recenti studi hanno dimostrato una incidenza notevole della mortalità su chi consuma carni rosse, e comunque in generale aumenta il rischio di tumori e malattie cardiache.
Se è vero che la carne contiene grandi quantità di proteine complete, molti altri fattori non sono in suo favore. Anzitutto, quando la carne viene cotta, oltre al fatto che si sviluppano sostanze cancerogene, inevitabilmente vanno perdute molte importanti vitamine, come la B6 che si trova nella carne cruda ma non in quella cotta, senza le quali può produrre tossine.
per contro se si consuma carne cruda, la trasformazione delle proteine, nel corso dei processi di preparazione e di digestione della carne, genera dei prodotti che reagendo con zolfo, azoto e ossigeno sono in grado di catalizzare reazioni di ossidazione; queste reazioni sarebbero in grado di danneggiare i lipidi, le proteine, il materiale genetico e altre componenti dei diversi sitemi biologici dell'organismo, e di perpetuare una catena di reazioni ossidative.
Inoltre la carne impiega molto tempo per essere assimilata dall'organismo (anche 1 settimana!) e per essere espulsa.
Per esempio una bistecca di carne di manzo impiega due giorni per essere digerita completamente, e durante questo periodo va inevitabilmente in putrefazione distruggendo altre sostanze nutritive e sovvertendo l'equilibrio dei batteri intestinali. Poiché tra l'altro la carne che mangiamo non è così fresca, esiste un rischio ancor maggiore di putrefazione. Inoltre i buoi, i maiali, i polli e i tacchini sono oggi generalmente trattati con antibiotici e altri farmaci che vengono immagazzinati nei tessuti e nel fegato rendendo le loro carni decisamente poco salutari.
Se è vero che la carne contiene grandi quantità di proteine complete, molti altri fattori non sono in suo favore. Anzitutto, quando la carne viene cotta, oltre al fatto che si sviluppano sostanze cancerogene, inevitabilmente vanno perdute molte importanti vitamine, come la B6 che si trova nella carne cruda ma non in quella cotta, senza le quali può produrre tossine.
per contro se si consuma carne cruda, la trasformazione delle proteine, nel corso dei processi di preparazione e di digestione della carne, genera dei prodotti che reagendo con zolfo, azoto e ossigeno sono in grado di catalizzare reazioni di ossidazione; queste reazioni sarebbero in grado di danneggiare i lipidi, le proteine, il materiale genetico e altre componenti dei diversi sitemi biologici dell'organismo, e di perpetuare una catena di reazioni ossidative.
Inoltre la carne impiega molto tempo per essere assimilata dall'organismo (anche 1 settimana!) e per essere espulsa.
Per esempio una bistecca di carne di manzo impiega due giorni per essere digerita completamente, e durante questo periodo va inevitabilmente in putrefazione distruggendo altre sostanze nutritive e sovvertendo l'equilibrio dei batteri intestinali. Poiché tra l'altro la carne che mangiamo non è così fresca, esiste un rischio ancor maggiore di putrefazione. Inoltre i buoi, i maiali, i polli e i tacchini sono oggi generalmente trattati con antibiotici e altri farmaci che vengono immagazzinati nei tessuti e nel fegato rendendo le loro carni decisamente poco salutari.
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