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Cianti...alcune riflessioni
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Io ho visto solo alcuni minuti, il fatto è che la conduttrice non ha condotto un'intervista, ma era il solito talk show a più voci, per cui si è potuto esprimere poco e molto in generale.
La notizia l'ho presa dal sito di Tozzi, in cui diceva paleo-dieta, invece era nà sola, non mi devo più fidare di Tozzi,.
Resta comq il fatto che il dottore dice cose interessanti ed è molto preparato, se solo lo facessero parlare però...
---------- Post added 12-12-2010 at 08:57:23 ---------- Previous post was 11-12-2010 at 14:41:09 ----------
Ho compendiato qui, in 6 punti rilevanti, il Cianti-pensiero sulla Evo-Diet:
1) Equilibrio tra fonti animali e vegetali, un 50-65% di alimenti di origine animale e un 50-35% di origine vegetale.
Tutti alimenti semplici, naturali, non processati. Non si richiedono preparazioni lunghe o particolari, ma alimenti che si possono consumare, digerire e assimilare crudi o cucinati con estrema semplicità senza sughi, intingoli, salse, tutto ciò che può essere raccolto crudo dall’ambiente e che si evoluto con poca influenza dell’uomo, prima di 12.000 anni fa, all’atto della rivoluzione agricola.
2) Glucidi:
Verdure e frutta, ricchezza di vitamine, antiossidanti, minerali e fibre, ma prudenza col fruttosio.
Cavolfiori, spinaci, broccoli, fiori, tutte le piante da insalata, melanzane, pomodori, cetrioli, peperoni.
Bacche: mirtilli, more, lamponi.
Frutta secca: noci, mandorle e nocciole.
Tuberi e radici: patate, tapioca, cannella, carote, rape, bietole e ravanelli.
Si i mieli, frutta, ma con moderazione, con moderazione le marmellate e con moderazione anche la frutta fermentata come vino e grappa. No i fermentati da cereali come whisky, birra e vodka.
No a cereali e legumi, carico e indice glicemico insostenibili, droga da esorfine che danno alterazione del sistema fame/sazietà ed assuefazione, antinutrienti, glutine insulto per i villi intestinali, miseria nutrizionale in grandi volumi.
Già eliminando del tutto cereali, legumi e derivati avrete fatto il 90% del lavoro.
La limitazione degli zuccheri eliminerà i fenomeni di iperglicemia postprandiale con conseguente ipoglicemia reattiva coi sonnolenza e torpore dopo i pasti, eliminerà la ritenzione idrica, la cellulite da prodotti AGEs e i gonfiori da infiammazioni da glutine.
Non è quindi una dieta a 0 carboidrati, non è chetogenetica , ma ci sono da frutti, tuberi, bacche e verdura, non calorie vuote come quelle dei cereali ma con corredo di nutrienti essenziali. Gli zuccheri sono sempre veicolati da fibre, minerali e vitamine e diluiti in acqua, nell’acqua fisiologica dei tessuti animali e vegetali.
3) Proteine+grassi:
Uova intere, selvaggina, carni bianche, pollame, tacchino, ma soprattutto rosse di ruminanti al pascolo, proteine nobili, immediata utilizzazione plastica per rapporto aminoacidico corretto.
La carne fresca e magra di ruminante al pascolo, non alimentato con farine e concentrati. Questa carne di animale al pascolo, in movimento, è più magra, si arricchisce di ferro, ferro-eme utile specie per lo donne, contiene più polinsaturi, meno grassi saturi, e più omega3 e quindi un corretto rapporto omega3/omega6, meno colesterolo, più vitamine ed antiossidanti come betacarotene, Vit E, complesso B, più calcio, magnesio e potassio.
La carne deve essere fresca, appena frollata post-mortem, con liberazioni degli enzimi lisosomiali, perché così giunge al livello di tenerezza adatta al nostro apparato masticatore.
Cotta sempre con estrema semplicità, senza sale, appena scottata sopra e sotto e al centro cruda per evitare la denaturazione delle proteine e formazioni di cancerogeni come benzopireni.
Quindi vanno benissimo le carni o pesci normalmente consumate crude come tartara, carpaccio e sushi. (Qui attenzione però alla provenienza e quindi allo stato igienico-sanitario dell’animale e della conservazione-vendita-trasporto.)
Pesci di acque fredde a loro volta ricchi di omega3. Quindi pesce appena pescato o allevato, ma senza il pacco intestinale infarcito di grasso, segno di forzature alimentari, poi gamberetti, molluschi, crostacei. Moderazione sempre con l’olio d’oliva.
Ad libitum un atleta da 80 kg può arrivare a mangiare, ciclicamente e in un sol giorno, anche 1,8-2,4 kg di carne fresca e magra, l’ottimale sarebbe sul 2% rispetto al peso corporeo, con punte del 3% per atleti di sport di potenza.
La carne fa male? Può far male un cibo con cui l’uomo si è evoluto da 4 milioni di anni? Rispetto ai cereali e legumi con cui si evoluto (ed ammalato) da 12.000 anni????
Deve essere fresca, magra, da animali al pascolo o selvaggina, ovvero è l’animale stesso che essere essere nutrito secondo sua natura…
ma dico se è ruminante, perché gli si danno le farine di carne degli scarti di lavorazione ? E poi ci si meraviglia della BSE????
La stessa supposta e non provata pericolosità della carne viene a cadere se l’introduzione è intermittente. Così mai si sente distinguere tra carne fresca o carne conservata o dare indicazioni sull’origine, sulla nutrizione e benessere dell’animale. Così come nessuna indicazione sull’aggiunta di sale, nitriti, nitrati o tipologia di cottura.
Evitare del tutto altri fonti proteiche come latti e formaggi, fonti di allergie e intolleranze, rapporto calcio magnesio 12:1 tale da provocare escrezione di calcio e quindi paradossalmente osteoporosi.
Possibile uso di yogurt e latti acidificati, ma il più possibile naturali, senza aggiunte di zuccheri e di addensanti quali amidi o glutine.
No a tutte le carni conservate, affettati, salumi, insaccati ecc, unica eccezione possibile: carni o pesci conservati solo tramite surgelazione.
No a tutte le conservazioni, aggiunte o preparazioni con cloruro di sodio. Il ridotto apporto di cloruro di sodio previene la calciuria, l’ipertensione e alterazione del sistema fame/sazietà. Il sale infatti danneggia le papille gustative alterando il gusto che concorre esso stesso al senso di sazietà.
La ricchezza di proteine concorrerà a stabilizzare la glicemia, la risposta all’insulina e a mantenere il sistema immunitario forte ed efficiente.
L’introduzione dei cereali e legumi 12.000 anni fa ha spostato la dieta verso l’acidità, verso l’acidità metabolica cronica che porta nel tempo la perdita di tessuto muscolare, decalcificazione delle ossa e quindi osteoporosi.
L’organismo deve smontare il tessuto muscolare per ricavare glutammina da cui ottenere l’ammoniaca per detossificare i protoni in eccesso eliminati come ioni ammonio attraverso i reni, ecco dunque sarcopenia. Oppure deve smontare le ossa da cui prendere i carbonati per azione tampone ecco quindi osteoporosi. Inoltre il calcio carbonato formatosi dopo l’azione tampone si deposita nelle articolazioni favorendo le artriti.
Finché si è giovani la produzione ormonale permette di avere una certa salvaguardia su muscoli ed ossa, ma col declino degli ormoni sessuali si evidenziano le patologie.
Si consigliano spesso latti e latticini per l’osteoporosi quando essi stessi sono acidi, carichi di magnesio e sodio aggiunto che non fanno altro che aggravare il problema. Il sale porta all’espansione dei fluidi con aumentata diuresi, più l’antagonismo calcio-sodio nel riassorbimento renale, porta all’espulsione del calcio.
Inoltre per i fondisti e mezzofondisti, l’acidosi metabolica rende più difficoltoso il legame tra ossigeno ed emoglobina con un minore apporto di ossigeno ai tessuti, per cui riduzione delle prestazioni.
La dieta frugivora-carnivora, composta per 50% di alimenti di origine animale e l’ altro 50% di origina vegetale, garantisce la neutralità che è stata alterata 12.000 anni fa dall’introduzione di cereali e legumi. La carne magra non deve essere mai consumata da sola, ma accompagnata da vegetali, la parte vegetale neutralizza la calciuria, l’acidosi metabolica, l’iperammonemia, possibili fattori scatenati osteoporosi, sarcopenia e rabbit starvation.
4) Dieta ad libitum:
Affidare la dieta ad astrusi calcoli come si fa di solito e soprattutto con riduzione di energia e calorie, porta ad affrontare la fame, che è una condizione di allarme insostenibile per ogni essere vivente.
Nutrirsi deve essere istintivo, così come respirare, tutti i viventi cercano la sazietà che l’organismo determina con meccanismi precisissimi ma anche molto semplici, su volume introdotto e densità nutrizionale.
Con cibo troppo denso di energia e povero di nutrienti come cereali e legumi ci troviamo perennemente in una situazione di squilibrio tra volume (over soddisfatto) e richieste nutrizionali (under soddisfatte), che porta all’alterazione di questo finissimo istinto e alla conseguente iperfagia.
Quando non ci si nutre di cereali e legumi avviene il reset fisiologico del centro-fame sazietà sui reali fabbisogni dell’organismo.
Per cui le razioni sono sempre ad libitum, si mangia sempre a sazietà, non si soffre la fame, non si deve pesare il cibo o contare le calorie. Si può mangiare a sezietà perché il centro della fame piano piano regredisce e si resetta fino ad non avere bisogno di nessuna integrazione, neppure in campo sportivo.
Apprezzerete il mangiare a sazietà senza calcoli, senza algoritmi sulla calorie. La digestione non sottrarrà sangue al cervello e ai tessuti perché sarà immediata, rapida e leggera e neppure percepibile, tanto da passare inosservata.
I livelli energertici saranno stabili per tutto il giorno, senza problemi di assuefazione senza le esorfine dei cereali e perché l’ipoglicemia reattiva porta a mangiare di nuovo: “ ho finito di mangiare adesso, ma ho di nuovo fame…”
Gli alimenti ad alta densità nutrizionale e bassa densità energetica, permettono di evitare del tutto la conta delle calorie e di pesare il cibo, lasciando all’appetito la decisione sulla quantità necessaria ed di diventare quello che eravamo: un animale, altamente competitivo, sano, forte ed aggressivo in piena armonia col suo ambiente.
5) Ciclicità ed intermittenza della dieta:
Rispettare la ciclicità naturale della dieta evitando la cronicità di assunzione del vari alimenti.
La Dieta è ciclica ed intermittente perché così è sempre stato, varia cioè sia nelle quantità di energia introdotta che come nutrienti in relazione alle varie situazione che la persona si trova ad affrontare.
E’ in noi un reperto biologico fossile: gli ormoni dell’utilizzo energetico, cortisolo e testosterone, sono prodotti alle prime luci dell’alba, segno evidente dell’inizio delle attività dei nostri progenitori.
E’ l’Africa la culla del sapiens, ovvero l'attività si svolgeva nelle ore meno calde della giornata. L’insulina, che deposita nutrienti, aumenta a fine mattina corrispondendo al riposo, al riparo della luce, unito ad un pasto frugale a base di frutta, bacche, semi, miele. Poi aumenta di sera e di notte l’altro ormone proteico, il GH, evidenza di una cena più corposa a base di carni.
Quindi in relazione ai picchi ormonali: più grassi e zuccheri al mattino per assecondare il testosterone, più zuccheri a metà giornata con il picco insulinico, più proteine alla sera per il GH notturno.
Ma la ciclicità non seguiva solo i ritmi circadiani, ma anche ritmi molto più lunghi.
Durante la caccia si sperimentavano inseguimento della preda, lotta, cattura, uccisione, stress, ansia, paura, esaurimento muscolare. Quindi corsa, salto, inseguimento, lotta. Si inseguiva la preda per più giorni, si seguivano tracce, si dovevano evitare o difendersi dagli altri predatori o altre tribù concorrenti. Si necessitava di max aggressività, max attenzione, max potenza muscolare, velocità, resistenza, lucidità, attenzione, insomma serviva il testosterone.
L’alimentazione poteva essere di tanti piccoli spuntini, per cui velocemente ci si cibava di qualche uovo stappato a qualche nido e poi bacche, noci, vegetali, frutti, miele, vegetali nervini come foglie di coca o grani di caffè. Produzione elevata di testosterone, oppiacei ed effetto “high” da endorfine.
In tempo moderni è stato difatti dimostrato come la produzione di testosterone sia favorito dalla riduzione calorica, dalla riduzione della quota proteica, troppe proteine aumentano l’escrezione urinaria del testosterone, mentre la sintesi è favorita da grassi saturi, colesterolo e dalla riduzione della quota di fibre.
Più testosterone significa più aggressività, più competitività, più lucidità e creatività mentale, potenza ed energia, vivezza intellettuale.
Per allenarsi alla max potenza si necessita quindi di mangiare poco e con poche proteine per aumentare sintesi e disponibilità del testosterone.
Di conseguenza nei giorni di allenamento più impegnativi o più intellettualmente impegnativi:
Calorie ridotte -10%, poche fibre, più zuccheri e grassi, meno proteine.
Ecco quindi uova per grassi saturi e colesterolo a sostegno del testosterone, poche verdure fibrose, poca carne, al massimo un po’ di pesce, ma molti zuccheri da mieli, frutta, patate, datteri, cocco, fichi, banane, uva, noci, nocciole, olive e bevande “nervine” caffeina o teina.
In questo modo si possono tirare su, senza paura, cortisolo e testosterone a sostegno di allenamenti anche bigiornalieri o trigiornalieri. Il cortisolo, da antinfiammatorio, concorrerà a diminuire dolori e sofferenza muscolari o articolari.
Un esempio:
Colazione: uova, banane, mele, miele.
Spuntino: mele, noci.
Pranzo: poca carne, peperoni, olio, fichi.
Merenda: noci, mandorle, nocciole.
Cena: orate o branzini magri o crostacei, broccoli, arance.
Il lavoro fisico intenso di un atleta così come quello di un intellettuale molto impegnato esigono livelli di testosterone garantiti solo da un apporto modesto in proteine che viceversa servono in grande quantità nel momento del recupero e della rigenerazione.
Ritornando al nostro predecessore, una volta ghermita la preda, mangiava fino a scoppiare perché non sapeva quando sarebbe stata di nuovo disponibile una nuova preda e quindi uno nuovo pasto di carne. Il primo pasto erano il fegato e il cuore ancora caldi per ricostruire le riserve di glicogeno poi i muscoli dell’animale. Si passava quindi a pochi pasti copiosi ad attività, oltre al cibarsi, come dormire, accoppiarsi, cura dei piccoli, ozio, relax, benessere e recupero.
Tornando a noi nei giorni di riposo, di allenamento più leggero o nelle settimane di scarico si stimolano gli ormoni proteici, dell’accumulo e della ricostruzione, quali GH, insulina e IGF-1, tramite il carico calorico e proteico, si ricostruisce così il patrimonio tissutale, il deposito di glicogeno nei muscoli e nel fegato, si avvia la sintesi di nuove strutture proteiche, proteine strutturali, carriers, e/o enzimatiche mentre si abbassano testosterone, cortisolo, ACTH e adrenalina.
La dieta diventa ipercalorica e iperproteica, ricca di insaturi che favoriscono le ricostruzioni glucidiche e proteiche, in pochi pasti, ma abbondanti.
Ecco quindi molte carni, specie rosse, pesci, yougurt acidificati naturali, poi frutta arance, mele, banane, vino.
Un esempio:
Colazione: carne rossa o uova intere, banane, mele, arance o spremute.
Pranzo: petto di pollo o carpaccio o pesce, carciofi, mele, noci.
Merenda: dentice o uova, zucchini, pesche, albicocche o arance, banane.
Cena: carne, verdure, pomodori, cetrioli.
6) Disintossicazione:
Per passare a questa dieta si necessita di un lavoro lungo di svezzamento. Un distacco graduale è necessario a superare i fenomeni di assuefazione.
Il processo richiede alcuni mesi:
1. Mantenimento di alcuni cereali potenzialmente meno pericolosi come il riso che non contiene glutine o l’avena, fiocchi, farina di avena che ha una forma di glutine meno aggressivo. Mantenimento di modeste quantità di sale e yogurt addizionati, ricariche open di carboidrati ogni 5-7 giorni. Nelle prime 2-3 settimane i cali di zuccheri si risolvono con frutta, patate o riso.
2. Eliminazione di tutti i cereali e legumi, ricariche occasionali che comunque diventano sempre meno frequenti, perché sempre più percepite come inutili e negative perché si apprezza il completo benessere derivante dai nuovi alimenti. Di solito dopo 3-4 mesi scompare completamente la voglia di dolci.
3. Eliminazione degli yogurt addizionati di zuccheri ed addensanti e di sale, controllo dei consumi di frutta ed olio, non sono più necessarie ricariche se non in occasioni sociali; digestioni rapidissime, benessere ed energia su livelli stabili. Fine disintossicazione.
---------- Post added at 08:58:21 ---------- Previous post was at 08:57:23 ----------Last edited by Totaldemawesome; 12-12-2010, 10:00:54.
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ottimo articolo, però era già scritto tutto qui http://www.bodybuildingitalia.it/for...d.php?p=191962
I testi vanno citati e non fatti passare come propri. Non è una critica comunque, bell' articolo, poi magari l' utente che l' ha scritta sei tu, in tal caso scusami davvero amicosigpicè il carico che stimolando il sistema ormonale, dà volume al muscolo
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Originariamente Scritto da Totaldemawesome Visualizza MessaggioSi sono io, sono lo stesso con nick diversi.sigpicè il carico che stimolando il sistema ormonale, dà volume al muscolo
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Quello che mi chiedo io è: se nei giorni di allenamento eliminiamo anche i vari kg di carne, a quante kcal stiamo? a 500 kcal ci arriviamo????
Mi piacerebbe capire secondo quale scienza è possibile aumentare la massa con una dieta che varia dalle 500 alle 2000 kcal.Consulenza nutrizionale e allenamento.
Biologo nutrizionista.
Guida alle ripetizioni e modalità di carico
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[QUOTE=Hulkhogan;6543146]Quello che mi chiedo io è: se nei giorni di allenamento eliminiamo anche i vari kg di carne, a quante kcal stiamo? a 500 kcal ci arriviamo????
editLast edited by Capitano Nemo; 03-01-2011, 12:05:49.sigpic
"...le popolazioni che si nutrono prevalentemente di cereali sono deboli, di bassa statura, malaticce e indolenti... "
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hulk i giorni di allenamento (pesi) sono grossomodo 3 su 7. gli altri 4 sei sicuramente in ipercalorica.
---------- Post added at 11:03:28 ---------- Previous post was at 10:59:29 ----------
rilancio con una domanda: cianti dice sempre che ci deve interessare iperplasia e lavorare di fosfati. ma allora xche nei giorni di caccia propina tutti quei carbo? beh direi che gli zuccheri in quei giorni cmq servono o no? se i muscoli sono vuoti di clicogeno sicuramente le prestazioni ne risentono e poi il corpo umano non ha un interruttore on-off per usare i fosfati o meno.
Corretto il mio ragionamento? Altrimenti nei giorni di caccia si potrebbe semplicemente fare una metabolica, prendendo le cal dai grassi no?
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Originariamente Scritto da Hulkhogan Visualizza MessaggioQuello che mi chiedo io è: se nei giorni di allenamento eliminiamo anche i vari kg di carne, a quante kcal stiamo? a 500 kcal ci arriviamo????
Mi piacerebbe capire secondo quale scienza è possibile aumentare la massa con una dieta che varia dalle 500 alle 2000 kcal.
"Calorie ridotte -10%, poche fibre, più zuccheri e grassi, meno proteine.
Ecco quindi uova per grassi saturi e colesterolo a sostegno del testosterone, poche verdure fibrose, poca carne, al massimo un po’ di pesce, ma molti zuccheri da mieli, frutta, patate, datteri, cocco, fichi, banane, uva, noci, nocciole, olive e bevande “nervine” caffeina o teina."
"Nei giorni di riposo, ...La dieta diventa ipercalorica e iperproteica, ricca di insaturi che favoriscono le ricostruzioni glucidiche e proteiche, in pochi pasti, ma abbondanti.
Ecco quindi molte carni, specie rosse, pesci, yougurt acidificati naturali, poi frutta arance, mele, banane, vino."
è diverso, magari se leggi.. mica devi seguirla, però almeno leggere prima di dire che non può funzionare..sigpic
"...le popolazioni che si nutrono prevalentemente di cereali sono deboli, di bassa statura, malaticce e indolenti... "
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Originariamente Scritto da Capitano Nemo Visualizza Messaggiocome ha riassunto Total, nei giorni di allenamento:
"Calorie ridotte -10%, poche fibre, più zuccheri e grassi, meno proteine.
Ecco quindi uova per grassi saturi e colesterolo a sostegno del testosterone, poche verdure fibrose, poca carne, al massimo un po’ di pesce, ma molti zuccheri da mieli, frutta, patate, datteri, cocco, fichi, banane, uva, noci, nocciole, olive e bevande “nervine” caffeina o teina."
"Nei giorni di riposo, ...La dieta diventa ipercalorica e iperproteica, ricca di insaturi che favoriscono le ricostruzioni glucidiche e proteiche, in pochi pasti, ma abbondanti.
Ecco quindi molte carni, specie rosse, pesci, yougurt acidificati naturali, poi frutta arance, mele, banane, vino."
è diverso, magari se leggi.. mica devi seguirla, però almeno leggere prima di dire che non può funzionare..
Le parole se le porta via il vento: fammi un esempio di dieta con il -10% delle kcal (diciamo 2000 kcal facendo cifra tonda) con poche proteine e con gli alimenti "prescritti" da Cianti. Nella EVO (forse ti è scappato) non si possono mangiare 2 kg di frutta al giorno. (che cmq porterebbe circa 1000 kcal in totale).Consulenza nutrizionale e allenamento.
Biologo nutrizionista.
Guida alle ripetizioni e modalità di carico
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Originariamente Scritto da Hulkhogan Visualizza MessaggioQuello che mi chiedo io è: se nei giorni di allenamento eliminiamo anche i vari kg di carne, a quante kcal stiamo? a 500 kcal ci arriviamo????
Mi piacerebbe capire secondo quale scienza è possibile aumentare la massa con una dieta che varia dalle 500 alle 2000 kcal.Originariamente Scritto da Hulkhogan Visualizza MessaggioNemo forse non mi conosci ma seguo Cianti da anni, l'ho provata sulla mia pelle la dieta e ho scambiato varie mail con Cianti.
Le parole se le porta via il vento: fammi un esempio di dieta con il -10% delle kcal (diciamo 2000 kcal facendo cifra tonda) con poche proteine e con gli alimenti "prescritti" da Cianti. Nella EVO (forse ti è scappato) non si possono mangiare 2 kg di frutta al giorno. (che cmq porterebbe circa 1000 kcal in totale).
UOVO DI GALLINA, INTERO 180 gr
BURRO DI ARACHIDI 30 gr
SGOMBRO 200 gr
OLIO DI OLIVA EXTRAVERGINE 20 gr
PATATE 400 gr
MELA 200 gr
NOCI, secche 50 gr
LATTUGA 150 gr 2,7 3,3 0,6 28,5
Kcal 1772
Pro 84
scusa se si capisce poco ma non so importare una tab xls senza incasinarla..Last edited by Capitano Nemo; 03-01-2011, 16:20:49.sigpic
"...le popolazioni che si nutrono prevalentemente di cereali sono deboli, di bassa statura, malaticce e indolenti... "
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Nemo a me risulta che le patate non si possono consumare.Consulenza nutrizionale e allenamento.
Biologo nutrizionista.
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anche secondo me le patate sono ok:
se ti metti nell'ottica di Cianti la patata è un tubero, quindi non viene raffinata ed elaborta dall'uomo moderno, poteva essere benissimo un cibo dell'alimentazione pre civiltà, tipo la frutta, i vegetali, il miele, le noci & co, quindi non da un particolare dispendio di energie per essere digerita (patate bollite sono un classco per i malati...).
Il riso invece credo he sia sicuramente meglio dei cereali, ma richiede cotture lunghe quindi diciamo che si dovrebbe collocare nella fascia di mezzo, non da evitare ma nemmeno da prediligere, magari dando la preferenza a quello integrale...sigpic
"...le popolazioni che si nutrono prevalentemente di cereali sono deboli, di bassa statura, malaticce e indolenti... "
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