Spulciando nella sezione dieta ed alimentazione mi sono accorto di come sia di moda di recente parlare di 'massa pulita', concetto mutuato dall'americano 'lean bulk'. Vedo come sempre più gente, più o meno neofita, si ostini a propugnare questo concetto, oramai assurto a credo, per il quale è possibile crescere in maniera totalmente pulita, aumentando la massa magra senza aumentare quella adiposa. Questa meraviglia della fisiologia verrebbe posta in essere giocando sul filo di una dieta normocalorica in modo da dare al corpo solo quel leggero surplus calorico utile a sostenere la sintesi proteica di quel minimo di massa magra desiderata: concetto affascinante e verosimile ma, ahimè, errato.
Prima di entrare nel dettaglio del discorso è utile una premessa di carattere etimologico. Il termine lean bulk in italiano viene indicato impropriamente per riferirsi ad una fase di massa con una crescita totalmente pulita, mentre più propriamente andrebbe usato per quelle fasi di massa con leggero surplus calorico, diete a scaglioni o la tanto in voga ciclizzazione dei carboidrati. L'origine di questa dizione, 'lean bulk', però era un'altra in quanto indicava la fase nella quale i soggetti in fase di crescita utilizzavano sostanze esogene al fine di avere sostanziali aumenti ponderali, minimizzando l'accumulo adiposo. Trasporre quindi la dizione americana, sic et simpliciter, in italiano è un errore di fondo: una misconception per dirla all'americana.
Si sa che tanto più una cosa è verosimile quanto più le persone sono portate a credervi e questo è il motivo per cui il concetto di 'massa pulita' viene così ostinatamente portato avanti. Purtroppo però le cose verosimili si scontrano con le cose reali e quindi non verosimili, ma vere. Fisiologia vuole che, in assenza di stimoli esogeni o di agenti partizionanti, il surplus calorico, seppur minimo, non possa essere indirizzato in maniera mirata dove noi vogliamo, ma avrà chiaramente un indirizzo non selettivo. Ponendo quindi, per mera ipotesi, di avere un incremento ponderale di un misero grammo a settimana, non potremmo mai avere la certezza fisiologica che questo sia dato solo ed esclusivamente da massa magra, ma sarà molto più probabile sia composto in massima parte da massa magra ed in minima parte da massa grassa. Il concetto di 'massa pulita' è quindi da mitigare con un più corretto 'limitare i danni' in quanto si cercherà di crescere in maniera il più pulita possibile seppur consci dell'inevitabile sintesi di nuovo grasso. Tanto maggiore sarà l'aumento ponderale, quanto maggiore sarà la possibilità di un'alta sintesi di massa grassa, tanto minore sarà l'aumento in oggetto, quanto maggiore sarà la sintesi di massa magra in percentuale e questo con diverse differenziazioni a seconda del morfotipo (categorizzazione che non condivido, ma che cito per semplificazione) del soggetto.
Fuori da questa situazione rimangono però due casistiche che sono i neofiti dell'allenamento e le persone con una BF piuttosto alta: in questi due casi si può avere, giocando sul filo della normocalorica, quella che viene chiamata 'bodyrec' o 'ricomposizione corporea', che è quella situazione per la quale riusciremo contemporaneamente ad aumentare di massa magra, riducendo quella adiposa: questo è possibile per un semplice motivo e cioè per quello che a tutti gli effetti è un 'buffer energetico' dato dalle riserve adipose. Fuori da queste situazioni dovremo quindi agire cercando di crescere, non puliti, ma nella maniera il più pulita possibile. Fuori dall'esperienza scientifica ed entrando in quella pratica che è a mio modo di vedere è molto utile, vedremo come questo concetto si possa tradurre a spanne in una crescita ponderale di massa magra e grassa in un rapporto di 2:1/3:1 a seconda della morfologia del soggetto preso in questione e ferma restando una ineccepibile pianificazione alimentare, allenante e del riposo.
Chiudendo è comunque d'obbligo fare un minimo cenno a quello che è il ruolo denigrato degli estrogeni nella crescita muscolare: se è vero che un eccesso di questi è deleterio in una fase di massa, è altrettanto vero che una minima percentuale è non solo utile ma altresì auspicabile per una fase 'bulk' in quanto gli estrogeni sono legati alla secrezione di altri importanti ormoni e sono direttamente legati al numero di recettori androgeni. Alla luce di questo piccolo cenno è quindi ovvio quanto sia stupido il concetto di alcuni di creare un forte ambiente anabolico a percentuali di BF bassissime.
Mi rendo conto di aver volutamente semplificato in poche righe argomenti complessi e sterminati, ma sono dell'idea che una precisazione su questo punto fosse necessaria.
Prima di entrare nel dettaglio del discorso è utile una premessa di carattere etimologico. Il termine lean bulk in italiano viene indicato impropriamente per riferirsi ad una fase di massa con una crescita totalmente pulita, mentre più propriamente andrebbe usato per quelle fasi di massa con leggero surplus calorico, diete a scaglioni o la tanto in voga ciclizzazione dei carboidrati. L'origine di questa dizione, 'lean bulk', però era un'altra in quanto indicava la fase nella quale i soggetti in fase di crescita utilizzavano sostanze esogene al fine di avere sostanziali aumenti ponderali, minimizzando l'accumulo adiposo. Trasporre quindi la dizione americana, sic et simpliciter, in italiano è un errore di fondo: una misconception per dirla all'americana.
Si sa che tanto più una cosa è verosimile quanto più le persone sono portate a credervi e questo è il motivo per cui il concetto di 'massa pulita' viene così ostinatamente portato avanti. Purtroppo però le cose verosimili si scontrano con le cose reali e quindi non verosimili, ma vere. Fisiologia vuole che, in assenza di stimoli esogeni o di agenti partizionanti, il surplus calorico, seppur minimo, non possa essere indirizzato in maniera mirata dove noi vogliamo, ma avrà chiaramente un indirizzo non selettivo. Ponendo quindi, per mera ipotesi, di avere un incremento ponderale di un misero grammo a settimana, non potremmo mai avere la certezza fisiologica che questo sia dato solo ed esclusivamente da massa magra, ma sarà molto più probabile sia composto in massima parte da massa magra ed in minima parte da massa grassa. Il concetto di 'massa pulita' è quindi da mitigare con un più corretto 'limitare i danni' in quanto si cercherà di crescere in maniera il più pulita possibile seppur consci dell'inevitabile sintesi di nuovo grasso. Tanto maggiore sarà l'aumento ponderale, quanto maggiore sarà la possibilità di un'alta sintesi di massa grassa, tanto minore sarà l'aumento in oggetto, quanto maggiore sarà la sintesi di massa magra in percentuale e questo con diverse differenziazioni a seconda del morfotipo (categorizzazione che non condivido, ma che cito per semplificazione) del soggetto.
Fuori da questa situazione rimangono però due casistiche che sono i neofiti dell'allenamento e le persone con una BF piuttosto alta: in questi due casi si può avere, giocando sul filo della normocalorica, quella che viene chiamata 'bodyrec' o 'ricomposizione corporea', che è quella situazione per la quale riusciremo contemporaneamente ad aumentare di massa magra, riducendo quella adiposa: questo è possibile per un semplice motivo e cioè per quello che a tutti gli effetti è un 'buffer energetico' dato dalle riserve adipose. Fuori da queste situazioni dovremo quindi agire cercando di crescere, non puliti, ma nella maniera il più pulita possibile. Fuori dall'esperienza scientifica ed entrando in quella pratica che è a mio modo di vedere è molto utile, vedremo come questo concetto si possa tradurre a spanne in una crescita ponderale di massa magra e grassa in un rapporto di 2:1/3:1 a seconda della morfologia del soggetto preso in questione e ferma restando una ineccepibile pianificazione alimentare, allenante e del riposo.
Chiudendo è comunque d'obbligo fare un minimo cenno a quello che è il ruolo denigrato degli estrogeni nella crescita muscolare: se è vero che un eccesso di questi è deleterio in una fase di massa, è altrettanto vero che una minima percentuale è non solo utile ma altresì auspicabile per una fase 'bulk' in quanto gli estrogeni sono legati alla secrezione di altri importanti ormoni e sono direttamente legati al numero di recettori androgeni. Alla luce di questo piccolo cenno è quindi ovvio quanto sia stupido il concetto di alcuni di creare un forte ambiente anabolico a percentuali di BF bassissime.
Mi rendo conto di aver volutamente semplificato in poche righe argomenti complessi e sterminati, ma sono dell'idea che una precisazione su questo punto fosse necessaria.
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