi passa più agevolmente dal torrente sanguigno ai punti dei tessuti dove agisce. L'ACI, viene eliminata in circa 12 ore, in quanto non si lega all'albumina o ad altre proteine del sangue che potrebbero ritardarne l'emivita (la durata della sostanza nel sangue).

    Diverse e decisamente interessanti le peculiarità dell'ACL, specialmente riguardo il controllo del grasso corporeo e la stimolazione ormonale. In uno studio su cavie di sesso maschile è stato dimostrato che la somministrazione di acetil-l-carnitina tra i 4 e gli 8 mesi (le cavie raggiungono la maturità sessuale verso i 4 mesi) riduce del 7,7 % il diametro delle cellule adipose sottocutanee, rispetto all'incremento dell'8,6% delle cavie senza ACL. Se riportiamo il discorso all'uomo, è come se un soggetto di 24 anni rimanesse magro come quando ne aveva 12, con una riduzione dei lipidi di deposito del 16%. Arrivate a 16 mesi (circa 48 anni umani) le cavie a cui era stata somministrata l'acetil-I-carnitina, avevano ancora le dimensioni delle cellule adipose uguali a quelle di 4 mesi. Le cavie di controllo, alla stessa età, si ritrovavano gli adipociti aumentati del 16%, ed ingranditi del 17%, rispetto all'altro gruppo. Infine a 21 mesi le cavie "ACL" presentavano una percentuale di grasso minore del 30% rispetto al gruppo di controllo. Se questa fondamentale azione dell'acetil-I-carnitina sui meccanismi del grasso corporeo fosse confermata anche sull'uomo, saremmo di fronte ad uno dei più potenti integratori dimagranti mai esistiti. Come abbiamo accennato anche sopra, l'acetil-l-carnitina è decisamente più efficace della più famosa L-carnitina, in quanto F integrazione di ACL aumenta l'ossidazione dei grassi e di altri substrati a livello mitocondriale del 260% (540% se la dose è venti volte superiore), mentre l'assunzione di sola L-camitina non provoca nessun effetto.

    Altri studi hanno dimostrato che l'acetil-l-camitina aumenta l'energia initocondriale del 25% (risultati nulli con la L-carnitina). Se ne deduce che l'ACL è un maggior utilizzatore dei grassi rispetto alla troppo pompata L-carnitina, anche se lo sport trasforma quest'ultima in ACL. Infatti la dose di L-camitina che bisognerebbe prendere per ottenere gli stessi effetti dell'ACL sarebbe molto alta, in quanto la biodisponibilità della L-carnitina è minore e non si trasforma in ACL, finché non si svolge una dura attività fisica.

    L’ACL agisce anche nel sistema nervoso, sia centrale che periferico, in occasione di ipossie, invecchiamento, alcool, resezione o schiacciamento del nervo.

    La acetil-L-carnitina ha dimostrato una attività di neuroprotezione intervenendo positivamente sugli episodi che conducono alla morte della cellula:

    formazione di radicali liberi; accumulo di lipidi (da distruzione di membrane) responsabili del patologico incremento del calcio intramitocondriale;
    ridotta attività dei complessi respiratori mitocondriali; tra l'altro l'ACL ripristina in toto la sintesi degli enzimi del mitocondrio, che con l'età possono calare del 60%, provocando così nei muscoli un abbassamento della capacità di contrazione e la diminuzione del numero di fibre reclutate.
    ridotta formazione di RNA mitocondriale da ridotta attività della DNA transcriptasi.
    La L-acetilcarnitina esercita altresì una azione trofica sul sistema nervoso promuovendo il recupero postlesionale attraverso:

    una migliore utilizzazione cellulare del NGF (fattore di accrescimento nervoso);
    un incremento della neosintesi di fosfolipidi per la costruzione di membrane;
    un incremento della produzione di energia (ATP) senza la quale i meccanismi riparativi non possono aver luogo.
    Nell'animale l'azione neuroprotettrice e trofica della L-acetilcarnitina si è evidenziata con il mantenimento e/o il recupero della situazione trofica (numero di neuroni) e funzionale: migliori capacità di apprendimento, memoria, locomozione in vari modelli:

    invecchiamento:
    ipossia ;
    parkinson sperimentale;
    microcefalia (arresto dello sviluppo del cranio e del cervello);
    lesioni del nervo periferico sia su base traumatica che disendocrina (Diabete).
    Nell'uomo studi clinici controllati anche di lunga durata sono stati condotti in varie patologie:

    Sindromi involutive su base degenerativa-Sindromi involutive su base vascolare
    Neuropatie acute e/o croniche su base disendocrina (Diabete).
    L'ACL agisce anche a livello ormonale, in quanto stimola l'ipotalamo ( la zona del cervello che controlla le funzioni dell'ipofisi anteriore e produce ormoni che vengono immagazzinati dall'ipofisi anteriore) a produrre una maggior quantità di ormoni preposti al rilascio delle gonadotropine. Queste ultime stimolano nell'uomo il testosterone e quindi sono usate con successo nel trattamento dell'ipogonadismo ipogonadotropico idiopatico. Secondo Parnetti e altri (1990) è anche un anti-cortisolo. Ma al di là delle letteratura, l'ACL sembra veramente stimolare il testosterone, in quanto molti atleti da me intervistati riferiscono almeno un forte aumento dello stimolo sessuale e della sensazione di miglior connessione nervomuscolo, tipica di alti livelli di androgeni.

    Il dosaggio quotidiano dell'acetil-l-carnitina varia tra i 500 e i 2.500 mg, assunti in piccole dosi scaglionate nella giornata (per esempio 500 mg a dose) perché il suo riassorbimento da parte dei tubuli renali sia facile alla saturazione. La somministrazione deve essere continuata almeno per 3/4 settimane, in quanto ci vuole un certo tempo prima che l'ACL esplichi tutti i suoi effetti. L'acetil-l-carnitina è una sostanza assolutamente atossica, ma in alcuni soggetti ipersensibili può causare sintomi di iperstimolazione come nervosismo, mal di testa e insonnia. Alcuni soggetti hanno riferito di accusare molto nervosismo associato a forti spasmi muscolari quotidiani, stanchezza patologica e palpitazioni del cuore. In questo caso basta diminuire le dosi per eliminare questi effetti e non assumere il prodotto di sera.

    Byeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

    Un Saluto Natural a Claudio

    -LOTTA AL DOPING-
    www.naturalmanbb.com
    naturalman_@hotmail.com
    dott_peppe@hotmail.com

    Commenta

    • Ronny
      Bodyweb Member
      • Jul 2002
      • 27
      • 0
      • 0
      • Send PM

      #3
      Originally posted by NaturalMan
      In un articolo di Tozzi su Olympian's News si poteva leggere:

      L’ACL viene prodotta quando un gruppo acetilico (uno dei prodotti di demolizione degli acidi grassi) viene trasferito a una molecola di L-carnitina, l'unico trasportatore degli acidi grassi nel mitocondrio.

      Successivamente questi acidi grassi frammentati possono essere trasformati in energia solamente in presenza di ossigeno e quindi la carnitina li raggruppa e immagazzina come acetil-L-carnitina durante le attività anaerobiche (come i pesi). Per esempio, finita la serie, l'ACL trasferisce il suo gruppo acetilico al co-enzima A, e l'acetil-coenzima A viene smontato in presenza di ossigeno (aerobicamente) per produrre preziose molecole di fosfato che servono a ricaricare ADP o la creatina. Differentemente dalla carnitina, l'ACL fornisce quindi energia attraverso i propri gruppi acetilici.

      Come sappiamo, l'integrazione di sola carnitina è da decenni consigliata per il dimagrimento (con risultati in verità alterni), ma sembra che l'ACL sia notevolmente più potente ed efficace. L'ACL viene prodotta dall'organismo a partire dagli aminoacidi lisina e metionina ed è presente soprattutto nella carne e nei prodotti caseari, per cui i vegetariani potrebbero soffrire di carenze di questa sostanza. Probabilmente però la produzione endogena e l'assunzione tramite i cibi di ACL è a livelli molto bassi, in quanto non sarebbero possibili i numerosi effetti positivi dovuti alla sua integrazione. Rispetto alla L-carnitina, l'ACL è maggiormente assorbibile a livello intestinale in quanto è più liposolubile e quindi passa più agevolmente dal torrente sanguigno ai punti dei tessuti dove agisce. L'ACI, viene eliminata in circa 12 ore, in quanto non si lega all'albumina o ad altre proteine del sangue che potrebbero ritardarne l'emivita (la durata della sostanza nel sangue).

      Diverse e decisamente interessanti le peculiarità dell'ACL, specialmente riguardo il controllo del grasso corporeo e la stimolazione ormonale. In uno studio su cavie di sesso maschile è stato dimostrato che la somministrazione di acetil-l-carnitina tra i 4 e gli 8 mesi (le cavie raggiungono la maturità sessuale verso i 4 mesi) riduce del 7,7 % il diametro delle cellule adipose sottocutanee, rispetto all'incremento dell'8,6% delle cavie senza ACL. Se riportiamo il discorso all'uomo, è come se un soggetto di 24 anni rimanesse magro come quando ne aveva 12, con una riduzione dei lipidi di deposito del 16%. Arrivate a 16 mesi (circa 48 anni umani) le cavie a cui era stata somministrata l'acetil-I-carnitina, avevano ancora le dimensioni delle cellule adipose uguali a quelle di 4 mesi. Le cavie di controllo, alla stessa età, si ritrovavano gli adipociti aumentati del 16%, ed ingranditi del 17%, rispetto all'altro gruppo. Infine a 21 mesi le cavie "ACL" presentavano una percentuale di grasso minore del 30% rispetto al gruppo di controllo. Se questa fondamentale azione dell'acetil-I-carnitina sui meccanismi del grasso corporeo fosse confermata anche sull'uomo, saremmo di fronte ad uno dei più potenti integratori dimagranti mai esistiti. Come abbiamo accennato anche sopra, l'acetil-l-carnitina è decisamente più efficace della più famosa L-carnitina, in quanto F integrazione di ACL aumenta l'ossidazione dei grassi e di altri substrati a livello mitocondriale del 260% (540% se la dose è venti volte superiore), mentre l'assunzione di sola L-camitina non provoca nessun effetto.

      Altri studi hanno dimostrato che l'acetil-l-camitina aumenta l'energia initocondriale del 25% (risultati nulli con la L-carnitina). Se ne deduce che l'ACL è un maggior utilizzatore dei grassi rispetto alla troppo pompata L-carnitina, anche se lo sport trasforma quest'ultima in ACL. Infatti la dose di L-camitina che bisognerebbe prendere per ottenere gli stessi effetti dell'ACL sarebbe molto alta, in quanto la biodisponibilità della L-carnitina è minore e non si trasforma in ACL, finché non si svolge una dura attività fisica.

      L’ACL agisce anche nel sistema nervoso, sia centrale che periferico, in occasione di ipossie, invecchiamento, alcool, resezione o schiacciamento del nervo.

      La acetil-L-carnitina ha dimostrato una attività di neuroprotezione intervenendo positivamente sugli episodi che conducono alla morte della cellula:

      formazione di radicali liberi; accumulo di lipidi (da distruzione di membrane) responsabili del patologico incremento del calcio intramitocondriale;
      ridotta attività dei complessi respiratori mitocondriali; tra l'altro l'ACL ripristina in toto la sintesi degli enzimi del mitocondrio, che con l'età possono calare del 60%, provocando così nei muscoli un abbassamento della capacità di contrazione e la diminuzione del numero di fibre reclutate.
      ridotta formazione di RNA mitocondriale da ridotta attività della DNA transcriptasi.
      La L-acetilcarnitina esercita altresì una azione trofica sul sistema nervoso promuovendo il recupero postlesionale attraverso:

      una migliore utilizzazione cellulare del NGF (fattore di accrescimento nervoso);
      un incremento della neosintesi di fosfolipidi per la costruzione di membrane;
      un incremento della produzione di energia (ATP) senza la quale i meccanismi riparativi non possono aver luogo.
      Nell'animale l'azione neuroprotettrice e trofica della L-acetilcarnitina si è evidenziata con il mantenimento e/o il recupero della situazione trofica (numero di neuroni) e funzionale: migliori capacità di apprendimento, memoria, locomozione in vari modelli:

      invecchiamento:
      ipossia ;
      parkinson sperimentale;
      microcefalia (arresto dello sviluppo del cranio e del cervello);
      lesioni del nervo periferico sia su base traumatica che disendocrina (Diabete).
      Nell'uomo studi clinici controllati anche di lunga durata sono stati condotti in varie patologie:

      Sindromi involutive su base degenerativa-Sindromi involutive su base vascolare
      Neuropatie acute e/o croniche su base disendocrina (Diabete).
      L'ACL agisce anche a livello ormonale, in quanto stimola l'ipotalamo ( la zona del cervello che controlla le funzioni dell'ipofisi anteriore e produce ormoni che vengono immagazzinati dall'ipofisi anteriore) a produrre una maggior quantità di ormoni preposti al rilascio delle gonadotropine. Queste ultime stimolano nell'uomo il testosterone e quindi sono usate con successo nel trattamento dell'ipogonadismo ipogonadotropico idiopatico. Secondo Parnetti e altri (1990) è anche un anti-cortisolo. Ma al di là delle letteratura, l'ACL sembra veramente stimolare il testosterone, in quanto molti atleti da me intervistati riferiscono almeno un forte aumento dello stimolo sessuale e della sensazione di miglior connessione nervomuscolo, tipica di alti livelli di androgeni.

      Il dosaggio quotidiano dell'acetil-l-carnitina varia tra i 500 e i 2.500 mg, assunti in piccole dosi scaglionate nella giornata (per esempio 500 mg a dose) perché il suo riassorbimento da parte dei tubuli renali sia facile alla saturazione. La somministrazione deve essere continuata almeno per 3/4 settimane, in quanto ci vuole un certo tempo prima che l'ACL esplichi tutti i suoi effetti. L'acetil-l-carnitina è una sostanza assolutamente atossica, ma in alcuni soggetti ipersensibili può causare sintomi di iperstimolazione come nervosismo, mal di testa e insonnia. Alcuni soggetti hanno riferito di accusare molto nervosismo associato a forti spasmi muscolari quotidiani, stanchezza patologica e palpitazioni del cuore. In questo caso basta diminuire le dosi per eliminare questi effetti e non assumere il prodotto di sera.

      Byeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

      Un Saluto Natural a Claudio
      Un uomo trovò un uovo d'aquila e lo mise nel nido di una chioccia.L'uovo si schiuse e l'aquilotto crebbe insieme ai pulcini.
      Per tutta la vita l'aquila fece quel che facevano i polli nel cortile, credendo di essere uno di loro. Trascorsero gli anni e l'aquila divenne molto vecchia.
      Un giorno vide sopra di sè, nel cielo sgombro di nubi, uno spendido uccello che planava, maestoso ed elegante, in mezzo alle forti correnti d'aria, muovendo appena le robuste ali dorate.
      La vecchia aquila alzò lo sguardo, stupita. "Chi è quello ?" chiese.
      "E' l'aquila, il re degli uccelli" rispose il suo vicino. "Appartiene al cielo. Noi invece apparteniamo alla terra, perchè siamo polli"
      E così l'aquila visse e morì come un pollo, perchè pensava di essere tale.
      A. Di Mello

      Commenta

      • Goldrake
        Bodyweb Advanced
        • Dec 2001
        • 5465
        • 17
        • 3
        • Caponago
        • Send PM

        #4
        Originally posted by NaturalMan
        In un articolo di Tozzi su Olympian's News si poteva leggere:

        L’ACL viene prodotta quando un gruppo acetilico (uno dei prodotti di demolizione degli acidi grassi) viene trasferito a una molecola di L-carnitina, l'unico trasportatore degli acidi grassi nel mitocondrio.

        Successivamente questi acidi grassi frammentati possono essere trasformati in energia solamente in presenza di ossigeno e quindi la carnitina li raggruppa e immagazzina come acetil-L-carnitina durante le attività anaerobiche (come i pesi). Per esempio, finita la serie, l'ACL trasferisce il suo gruppo acetilico al co-enzima A, e l'acetil-coenzima A viene smontato in presenza di ossigeno (aerobicamente) per produrre preziose molecole di fosfato che servono a ricaricare ADP o la creatina. Differentemente dalla carnitina, l'ACL fornisce quindi energia attraverso i propri gruppi acetilici.

        Come sappiamo, l'integrazione di sola carnitina è da decenni consigliata per il dimagrimento (con risultati in verità alterni), ma sembra che l'ACL sia notevolmente più potente ed efficace. L'ACL viene prodotta dall'organismo a partire dagli aminoacidi lisina e metionina ed è presente soprattutto nella carne e nei prodotti caseari, per cui i vegetariani potrebbero soffrire di carenze di questa sostanza. Probabilmente però la produzione endogena e l'assunzione tramite i cibi di ACL è a livelli molto bassi, in quanto non sarebbero possibili i numerosi effetti positivi dovuti alla sua integrazione. Rispetto alla L-carnitina, l'ACL è maggiormente assorbibile a livello intestinale in quanto è più liposolubile e quindi passa più agevolmente dal torrente sanguigno ai punti dei tessuti dove agisce. L'ACI, viene eliminata in circa 12 ore, in quanto non si lega all'albumina o ad altre proteine del sangue che potrebbero ritardarne l'emivita (la durata della sostanza nel sangue).

        Diverse e decisamente interessanti le peculiarità dell'ACL, specialmente riguardo il controllo del grasso corporeo e la stimolazione ormonale. In uno studio su cavie di sesso maschile è stato dimostrato che la somministrazione di acetil-l-carnitina tra i 4 e gli 8 mesi (le cavie raggiungono la maturità sessuale verso i 4 mesi) riduce del 7,7 % il diametro delle cellule adipose sottocutanee, rispetto all'incremento dell'8,6% delle cavie senza ACL. Se riportiamo il discorso all'uomo, è come se un soggetto di 24 anni rimanesse magro come quando ne aveva 12, con una riduzione dei lipidi di deposito del 16%. Arrivate a 16 mesi (circa 48 anni umani) le cavie a cui era stata somministrata l'acetil-I-carnitina, avevano ancora le dimensioni delle cellule adipose uguali a quelle di 4 mesi. Le cavie di controllo, alla stessa età, si ritrovavano gli adipociti aumentati del 16%, ed ingranditi del 17%, rispetto all'altro gruppo. Infine a 21 mesi le cavie "ACL" presentavano una percentuale di grasso minore del 30% rispetto al gruppo di controllo. Se questa fondamentale azione dell'acetil-I-carnitina sui meccanismi del grasso corporeo fosse confermata anche sull'uomo, saremmo di fronte ad uno dei più potenti integratori dimagranti mai esistiti. Come abbiamo accennato anche sopra, l'acetil-l-carnitina è decisamente più efficace della più famosa L-carnitina, in quanto F integrazione di ACL aumenta l'ossidazione dei grassi e di altri substrati a livello mitocondriale del 260% (540% se la dose è venti volte superiore), mentre l'assunzione di sola L-camitina non provoca nessun effetto.

        Altri studi hanno dimostrato che l'acetil-l-camitina aumenta l'energia initocondriale del 25% (risultati nulli con la L-carnitina). Se ne deduce che l'ACL è un maggior utilizzatore dei grassi rispetto alla troppo pompata L-carnitina, anche se lo sport trasforma quest'ultima in ACL. Infatti la dose di L-camitina che bisognerebbe prendere per ottenere gli stessi effetti dell'ACL sarebbe molto alta, in quanto la biodisponibilità della L-carnitina è minore e non si trasforma in ACL, finché non si svolge una dura attività fisica.

        L’ACL agisce anche nel sistema nervoso, sia centrale che periferico, in occasione di ipossie, invecchiamento, alcool, resezione o schiacciamento del nervo.

        La acetil-L-carnitina ha dimostrato una attività di neuroprotezione intervenendo positivamente sugli episodi che conducono alla morte della cellula:

        formazione di radicali liberi; accumulo di lipidi (da distruzione di membrane) responsabili del patologico incremento del calcio intramitocondriale;
        ridotta attività dei complessi respiratori mitocondriali; tra l'altro l'ACL ripristina in toto la sintesi degli enzimi del mitocondrio, che con l'età possono calare del 60%, provocando così nei muscoli un abbassamento della capacità di contrazione e la diminuzione del numero di fibre reclutate.
        ridotta formazione di RNA mitocondriale da ridotta attività della DNA transcriptasi.
        La L-acetilcarnitina esercita altresì una azione trofica sul sistema nervoso promuovendo il recupero postlesionale attraverso:

        una migliore utilizzazione cellulare del NGF (fattore di accrescimento nervoso);
        un incremento della neosintesi di fosfolipidi per la costruzione di membrane;
        un incremento della produzione di energia (ATP) senza la quale i meccanismi riparativi non possono aver luogo.
        Nell'animale l'azione neuroprotettrice e trofica della L-acetilcarnitina si è evidenziata con il mantenimento e/o il recupero della situazione trofica (numero di neuroni) e funzionale: migliori capacità di apprendimento, memoria, locomozione in vari modelli:

        invecchiamento:
        ipossia ;
        parkinson sperimentale;
        microcefalia (arresto dello sviluppo del cranio e del cervello);
        lesioni del nervo periferico sia su base traumatica che disendocrina (Diabete).
        Nell'uomo studi clinici controllati anche di lunga durata sono stati condotti in varie patologie:

        Sindromi involutive su base degenerativa-Sindromi involutive su base vascolare
        Neuropatie acute e/o croniche su base disendocrina (Diabete).
        L'ACL agisce anche a livello ormonale, in quanto stimola l'ipotalamo ( la zona del cervello che controlla le funzioni dell'ipofisi anteriore e produce ormoni che vengono immagazzinati dall'ipofisi anteriore) a produrre una maggior quantità di ormoni preposti al rilascio delle gonadotropine. Queste ultime stimolano nell'uomo il testosterone e quindi sono usate con successo nel trattamento dell'ipogonadismo ipogonadotropico idiopatico. Secondo Parnetti e altri (1990) è anche un anti-cortisolo. Ma al di là delle letteratura, l'ACL sembra veramente stimolare il testosterone, in quanto molti atleti da me intervistati riferiscono almeno un forte aumento dello stimolo sessuale e della sensazione di miglior connessione nervomuscolo, tipica di alti livelli di androgeni.

        Il dosaggio quotidiano dell'acetil-l-carnitina varia tra i 500 e i 2.500 mg, assunti in piccole dosi scaglionate nella giornata (per esempio 500 mg a dose) perché il suo riassorbimento da parte dei tubuli renali sia facile alla saturazione. La somministrazione deve essere continuata almeno per 3/4 settimane, in quanto ci vuole un certo tempo prima che l'ACL esplichi tutti i suoi effetti. L'acetil-l-carnitina è una sostanza assolutamente atossica, ma in alcuni soggetti ipersensibili può causare sintomi di iperstimolazione come nervosismo, mal di testa e insonnia. Alcuni soggetti hanno riferito di accusare molto nervosismo associato a forti spasmi muscolari quotidiani, stanchezza patologica e palpitazioni del cuore. In questo caso basta diminuire le dosi per eliminare questi effetti e non assumere il prodotto di sera.

        Byeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee

        Un Saluto Natural a Claudio
        Era interessante è ho pensato di riportarlo in vita.

        G O L D
        https://www.youtube.com/watch?v=c7ipeGzxcr8


        sigpic

        Commenta

        Working...
        X