Ciao a tutti ho appena trovato un'intervista bizzarda..ke ne pensate?(è 1 po' lunghetta..)
Filosofia alimentare/ Per dimagrire non rinunciare al cioccolato: evita le verdure e il latte
Giovedí 12.06.2008 16:40
DESIO (MI) - Vuoi essere pronto per l’imminente prova costume senza ricorrere a continui ed estenuanti esercizi di fitness, corse improvvisate e faticosi allenamenti coi pesi? E per di più mangiando? A quanto pare è possibile secondo i dettami della “filosofia alimentare” del dottor Alberico Lemme, incontrato da Affari nel suo studio a Desio: “Una vera e propria educazione alimentare in chiave biochimica”, come tiene a precisare...
Vale a dire?
“Vedo il cibo come un farmaco ed è ciò che trasmetto agli allievi, chiamati anche cadetti, che frequentano l’accademia che ho messo su. Faccio un test iniziale in base al quale decido se possono essere ammessi o meno. Poi per telefono ci teniamo costantemente in contatto e in base a ciò che perdono di peso e alle loro reazioni metaboliche (vomito, stanchezza, insonnia…) comunico il menù per i giorni successivi”.
Se i pazienti si rivolgono a lei per dimagrire, per quali motivi alcuni non vengono accettati?
“Il mio è un percorso selettivo: non tutti siamo disposti ad essere educati; si tratta di un’autentica rivoluzione alimentare. Non tutti possono accettare di mangiare cipolle cotte o spaghetti con aglio, olio e peperoncino a colazione oppure frittata con le fragole. Bisogna avere molta forza di volontà e verificare se con la propria forma mentis si è in grado di affrontare il percorso”.
Qual è l’elemento principale che distingue il suo metodo dagli altri?
“Essendo un farmacista valuto l’effetto biochimico dei cibi: gli altri invece valutano la quantità, il peso e la chilocaloria, che non ha nulla a che vedere con l’alimentazione ma è solo un’applicazione della termodinamica. La cioccolata, per esempio, a differenza di quanto si pensa non contiene calorie: è un’eresia, una sciocchezza. Coloro che parlano in questi termini sono dietologi ignoranti, nel senso che ignorano la giusta definizione. Il corpo umano metabolizza, non brucia”.
Che cosa non accettano del suo metodo i suoi colleghi?
“Mi attaccano perché mino il loro terreno e sono l’unico a mettere in crisi il concetto delle calorie affermando il contrario. Sconvolgo un giro miliardario dato che faccio dimagrire con cibo reperibile al supermercato senza pillole o tisane. Se l’obesità aumenta dappertutto è colpa della scienza dietologica e dei medici che non hanno capito nulla. Mi possono capire solo i farmacisti: i medici invece sostengono un solo esame di biochimica al secondo anno di università…”
Ma anche i colleghi farmacisti non sono così morbidi nei suoi confronti…
“In effetti sono contrari anche loro perché rompo l’equilibrio deontologico fra farmacisti e la classe medica: diciamo che costituisco una spina sul fianco, sono scomodo. Si figuri che qui da me sono venuti la moglie e il figlio del vice-presidente dell’Ordine dei farmacisti di Milano e tutti e due sono dimagriti, ma allo stesso tempo l’Ordine continua ad ignorarmi”.
Mai avuto problemi legali?
“Una volta nel 2004 sono stato accusato di abuso della professione medica da parte di un dietologo, ma i magistrati di Monza mi hanno assolto perché il fatto non sussiste: io faccio il consulente alimentare e non il medico-dietologo”.
Ci può dire qualche alimento che fa e che non fa ingrassare?
“Fanno ingrassare pomodoro, latte, insalata, verdure, l’aceto, il sale, le carote: basta ingerire appena 5 grammi di queste sostanze che il corpo produce circa mezzo chilo di grasso. Invece non sono ingrassanti l’olio, il burro e i grassi”.
Com’è possibile?
“Dirò di più: la sintesi del colesterolo viene attivata dall’insulina e per una conseguenza biochimica chi si nutre di pomodori e frutta ha un aumento del colesterolo. Il sale aumenta l’assorbimento del glucosio a livello intestinale, quindi per i diabetici si rivela molto più pericoloso che non lo zucchero”.
Come ha avuto i primi risultati della sua filosofia: ha provato su di sé?
“Esattamente: ho provato su di me per dieci anni, dal ’90 al 2000: prima sono appositamente ingrassato di 35 chili, e poi ho sperimentato il dimagrimento di 12 kg in venti giorni, tutto naturalmente sotto costante controllo delle analisi. Per quattro anni ho sperimentato il metodo su alcune 'cavie umane' scegliendo di farlo sulle donne, guidato dal nobile concetto che se muore una donna la società non perde nulla”.
È per caso misogino?
“No, sono maschilista”.
Lei definisce gli utenti del suo sito “ciccioni”: non le sembra un po’ brusco?
“Sono arrogante e maleducato, bastardo dentro ed egoista. Se i pazienti non rispettano le mie direttive vengono espulsi: io ho la certezza di risolvere il problema dell’obesità a livello mondiale e oltre alla perdita di peso, riesco a curare diabete, ipertensione, bulimia e anoressia”.
Addirittura l’anoressia?
“Sì, faccio ottenere il controllo sul cibo in modo che sia visto come elemento sano e non distruttivo”.
Tornando al concetto del cibo come farmaco, mi sembra ci siano delle affinità con “la zona” di Bears: è così?
“Bears è venuto dopo di me: entrambi siamo partiti da insulina e glucacone, ma io ho esteso il metodo a tutti gli altri ormoni, ma soprattutto lavoro sull’assorbimento e sul pool enzimatico di ogni persona a livello intestinale, cioè creo appositi enzimi con il cibo e questo riduce l’indice glicemico. Nel nostro Laboratorio si producono alimenti a Basso indice glicemico che, ovviamente, non fanno ingrassare: come la Ciccolem (unica cioccolata al mondo che non ingrassa), i bombolem, i bilem orgasmici, le palle di Lemme”.
Alimenti prodotti in laboratorio, tra poco l’uscita di un libro: non mi dica che non strizza l’occhio al business e che il suo interesse è solamente di tipo filantropico…
“I miei prodotti non sono legati alla dieta: voglio arrivare a produrre cibo come farmaco. Presto ci sarà una catena di distribuzione e quindi devo 'drenare' danaro per poter investire nella ricerca; a spese mie sto creando un laboratorio medico-scientifico per uscire dalla logica farmaceutica e non essere soggetto al ricatto economico dell’industria farmaceutica che fa ricerca in funzione del farmaco e non del benessere dell’uomo. Chi ha orecchie per intendere…”
Qualche vip ha fatto ricorso al suo metodo?
"Sì: Simona Tagli, Manuela Arcuri, Stefano Gabbana, tanti giornalisti Rai e Mediaset, circa 380 medici tra primari, vice-primari e generici, nonché 7 dietologi che però dal canto loro continuano a somministrare la loro dieta ipocalorica. È venuto pure Paolo Villaggio ma non è stato ammesso al programma".
Per concludere: quali sono i principi della filosofia alimentare?
“Con la filosofia alimentare nella prima settimana si possono perdere dai 2 ai 5 kg e in un mese dai 7 ai 10 kg: è un ritorno all’uso dei cibi che la natura ci mette a disposizione. La cosa più importante è che c’è una seconda fase in cui s’impara a mangiare di tutto compresi quegli alimenti di cui sopra e che fanno ingrassare, ma a quel punto non saranno più deleteri perché si arriverà a non ingrassare mai più”.
Filosofia alimentare/ Per dimagrire non rinunciare al cioccolato: evita le verdure e il latte
Giovedí 12.06.2008 16:40
DESIO (MI) - Vuoi essere pronto per l’imminente prova costume senza ricorrere a continui ed estenuanti esercizi di fitness, corse improvvisate e faticosi allenamenti coi pesi? E per di più mangiando? A quanto pare è possibile secondo i dettami della “filosofia alimentare” del dottor Alberico Lemme, incontrato da Affari nel suo studio a Desio: “Una vera e propria educazione alimentare in chiave biochimica”, come tiene a precisare...
Vale a dire?
“Vedo il cibo come un farmaco ed è ciò che trasmetto agli allievi, chiamati anche cadetti, che frequentano l’accademia che ho messo su. Faccio un test iniziale in base al quale decido se possono essere ammessi o meno. Poi per telefono ci teniamo costantemente in contatto e in base a ciò che perdono di peso e alle loro reazioni metaboliche (vomito, stanchezza, insonnia…) comunico il menù per i giorni successivi”.
Se i pazienti si rivolgono a lei per dimagrire, per quali motivi alcuni non vengono accettati?
“Il mio è un percorso selettivo: non tutti siamo disposti ad essere educati; si tratta di un’autentica rivoluzione alimentare. Non tutti possono accettare di mangiare cipolle cotte o spaghetti con aglio, olio e peperoncino a colazione oppure frittata con le fragole. Bisogna avere molta forza di volontà e verificare se con la propria forma mentis si è in grado di affrontare il percorso”.
Qual è l’elemento principale che distingue il suo metodo dagli altri?
“Essendo un farmacista valuto l’effetto biochimico dei cibi: gli altri invece valutano la quantità, il peso e la chilocaloria, che non ha nulla a che vedere con l’alimentazione ma è solo un’applicazione della termodinamica. La cioccolata, per esempio, a differenza di quanto si pensa non contiene calorie: è un’eresia, una sciocchezza. Coloro che parlano in questi termini sono dietologi ignoranti, nel senso che ignorano la giusta definizione. Il corpo umano metabolizza, non brucia”.
Che cosa non accettano del suo metodo i suoi colleghi?
“Mi attaccano perché mino il loro terreno e sono l’unico a mettere in crisi il concetto delle calorie affermando il contrario. Sconvolgo un giro miliardario dato che faccio dimagrire con cibo reperibile al supermercato senza pillole o tisane. Se l’obesità aumenta dappertutto è colpa della scienza dietologica e dei medici che non hanno capito nulla. Mi possono capire solo i farmacisti: i medici invece sostengono un solo esame di biochimica al secondo anno di università…”
Ma anche i colleghi farmacisti non sono così morbidi nei suoi confronti…
“In effetti sono contrari anche loro perché rompo l’equilibrio deontologico fra farmacisti e la classe medica: diciamo che costituisco una spina sul fianco, sono scomodo. Si figuri che qui da me sono venuti la moglie e il figlio del vice-presidente dell’Ordine dei farmacisti di Milano e tutti e due sono dimagriti, ma allo stesso tempo l’Ordine continua ad ignorarmi”.
Mai avuto problemi legali?
“Una volta nel 2004 sono stato accusato di abuso della professione medica da parte di un dietologo, ma i magistrati di Monza mi hanno assolto perché il fatto non sussiste: io faccio il consulente alimentare e non il medico-dietologo”.
Ci può dire qualche alimento che fa e che non fa ingrassare?
“Fanno ingrassare pomodoro, latte, insalata, verdure, l’aceto, il sale, le carote: basta ingerire appena 5 grammi di queste sostanze che il corpo produce circa mezzo chilo di grasso. Invece non sono ingrassanti l’olio, il burro e i grassi”.
Com’è possibile?
“Dirò di più: la sintesi del colesterolo viene attivata dall’insulina e per una conseguenza biochimica chi si nutre di pomodori e frutta ha un aumento del colesterolo. Il sale aumenta l’assorbimento del glucosio a livello intestinale, quindi per i diabetici si rivela molto più pericoloso che non lo zucchero”.
Come ha avuto i primi risultati della sua filosofia: ha provato su di sé?
“Esattamente: ho provato su di me per dieci anni, dal ’90 al 2000: prima sono appositamente ingrassato di 35 chili, e poi ho sperimentato il dimagrimento di 12 kg in venti giorni, tutto naturalmente sotto costante controllo delle analisi. Per quattro anni ho sperimentato il metodo su alcune 'cavie umane' scegliendo di farlo sulle donne, guidato dal nobile concetto che se muore una donna la società non perde nulla”.
È per caso misogino?
“No, sono maschilista”.
Lei definisce gli utenti del suo sito “ciccioni”: non le sembra un po’ brusco?
“Sono arrogante e maleducato, bastardo dentro ed egoista. Se i pazienti non rispettano le mie direttive vengono espulsi: io ho la certezza di risolvere il problema dell’obesità a livello mondiale e oltre alla perdita di peso, riesco a curare diabete, ipertensione, bulimia e anoressia”.
Addirittura l’anoressia?
“Sì, faccio ottenere il controllo sul cibo in modo che sia visto come elemento sano e non distruttivo”.
Tornando al concetto del cibo come farmaco, mi sembra ci siano delle affinità con “la zona” di Bears: è così?
“Bears è venuto dopo di me: entrambi siamo partiti da insulina e glucacone, ma io ho esteso il metodo a tutti gli altri ormoni, ma soprattutto lavoro sull’assorbimento e sul pool enzimatico di ogni persona a livello intestinale, cioè creo appositi enzimi con il cibo e questo riduce l’indice glicemico. Nel nostro Laboratorio si producono alimenti a Basso indice glicemico che, ovviamente, non fanno ingrassare: come la Ciccolem (unica cioccolata al mondo che non ingrassa), i bombolem, i bilem orgasmici, le palle di Lemme”.
Alimenti prodotti in laboratorio, tra poco l’uscita di un libro: non mi dica che non strizza l’occhio al business e che il suo interesse è solamente di tipo filantropico…
“I miei prodotti non sono legati alla dieta: voglio arrivare a produrre cibo come farmaco. Presto ci sarà una catena di distribuzione e quindi devo 'drenare' danaro per poter investire nella ricerca; a spese mie sto creando un laboratorio medico-scientifico per uscire dalla logica farmaceutica e non essere soggetto al ricatto economico dell’industria farmaceutica che fa ricerca in funzione del farmaco e non del benessere dell’uomo. Chi ha orecchie per intendere…”
Qualche vip ha fatto ricorso al suo metodo?
"Sì: Simona Tagli, Manuela Arcuri, Stefano Gabbana, tanti giornalisti Rai e Mediaset, circa 380 medici tra primari, vice-primari e generici, nonché 7 dietologi che però dal canto loro continuano a somministrare la loro dieta ipocalorica. È venuto pure Paolo Villaggio ma non è stato ammesso al programma".
Per concludere: quali sono i principi della filosofia alimentare?
“Con la filosofia alimentare nella prima settimana si possono perdere dai 2 ai 5 kg e in un mese dai 7 ai 10 kg: è un ritorno all’uso dei cibi che la natura ci mette a disposizione. La cosa più importante è che c’è una seconda fase in cui s’impara a mangiare di tutto compresi quegli alimenti di cui sopra e che fanno ingrassare, ma a quel punto non saranno più deleteri perché si arriverà a non ingrassare mai più”.
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