Buonasera, ho diciotto anni e, non scherzo, non sono mai stato magro - se non nella fascia d'età compresa tra l'1 e i 5 anni. Ho passato l'infanzia disprezzando l'attività fisica per ragioni diverse (discorso lungo). Si badi, i giretti in bicicletta dalle nove del mattino alle sei del pomeriggio me li facevo e volentieri, ma ho sempre ingurgitato gelati, lasagne e altra roba in grande abbondanza, anche se fortunatamente genuina (odio i McDonald's).
A quattordici anni il mio edonismo gastronomico è mutato in compianto dei difetti che fino ad allora non volevo vedere. Ero alto 1.75 m, forse, e pesavo 106 kg. Stanco della situazione, mi sono messo a fare sport, ma non esagerando, nei mesi estivi, con buoni risultati. Andavo spesso in montagna o in bici, ho mangiato meno - ho eliminato le porcherie dalla mia alimentazione - e sono dimagrito 12 kg in pochi mesi (da maggio a settembre del 2006). Infine, dopo fallimentari periodi in palestra (trainer totalmente maleducati e incompetenti!), nel 2007 ho iniziato ad andare in piscina (grazie a Dio... è un'attività meravigliosa!), mantenendo la mia forma fisica, seppure fossi ancora in sovrappeso (al tempo il mio IBM era pari a 28.8). E intanto sono cresciuto di un bel po' di centimetri: ora sono alto 1 metro e 84 centimetri. Il tutto senza iniziare mai una vera e propria dieta.
Tuttavia, una volta rientrato in conservatorio, incominciato l'ultimo anno del liceo classico, fra mille altri impegni ho dovuto eliminare il nuoto, rimasto insostituito nell'ottobre 2008; e assieme ai nervi tesi causa inattività fisica, il mio corpo ha ricominciato a metter su peso, fino a quando, a gennaio 2009, non ho scoperto il mio peso: circa 99 kg. Allora subito mi sono messo a dieta, tenendo a mente dei consigli dati a mio padre dalla nutrizionista, pesandomi solo la domenica, concedendomi il sabato sera e la domenica a pranzo liberi, misurandomi la circonferenza dell'addome, informandomi su massa grassa e massa muscolare su vari siti internet. E di recente ho ripreso a nuotare e ogni tanto mi vado a fare un'oretta di corsa. Sono sceso circa 8,5 kg, fino ad ora, da febbraio (quando ho iniziato ufficialmente la dieta). Per il dimagrimento, però, ho MILLE perplessità... prima di tutto vi scrivo la mia dieta:
COLAZIONE:
un bicchiere di latte parzialmente scremato (è più buono di quello intero!), con 5 o 6 biscotti (le gocciole mi fanno morire) e a volte un paio di fette biscottate con marmellata.
PRANZO:
80/100 gr. di pasta in bianco con olio d'oliva e parmigiano, altrimenti minestrone, o pasta e fagioli, o pasta con zucchine macinate (è squisita), o sugo semplice al basilico. Per secondo, bresaola con insalata, con rucola. Altrimenti carne di altro tipo, sempre magra (pollo, fettina, straccetti sono i miei preferiti).
MERENDA (ore 16:30/17:00... per studiare, altrimenti mi sento male!):
mezzo bicchiere di yogurt Coop 0,001% di grassi (quello dal sapore acido) con 2 cucchiaini di zucchero e 2-3 biscotti sbriciolati; in alternativa, un frullato con mezzo bicchiere di latte, una banana e un cucchiaino di zucchero.
CENA:
fettina con insalata, altrimenti bistecca con verdura, pomodori, o pollo, comunque carne magra (ho bandito salsicce, salame, mortadella, prosciutto crudo e cotto se non sgrassati e grassi puri del genere); in alternativa mangio molta bresaola. A volte, formaggi come philadelphia light o certosino. Oppure mozzarella o frittata... cerco di variare A cena mangio poco pane, una fetta o mezza fetta.
Il tutto gioca sulla moderazione nell'uso dell'olio e dello zucchero, sull'assenza di grassi saturi puri e sulla quantità di acqua ingerita nel corso della giornata, secondo i consigli di TUTTI i siti ed esperti. Non mi privo di nulla, ma non esagero con le quantità e con i cibi palesemente grassi. E ci tengo a sottolineare che pure se non ho fame mangio all'orario stabilito dalla dieta, cercando di essere regolare: ormai è diventato un programma alimentare, uno stile di vita, ho cambiato totalmente modo di concepire il nutrimento giornaliero... ed è anche questo che mi spinge ad andare avanti.
Ora veniamo alle perplessità. Sto dimagrendo, oggi ho toccato la soglia dei 90.4 kg, sono contentissimo, i vestiti mi vanno molto più larghi (ho perso una taglia circa)... ma mi sorge un dubbio, soprattutto contando che la misurazione della vita non pare mostrare miglioramenti proporzionali alla perdita di peso. Ho delle "maniglie dell'amore" molto larghe (diciamole pure MANIGLIONI ANTIPANICO), e non è un fatto di struttura ossea, perché al tatto sento la ciccia, e solo là è evidente, oltre che un po' a livello pettorale (ma molto meno che in passato). C'è anche da dire che non è mai stata periodica questa misurazione, anzi, e neppure precisa: ho misurato in giorni diversi ad orari diversi; il tutto però perché mi risulta difficile comprendere il modo esatto di misurare, il punto esatto del corpo da misurare e così via... considerando che il dimagrimento, però, è UNIFORME, e la mia vita non sembra voler sentire di ridursi, non è che tutti sti chili che ho perso sono massa magra? Se è così ho buttato al vento mesi di lavoro... il deperimento muscolare è quel che temo di più. Ma com'è che, chimicamente, nel corso della combustione di zucchero + ossigeno + ATP si viene a bruciare pure una cellula proteica? In che modo il metabolismo brucia proteine e non grassi? Perché trasforma le une in energia e non i trigliceridi, più facilmente scomponibili (anzi, "archiviati" sottopelle proprio perché sono riserve)?
E poi, soprattutto, CHE NE PENSATE DELLA MIA DIETA? E' CORRETTA? Il mio obiettivo è ridurre massa grassa al minimo dell'evidenza, per poi rassodare e metter su massa muscolare... non mi pongo limiti di tempo, voglio dimagrire in modo salutare e il più definitivo possibile, ma prima di continuare per questa strada vorrei sapere che ne pensate.
A quattordici anni il mio edonismo gastronomico è mutato in compianto dei difetti che fino ad allora non volevo vedere. Ero alto 1.75 m, forse, e pesavo 106 kg. Stanco della situazione, mi sono messo a fare sport, ma non esagerando, nei mesi estivi, con buoni risultati. Andavo spesso in montagna o in bici, ho mangiato meno - ho eliminato le porcherie dalla mia alimentazione - e sono dimagrito 12 kg in pochi mesi (da maggio a settembre del 2006). Infine, dopo fallimentari periodi in palestra (trainer totalmente maleducati e incompetenti!), nel 2007 ho iniziato ad andare in piscina (grazie a Dio... è un'attività meravigliosa!), mantenendo la mia forma fisica, seppure fossi ancora in sovrappeso (al tempo il mio IBM era pari a 28.8). E intanto sono cresciuto di un bel po' di centimetri: ora sono alto 1 metro e 84 centimetri. Il tutto senza iniziare mai una vera e propria dieta.
Tuttavia, una volta rientrato in conservatorio, incominciato l'ultimo anno del liceo classico, fra mille altri impegni ho dovuto eliminare il nuoto, rimasto insostituito nell'ottobre 2008; e assieme ai nervi tesi causa inattività fisica, il mio corpo ha ricominciato a metter su peso, fino a quando, a gennaio 2009, non ho scoperto il mio peso: circa 99 kg. Allora subito mi sono messo a dieta, tenendo a mente dei consigli dati a mio padre dalla nutrizionista, pesandomi solo la domenica, concedendomi il sabato sera e la domenica a pranzo liberi, misurandomi la circonferenza dell'addome, informandomi su massa grassa e massa muscolare su vari siti internet. E di recente ho ripreso a nuotare e ogni tanto mi vado a fare un'oretta di corsa. Sono sceso circa 8,5 kg, fino ad ora, da febbraio (quando ho iniziato ufficialmente la dieta). Per il dimagrimento, però, ho MILLE perplessità... prima di tutto vi scrivo la mia dieta:
COLAZIONE:
un bicchiere di latte parzialmente scremato (è più buono di quello intero!), con 5 o 6 biscotti (le gocciole mi fanno morire) e a volte un paio di fette biscottate con marmellata.
PRANZO:
80/100 gr. di pasta in bianco con olio d'oliva e parmigiano, altrimenti minestrone, o pasta e fagioli, o pasta con zucchine macinate (è squisita), o sugo semplice al basilico. Per secondo, bresaola con insalata, con rucola. Altrimenti carne di altro tipo, sempre magra (pollo, fettina, straccetti sono i miei preferiti).
MERENDA (ore 16:30/17:00... per studiare, altrimenti mi sento male!):
mezzo bicchiere di yogurt Coop 0,001% di grassi (quello dal sapore acido) con 2 cucchiaini di zucchero e 2-3 biscotti sbriciolati; in alternativa, un frullato con mezzo bicchiere di latte, una banana e un cucchiaino di zucchero.
CENA:
fettina con insalata, altrimenti bistecca con verdura, pomodori, o pollo, comunque carne magra (ho bandito salsicce, salame, mortadella, prosciutto crudo e cotto se non sgrassati e grassi puri del genere); in alternativa mangio molta bresaola. A volte, formaggi come philadelphia light o certosino. Oppure mozzarella o frittata... cerco di variare A cena mangio poco pane, una fetta o mezza fetta.
Il tutto gioca sulla moderazione nell'uso dell'olio e dello zucchero, sull'assenza di grassi saturi puri e sulla quantità di acqua ingerita nel corso della giornata, secondo i consigli di TUTTI i siti ed esperti. Non mi privo di nulla, ma non esagero con le quantità e con i cibi palesemente grassi. E ci tengo a sottolineare che pure se non ho fame mangio all'orario stabilito dalla dieta, cercando di essere regolare: ormai è diventato un programma alimentare, uno stile di vita, ho cambiato totalmente modo di concepire il nutrimento giornaliero... ed è anche questo che mi spinge ad andare avanti.
Ora veniamo alle perplessità. Sto dimagrendo, oggi ho toccato la soglia dei 90.4 kg, sono contentissimo, i vestiti mi vanno molto più larghi (ho perso una taglia circa)... ma mi sorge un dubbio, soprattutto contando che la misurazione della vita non pare mostrare miglioramenti proporzionali alla perdita di peso. Ho delle "maniglie dell'amore" molto larghe (diciamole pure MANIGLIONI ANTIPANICO), e non è un fatto di struttura ossea, perché al tatto sento la ciccia, e solo là è evidente, oltre che un po' a livello pettorale (ma molto meno che in passato). C'è anche da dire che non è mai stata periodica questa misurazione, anzi, e neppure precisa: ho misurato in giorni diversi ad orari diversi; il tutto però perché mi risulta difficile comprendere il modo esatto di misurare, il punto esatto del corpo da misurare e così via... considerando che il dimagrimento, però, è UNIFORME, e la mia vita non sembra voler sentire di ridursi, non è che tutti sti chili che ho perso sono massa magra? Se è così ho buttato al vento mesi di lavoro... il deperimento muscolare è quel che temo di più. Ma com'è che, chimicamente, nel corso della combustione di zucchero + ossigeno + ATP si viene a bruciare pure una cellula proteica? In che modo il metabolismo brucia proteine e non grassi? Perché trasforma le une in energia e non i trigliceridi, più facilmente scomponibili (anzi, "archiviati" sottopelle proprio perché sono riserve)?
E poi, soprattutto, CHE NE PENSATE DELLA MIA DIETA? E' CORRETTA? Il mio obiettivo è ridurre massa grassa al minimo dell'evidenza, per poi rassodare e metter su massa muscolare... non mi pongo limiti di tempo, voglio dimagrire in modo salutare e il più definitivo possibile, ma prima di continuare per questa strada vorrei sapere che ne pensate.
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