Mi sono letto tutto il 3ad e volevo commentare rapidamente.
Che l'insulina si inserisca in un contesto metabolico molto complicato, di cui conosciamo probabilmente solo una piccola parte, E' UN FATTO.
PERO' a volte e' utile sintetizzare alcuni concetti chiave per renderli piu' apprezzabili, anche a costo di perdere una parte dei dettagli.
In questo senso la considerazione di Master che i grassi, se non si alza contemporaneamente l'insulina, non fanno ingrassare, pur nella sua grossolanita', la ritengo corretta.
Un esempio per chiarire.
I diabetici di tipo I, che hanno poca o nulla insulina, possono mangiare quanto vogliono, ma se non si iniettano l'insulina, continuano a dimagrire.
E' evidente pertanto che l'insulina gioca un ruolo chiave nei processi di ingrassamento e dimagrimento. Ed e' altrettanto evidente che senza o con troppo poca insulina, con TUTTI gli altri ormoni e fattori a posto, non si riesce ad ingrassare.
Sappiamo inoltre che i grassi, DA SOLI, stimolano poco o niente la produzione di insulina.
E sappiamo anche che, a parita' di calorie, se si riducono i cibi insulino stimolanti a favore di quelli meno stimolanti, si perde grasso (o piu' grasso, dipende dal bilancio calorico).
Qui' si parla di indice glicemico, carico glicemico, associazioni alimentari e tante altre cose. Ma rimaniamo sul semplice, visto che lo scopo non e' di far vedere quante cose si sanno (che tanto sono sempre troppo poche rispetto a quelle che si dovrebbero sapere), ma di fare quattro chiacchere tra amici.
Ci sono studi che hanno visto come in isocalorica, passando da 48% a 8% di energie derivate dai carboidrati, i soggetti hanno perso grasso e messo muscoli.
Ci sono studi che hanno visto che la perdita di grasso, in ipocalorica, e' proporzionale alle riduzione % delle calorie dai carbo (a parita' di calorie totali).
Ci sono anche studi che hanno confutato queste osservazioni, osservando che si perde molta acqua per l'effetto diuretico della chetosi, mentre con una dieta piu' bilanciata si perde piu' tessuto grasso "vero".
Poi cosa succede se uno mangia 8 volte il suo fabbisogno calorico con il 95% delle calorie proveniente dai grassi non lo sa nessuno, ma penso che non ce ne freghi poi piu' di tanto. O no?
Quindi rimanendo con i piedi per terra, diete intorno alla isocalorica, come quelle che facciamo noi e tutti i paletrati del mondo, secondo me si collocano abbastanza bene nelle considerazioni del Master, ovvero che se si evita di alzare molto l'insulina non si ingrassa e che i grassi da soli non fanno ingrassare.
Eagle
Che l'insulina si inserisca in un contesto metabolico molto complicato, di cui conosciamo probabilmente solo una piccola parte, E' UN FATTO.
PERO' a volte e' utile sintetizzare alcuni concetti chiave per renderli piu' apprezzabili, anche a costo di perdere una parte dei dettagli.
In questo senso la considerazione di Master che i grassi, se non si alza contemporaneamente l'insulina, non fanno ingrassare, pur nella sua grossolanita', la ritengo corretta.
Un esempio per chiarire.
I diabetici di tipo I, che hanno poca o nulla insulina, possono mangiare quanto vogliono, ma se non si iniettano l'insulina, continuano a dimagrire.
E' evidente pertanto che l'insulina gioca un ruolo chiave nei processi di ingrassamento e dimagrimento. Ed e' altrettanto evidente che senza o con troppo poca insulina, con TUTTI gli altri ormoni e fattori a posto, non si riesce ad ingrassare.
Sappiamo inoltre che i grassi, DA SOLI, stimolano poco o niente la produzione di insulina.
E sappiamo anche che, a parita' di calorie, se si riducono i cibi insulino stimolanti a favore di quelli meno stimolanti, si perde grasso (o piu' grasso, dipende dal bilancio calorico).
Qui' si parla di indice glicemico, carico glicemico, associazioni alimentari e tante altre cose. Ma rimaniamo sul semplice, visto che lo scopo non e' di far vedere quante cose si sanno (che tanto sono sempre troppo poche rispetto a quelle che si dovrebbero sapere), ma di fare quattro chiacchere tra amici.
Ci sono studi che hanno visto come in isocalorica, passando da 48% a 8% di energie derivate dai carboidrati, i soggetti hanno perso grasso e messo muscoli.
Ci sono studi che hanno visto che la perdita di grasso, in ipocalorica, e' proporzionale alle riduzione % delle calorie dai carbo (a parita' di calorie totali).
Ci sono anche studi che hanno confutato queste osservazioni, osservando che si perde molta acqua per l'effetto diuretico della chetosi, mentre con una dieta piu' bilanciata si perde piu' tessuto grasso "vero".
Poi cosa succede se uno mangia 8 volte il suo fabbisogno calorico con il 95% delle calorie proveniente dai grassi non lo sa nessuno, ma penso che non ce ne freghi poi piu' di tanto. O no?
Quindi rimanendo con i piedi per terra, diete intorno alla isocalorica, come quelle che facciamo noi e tutti i paletrati del mondo, secondo me si collocano abbastanza bene nelle considerazioni del Master, ovvero che se si evita di alzare molto l'insulina non si ingrassa e che i grassi da soli non fanno ingrassare.
Eagle
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