Lo apro qui cosi possiamo parlarne senza sporcare il diario di Davide
Questo è l'articolo del Dr.J di un anno fa, che intanto ringrazio per tutto quello che già ha scritto solo su questo argomento
è un analisi di come sono trattati -da molti- i bovini oggigiorno in Italia, e conseguente trasferimento di sostanze varie nel latte -e quindi nei latticini- e in parte nella carne.
Alcuni posts:
Dr.J: concederseli ogni tanto è un conto, per quanto mi riguarda fan parte degli sgarri ma la regolarità anche in offseason non è un fattore così benefico nè ormai così salutistico.......il latte come lo sono i latticini fanno parte di una classe di alimenti ormai troppo raffinata e quindi pienissima di sostanze additive, gli stessi estrogeni contenuti sono un problema non piccolo se analizziamo questi alimenti......senza tener presente del lattosio...
Dr.J: Il discorso è veramente molto ampio e mi incuriosì anche perchè per un breve periodo avevamo a che fare con una linea di latti biologici per neonati, per cui dovevamo indagare anche quel discorso......e la lampadina mi si accese quando in concomitanza con un articolo scritto da un "esperto del nostro settore"(bbing) partecipai ad un convegno.......cerco di farla breve, 'ste povere mucche…sempre incinte e stimolate a produrre un latte che non serve ad alimentare i loro piccoli ma a dare profitto all’industria latto-casearia....business enorme a dir poco...... Per raggiungere questo obiettivo gli animali sono imbottiti di estrogeni (e antibiotici) che passano inesorabilmente da loro a noi attraverso il latte e latticini. Inoltre il contenuto di steroidi del latte vaccino è alto perché la loro funzione è di stimolare la crescita del vitello in un breve periodo di tempo. Questi ormoni sono “inadatti” all’uomo e possono avere effetti dannosi sul suo organismo, soprattutto a livello degli organi riproduttivi, mi sono arrivati alla mano studi su alterazioni dell'asse ormonale per adolescenti/bambine.....senza contare che tra gli alimenti studiati nel discorso prevenzione-fattori di rischio alimentare nel cancro, compare anche il latte per il suo alto contenuto in ormoni estrogeni (in particolare parliamo di cancro al seno....). Come se ciò non bastasse le mucche continuano inarrestabili a produrre latte anche quando sono incinte (praticamente sempre) e così, forzatura dopo forzatura, fai crescere velocemente la mucca, il vitello, facciamogli iperprodurre appunto più latte......... finiamo con il bere non solo il latte destinato ad un altro mammifero(quì si aprirebbe un discorso lunghissimo ed interessantissimo in materia anche di malassorbimento, mucosa....) ma anche il prodotto di un animale gravido, con un carico ormonale non naturale......
---------- Post added at 23:23:55 ---------- Previous post was at 22:46:25 ----------
Per quanto riguarda il discorso della carne.......è un problema. Perchè? azzo dovrei scrivere un mare di cose ma il tempo mi sarebbe sottratto alla traduzione di una ventina di pagine di robe di lavoro che hanno poco a che fare ora con questo argomento (trattasi di psoriasi)........il problema è APERTO......e parlo anche per quel che mi ha detto una ex collega veterinaria che lavorava anche nel farmaceutico ed un amico veterinario che fa analisi per aziende agro-alimentari..... Queste sostanze (estrogeni e altri ormoni) sono ancora usate in molte nazioni a scopo auxinico in zootecnica, allo scopo, cioè, di ottenere un accrescimento più rapido negli animali giovani....ogni nazione ha una legislatura differente e che crea gran confusione. In Italia il legislatore vieta in maniera assoluta l'uso di sostanze ormonali a scopo auxinico nell'animale da allevamento. Tuttavia negli anni 70-80 in particolare, ad arrivare ad oggi, il problema è ancora presente anche se in misura "minore" visto il maggiore controllo ed il potenziale dannoso troppo evidente......cmq assurdo come questo argomento venga trattato dai vari paesi....per farla breve, il rischio di contaminazione da estrogeni nelle nostre carni c'è? potenzialmente sì, anche se per quanto riguarda carni italiane mi sentirei piuttosto "sicuro".....anche se......
Pivellino: negli anni '70-'80, le innovazioni tecniche e tecnologiche anche in campo agrozootecnico erano volte ad aumentare la produttività, anche delle vacche attraverso selezione genetica spinta, mangimi, integratori. Il tutto, se si porta all'eccesso un sistema produttivo, lo si rende anche più fragile, da quì l'uso di medicinali e altre prodotto farmaceutici in abbondanza.
L'allentamento di questa iper-produttività ricercata, ad esempio ritornando a sistemi di produzioni biologici, rende meno fragili tali sistemi di produzione. Le vacche producono meno certamente, ma sono più "sane" e richiedono minor quantitativi di farmaci e integratori
Dr.J: Purtroppo però, ti parlo per esperienza diretta, tale linea biologica occupa una fetta di mercato troppo piccola.....vi sono controlli ben rigidi in Italia, dati dalla legislatura che chiude all'utilizzo di certi farmaci, ma il problema, anche in minor misura, resta....
Bros, Max e tutti..in attesa di un altro articolo-risposta del Dr.J, che ne pensate?
Questo è l'articolo del Dr.J di un anno fa, che intanto ringrazio per tutto quello che già ha scritto solo su questo argomento
è un analisi di come sono trattati -da molti- i bovini oggigiorno in Italia, e conseguente trasferimento di sostanze varie nel latte -e quindi nei latticini- e in parte nella carne.
Alcuni posts:
Dr.J: concederseli ogni tanto è un conto, per quanto mi riguarda fan parte degli sgarri ma la regolarità anche in offseason non è un fattore così benefico nè ormai così salutistico.......il latte come lo sono i latticini fanno parte di una classe di alimenti ormai troppo raffinata e quindi pienissima di sostanze additive, gli stessi estrogeni contenuti sono un problema non piccolo se analizziamo questi alimenti......senza tener presente del lattosio...
Dr.J: Il discorso è veramente molto ampio e mi incuriosì anche perchè per un breve periodo avevamo a che fare con una linea di latti biologici per neonati, per cui dovevamo indagare anche quel discorso......e la lampadina mi si accese quando in concomitanza con un articolo scritto da un "esperto del nostro settore"(bbing) partecipai ad un convegno.......cerco di farla breve, 'ste povere mucche…sempre incinte e stimolate a produrre un latte che non serve ad alimentare i loro piccoli ma a dare profitto all’industria latto-casearia....business enorme a dir poco...... Per raggiungere questo obiettivo gli animali sono imbottiti di estrogeni (e antibiotici) che passano inesorabilmente da loro a noi attraverso il latte e latticini. Inoltre il contenuto di steroidi del latte vaccino è alto perché la loro funzione è di stimolare la crescita del vitello in un breve periodo di tempo. Questi ormoni sono “inadatti” all’uomo e possono avere effetti dannosi sul suo organismo, soprattutto a livello degli organi riproduttivi, mi sono arrivati alla mano studi su alterazioni dell'asse ormonale per adolescenti/bambine.....senza contare che tra gli alimenti studiati nel discorso prevenzione-fattori di rischio alimentare nel cancro, compare anche il latte per il suo alto contenuto in ormoni estrogeni (in particolare parliamo di cancro al seno....). Come se ciò non bastasse le mucche continuano inarrestabili a produrre latte anche quando sono incinte (praticamente sempre) e così, forzatura dopo forzatura, fai crescere velocemente la mucca, il vitello, facciamogli iperprodurre appunto più latte......... finiamo con il bere non solo il latte destinato ad un altro mammifero(quì si aprirebbe un discorso lunghissimo ed interessantissimo in materia anche di malassorbimento, mucosa....) ma anche il prodotto di un animale gravido, con un carico ormonale non naturale......
---------- Post added at 23:23:55 ---------- Previous post was at 22:46:25 ----------
Per quanto riguarda il discorso della carne.......è un problema. Perchè? azzo dovrei scrivere un mare di cose ma il tempo mi sarebbe sottratto alla traduzione di una ventina di pagine di robe di lavoro che hanno poco a che fare ora con questo argomento (trattasi di psoriasi)........il problema è APERTO......e parlo anche per quel che mi ha detto una ex collega veterinaria che lavorava anche nel farmaceutico ed un amico veterinario che fa analisi per aziende agro-alimentari..... Queste sostanze (estrogeni e altri ormoni) sono ancora usate in molte nazioni a scopo auxinico in zootecnica, allo scopo, cioè, di ottenere un accrescimento più rapido negli animali giovani....ogni nazione ha una legislatura differente e che crea gran confusione. In Italia il legislatore vieta in maniera assoluta l'uso di sostanze ormonali a scopo auxinico nell'animale da allevamento. Tuttavia negli anni 70-80 in particolare, ad arrivare ad oggi, il problema è ancora presente anche se in misura "minore" visto il maggiore controllo ed il potenziale dannoso troppo evidente......cmq assurdo come questo argomento venga trattato dai vari paesi....per farla breve, il rischio di contaminazione da estrogeni nelle nostre carni c'è? potenzialmente sì, anche se per quanto riguarda carni italiane mi sentirei piuttosto "sicuro".....anche se......
Pivellino: negli anni '70-'80, le innovazioni tecniche e tecnologiche anche in campo agrozootecnico erano volte ad aumentare la produttività, anche delle vacche attraverso selezione genetica spinta, mangimi, integratori. Il tutto, se si porta all'eccesso un sistema produttivo, lo si rende anche più fragile, da quì l'uso di medicinali e altre prodotto farmaceutici in abbondanza.
L'allentamento di questa iper-produttività ricercata, ad esempio ritornando a sistemi di produzioni biologici, rende meno fragili tali sistemi di produzione. Le vacche producono meno certamente, ma sono più "sane" e richiedono minor quantitativi di farmaci e integratori
Dr.J: Purtroppo però, ti parlo per esperienza diretta, tale linea biologica occupa una fetta di mercato troppo piccola.....vi sono controlli ben rigidi in Italia, dati dalla legislatura che chiude all'utilizzo di certi farmaci, ma il problema, anche in minor misura, resta....
Bros, Max e tutti..in attesa di un altro articolo-risposta del Dr.J, che ne pensate?
Commenta