Possiamo tornare IT?
Motivo del surplus calorico
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Originariamente Scritto da francesco_espo Visualizza MessaggioBella spiegazione fenix. Ho alcune domande per te che sei la persona giusta:
-Come mai il corpo, in normocalorica ma con ancora grasso da ricavare come energia dalle proprie scorte, non sfrutta questa fonte di energia per far avviare i meccanismi di sintesi che potrebbero salvarlo la prossima volta che un evento così traumatico lo possa mettere in pericolo? Preferisce tenersi il grasso ma rischiare di soccombere non facendo adattare i muscoli danneggiati a quel tipo di stress subito?
-In ipercalorica, per noi ex ciccioni, i primi tessuti a riempirsi sono gli adipociti? O il riempimento è simultaneo alla sintesi di massa magra? Lo chiedo perchè spesso e volentieri ho notato che nei primi periodi di iper tendo a sporcarmi solamente, poi dopo inizia ad aumentare (di poco) forza e massa magra.
-se una persona si ritrova 6 giorni su 7 in normocalorica, ed 1 su 7 iper, la media nel lungo periodo diventa leggerissimamente iper: può sperare questa persona di crescere pulitissimo in questo modo se i macro sono ben proporzionati?
Ti chiedo tutte queste cose perchè io, da ex ciccione, non affronto più vere e proprie ipercaloriche/fasi di massa: divento uno schifo e sto male psicologicamente, così i tentativi per crescere pulito sono i più svariati, al momento sono in normo e faccio quello sgarro settimanale che alza la quota media e il peso a poco a poco aumenta senza accumuli di grasso evidenti.che é un bel casino). Appena ho un po' di tempo (penso sta sera), risponderò alle tue domande
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Originariamente Scritto da francesco_espo Visualizza MessaggioBella spiegazione fenix. Ho alcune domande per te che sei la persona giusta:
-Come mai il corpo, in normocalorica ma con ancora grasso da ricavare come energia dalle proprie scorte, non sfrutta questa fonte di energia per far avviare i meccanismi di sintesi che potrebbero salvarlo la prossima volta che un evento così traumatico lo possa mettere in pericolo? Preferisce tenersi il grasso ma rischiare di soccombere non facendo adattare i muscoli danneggiati a quel tipo di stress subito?
-In ipercalorica, per noi ex ciccioni, i primi tessuti a riempirsi sono gli adipociti? O il riempimento è simultaneo alla sintesi di massa magra? Lo chiedo perchè spesso e volentieri ho notato che nei primi periodi di iper tendo a sporcarmi solamente, poi dopo inizia ad aumentare (di poco) forza e massa magra.
-se una persona si ritrova 6 giorni su 7 in normocalorica, ed 1 su 7 iper, la media nel lungo periodo diventa leggerissimamente iper: può sperare questa persona di crescere pulitissimo in questo modo se i macro sono ben proporzionati?
Ti chiedo tutte queste cose perchè io, da ex ciccione, non affronto più vere e proprie ipercaloriche/fasi di massa: divento uno schifo e sto male psicologicamente, così i tentativi per crescere pulito sono i più svariati, al momento sono in normo e faccio quello sgarro settimanale che alza la quota media e il peso a poco a poco aumenta senza accumuli di grasso evidenti.
1) Una dieta normocalorica è, per definizione, una dieta che provvede lo stretto necessario affinchè l'organismo possa svolgere le sue funzioni base (rinnovamento cellulare, soprattutto dei tessuti ad alto indice proliferativo come l'epidermide e l' epitelio intestinale, turn-over proteico ed enzimatico, respirazione, contrazioni della muscolatura liscia, contrazioni cardiache, funzioni cognitive cerebrali, sintesi di ormoni, sintesi di acidi nucleici, termogenesi, metabolismo osseo, e tante altre..), funzioni che vengono raggruppate sotto il nome di metabolismo basale e rappresentano il consumo calorico di un individuo a riposo assoluto. Una dieta normocalorica deve anche provvedere all'energia richiesta per le attività che vanno oltre il metabolismo basale, attività come la digestione, il camminare, il muoversi, il parlare, ecc. senza però eccedere questo fabbisogno energetico. In queste condizioni, l'organismo è in uno stato di equilibrio, di omeostasi. Il metabolismo basale è regolato da alcuni ormoni, in primis gli ormoni tiroidei, e dipende anche dalla massa e dalla superficie corporea di un individuo. Un individuo più alto e più pesante avrà un metabolismo basale più elevato rispetto ad un indivduo più basso e leggero. Un altro parametro che influenza il metabolismo basale è la percentuale di massa magra, più essa è elevata e più sarà elevato il metabolismo basale. Il muscolo scheletrico infatti, è il tessuto metabolicamente più attivo, sia a riposo che in attività. A riposo richiede grandi quantità energetiche per la biosintesi ed il continuo turn-over di proteine, soprattutto quelle a funzione contrattile, actina e miosina, che costituiscono la base della fibra muscolare, ma anche altre proteine (quali M,C,H,nebulina,ecc.) ed enzimi. Il muscolo consente la locomozione e il movimento, l'attività più dispendiosa dell'organismo. Quando una situazione stressante (allenamento) "mette alle strette" il muscolo, l'organismo per far fronte ad una eventuale situazione analoga cerca di adattarsi, e lo fa modificando la struttura del muscolo affinchè possa far fronte ed un altro evento traumatico. Questo avviene a carico delle componenti contrattili del muscolo, i microfilamenti di actina e miosina, che a seguito di microlacerazioni determinano uno stimolo "riparatorio", che li porta ad ispessirsi e quindi ipertrofizzarsi. Il tutto è regolato da complesse interazioni di ormoni e fattori di crescita, primi fra tutti gli androgeni, il gh, l'insulina, l'IGF-1, MGF, TGF-beta (tra cui c'è la miostatina), i glucocorticoidi, ecc. In questo modo il muscolo si ipertrofizza aumentando il diametro delle fibre muscolari che lo compongono. Ma ci sono altri modi di accrescimento del muscolo. C'è il cosiddetto processo di iperplasia, che avviene a carico delle cellule satelliti, cellule quiescenti che possono essere considerate le staminali unipotenti del muscolo (situate tra la membrana sarcoplasmatica e la matrice extracellulare) e che a seguito di stimoli ormonali (soprattutto androgeni, gh e IGF-1) possono essere stimolate a fondersi, formando un precursore della fibra muscolare (mioblasto) che in seguito evolve in fibra muscolare vera e propria, dotata di unità contrattili (sarcomeri) e di molti nuclei (la fibra muscolare è definita sincizio polinucleato). Questi processi impongono una elevata sintesi proteica, sono processi anabolici e come tali estremamente endoergonici (richiedono molta energia, che nel corpo umano è scambiata sottoforma di ATP). C'è infine una ipertrofia dovuta all'accumulo di particelle di glicogeno nel sarcoplasma (il citoplasma della fibra muscolare). Il glicogeno è fortemente osmotico, un grammo di glicogeno lega a sè quasi 3 gr di acqua e quindi un maggior contenuto di glicogeno nel muscolo implica un maggior contenuto d'acqua ed un muscolo più voluminoso (anche i depositi di creatin-fosfato sono osmotici, ecco perchè la creatina aumenta la ritenzione idrica intramuscolare). Il glicogeno viene accumulato allorquando il muscolo viene continuamente sottoposto ad attività glicolitiche lattacide, attività come l'allenamento con i pesi (soprattutto dalle 6-8 ripetizioni in sù), che richiedono solo glucosio (e creatin-fosfato) per fornire energia, che deve essere prontamente disponibile. Le fibre muscolari che utilizzano questa via metabolica sono le cosiddette fibre bianche, mentre le fibre rosse "preferiscono" gli acidi grassi ed hanno un metabolismo ossidativo (aerobico).
Tornando ai processi di sintesi proteica, essi richiedono molta energia, che in rari casi può derivare dall'ossidazione degli acidi grassi contenuti nel tessuto adiposo. Questo è ciò che accade soprattutto nei neofiti, ma non in tutti. Questo è un processo che può avvenire soltanto se le riserve di adipe sono sufficienti a sostenere la sintesi proteica e a non far entrare l'organismo nella cosiddetta "starvation mode", situazione in cui la bf è molto bassa e ciò causa un minor rilascio di leptina, che mette in atto diversi meccanismi per riportare l'organismo al suo set point metabolico. Mi spiego meglio: un individuo "secco", che ha anche una % di bf molto bassa (dall' 11-10% in giù), molto difficilmente (anche se neofita) riuscirà a guadagnare massa magra sfruttando le poche riserve di tessuto adiposo che possiede. Queste riserve magari possono non essere poche per noi, che guardiamo l'adipe dal punto di vista del bb, e pensiamo di essere ok a bf molto basse (8-10%). Ma il nostro corpo "non ragiona" in questo modo. Al nostro corpo "non piace" scendere a bf molto basse (il termine bassa è soggettivo, poichè dipende dal set-point metabolico che ciascuno di noi possiede). L'adipe rappresenta una scorta energetica ampiamente superiore a quella ricavabile dalla demolizione del glicogeno e dalla neoglucogenesi, e in un'ottica evolutiva l'abbondanza di cibo ha caratterizzato pochi millenni (dall'invenzione dell'agricoltura in poi) rispetto ai centinaia di migliaia di anni di "penuria".
Il muscolo invece, come ho detto prima, è metabolicamente molto attivo, consuma energia. Perchè quindi l'organismo dovrebbe sprecare energia contenuta in un deposito (adipe) per "costruire" un tessuto che invece consuma energia? La risposta stà nell'adattamento fisiologico indotto dall'allenamento, adattamento che però arriva fino ad un certo punto "fisiologico", oltre il quale è necessario intervenire dall'esterno (con la dieta o con "acceleratori della sintesi proteica") se si vuole aggiungere ulteriore massa magra. E qui potremmo collegarci all'allenamento funzionale... Il bb ha come finalità solo l'estetica, e ciò comporta livelli di massa magra sovrafisiologici (anche per un bb natural) che l'organismo non costruirà mai senza un surplus calorico. Ciò che spesso si osserva nel neofita che segue una dieta ipocalorica e si allena è, secondo me, in una minima parte dovuto ad una aumentata sintesi proteica e in maggior parte dovuto al "pompaggio", all'accumulo di acqua e glicogeno nel sarcoplasma, che a parità di bf, migliora comunque la composizione corporea. Se il neofita smettesse subito di allenarsi, dubito che gli resterebbe molta della massa magra guadagnata (attenzione che per massa magra non si intende solo la componente proteica, ma anche la componente acquosa del muscolo), e questo perchè la sintesi proteica effettiva con una dieta normocalorica non è elevata. Qui ci sarebbe anche da fare il discorso sul catabolismo: molti sottoponendosi ad una dieta ipocalorica pensano "ho catabolizzato", "ho perso muscoli", dopo nemmeno una settimana di dieta. Questo è impossibile. Ci si vede più svuotati a causa della perdita di glicogeno e liquidi all'interno del muscolo, ma il catabolismo della componente proteica è un'eventualità che si verifica dopo un bel po' di tempo e sottoponendosi a diete parecchio "severe".
Queste ovviamente sono soltanto mie opinioni, non sono verità assolute. Volendo potrei dilungarmi ancora ma penso di avervi già rotto abbastanza, perciò mi fermo qui.
Appena ho un altro po' di tempo risponderò anche alle altre domande
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in pratica: se sei al 20 % di bf la ricomposizione corporea è possibile in normocalorica visto che c'è un surplus di riserve energetiche
se sei sotto il 15% è possibile,ma difficile e molto lenta.
all'11% a mio avviso è molto improbabile."Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Originariamente Scritto da Hunterboy Visualizza Messaggiofenix!! hai qualche libro da consigliarmi per farmi una cultura di queste nozioni? almeno non ti devo rompere più
anche se credo che già partire ( partire per modo di dire) dalla "biochimica" di lehninger può essere un'ottima cosa
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BIOMEDICINE
Discovery Could Lead to an Exercise Pill
A newly identified hormone acts like a workout, and transforms bad fat into good.
http://www.technologyreview.com/biomedicine/39449/
é stato identificato un ormone ,l'irisina, prodotto durante l'esercizio fisico che (nei topi) trasformerebbe il grasso bianco in brunoLast edited by odisseo; 14-02-2012, 17:40:03."Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Originariamente Scritto da blindevil7 Visualizza MessaggioMi accodo alla richiesta
anche se credo che già partire ( partire per modo di dire) dalla "biochimica" di lehninger può essere un'ottima cosa
"Human Physiology - The Mechanisms Of Body Function - E Widmaier, Et Al (Mcgraw-Hill, 2004) Ww", "farmacologia clínica - katzung", "Basic Endocrinology - An Interactive Approach (Blackwell, 2000)", "Becker - Principles and Practice of Endocrinology and Metabolism (2002)" "Elsevier - Williams Textbook of Endocrinology 10e",
"Endocrinology-Basic_and_Clinical_Principles_2nd_ed", e tanti altri ancora. Un requisito fondamentale è conoscere l'inglese, la maggior parte di questi testi online si trovano solo in inglese, inoltre tutti gli studi su Medline sono in inglese.
Oltre ai libri, il web se saputo utilizzare, rappresenta un'ottima fonte di informazioni.
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Originariamente Scritto da fenix91 Visualizza MessaggioIl "Lehninger" è un ottimo testo di biochimica, ma ce ne sono tanti altri altrettanto validi, tra i quali i libri del già citato Lyle McDonald ("The Ketogenic diet", "The stubborn fat solution", "Ultimate diet 2"), il "Becker" sempre di biochimica. Poi tanti altri testi di fisiologia, endocrinologia e farmacologia, per citarne alcuni:
"Human Physiology - The Mechanisms Of Body Function - E Widmaier, Et Al (Mcgraw-Hill, 2004) Ww", "farmacologia clínica - katzung", "Basic Endocrinology - An Interactive Approach (Blackwell, 2000)", "Becker - Principles and Practice of Endocrinology and Metabolism (2002)" "Elsevier - Williams Textbook of Endocrinology 10e",
"Endocrinology-Basic_and_Clinical_Principles_2nd_ed", e tanti altri ancora. Un requisito fondamentale è conoscere l'inglese, la maggior parte di questi testi online si trovano solo in inglese, inoltre tutti gli studi su Medline sono in inglese.
Oltre ai libri, il web se saputo utilizzare, rappresenta un'ottima fonte di informazioni.
@fenix, come posso fare per chiederti un paio di cose riguardanti i libri? non voglio fare altri ot
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Originariamente Scritto da blindevil7 Visualizza Messaggiose si sa usare bene pubmed si è a cavallo
@fenix, come posso fare per chiederti un paio di cose riguardanti i libri? non voglio fare altri ot
Per l'utilizzo di pubmed esitono corsi dedicati, mio padre ha dovuto farne uno obbligatorio in cui fornivano un manuale da studiare per l'utilizzo della banca dati medline, ovviamente il manuale ora è mioLast edited by fenix91; 14-02-2012, 18:34:28.
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Originariamente Scritto da fenix91 Visualizza Messaggio1) Una dieta normocalorica è, per definizione, una dieta che provvede lo stretto necessario affinchè l'organismo possa svolgere le sue funzioni base (rinnovamento cellulare, soprattutto dei tessuti ad alto indice proliferativo come l'epidermide e l' epitelio intestinale, turn-over.........Last edited by francesco_espo; 15-02-2012, 01:05:37.It is criminal to steal a purse, daring to steal a fortune, a mark of greatness to steal a crown. The blame diminishes as the guilt increases.
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Originariamente Scritto da francesco_espo Visualizza Messaggioche cosa sensazionale, bravo fenix. Quindi tornando a noi, avuto chiaro che questi processi di sintesi richiedono molta energia, tu che surplus calorico manterresti? Lo terresti giornaliero o ogni tanto abbastanza spinto? Tu conosci persone che siano cresciute rimanendo pulite? Io vorrei fare come hanno fatto loro dato il problemino di cui prima ti dicevo, se parli con loro ti dicono che aumentavnao di circa un kg all'anno nel periodo di crescita, ma di pura massa magra, perciò mi chiedo: anche se il surplus calorico giornaliero fosse una banalità come (per assurdo, data l'incalcolabilità) 20 kcal, queste andrebbero a formare quasi totalmente tessuto magro in una persona che rompe l'omeostasi con lo stress dei sovraccarichi? Altrimenti non mi spiego come queste persone (che sono della nostra stessa sponda ahah) siano cresciute senza mettere nemmeno mezzo kg di adipe. Oppure crescono in un rapporto magro-grasso così favorevole al primo che il secondo si "spalma" sul muscolo appena creato e risulta impossibile notarlo. Non so se hai mai visto foto di socio
Mantenere un surplus calorico irrisorio, del tipo 20 kcal/giorno, non porterebbe ad alcun risultato, per diversi motivi: prima di tutto perchè è impossibile determinare con precisione "millimetrica" le kcal che ingeriamo ogni giorno, già di per sè i valori nutrizionali degli alimenti sono stimati, figuriamoci la loro somma in tutta la giornata; secondo, il consumo calorico giornaliero è anch'esso stimato, le variabili che potrebbero incidere sul solo metabolismo basale sono tantissime (temperatura ambientale, umidità, stati emotivi, carenza-abbondanza di micronutrienti, assunzione-perdita di minerali, ore di sonno,ecc.), per non parlare poi delle variabili associate all'attività fisica ed alle condizioni in cui viene svolta. Un buon metodo approssimativo potrebbe essere contare le kcal "per difetto" in fasi in cui si ricerca un surplus calorico e "per eccesso" quando si ricerca un deficit. Terzo, quel piccolo surplus calorico non è in grado di "movimentare" gli ormoni anabolici.
Se vuoi il mio modesto parere, per soggetti della nostra "stessa sponda", è molto più sensato mantenere un surplus calorico "random" nella settimana, con un giorno di refeed/cheat meal programmato (magari inserito pre o post workout di gruppi carenti) tale da portare la media calorica settimanale con un + 10-20% rispetto al fabbisogno calorico settimanale (questo ovviamente in fasi di lean-bulk/bodyrecomposition). Il surplus deve provenire quasi esclusvamente dai carboidrati, per diversi motivi: i carboidrati sono i macronutrienti che hanno l'effetto più "potente" sul rilascio di insulina (d'accordo che ci sono alcuni aminoacidi fortemente insulino-stimolanti, ma nulla arriva ai carboidrati, specie se ad alto IG, in quanto a capacità di stimolare il rilascio di insulina), l'insulina è un ormone fortemente anabolico, la presenza di insulina consente la conversione epatica del GH in IGF-1 (molto più anabolico del primo sul tessuto muscolare), l'insulina stimola la produzione di leptina (con tutte le conseguenze che questo ha, ovvero: incremento del metabolismo basale, miglioramento dell'umore, incremento della produzione di androgeni, aumento del consumo calorico durante le attività, aumento del NEAT, ecc.), l'insulina contrasta l'azione catabolica del cortisolo (tramite regolazioni dell'espressione genica di alcuni enzimi chiave della glicolisi e della gluconeogenesi), l'insulina promuove l'azione dell' NO sintetasi causando vasodilatazione; i carboidrati sono l'unico macronutriente che presenta una forma di "deposito" (glicogeno) di veloce costituzione e di veloce degradazione, il glicogeno tra l'altro dona un aspetto più "pieno" e "duro" ai muscoli; un refeed di carboidrati (e grassi bassi) può aumentare il dispendio calorico fino al 7% (c'è uno studio a riguardo, non lo posto qui per non allungare ancora il "brodo") e la de novo lipogenesi durante 24 h di refeed è davvero irrisoria.
Ricapitolando, una buona strategia per un "clean bulk" potrebbe essere, secondo me, un approccio basato sul modello carb cycling, il migliore per noi ex-ciccioni, che non possiamo permetterci di mantenere l'insulina ed un surplus calorico cronicamente elevati. Di diete che si basano su questi principi ce ne sono una marea, tra cui le varie metabolica, CKD, dieta ABCDE, ecc. ma secondo me la strada migliore d intraprendere è la gestione dei carboidrati secondo le proprie esigenze, ovvero prendere spunto da questi modelli dietetici (che hanno in comune la ciclizzazione di carboidrati e calorie) e "ritagliarsi" su di sè la propria dieta. Ovviamente ho parlato in generale, e ricollegandomi al discorso fatto prima sulla genetica, penso che potrebbero esserci anche "ex-ciccioni" che una volta dimagriti non abbiano problemi ad aumentare di massa magra semplicemente con diete leggermente ipercaloriche, oppure non è raro trovare persone che una volta dimagrite e dedicatesi all'attività fisica, abbiano poi difficoltà a mettere su peso (sia magro che grasso). Purtroppo più vado avanti e più mi rendo conto che la genetica è il fattore più importante.
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