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postaci i pareri contrastanti e i tuoi dubbi,sennò non ha senso. Il tic è un mix di edulcoranti e abusarne non fa di certo bene ma questa è la regola che vale per qualsiasi cosa e cmq se n'è discusso moltissime volte.
"importante" o non importante, spesso,soprattutto in definizione, (ma anche in massa) l'atleta sente il bisogno di soddisfare la voglia di dolce o di insaporire gli alimenti che spesso vengono a noia. Non ci vedo nulla di male, a meno che non se n'abusi.
Ho fatto questa domanda perchè un amico, a cui ho consigliato il TIC, mi ha girato questo articolo. Volevo capire se ci sia qualche fondamento medico/chimico che possa sconfessare o confermare.
Ho letto i post cui ti riferisci e non sono recentissimi, cmq se è così pesante rispondere ad una semplice domanda, lascia perdere, mi documento altrove.
I dolcificanti
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I dolcificanti si trovano in una vasta gamma di alimenti, ma anche in prodotti vitaminici e in alcuni farmaci. Per questi motivi la loro assunzione dovrebbe essere regolata con molta attenzione, considerandoli come veri e propri farmaci che, se presi a dosi elevate, possono produrre effetti collaterali più o meno gravi. Questo vale soprattutto per i dolcificanti intensivi di origine sintetica come l'aspartame, l'acesulfame o la saccarina, consigliati per esempio nei casi in cui ci debba essere un risparmio energetico (sovrappeso, obesità) o in presenza di patologie dovute a un alterato metabolismo degli zuccheri (per esempio diabete). Diverso il discorso relativo ai dolcificanti energetici come il fruttosio, il sorbitolo e simili, tutti di origine naturale e in grado di fornire una considerevole fonte calorica per l'organismo. In commercio si trovano una quantità enorme di dolcificanti e non sempre è facile scegliere quello più adatto alle proprie esigenze. Spesso le confezioni riportano tra gli ingredienti più di un tipo di dolcificante; in questo caso la valutazione dovrebbe vertere innanzitutto sulla sicurezza degli stessi, evitando accuratamente quelli contenenti i dolcificanti più a rischio come il ciclamato di sodio. In secondo luogo bisognerebbe prestare attenzione alla tabella nutrizionale onde evitare un eccessivo apporto calorico, regolandosi di conseguenza per le dosi giornaliere, da valutare con molta attenzione anche in virtù del fatto che altri alimenti assunti quotidianamente (yogurt, marmellate, bibite) contengono zuccheri già di per sé. Occorre premettere che i dolcificanti contenenti aspartame sono controindicati per i soggetti affetti da fenilchetonuria poiché contengono una fonte di fenilalanina, aminoacido naturale che però la patologia sopraccitata non consente di metabolizzare correttamente. E le calorie? - Non contano molto per i dolcificanti non energetici per i quali si usano dosi ridottissime (si dovrebbe analizzare il potere dolcificante, ma tutti i prodotti in commercio hanno un ottimo potere dolcificante; alcuni presentano un particolare retrogusto, che può individualmente dare fastidio). Usare una pastiglia da 0,4 g di un dolcificante da 350 kcal o una di un dolcificante da 250 kcal fa la differenza di 1 caloria! L'etichetta nutrizionale è importante perché in un prodotto dietetico deve esserci! Inoltre nei dolcificanti energetici (come il semplice fruttosio) consente di capire il reale risparmio di calorie. Il dolcificante dovrebbe essere considerato un prodotto di transizione che il soggetto usa per affrancarsi da un gusto del dolce troppo spinto. Non è possibile pensare di usare dolcificanti per sostituire sempre e comunque il tanto zucchero che si è abituati a gustare. Infatti una sostituzione massiva e globale porta spesso ad avvicinare i livelli di rischio anche per dolcificanti classificati sicuri. Diverso è il discorso di dolcificanti energetici che possono servire allo stesso scopo, ma in teoria possono essere assunti per lunghi periodi e usati in molti prodotti.
Esistono molte aziende produttrici di dolcificanti. Tra i marchi più noti c'è sicuramente Dietor, presente sul mercato con diversi prodotti, non tutti però consigliabili. Buono il Dolcificante ipocalorico a base di mannitolo, sorbitolo, fruttosio e saccarina sodica con solo 246 kcal/100 g e senza additivi sospetti; buono anche il Dolcificante con aspartameDietor Mini in compresse, contenente anche lattosio. Decisamente meno interessante invece il nuovo Dolcificante liquido, caratterizzato dalla presenza di sodio ciclamato e da derivati dell'acido benzoico come conservanti (vietati in diversi paesi) e inoltre sprovvisto dell'etichetta nutrizionale: un prodotto che declassa il marchio. Misura offre una gran varietà di prodotti, quasi tutti a base di aspartame (Mivida in compresse, Mivida ricaricain bustine e il nuovo Mivida Gold in stick, contenente l'additivo sospetto E551) e in più il Dolcificante Mivida in bustine, più energetico, contenente fruttosio, lattosio e sali di calcio della saccarina. Altra realtà molto presente sul mercato è Frau - Alta Alimentazione. Spesso carente nelle informazioni nutrizionali (nel Dolce Dieta con aspartame e nel Dolce Vita con acesulfame K, entrambi in compresse), propone il valido Dolce Dieta, con dolcificanti energetici (ma ipocalorico), a differenza di Dolce Dieta (bustine) e Dolce Vita (compresse) a base di aspartame. Anche i dolcificanti di Weight Watches (Punto in bustine e in compresse a base di aspartame), comunque sicuri, sono allineati ad altri prodotti a base di aspartame. Meritano poi di essere segnalati il Dolcificante con acesulfame K di Pesoforma (solo 222 kcal), l'Aspartime in compresse di Radiumfarma Benessere. Nella media del mercato i dolcificanti di Pronto Foods e Vantaggio con aspartame e acesulfame; poco raccomandabile invece Tic di Sugar Company con sodio ciclamato. Interessante il dolcificante energetico DolceDì di Rigoni di Asiago, con succo di mela concentrato da agricoltura biologica. Con oltre il 50% di fruttosio, consente un risparmio calorico di circa il 20%. Infine si segnala un prodotto molto particolare, il Manni di Sant'Anna, panetto di zucchero di mais con puro mannitolo da sciogliersi in acqua o latte, ipocalorico (240 kcal) e senza zuccheri aggiunti. Il mannitolo è meno calorico del comune saccarosio, ma ha un potere dolcificante che è circa la metà, quindi alla fine il vantaggio dell'impiego è nullo. Inoltre dosi superiori ai 25 g hanno effetto lassativo (e diuretico a bassa intensità d'azione). Come si vede la quadratura del cerchio non esiste. Non esistono dolcificanti che:
<LI class=MsoNormal>siano sicuri per un uso massiccio e continuo (sostituzione globale dello zucchero)
facciano risparmiare molte calorie
La scelta del consumatore dovrebbe orientarsi verso
<LI class=MsoNormal>dolcificanti sintetici considerati sicuri dalla dieta italiana con un uso limitato e con la finalità di diminuire la propria dipendenza dal gusto del dolce
dolcificanti energetici con ingredienti sicuri, accontentandosi di un risparmio che non va mai oltre il 20%.
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