Preso da un altro forum..
L'obesità nel mondo sta aumentando e la scienza ha ammesso il fallimento delle diete raccomandate negli ultimi 20 anni. Il fatto non ci meraviglia:
-l'esercizio potrebbe servire se fosse praticato a livello strenuo, ben lontano delle possibilità dei più.
-e diete consigliate non sono a lungo sostenibili perché povere di calorie, grassi e proteine.
Adesso si sta cercando una risposta nella genetica ma il problema è un altro, come i BB sanno da sempre. Il vero problema sono i cereali: alimenti poveri, sufficienti appena per sopravvivere, divenuti per chissà quale perversione, totem della corretta alimentazione.
L'unico vantaggio dei cereali è che forniscono energia (sporca) a un costo basso.
Ora però andiamo a verificare quello che tutti toccano con mano:
-i cereali fanno ingrassare a causa dell'immediata assimilazione degli amidi di cui sono ricchi.
-i cereali gonfiano la pancia a causa degli antinutrienti che contengono e che rendono difficili digestione e assorbimento del cibo, soprattutto delle proteine.
-i cereali provocano ritenzione idrica, alterazione dei centri fame-sazietà del cervello, torpore, riduzione dell'energia dopo il pasto perché attivano risposte neurormonali sfavorevoli.
-causano malattie serie tra le quali arteriosclerosi, iperlipidemie, diabete e sicuramente invecchiamento precoce.
-le popolazioni che si nutrono prevalentemente di cereali sono deboli, di bassa statura, malaticce e indolenti.
-l'amido per essere digerito deve necessariamente essere cotto. Questo la dice lunga sulla predisposizione del nostro organismo al suo utilizzo.
Come e perché
L'uomo è un primate bipede e carnivoro e lo è da più di 2 milioni di anni. I nostri pro-genitori erano cacciatori- raccoglitori che si nutrivano di carne, uova, pesce, bacche, radici, erbe, semi e naturalmente da piccoli di latte materno. Erano eccezionalmente robusti e muscolosi, avevano denti perfetti, senza carie e ossa d'acciaio. Unico handicap era l'incertezza del cibo: una caccia andate male o l'inverno rigido. Ecco perché 7000 anni fa nacque l'agricoltura e in particolare iniziò la coltivazione dei cereali. L'agricoltura portò la certezza del cibo a scapito della sua qualità ma poiché l'imperativo era sopravvivere, questa invenzione portò un notevole progresso. L'altra convenienza di questa scoperta era il tempo libero che portò alla creazione delle prime civiltà. Da allora anche se apparentemente migliorarono le condizioni alimentari, peggiorarono quelle sanitarie. L'uomo divenne più piccolo di statura, più grasso, più debole, preda di carie, osteoporosi, malattie cardiovascolari, come tutti i reperti archeologici trovati per il mondo ci attestano. Il metabolismo dell'uomo plasmato in 2 milioni di anni da una dieta ricca di carne e vegetali, non riuscì ad adattarsi perfettamente alle nuove abitudini alimentari. La genetica ci suggerisce infatti, che per avere un adattamento completo servono da 1000 a 10.000 generazioni, non bastano le 4-500 succedutesi dall'avvento dell'agricoltura ad oggi. In pratica l'uomo moderno vive una distorsione di tempo biologico: la sua fisiologia da età della pietra deve affrontare ogni giorno un'alimentazione per la quale non è adatta.
I danni dei cereali
I cereali sono inadeguati all'alimentazione umana:
-per il basso contenuto di proteine rispetto ai carboidrati;
-per lo scarso valore biologico delle stesse proteine (carenza di aminoacidi essenziali: lisina, treonina, isoleucina, triptofano, fenilalanina);
-per gli elevati livelli di antinutrienti (tannini, fitati, resorcinoli, lectine, inibitori amilasici e proteasici che interferiscono con la digestione e l'assorbimento dei nutrienti);
-per lo scarso contenuto di vitamine e minerali (ad esempio 100 g di riso contengono solo 0,6 g di ferro contro i 18 g della stessa quantità di fegato; 0 g di vitamina C; 0 unità Internazionali di vitamina A ecc...);
-perché le fibre che contengono quando sono integri (importanti per il nostro organismo) sono presenti soprattutto negli strati esterni della cariosside, quelli più ricchi di antinutrienti.
In conclusione per ritrovare salute ed efficienza è necessario tornare al tipo di alimentazione per la quale il nostro organismo si è evoluto nel corso di 2 milioni di anni: carne, pesce, uova, frutta, semi, radici e verdura. Ci forniscono tutto ciò di cui abbiamo bisogno e niente che possa crearci problemi.
Studiato e rielaborato dal libro Bodybuilding di Giovanni Cianti
Fanno veramente ingrassare??dite la vosra
L'obesità nel mondo sta aumentando e la scienza ha ammesso il fallimento delle diete raccomandate negli ultimi 20 anni. Il fatto non ci meraviglia:
-l'esercizio potrebbe servire se fosse praticato a livello strenuo, ben lontano delle possibilità dei più.
-e diete consigliate non sono a lungo sostenibili perché povere di calorie, grassi e proteine.
Adesso si sta cercando una risposta nella genetica ma il problema è un altro, come i BB sanno da sempre. Il vero problema sono i cereali: alimenti poveri, sufficienti appena per sopravvivere, divenuti per chissà quale perversione, totem della corretta alimentazione.
L'unico vantaggio dei cereali è che forniscono energia (sporca) a un costo basso.
Ora però andiamo a verificare quello che tutti toccano con mano:
-i cereali fanno ingrassare a causa dell'immediata assimilazione degli amidi di cui sono ricchi.
-i cereali gonfiano la pancia a causa degli antinutrienti che contengono e che rendono difficili digestione e assorbimento del cibo, soprattutto delle proteine.
-i cereali provocano ritenzione idrica, alterazione dei centri fame-sazietà del cervello, torpore, riduzione dell'energia dopo il pasto perché attivano risposte neurormonali sfavorevoli.
-causano malattie serie tra le quali arteriosclerosi, iperlipidemie, diabete e sicuramente invecchiamento precoce.
-le popolazioni che si nutrono prevalentemente di cereali sono deboli, di bassa statura, malaticce e indolenti.
-l'amido per essere digerito deve necessariamente essere cotto. Questo la dice lunga sulla predisposizione del nostro organismo al suo utilizzo.
Come e perché
L'uomo è un primate bipede e carnivoro e lo è da più di 2 milioni di anni. I nostri pro-genitori erano cacciatori- raccoglitori che si nutrivano di carne, uova, pesce, bacche, radici, erbe, semi e naturalmente da piccoli di latte materno. Erano eccezionalmente robusti e muscolosi, avevano denti perfetti, senza carie e ossa d'acciaio. Unico handicap era l'incertezza del cibo: una caccia andate male o l'inverno rigido. Ecco perché 7000 anni fa nacque l'agricoltura e in particolare iniziò la coltivazione dei cereali. L'agricoltura portò la certezza del cibo a scapito della sua qualità ma poiché l'imperativo era sopravvivere, questa invenzione portò un notevole progresso. L'altra convenienza di questa scoperta era il tempo libero che portò alla creazione delle prime civiltà. Da allora anche se apparentemente migliorarono le condizioni alimentari, peggiorarono quelle sanitarie. L'uomo divenne più piccolo di statura, più grasso, più debole, preda di carie, osteoporosi, malattie cardiovascolari, come tutti i reperti archeologici trovati per il mondo ci attestano. Il metabolismo dell'uomo plasmato in 2 milioni di anni da una dieta ricca di carne e vegetali, non riuscì ad adattarsi perfettamente alle nuove abitudini alimentari. La genetica ci suggerisce infatti, che per avere un adattamento completo servono da 1000 a 10.000 generazioni, non bastano le 4-500 succedutesi dall'avvento dell'agricoltura ad oggi. In pratica l'uomo moderno vive una distorsione di tempo biologico: la sua fisiologia da età della pietra deve affrontare ogni giorno un'alimentazione per la quale non è adatta.
I danni dei cereali
I cereali sono inadeguati all'alimentazione umana:
-per il basso contenuto di proteine rispetto ai carboidrati;
-per lo scarso valore biologico delle stesse proteine (carenza di aminoacidi essenziali: lisina, treonina, isoleucina, triptofano, fenilalanina);
-per gli elevati livelli di antinutrienti (tannini, fitati, resorcinoli, lectine, inibitori amilasici e proteasici che interferiscono con la digestione e l'assorbimento dei nutrienti);
-per lo scarso contenuto di vitamine e minerali (ad esempio 100 g di riso contengono solo 0,6 g di ferro contro i 18 g della stessa quantità di fegato; 0 g di vitamina C; 0 unità Internazionali di vitamina A ecc...);
-perché le fibre che contengono quando sono integri (importanti per il nostro organismo) sono presenti soprattutto negli strati esterni della cariosside, quelli più ricchi di antinutrienti.
In conclusione per ritrovare salute ed efficienza è necessario tornare al tipo di alimentazione per la quale il nostro organismo si è evoluto nel corso di 2 milioni di anni: carne, pesce, uova, frutta, semi, radici e verdura. Ci forniscono tutto ciò di cui abbiamo bisogno e niente che possa crearci problemi.
Studiato e rielaborato dal libro Bodybuilding di Giovanni Cianti
Fanno veramente ingrassare??dite la vosra
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