salve a tutti, è un pò che non ci sentiamo, ragioni delle più svariate...
Vorrei impostare una discussione su una riflessione a proposito della dieta atkins.
Come sapete, la chetosi si instaura quando si ha un eccesso di acetiCoA e una insufficienza di ossaloacetato; ora l'ossaloacetato è una molecola derivante dal piruvato, che è uno degli ultimi stadi del metabolismo del glucosio (i carbo quindi). Ora, in una cheto, la produzione di acetilCoA probabilmente aumenta, anche e penso soprattutto in funzione del bilancio calorico (non posso provare in realtà se aumenta più di quanto accada in una normale dieta ipocalorica, a parità di calorie), ma l'assenza di carbo riduce o probabilmente elimina addirittura la presenza dell'ossaloacetato, instaurando quindi il processo di chetosi, che è lo smaltimento del grasso mediante un metabolismo alternativo (condensazione di 2 acetilCoA fino ad acetacetilCoA, poi trasformazione enzimatica in acido acetacetico, dopodichè conversione di quest'ultimo in acetone e in acido b-OHbutirrico).
Quindi, se questo è vero, probabilmente non si può dimostrare che la cheto sia + vantaggiosa di una low carb o di altri tipi di diete ipocaloriche. Mi spiego: il punto è che normalmente si crede che la cheto sia in grado di aumentare la produzione di acetilCoA, e che una normale produzione di ossaloacetato non sia in grado di far fronte alla richiesta di "trasporto", per cui corpi chetonici, ecc, facendoci credere che si bruci + grasso... Ma con il discorso impostato in questo modo, sembra più che la chetosi sia un buon modo per complicare la vita al metabolismo senza benefici ulteirori
Che ne pensate? A molti forse questo discorso può sembrare ovvio e scontato, ma forse non è altrettanto scontata la coerenza con cui è stato esposto...
Vorrei impostare una discussione su una riflessione a proposito della dieta atkins.
Come sapete, la chetosi si instaura quando si ha un eccesso di acetiCoA e una insufficienza di ossaloacetato; ora l'ossaloacetato è una molecola derivante dal piruvato, che è uno degli ultimi stadi del metabolismo del glucosio (i carbo quindi). Ora, in una cheto, la produzione di acetilCoA probabilmente aumenta, anche e penso soprattutto in funzione del bilancio calorico (non posso provare in realtà se aumenta più di quanto accada in una normale dieta ipocalorica, a parità di calorie), ma l'assenza di carbo riduce o probabilmente elimina addirittura la presenza dell'ossaloacetato, instaurando quindi il processo di chetosi, che è lo smaltimento del grasso mediante un metabolismo alternativo (condensazione di 2 acetilCoA fino ad acetacetilCoA, poi trasformazione enzimatica in acido acetacetico, dopodichè conversione di quest'ultimo in acetone e in acido b-OHbutirrico).
Quindi, se questo è vero, probabilmente non si può dimostrare che la cheto sia + vantaggiosa di una low carb o di altri tipi di diete ipocaloriche. Mi spiego: il punto è che normalmente si crede che la cheto sia in grado di aumentare la produzione di acetilCoA, e che una normale produzione di ossaloacetato non sia in grado di far fronte alla richiesta di "trasporto", per cui corpi chetonici, ecc, facendoci credere che si bruci + grasso... Ma con il discorso impostato in questo modo, sembra più che la chetosi sia un buon modo per complicare la vita al metabolismo senza benefici ulteirori
Che ne pensate? A molti forse questo discorso può sembrare ovvio e scontato, ma forse non è altrettanto scontata la coerenza con cui è stato esposto...
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