Occorrente:
300 g di semi di soia gialla messi a bagno per dodici ore in 1 e ½ l di acqua fredda
4 l di acqua ca.
uno scolapasta
una recipiente bucherellato
2 strofinacci
un frullatore o robot da cucina
due grandi pentole
un caglio addensante scelto IN ALTERNATIVA fra:
2 cucchiani di nigari (cloridrato di magnesio o di calcio) - il migliore -
2 cucchiai di solfato di calcio
4 cucchiai di succo di limone
3 cucchiai di aceto di vino bianco
Sembra proprio un sacco di roba, ma serve tutta.
Preparazione
1) Scaldare 2 l di acqua in una delle grandi pentole. Nel frattempo, frullare metà dei semi di soia sciacquati e scolati con ½ l di acqua fino a ottenere una purea omogenea (in giapponese si chiama gô).
2) Aggiungere la purea all'acqua bollente nella pentola.
3) Frullare il resto dei semi di soia con un altro ½ l di acqua e aggiungere anche questa purea all'acqua bollente. Portare il composto a ebollizione a fuoco alto mescolando continuamente con un mestolo per non farlo attaccare sul fondo.
4) Quando il liquido comincia a bollire, fa schiuma e gonfia, togliere la pentola dal fuoco e versare il composto nello scolapasta appoggiato sull'altra pentola e foderato con uno strofinaccio, assicurandosi che nella pentola non rimanga polpa di soia (okara).
5) Strizzare il tovagliolo, schiacciandolo con un bicchiere o qualcos'altro di abbastanza largo e piatto, in modo da estrarre tutto il latte dall'okara (ecco il latte di soia: assaggiatelo al naturale!).
6) Versare l'okara in una zuppiera, unire 7 dl di acqua e mescoliare bene. Rimettere lo strofinaccio dentro lo scolapasta e strizzare di nuovo bene, questa volta con le mani visto che non sarà più caldo, per estrarre tutto il latte.
7) Tutto il latte sarà a questo punto nella grande pentola (se ne avete una sola potete riutilizzare quella usata per la cottura del frullato di soia). Mettere la pentola con il latte sul fuoco e portiare a ebollizione a fuoco alto mescolando continuamente per non farlo attaccare sul fondo. Una volta a ebollizione, abbassiare la fiamma e lasciare cuocere per sei-sette minuti. Nel frattempo sciogliere il caglio addensante scelto in ¼ di l d'acqua, dividerlo in tre parti (per esempio in tre bicchieri).
8) Mescoliare il latte e aggiungere un terzo (uno dei tre bicchieri) della soluzione addensante continuando a mescolare per cinque o sei minuti, in modo da essere sicuri di che abbia raggiunto il fondo e i lati della pentola. Smettiere di mescolare e spruzzare sulla superficie un altro terzo (un altro bicchiere) della soluzione addensante. Mettere il coperchio e aspettare tre minuti.
9) Spruzzare infine sulla superficie il terzo di soluzione addensante rimasta, mescolare delicatamente e aspettiamo tre-quattro minuti. Colare delicatamente il latticello in modo da raccogliere i cagli in un colino. Mettere il contenitore bucherellato (come un colapasta) foderato con un secondo strofinaccio, ripiegare i bordi della garza in modo da ricoprire il tofu e mettierci sopra un peso per 10-15 minuti, fino a quando non uscirà più latticello.
10) Riempire una ciotola o il lavello di acqua fredda e metterci il contenitore con il tofu pressato. Capovolgere, togliere il tovagliolo, tagliareil tofu a metà e lasciarlo sotto l'acqua per tre-cinque minuti: deve essere abbastanza solido.
Il tofu si conserva in frigorifero coperto di acqua fredda per sei-otto giorni.
300 g di semi di soia gialla messi a bagno per dodici ore in 1 e ½ l di acqua fredda
4 l di acqua ca.
uno scolapasta
una recipiente bucherellato
2 strofinacci
un frullatore o robot da cucina
due grandi pentole
un caglio addensante scelto IN ALTERNATIVA fra:
2 cucchiani di nigari (cloridrato di magnesio o di calcio) - il migliore -
2 cucchiai di solfato di calcio
4 cucchiai di succo di limone
3 cucchiai di aceto di vino bianco
Sembra proprio un sacco di roba, ma serve tutta.
Preparazione
1) Scaldare 2 l di acqua in una delle grandi pentole. Nel frattempo, frullare metà dei semi di soia sciacquati e scolati con ½ l di acqua fino a ottenere una purea omogenea (in giapponese si chiama gô).
2) Aggiungere la purea all'acqua bollente nella pentola.
3) Frullare il resto dei semi di soia con un altro ½ l di acqua e aggiungere anche questa purea all'acqua bollente. Portare il composto a ebollizione a fuoco alto mescolando continuamente con un mestolo per non farlo attaccare sul fondo.
4) Quando il liquido comincia a bollire, fa schiuma e gonfia, togliere la pentola dal fuoco e versare il composto nello scolapasta appoggiato sull'altra pentola e foderato con uno strofinaccio, assicurandosi che nella pentola non rimanga polpa di soia (okara).
5) Strizzare il tovagliolo, schiacciandolo con un bicchiere o qualcos'altro di abbastanza largo e piatto, in modo da estrarre tutto il latte dall'okara (ecco il latte di soia: assaggiatelo al naturale!).
6) Versare l'okara in una zuppiera, unire 7 dl di acqua e mescoliare bene. Rimettere lo strofinaccio dentro lo scolapasta e strizzare di nuovo bene, questa volta con le mani visto che non sarà più caldo, per estrarre tutto il latte.
7) Tutto il latte sarà a questo punto nella grande pentola (se ne avete una sola potete riutilizzare quella usata per la cottura del frullato di soia). Mettere la pentola con il latte sul fuoco e portiare a ebollizione a fuoco alto mescolando continuamente per non farlo attaccare sul fondo. Una volta a ebollizione, abbassiare la fiamma e lasciare cuocere per sei-sette minuti. Nel frattempo sciogliere il caglio addensante scelto in ¼ di l d'acqua, dividerlo in tre parti (per esempio in tre bicchieri).
8) Mescoliare il latte e aggiungere un terzo (uno dei tre bicchieri) della soluzione addensante continuando a mescolare per cinque o sei minuti, in modo da essere sicuri di che abbia raggiunto il fondo e i lati della pentola. Smettiere di mescolare e spruzzare sulla superficie un altro terzo (un altro bicchiere) della soluzione addensante. Mettere il coperchio e aspettare tre minuti.
9) Spruzzare infine sulla superficie il terzo di soluzione addensante rimasta, mescolare delicatamente e aspettiamo tre-quattro minuti. Colare delicatamente il latticello in modo da raccogliere i cagli in un colino. Mettere il contenitore bucherellato (come un colapasta) foderato con un secondo strofinaccio, ripiegare i bordi della garza in modo da ricoprire il tofu e mettierci sopra un peso per 10-15 minuti, fino a quando non uscirà più latticello.
10) Riempire una ciotola o il lavello di acqua fredda e metterci il contenitore con il tofu pressato. Capovolgere, togliere il tovagliolo, tagliareil tofu a metà e lasciarlo sotto l'acqua per tre-cinque minuti: deve essere abbastanza solido.
Il tofu si conserva in frigorifero coperto di acqua fredda per sei-otto giorni.
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