domanda da inesperta

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  • sabri
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    • Oct 2001
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    • verona
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    domanda da inesperta

    Ciao,
    sono inesperta per quel che riguarda la dieta chetogenica. Ma in che consiste?
    Può andare per chi non fa solo pesi?
    Grazie e ciao
  • Conan
    Bodyweb Advanced
    • Nov 2000
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    • Roma Italia
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    #2
    La dieta chetogenica consiste in un regime alimentare ricco di proteine e grassi ma quasi in assenza di carboidrati, con lo scopo di perdere grasso corporeo.
    Naturalmente può essere adottato anche se non si BB...diciamo che un ritorno alle abitudini alimentari primordiali dell'essere umano.
    Personalmente l'ho provata (grazie ai consigli del vecchio phoenix)ma ho dovuto interromperla a causa di alcuni valori ematici alterati (trigliceridi, amilasi, lipasi, azotemia), ora che i valori dovrebbero essere ok quasi quasi riprovo...
    Conan
    sigpic"Ooh amore ooh amante
    Che fai stasera ragazzo?
    Tutto va bene, solo tienimi stretto
    Questo perché sono un buon amante vecchio stampo"

    Così non capisce. Devi dire "Conan, hai rotto er *****!" (Sergio cit.)

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    • sabri
      Bodyweb Member
      • Oct 2001
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      • verona
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      #3
      Grazie Conan. Ora finalmente so di che cosa si tratta.
      CIAO CIAO

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      • Kaiser Soze
        Bodyweb Member
        • Dec 2000
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        • Cagliari
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        #4
        Originally posted by sabri
        Grazie Conan. Ora finalmente so di che cosa si tratta.
        CIAO CIAO
        Ovviamente da non provare così alla leggera.


        Kaiser Soze
        "Io credo in Dio, e l'unica cosa che mi spaventa è Kaiser Soze"

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        • Gawain
          Bodyweb Senior
          • Aug 2000
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          • Italia
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          #5
          La Dieta Chetogenica fu studiata per la prima volta nel 1920 come trattamento medico per i bambini malati d’epilessia, e fu in seguito sostituita dai medicinali. Negli ultimi anni è stata ripresa con un certo interesse, soprattutto da quelle persone, come i bodybuilders, che sentono la necessità di smaltire il grasso in eccesso durante i giorni che precedono una gara.

          Non so se conosci esattamente come un alimento viene digerito, ma credo che sia necessario procedere alla descrizione, prima di spiegare come funziona tale dieta.


          Durante un pasto, l’uomo assume diversi alimenti, costituiti solitamente da carboidrati, proteine e grassi.
          La digestione ha inizio all’interno della bocca, dove gli enzimi cominciano a scomporre gli zuccheri. Poi il cibo giunge allo stomaco e subentrano altri enzimi e acidi, il cui compito è scomporre i grassi e le proteine. Infine, il cibo passa attraverso l’intestino, dove viene ulteriormente digerito e quindi assorbito all’interno del flusso ematico, per essere così trasportato verso i tessuti.
          Ciò che non è assorbito e rimane inutilizzato, passa attraverso I caboidrati sono assorbiti dall’intestino, e scomposti in glucosio che, in questa forma può circolare nel sangue.
          Ogniqualvolta una persona assume un pasto ricco di carboidrati, l’abbondante glucosio viene usato dal corpo come fonte principale per produrre energia (ATP). Ciò significa che i grassi (immagazzinati o assunti col cibo) non sono la fonte preferenziale di carburante se si segue una tipica dieta “High-carbs”.
          Gli organi principali utilizzano glucosio e così fanno i nostri muscoli quando i carboidrati sono la fonte principale d’energia.

          Quando il glucosio entra nel sangue, il pancreas viene stimolato a secernere un ormone, l’insulina, il cui compito principale è stabilizzare i livelli di zuccheri nel momento in cui questi aumentano vertiginosamente. Se non intervenisse quest’ormone, il corpo entrerebbe in uno stato d’iperglicemia dopo l’assunzione di un pasto ricco di carboidrati.
          Un altro compito dell’insulina consiste nella sintesi degli acidi grassi e nel loro immagazzinamento. Quindi, quando i livelli d’insulina sono alti (il che accade circa 2-4 ore dopo l’assunzione di un pasto ricco di carboidrati) il nostro corpo immagazzina i grassi molto facilmente. Inoltre si corre il rischio di trasformare le proteine e i carboidrati in tessuto adiposo, mentre la lipolisi è drasticamente bloccata dalla presenza d’insulina.

          Viceversa, durante i normali periodi di digiuno, cioè 3-4 ore tra i pasti, il pancreas secerne il glucagone, un ormone ritenuto antagonista dell’insulina. Il glucagone distrugge il glicogeno immagazzinato nel fegato, incrementando quello disponibile nel sangue per alimentare gli organi, principalmente il cervello, i reni e i muscoli. Dopo un digiuno protratto per 12-36 ore, il glicogeno immagazzinato nel fegato viene esaurito. Se il digiuno è protratto per troppo tempo, il rischio cui si va incontro è una grave disgregazione muscolare, poiché il corpo comincia ad utilizzare le proprie proteine per produrre glucosio (gluconeogenesi). La ragione per cui il corpo usa le proprie proteine per produrre glucosio è che, durante il lungo digiuno, non sono disponibili quelle proteine che altrimenti sarebbero assunte mediante il cibo.

          COME FUNZIONA LA DIETA CHETOGENICA

          La Dieta Chetogenica ha l’obiettivo di ridurre drasticamente l’assunzione dei carboidrati, che non dovrebbero superare il 5% dell’introito calorico totale.
          L’assunzione dei lipidi, invece, dovrebbe aumentare attorno al 55% e quella delle proteine al 40%
          Durante la chetogenica, la stragrande maggioranza delle proteine usata per produrre glucosio è fornita dagli alimenti, mentre le proteine cellulari sono risparmiate. In questo modo, la disgregazione muscolare viene fortemente ridotta.
          Dopo circa due settimane il sistema metabolico si adatta a questa situazione e il corpo ridurrà l’utilizzazione delle preziose proteine (affidandosi sulla combustione dei grassi) e sui corpi chetonici come fonte preferenziale per produrre energia.
          I corpi chetonici sono sottoprodotti acidici causati da alti livelli d’ossidazione degli acidi grassi, vale a dire la mobilitazione e la combustione di grandi quantità di acidi grassi come risorsa energetica.

          Durante una dieta chetogenica il corpo si affiderà anche sui grassi introdotti con gli alimenti. Il corpo userà i grassi assunti col cibo come fonte principale d’energia, assieme ai corpi chetonici prodotti dall’ossidazione, quindi utilizzerà il tessuto adiposo solo se le calorie introdotte sono inferiori a quelle necessarie a mantenere il peso corporeo (metabolismo basale).
          Se le calorie assunte sono abbastanza inferiori al livello di mantenimento, il corpo sarà forzato a subentrare in uno stato di disgregamento dei grassi, chiamato lipolisi.
          Naturalmente il corpo necessita di glucosio per alimentare il cervello e gli altri organi, ma questo può essere prodotto attraverso la gluconeogenesi e il cilclo Alanina-Glucosio, che permette di salvaguardare i livelli degli zuccheri, in modo che non precipitino troppo quando l’assunzione di carboidrati è fortemente limitata.
          La qualità principale di questo tipo di dieta risiede nel fatto che, quando l’assunzione di carboidrati è drasticamente limitata e quella dei grassi fortemente aumentata, il corpo non fa più affidamento sugli zuccheri come risorsa principale d’energia, ma sugli acidi grassi.

          Trascorse 12-36 ore dall’inizio della Dieta Chetogenica, il fegato esaurisce le proprie scorte di glicogeno, costringendo il corpo ad utilizzare gli acidi grassi e i corpi chetonici come fonte d’energia.
          I muscoli, invece, necessitano di glucosio (o di glicogeno immagazzinato) per lavorare al meglio quindi cercheranno di trattenere il prezioso carburante per l’attività fisica. Ma quando i muscoli sono sottoposti ad esercizi intensi, il glicogeno è consumato e non viene rimpiazzato, a causa della bassissima assunzione di carboidrati col cibo. Quindi è necessario includere un periodo di carica dei carboidrati per riempire o saturare i nostri muscoli con il glicogeno, in modo che possano reperire la loro fonte ottimale d’energia.

          Solitamente si segue questo tipo di dieta per cinque giorni e mezzo a settimana, mentre per il restante giorno e mezzo una normale dieta ad alto contenuto di carboidrati. In questo modo i muscoli saranno saturati di glicogeno e il fegato riuscirà a recuperare le sue scorte perdute.
          Se continuate a fare quello che avete sempre fatto, continuerete ad ottenere quello che avete già ottenuto. (M. Colgan)

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          • sabri
            Bodyweb Member
            • Oct 2001
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            • verona
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            #6
            Grazie mille per i vostri chiarimenti. Ultimamente sto cercando un tipo di alimentazione adatta alle mie esigenze...valuto così le varie opportunità...
            Grazie ancora da Sabry:cool:

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            • novellina
              Bodyweb Member
              • Sep 2001
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              • Milano
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              #7
              Per Gawain: ti ho scritto un pm per chiederti alcune info ulteriori su questo argomento

              ciao
              Fare o non fare...non esiste provare
              (L' Impero colpisce ancora)

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              • mikeshell
                Bodyweb Member
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                • Milano Italia
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                #8
                La new diet revolution di Atkins (la cheto più 'diffusa') non è stata creata con particolare attenzione a chi fa sport.

                Ciao
                Mike

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                • multipower
                  Ex-burlone
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                  #9
                  E te credo [] la dieta Atkins non prevede ricariche... ciò potrebbe influenzare negativamente le performance sportive! (vi ricordate l'abstract sulle diete lo-carb che postai qualche mese fa?)

                  Ciao!!

                  multipower

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                  • mikeshell
                    Bodyweb Member
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                    #10
                    Originally posted by multipower
                    E te credo [] la dieta Atkins non prevede ricariche... ciò potrebbe influenzare negativamente le performance sportive! (vi ricordate l'abstract sulle diete lo-carb che postai qualche mese fa?)

                    Ciao!!

                    multipower
                    Dipende dallo sport ... che abstract scusa ?

                    Ciao
                    Mike

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                    • max_power
                      Low-Carb Moderator
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                      #11
                      Originally posted by Conan
                      La dieta chetogenica consiste in un regime alimentare ricco di proteine e grassi ma quasi in assenza di carboidrati, con lo scopo di perdere grasso corporeo.
                      La dieta chetogenica è soprattutto ricca in grassi e presenta quantità media di proteine.

                      max_power
                      Max_power, The Sicilian Rock

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                      • multipower
                        Ex-burlone
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                        #12
                        Originally posted by mikeshell


                        Dipende dallo sport ... che abstract scusa ?

                        Ciao
                        Mike
                        Non dipende dallo sport: in qualunque circostanza alla lunga una dieta pernennemente chetogenica non è il massimo, rimanere troppo a lungo in chetosi è catabolico (lo dico io ma lo dice anche il Dr. Di Pasquale... mica pizza e fichi! [])
                        Per questo motivo è stata introdotta la carb-load per rifornire all'organismo la "benzina" necessaria per svolgere allenamenti intensi.
                        La zona e la dieta Atkins non prevedono ricariche settimanali, ciò può andar bene a un sedentario, ma non a uno sportivo in cerca di nuove performance.


                        Per quanto riguarda l'abstract, eccolo:

                        The zone diet and athletic performance.
                        Cheuvront SN
                        Sports Med 1999 Apr 27:4 213-28

                        Abstract
                        The Zone diet is the latest eating regimen marketed to improve athletic performance by opposing traditional high carbohydrate sports diets. The 40/30/30 diet is centred primarily on protein intake (1.8 to 2.2 g/kg fat free mass; i.e. total bodyweight-fat weight) and promises a change in the body's insulin to glucagon ratio through its macronutrient alterations. Changes in the existing hormonal milieu are said to result in the production of more vasoactive eicosanoids, thus allowing greater oxygen delivery to exercising muscle. This favourable condition, known
                        as the Zone, is anecdotally reported to benefit even the most elite
                        endurance athletes. Applying the Zone's suggested protein needs and macronutrient distributions in practice, it is clear that it is a low carbohydrate diet by both relative and absolute standards, as well as calorie deficient by any standard. Reliable and abundant peer reviewed literature is in opposition to the suggestion that such a diet can support competitive athletic endeavours, much less improve them. The notion that a 40/30/30 diet can alter the pancreatic hormone response in favour of glucagon is also unfounded. The Zone is a mixed diet and not likely to affect pancreatic hormone release in the same way
                        individual nutrients can. Although the postprandial insulin response is reduced when comparing a 40% with a 60% carbohydrate diet, it is still a sufficient stimulus to offset the lipolytic effects of glucagon. Many of the promised benefits of the Zone are based on selective information regarding hormonal influences on eicosanoid biology. Contradictory information is conveniently left out. The principle of vasodilating muscle arterioles by altering eicosanoid production is notably correct
                        in theory. However, what little human evidence is available does not support any significant contribution of eicosanoids to active muscle vasodilation. In fact, the key eicosanoid reportedly produced in the Zone and responsible for improved muscle oxygenation is not found in skeletal muscle.
                        Based on the best available scientific evidence, the Zone diet should be considered more ergolytic than ergogenic to performance.

                        Ciao!!

                        multipower

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                        • mikeshell
                          Bodyweb Member
                          • Jul 2000
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                          #13
                          Ci sono studi, riportati anche da DiPasquale, che testimoniano una maggiore resistenza negli sport di durata se l'organismo attinge dai grassi (non so se hai letto l'esempio del corpo che ha grasso a sufficienza per fare 2 maratone ...).

                          In ogni caso, al di la della veridicità della cosa, era solo un puntiglio da rompiballe : ad esempio, sicuramente, l'esplorazione dei ghiacci si fa in chetosi

                          Più che altro volevo sapere dell'abstract.

                          Ciao
                          Mike

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