Paleodieta versione crudista

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  • stepa
    Bodyweb Member
    • Sep 2006
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    Originariamente Scritto da IronPaolo Visualizza Messaggio
    tu da che punto sei partita?
    diciamo dalla consapevolezza dello squilibrio nel bilancio acido/alcalino della mia dieta.

    E cosa hai ottenuto?
    Tutto ciò era ottenibile in altro modo?
    Durante il periodo fruttariano questo squilibrio era azzerato.
    Pertanto alternare cheto/fruttariano a cicli brevi potrebbe essere un modo efficace per produrre l’equilibrio. La dieta del biker è un altro metodo.

    Essenzialmente, a te piace quello che fai. Ti diverte, perciò ci perdi tempo. Come tutti quelli che hanno una passione. Per te è banale trovare il tempo per quello che fai, perchè ti piace. Anche io trovo il tempo di allenarmi come piace a me. Ma se devo consigliarlo ad un altro che non gliene frega un *****, gli porto dei risultati che a lui possono interessare.
    Io non ho consigliato niente, in nessun momento, a nessuno. Ho semplicemente spiegato perché ero interessata, perché ero propensa, a che titolo mi muovevo in questo 3d. Punto.

    Io credo, per esperienza, che c'è un punto oltre il quale non ha senso spingersi perchè i risultati vengono molto lentamente. Estremizzi sempre più per non ottenere nulla. Sta a te, se sei intelligente, capire dove è questo limite.
    interessante, dico davvero. Non c’è alcun teorema equivalente, nella mia esperienza personale. E con ciò, non ti sto dicendo altro che la mia curiosità nei confronti del diverso. Nessun intento polemico.
    sigpic

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    • stepa
      Bodyweb Member
      • Sep 2006
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      @ 123456789

      ok.
      chiaro e schietto come al solito.
      sigpic

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      • IronPaolo
        Bodyweb Senior
        • Dec 2005
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        Originariamente Scritto da richard Visualizza Messaggio






        Paolo sei fantastico!


        Te lo giuro (ma se non mi credi non ti biasimo): mi sono volutamente fermato a "Nestlè" nella frase e ho iniziato a risponderti senza concludere. Ho letto solo ora il resto ...

        Non fraintendere: di solito ti leggo e ti rileggo con piacere (e per intero).




        Quello che ho detto nel precedente post (mi rivolgo a chiunque legga) vale lo stesso, però.
        Ah ah ah

        Scusa Richard, avrei dovuto mettere delle faccine! Ciò non toglie che il tuo post (quello precedente a questo) sia utilissimo, e lo cito

        "Una pubblicazione scientifica (nello specifico una review, come quella di cui parliamo) non nasce per convincere. Fa il punto della situazione ed espone un punto di vista, poggiando sulla cultura, preparazione e professionalità di chi la scrive. Ogni affermazione ha, o dovrebbe avere, opportuni riferimenti che, per una completa comprensione della questione, vanno via via approfonditi. Il lettore, in tutta libertà, decide quando fermare questo processo di apprendimento/approfondimento e dovrebbe autonomamente avere gli strumenti per giudicare il valore e il significato di ciò che trova scritto (per questo, qualche post fa, dicevo che uno studio/ricerca è della scienza per la scienza, diversamente facilmente diventa strumentalizzazione).

        Quindi, almeno in linea di principio (poiché, ahime, sbagliare è umano ...) e parlando di riviste scientifiche serie, una ricerca è vagliata per la pubblicazione indipendentemente dall'autore (alcune riviste richiedono addirittura il manoscritto anonimo) ed è accettata per la pubblicazione solo per la struttura e il rigore delle argomentazioni esposte (e i nomi degli autori sono inviati solo dopo la decisione di pubblicazione)."


        Infatti, è questo il tono: si cerca di essere volutamente neutri. Per questo a me come rivista divulgativa piace Le Scienze, perchè espone dei fatti. Sono sempre altri che tentano di trarre delle conclusioni e polarizzano i risultati, facendo risultare i dati come se fossero "schierati". Bianco, nero, destra, sinistra.

        Mi permetto, poi, di consigliare a tutti la lettura completa del materiale. Non solo dell'abstract che è un riassunto di quello che l'autore pensa sia importante, ma sintetico. Leggete l'articolo. A me l'abstract non aveva molto convinto, l'articolo... si.

        Infatti condivido le considerazioni che fa Stepa, tutte. Avessi letto l'abstract e basta avrei fiammato l'articolo. Ma il punto è (e non è scritto nell'abstract) che l'Uomo cucina da tempo IMMEMORE, elemento che la Scienza stessa non aveva considerato a pieno.

        Io penso che la diffusione di internet, di siti come pubmed, abbia creato una generazione di "citatori", di gente che si legge il riassuntino, estrapola conclusioni, mette insieme biografie che non verranno lette, e poi tira fuori delle conclusioni.

        Così è facile tirare fuori una nuova linea di integratori.

        Comunque, mi sto misurando il PH ad ogni pisciata, e questo senza scherzare. Poi fra 2 o 3 settimane vi posterò i risultati, che vorrei condividere con voi.

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        • marco78
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          • Jul 2004
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          • Nel paese del sole!
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          Io sono un paio d'anni che non posso utilizzare nè uova nè latticini, essendo allergico alle proteine di questi alimenti.

          Però da quando non mangio più latticini non riscontro nessun beneficio... l'unica cosa è che devo integrare con il calcio tutti i gg...

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          • Totaldemawesome
            Bodyweb Advanced
            • Dec 2004
            • 2034
            • 230
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            Nel pesce crudo attenzione all'anisakis che marinature e cazzi vari non gli fa niente, ci vuole cottura o congelamenti ben profondi e prolungati.

            L'anisakis simplex è un nematode normalmente presente come parassita intestinale in numerosi mammiferi marini (delfini, foche, etc.) ed ospite intermedio, nel suo stadio larvale, di molti pesci tra cui tonno, salmone, sardina, acciuga, merluzzo, nasello e sgombro. L'anisakis è estremamente diffuso, poiché è presente in più dell'85% delle aringhe, nell'80% delle triglie e nel 70% dei merluzzi.
            Questi nematodi migrano dalle viscere del pesce alle sue carni se, quando catturato, non viene prontamente eviscerato. Quando l'uomo mangia pesce infetto crudo, non completamente cotto o in salamoia, le larve possono impiantarsi sulla parete dell'apparato gastrointestinale, dallo stomaco fino al colon. Per difendersi dai succhi gastrici, attaccano le mucose con grande capacità perforante, determinando una parassitosi acuta o cronica. La parassitosi acuta da anisakis insorge già dopo poche ore dall'ingestione di pesce crudo e si manifesta con intenso dolore addominale, nausea e vomito.
            Le forme croniche sono diverse, possono mimare svariate malattie infiammatorie e ulcerose del tratto intestinale oppure coinvolgere altri organi come fegato, milza, pancreas, vasi ematici e miocardio. Possibili anche reazioni allergiche fino allo shock anafilattico, a causa della sensibilizzazione alle proteine antigeniche termoresistenti del parassita.
            La cura dell'anisakis richiede molto spesso l'intervento chirurgico, per asportare la parte dell'intestino invasa dai parassiti.
            Come evitare l'anisakis
            Una circolare del ministero di sanità del 1992, ancora in vigore, obbliga chi somministra pesce crudo o in salamoia (il limone e l'aceto non hanno alcun effetto sul parassita) ad utilizzare pesce congelato o a sottoporre a congelamento preventivo il pesce fresco da somministrare crudo. Infatti l'anisakis e le sue larve muoiono se sottoposti a 60 gradi di temperatura, oppure dopo 96 ore a -15° C, 60 ore a -20° C, 12 ore a –30° C, 9 ore a -40° C.
            I pericoli maggiori provengono dai ristoranti e dal consumo casalingo. Purtroppo non tutti i ristoranti seguono queste indicazioni, poiché i casi sono in aumento e la causa è spesso da imputare ad alici marinate, evidentemente non sottoposte a congelamento preventivo.
            Per evitare contaminazioni, si seguano questi semplici consigli:
            1) evitare il consumo di pesce crudo in ristoranti cinesi "travestiti" da giapponesi, che stanno proliferando in questi anni.
            2) evitare il consumo di alici marinate, se non preventivamente congelate (chiedere al gestore del ristorante);
            3) nel consumo casalingo di pesce crudo, acquistarlo fresco e congelarlo per almeno 4-5 giorni nel congelatore a -18 gradi. Il pesce prontamente eviscerato (come il salmone di allevamento) è più sicuro di quello venduto con le viscere;
            4) prestare particolare attenzione alle specie a rischio, come lo sgombro, le sardine, il tonno e il pesce azzurro in genere.
            Last edited by Totaldemawesome; 13-01-2008, 13:41:39.

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            • ectoOne
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              • May 2005
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              Grande Stepa, ma non capisci che a questi puoi portare una statistica di persone che magari è guarita dal cancro con il crudismo , non cambierà niente.

              Hanno a priori deciso che la loro è verità, e non si passa a presso.

              Ho ripetuto più volte a Richard che barare in una ricerca è facilissimo, ma purtroppo ha inteso che io voglio strumentalizzare le ricerche, a questo punto, fatti suoi, che non si chiede come mai esista per ogni ricerca un'altra che prova il contrario. Glielo ripeto il METODO SCIENTIFICO è un'altra cosa!

              Purtroppo è dura per chi vende inutili integratori, pensare di fare a meno dei guadagni, oppure per kinesiologi imbroglioni rinunciare a 20 sedute a 30 euro l'una per un titatle di 600 euro da stillare a onesta e magari povera genete, per poi uscirsene con:"Ah è un problema di fegaato e di intolleranza".

              Purtroppo se il crudismo, sia esso integrale o semintegrale come è stato professato normalmente fino ad alcuni decenni fa (non mi risulta che si mangiasse molto cotto nei decenni precedenti), mantiene le sue promesse, molti imbroglioni che creano deliberatamente confusione con studi e controstudi e chi fa questi studi (ricercatori pippaioli che non risolvono niente), saranno costretti a tornare a zappare.

              I miei saluti.

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              • Totaldemawesome
                Bodyweb Advanced
                • Dec 2004
                • 2034
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                Non credo proprio, se il crudismo si afferma io avrò più lavoro e guadagnerò di più.

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                • Eagle
                  Bodyweb Member
                  • Dec 2001
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                  Originariamente Scritto da stepa Visualizza Messaggio
                  hai ragione nonno.
                  chiedo scusa.
                  uno pari.
                  Brava nipotina, cominci a imparare come ci si pone in una discussione seria. Due a uno


                  Originariamente Scritto da stepa Visualizza Messaggio
                  No human foragers have been recorded as living without cooking,
                  Tendenzioso: gli eschimesi sono un sovracitato esempio di popolazioni che hanno mantenuto (bè avevano, ai tempi in cui il genere di ricerche sul campo cui faccio riferimento fu fatto) uno stile di vita che corrisponde a quello ancestrale e mangiano rigorosamente crudo & proteico. Non ho evidenze, nel senso di references da citare, me ne scuso. D’altronde dico cose che è possibile verificare con facilità.
                  Dichiaro la mia ignoranza.
                  Gli eschimesi mangiano le foche crude?
                  Non conoscono il fuoco?

                  Originariamente Scritto da stepa Visualizza Messaggio
                  and people who choose a ‘raw-foodist’ life-style experience low energy and impaired reproductive function.
                  Opinabile: la low energy e diversi altri malesseri concomitanti possono essere interpretati come sintomi di disintossicazione. I soggetti che non mollano sostengono che tali sintomi vanno a scemare e poi scompaiono in modo inversamente proporzionale rispetto all’aumento dei benefici riscontrati. Il biker e altars of madness hanno fornito una testimonianza in tal senso. Per quando riguarda l’impaired reproductive function ho l’impressione che sia un abile gioco al terrorismo lingustico, dietro cui si nasconde niente di più sostanzioso che una diminuizione in frequenza del mestruo femminile – fino a 2 mestruazioni all’anno, mi pare di aver letto. Offro un’interpretazione del dato alternativa: oggi scopiamo assai ma procreiamo poco. Che il corpo si risparmi il dispendio energetico (il crudismo è indicato come una dieta che per sua natura dà un cut alle kcalorie in eccedenza) dell’ovulazione può essere un dato non necessariamente negativo. Inoltre molte donne metterebbero una firma dal punto di vista strategico, su un mestruo biannuale; e infine per quanto si sostenga che il rinnovamento nella qualità del sangue connesso con il mestruo sia una bella cosa, se uno è crudista forse è abbastanza in salute, senz’altro sopra la media, da potersi privare di questo vantaggio senza troppi rimpianti.
                  Opinabile e' che l'amenorrea possa essere un vantaggio o una scelta intelligente del corpo ... non che sia un effetto di una dieta eccessivamente ipocalorica - ci sono una marea di studi sull'anoressia e sulle atlete in proposito.

                  Originariamente Scritto da stepa Visualizza Messaggio
                  This suggests that cooking may be obligatory for humans.
                  Se è tuo interesse suggerire al lettore un tale punto di vista, puoi usare qualsiasi cosa. Le premesse fatte non sono brillantissime.
                  Io penso che qui’ suggest sia usato nel senso di "far ipotizzare". Oltre tutto “may” significa “possa, potrebbe”.Non capisco cosa ci trovi di non logico nell'uso di tale verbo.

                  Originariamente Scritto da stepa Visualizza Messaggio
                  The possibility that cooking is obligatory is supported by calculations suggesting that a diet of raw food could not supply sufficient calories for a normal hunter–gatherer lifestyle.
                  Dicevamo che molti mali dell’uomo moderno derivano da un eccesso di kcal. Questi calculations sono speculativi come quelli uguali e contrari.
                  Una cosa sono gli eccessi, altra cosa e' una alimentazione che POTREBBE non essre in grado di fornire sufficienti calorie anche se stai a mangiare tutto il tempo.

                  Originariamente Scritto da stepa Visualizza Messaggio
                  while most raw meat appears too tough to allow easy chewing.
                  Anche quelli mandibolari sono muscoli, ho il sospetto che basti un po’ di allenamento.
                  Ma se ci si adatta a tutto allora dovremmo essere piu’ che adattati alla dieta mediterranea.

                  Ma tu hai provato a mangiare la carne cruda?
                  Intendo un pezzo intero di carne cruda, non le due fettine di carpaccio, tenero tenero e affettato trasparente.

                  Originariamente Scritto da stepa Visualizza Messaggio
                  If cooking is indeed obligatory for humans but not for other apes, this means that human biology must have adapted to the ingestion of cooked food (i.e. food that is tender and low in fiber) in ways that no longer allow efficient processing of raw foods.
                  Hai fatto un po’ troppo presto a passare all’ indeed.
                  Se indeed..this means è un modo sottilmente parziale di porre la tesi.
                  La tesi in sé è un lavoretto facile facile, insomma l’applicazione del teorema evolutistico a qualsiasiasi cosa è di moda. Comunque se i dati sono sostanziosi non c’è niente di male a usare un format già collauadato.
                  Io leggo: "se cucinare e' veramente necessario per gli umani - ma non per altre scimmie, ne consegue che la biologia umana deve essersi adattata all'ingestione di cibo cotto (piu' tenero e meno ricco di fibre), a tal punto che alimentarsi con cibo crudo non consente una corretta digestione”.

                  Quel se in rosso dovrebbe chiarire che trattasi di una ipotesi, non una tesi.

                  Originariamente Scritto da stepa Visualizza Messaggio
                  Digestive adaptations have not been investigated in detail but may include small teeth, small hind-guts, large small intestines, a fast gut passage rate, and possibly reduced ability to detoxify.
                  E qui ti aspettavo per la sostanza, amico. Così è veramente poco e male. Niente di più che un altro vecchio format stra-abusato: preso pari pari dalla ormai fossile diatriba tra vegetarianisti e carnivoristi. Sigh! Io me la sono riletta più di una volta, ma non è possibile stabilire il vincitore. E’ opinabile.
                  Come gia’ scritto lo scopo del lavoro citato non e' di stabilire un vincitore, ma presentare i risultati disponibili al momento sull’argomento. Alla fine di ogni lavoro gli autori spesso fanno un commento, ma ovviamente il commento e', appunto, un commento, una interpretazione. Il nocciolo dello studio e' il rigore con cui e' stato condotto (da tutti i punti di vista: numerico, statistico, logico-formale, etc) e i risultati. Il commento e' personale e interpretativo (in molti casi).

                  Noto comunque che ipotizzano un adattamento nella direzione di una ridotta capacita' di detossificazione, come a dire (ma e' un commento, non una tesi) che il cibo crudo necessita di una maggiore capacita' di detossificare.
                  Il che, nella mia testolina fa sogergere spontaneo il COMMENTO che il cibo crudo e' piu' tossico (= pericoloso) di quello cotto.


                  Originariamente Scritto da stepa Visualizza Messaggio
                  The adoption of cooking can also be expected to have had far-reaching effects on such aspects of human biology as life-history, social behavior, and evolutionary psychology.
                  Il fatto è che tirare in campo psicologia e sociologia a questo punto è una ritratta. Ma come, mi volevi dimostrare la tesi ‘cottista’ in base a evidenze che l’uomo è disadattato al crudo. Ora dici che l’uomo ha adattato uno stile psicologico e di socialità in conseguenza del cotto. Questo è indubbio, ma non è distraendo l’avversario che lo infinocchi.
                  Ma quel CAN non vorra’ dire che trattasi di una ipotesi?

                  E, a parte questo, rifletto su quanto segue.
                  Ad un certo punto I nostri progenitori, crudisti, sani, forti, con feci profumate, scoprono il fuoco.
                  Wow, arrostiscono il primo pezzo di carne, lo assaggiano, ed e’ di buon sapore.
                  La pratica diventa comune e si mangia sempre carne cotta.
                  Passa un anno e la cecca diventa fetida, le persone si indeboliscono, si ammalano, si manifestano problemi di riproduzione … erano cosi’ stupidi che non hanno ftto 2+2?

                  Si legge che dopo le prime SETTIMANE di adattamento alla rw si raccolgono I benefici. Allo stesso modo presumo che se ne manifestino I malefici quando la si abbandona.

                  Forse (sottolineo FORSE, ipotesi) non e' successo niente di tutto questo, non hanno notato alcuna modifica del proprio stato di salute, e, dato che cucinare rendeva molte cose piu' semplici, saporite, variate, socializzanti, hanno proseguito.

                  Questa mia personalissima IPOTESI ha lo stesso identico valore di tutte le elucubrazioni che si leggono in rete sui benefici della raw. Non e’ basata su niente altro che sul buon senso. Ovvero sono solo chiacchiere ... interessanti magari, ma chiacchiere.

                  Originariamente Scritto da stepa Visualizza Messaggio
                  Further investigation is therefore needed of the ways in which human digestive physiology is constrained by the need for food of relatively high caloric density compared to other great apes.
                  Era ciò che mi aspettavo da questo articolo, la decisiva prova FISIOLOGICA, per la quale bisognerà invece aspettare. Onestamente pensavo a qualcosa di diverso dal format vegetariano-carnivoro. Per questo ho mostrato l’entusiasmo iniziale. Per questa via anche further investigation dubito potranno produrre qualcosa di eclatante. I carnivoristi ci hanno provato per anni contro i vegetariani e viceversa.
                  Se ti aspettavi di trovare uno studio “finale”, che facesse il punto, che stabilisse la VERITA’ … si vede che non hai una grande esperienza di studi scientifici.



                  Eagle
                  Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza.

                  NEUROPROLOTERAPIA - la nuova cura per problemi articolari e muscolari. Mininvasiva ma soprattutto, che funziona!
                  kluca64@yahoo.com

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                  • Eagle
                    Bodyweb Member
                    • Dec 2001
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                    Originariamente Scritto da ectoOne Visualizza Messaggio
                    Grande Stepa, ma non capisci che a questi puoi portare una statistica di persone che magari è guarita dal cancro con il crudismo , non cambierà niente.

                    I miei saluti.
                    Tu portale, ovviamente ci sar' molto lavoro per capire se e' fatta bene o no, ma io personalmente ne sarei entusiasta, e secondo me porterebbe a fare successive ricerche sulla cosa.

                    Ma e' ovvio che non sarebbe salutata come LA scoperta per sconfiggere il cancro.
                    Questo perche' ci sono "nuove" efficacissime terapie ogni settimana, a leggere internet, con casi documentatissimi (nella fantasia di chi scrive).
                    Per cui mi sembra giusta una certa prudenza prima di abbracciare una teoria, almeno aspettiamo che abbia qualche documentato effetto.

                    Non sei d'accordo?

                    Eagle
                    Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza.

                    NEUROPROLOTERAPIA - la nuova cura per problemi articolari e muscolari. Mininvasiva ma soprattutto, che funziona!
                    kluca64@yahoo.com

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                    • ectoOne
                      Banned
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                      L'anisakis simplex è un nematode normalmente presente come parassita intestinale in numerosi mammiferi marini (delfini, foche, etc.) ed ospite intermedio, nel suo stadio larvale, di molti pesci tra cui tonno, salmone, sardina, acciuga, merluzzo, nasello e sgombro. L'anisakis è estremamente diffuso, poiché è presente in più dell'85% delle aringhe, nell'80% delle triglie e nel 70% dei merluzzi.
                      Questi nematodi migrano dalle viscere del pesce alle sue carni se, quando catturato, non viene prontamente eviscerato. Quando l'uomo mangia pesce infetto crudo, non completamente cotto o in salamoia, le larve possono impiantarsi sulla parete dell'apparato gastrointestinale, dallo stomaco fino al colon. Per difendersi dai succhi gastrici, attaccano le mucose con grande capacità perforante, determinando una parassitosi acuta o cronica. La parassitosi acuta da anisakis insorge già dopo poche ore dall'ingestione di pesce crudo e si manifesta con intenso dolore addominale, nausea e vomito.
                      Le forme croniche sono diverse, possono mimare svariate malattie infiammatorie e ulcerose del tratto intestinale oppure coinvolgere altri organi come fegato, milza, pancreas, vasi ematici e miocardio. Possibili anche reazioni allergiche fino allo shock anafilattico, a causa della sensibilizzazione alle proteine antigeniche termoresistenti del parassita.
                      La cura dell'anisakis richiede molto spesso l'intervento chirurgico, per asportare la parte dell'intestino invasa dai parassiti.
                      Come evitare l'anisakis
                      Una circolare del ministero di sanità del 1992, ancora in vigore, obbliga chi somministra pesce crudo o in salamoia (il limone e l'aceto non hanno alcun effetto sul parassita) ad utilizzare pesce congelato o a sottoporre a congelamento preventivo il pesce fresco da somministrare crudo. Infatti l'anisakis e le sue larve muoiono se sottoposti a 60 gradi di temperatura, oppure dopo 96 ore a -15° C, 60 ore a -20° C, 12 ore a –30° C, 9 ore a -40° C.
                      I pericoli maggiori provengono dai ristoranti e dal consumo casalingo. Purtroppo non tutti i ristoranti seguono queste indicazioni, poiché i casi sono in aumento e la causa è spesso da imputare ad alici marinate, evidentemente non sottoposte a congelamento preventivo.
                      Per evitare contaminazioni, si seguano questi semplici consigli:
                      1) evitare il consumo di pesce crudo in ristoranti cinesi "travestiti" da giapponesi, che stanno proliferando in questi anni.
                      2) evitare il consumo di alici marinate, se non preventivamente congelate (chiedere al gestore del ristorante);
                      3) nel consumo casalingo di pesce crudo, acquistarlo fresco e congelarlo per almeno 4-5 giorni nel congelatore a -18 gradi. Il pesce prontamente eviscerato (come il salmone di allevamento) è più sicuro di quello venduto con le viscere;
                      4) prestare particolare attenzione alle specie a rischio, come lo sgombro, le sardine, il tonno e il pesce azzurro in genere.
                      Non ho ben capito perchè non appena si citano dei benefici, subito se ne vengono con questo o quel parassita.

                      Hanno visto che si è superato nella discussione il concetto di microbo e ora si presentano con i parassiti.

                      Se uno digerisce bene, digerisce anche il parassita. Comunque mi piacerebbe sapere che fine hanno fatto tutti i casi, visto che sono in aumento da quello che ci dice Total, sono tutti morti? Hanno subito menomazioni? In quanti è stato necessario eliminare questa o quella parte dell'intestino.

                      Quante sono le probabilità di contrarre questo parassita?

                      Dicci tutte ste cose piuttosto che fare sterile terroirismo psicologico. Tra l'altro vi ricordo che il pesce congelato è esente da questo problema, come quello fresco, quindi come al solito torniamo ai una minoranza di casi.

                      Quali sintomi possono manifestarsi dal consumo di pesce infestato da Anisakis?
                      L’uomo è un ospite accidentale di questo parassita, che generalmente muore nel nostro apparato digerente senza poter completare il ciclo vitale. L'infestazione da Anisakis può talvolta causare alcuni problemi gastroenterici come dolori addominali, diarrea, nausea, vomito e, in casi particolarmente gravi, perforazioni dell'intestino e dello stomaco (larva migrans viscerale). La sintomatologia compare in genere dopo qualche giorno dal consumo del pesce infestato.
                      Questa patologia è stata descritta in diversi Paesi, tra cui l’Italia, dove il problema potrebbe essere sottostimato, ma è più comune in Giappone a causa dell’abitudine di consumare molto pesce crudo. Diverse epidemie si sono verificate anche nei paesi nordici per il consumo di aringhe affumicate che per il tipo di trattamento subito, non in grado di inattivare le larve, sono considerate un alimento a rischio.

                      fonte: http://www.ceirsa.org/ANISAKIS.htm


                      sita. Comunque stando alle statistiche in giappone ci sono cirac 100 all'anno, veramente un epidemia, tra l'altro se si congela il pesce, il rischio cala drasticamente.


                      fonte: http://www.lapelle.it/storia/sushi.htm


                      Utile anche quest'articolo, vedere la sezione: "Posso consumare pesce crudo?"



                      In attesa del prossimo microbo, parassita letale, I miei saluti.

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                      • ectoOne
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                        • May 2005
                        • 413
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                        Non credo proprio, se il crudismo si afferma io avrò più lavoro e guadagnerò di più.
                        Certo come no...

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                        • marco78
                          Banned
                          • Jul 2004
                          • 6143
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                          • Nel paese del sole!
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                          Ma ti fai domande e ti rispondi da solo?
                          C'è scritto anche lì che c'è una certa possibilità di contrarre la malattia? E da noi che cerchi?

                          Cmq per chiarire la posizione del Tecnologo Alimentare (siccome nella tua ignoranza non la conosci).

                          Quando io redigo un manuale di autocontrollo (ne ho fatto proprio uno ieri) spiego al titolare dell'azienda alimentare come fare per far si che i pericoli per la salute del consumatore siano minori possibili, soprattutto per i geni come te che consumano carne cruda. Quindi mi dovresti solo ringraziare. Poi resta sempre all'onestà del responsabile se osservare o meno quelle semplici regole.
                          Ma ti assicuro che nessuno le osserva tutte...

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                          • IronPaolo
                            Bodyweb Senior
                            • Dec 2005
                            • 1938
                            • 377
                            • 16
                            • Send PM

                            Originariamente Scritto da ectoOne Visualizza Messaggio
                            Grande Stepa

                            Purtroppo è dura per chi vende inutili integratori, pensare di fare a meno dei guadagni, oppure per kinesiologi imbroglioni rinunciare a 20 sedute a 30 euro l'una per un titatle di 600 euro da stillare a onesta e magari povera genete, per poi uscirsene con:"Ah è un problema di fegaato e di intolleranza".
                            Caro EctoOne, tu hai veramente dei tratti paranoici che non ti permettono di vedere la realtà.

                            Per il "grande Stepa", non è che chi mangia "raw" automaticamente fa parte del tuo gruppo o la pensa come te. Non è che c'è un gruppo compatto contro tutti e contro tutti... Penso che Stepa sia una entità indipendente da te, che ha le sue opinioni. Parzialmente concordanti con le tue, ma sicuramente differenti.

                            Non è che chi mangia raw è tuo amico e chi non mangia è tuo nemico.

                            Per l'altro discorso, qui tu non capisci un aspetto delle dinamiche sociali che è invece banale: se la dieta raw fosse domani accettata, in toto, nascerebbero dietisti, nutrizionisti, figure professionali che si farebbero pagare per diete, esami. Tutti paleo-style.

                            La nuova moda del momento è l'alcalinizzazione della dieta. Leggi ON. Ciccarelli ha sempre fiuto per queste cose. Vendono già stick per il PH. Chi si arricchisce? I soliti.

                            E l'omeopatia? Tutti a curarsi con l'omeopatia perchè i dottori non capiscono un *****. Cosa è successo? Le farmacie, che prima osteggiavano i prodotti omeopatici, adesso li vendono.

                            Se domani mattina venisse fuori che mangiare crudo è meglio, domani sera il tuo caro macellaio di fiducia alzerebbe i prezzi delle frattaglie, perchè sono "paleo" e perciò più sane.

                            Inutile che sbraiti. Il mercato assimila tutto. Se tu te ne rendessi conto, riusciresti a capire che qui nessuno ha interessi (come invece credi).

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                            • Totaldemawesome
                              Bodyweb Advanced
                              • Dec 2004
                              • 2034
                              • 230
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                              • Send PM

                              Per favore Ecto io apro pesci da una vita, non c'è uno che non abbia qualche verme nell'intestino, dico uno mai.

                              Poi li cuociamo e ce li mangiamo, eh,ehe,eh nelle masse muscolari se hanno compiuto il ciclo, il pesce appena pescato fresco non viene congelato, viene messo sotto ghiaccio ed è ben diverso per l'anisakis se poi tu lo vai a comprare fresco.

                              Tu hai un'idea distorta della prevenzione, per te una bassa % di casi significa no pericolo (non è il caso dell'Anisakis in certi pesci supera l'80%), ma è proprio questo il problema, non si può essere faciloni e superficiali, ne va di vite umane e del destino di intere industrie alimentari. E' proprio l'atteggiamento di: "di solito non succede niente ed è per questo che tutto può succedere" che deve essere tenuto.


                              Si lo so, per te se se ne ammalano o ci restano poche persone non contano, non fanno statistica, per me si invece.

                              Tu diresti che alla fine con il cotto si ammalano e ci restano più persone ed io ti dico che ci può anche stare un miglioramento delle barriere, delle simbiosi e di un sistema immunitario un pò meno depresso, però non mi venire a fare le classifiche tra cotto e crudo dal punto di vista igienico-sanitario.....
                              Last edited by Totaldemawesome; 13-01-2008, 19:29:31.

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                              • richard
                                scientific mode
                                • May 2006
                                • 19924
                                • 381
                                • 414
                                • Send PM

                                Originariamente Scritto da Stepa
                                Ciò nulla toglie alla tua cortesia, Richard. (e alla scorrettezza del mio ultimo post, di cui nuovamente mi scuso)
                                Scuse accettate.


                                Ad ogni modo un abstract è volutamente sintetico e schematico. Se parti un attimo prevenuto è facile che molte affermazioni appaiano al limite del semplicistico e del tendenzioso (specialmente in una review che tende ad essere "divulgativa" e non usa un linguaggio consono alla trasmissione del dato oggettivo, cosa che invece il particolare "studio" tipicamente fa).

                                Ora, per completare il quadro, andrebbe letto il testo al completo senza trascurare minimamente le refernce finali. A te decidere quando fermare il processo di approfondimento.


                                Originariamente Scritto da ectoOne
                                Grande Stepa, ma non capisci che a questi puoi portare una statistica di persone che magari è guarita dal cancro con il crudismo , non cambierà niente.

                                Ecco finalmente esplicitato il tuo concetto di "ricerca": una statistica.

                                Capisci o no (a dire il vero, ne dubito fortemente visto il ridicolo di cui ti vesti in ogni intervento che fai) che la conoscenza va ben oltre due caxxate lette su internet, infarcite di ignoranza e arroganza?

                                Hanno a priori deciso che la loro è verità, e non si passa a presso.
                                Per quanto mi riguarda non ho proprio deciso nulla e volentieri passo oltre ciò che dici a parte quando fai strumentalizzazione.


                                Ho ripetuto più volte a Richard che barare in una ricerca è facilissimo,
                                Barare è facilissimo nel tuo PERSONALISSIMO concetto di ricerca, che totalmente e continuamente ignora e calpesta la logica e il linguaggio.

                                ma purtroppo ha inteso che io voglio strumentalizzare le ricerche,
                                Tu fai strumentalizzazione della ricerca: questo è indubbio. Resta solo da capire quanto ciò sia voluta/intenzionale.

                                a questo punto, fatti suoi, che non si chiede come mai esista per ogni ricerca un'altra che prova il contrario.
                                Tu non lo sai: te lo spiego io.

                                1) Uno studio/ricerca si compone di questi elementi:

                                - precisa e rigorosa definizione dell' oggetto di studio;

                                - precisa e rigorosa descrizione dei metodi di indagine;

                                - risultati della ricerca;

                                - interpretazione dei risultati alla luce, anche, della ricerca precedente.

                                2) Uno studio/ricerca (specialmente in ambito biologico e medico) NON INTENDE DIMOSTRARE NULLA né, tantomeno, CONVINCERE DI NULLA. La sua pubblicazione è unicamente finalizzata alla diffusione dei componenti al punto 1).

                                3) La "verità scientifica" (sempre pronta ad essere sovvertita) è la risultante dell'elaborazione razionale (ciò che tu non proponi e non sei in grado di proporre) di più e più studi e ricerche OMOGENEE, cioè con lo stesso preciso e rigoroso oggetto di studio (talvolta è estremamente complesso il solo rendersi conto che due studi parlano della "stessa cosa").


                                Alla luce di quanto ti ho detto, mi sai trovare due studi omogenei che "provino" due tesi opposte?

                                Glielo ripeto il METODO SCIENTIFICO è un'altra cosa!
                                Il metodo scientifico fa parte integrante della mia professione: consentimi di dirti che so perfettamente cosa significhi, così come so perfettamente che tu non hai la più pallida idea di cosa si stia parlando.
                                La cosa mi tange poco, a dire il vero, almeno finché esponi le tue caxxate tenedole ben lontane dall'oggettività del rigore scientifico.


                                Per fortuna hai avuto la decenza di togliere quegli obbrobri di "articoli" sul tema (utili solo per due minuti, non di più, di buon umore), dal tuo sito.


                                Purtroppo se il crudismo, sia esso integrale o semintegrale come è stato professato normalmente fino ad alcuni decenni fa (non mi risulta che si mangiasse molto cotto nei decenni precedenti), mantiene le sue promesse, molti imbroglioni che creano deliberatamente confusione con studi e controstudi e chi fa questi studi (ricercatori pippaioli che non risolvono niente), saranno costretti a tornare a zappare.
                                Fino a prova contraria (è mia convinzione che tale prova non arriverà mai, ma la mia onestà scientifica mi impone di non escluderlo in assoluto) l'unico che qui ha/fa confusione mentale sei tu.
                                Fatta salva l'ignoranza (che, di per sé, può essere fastidiosa ma non necessariamente deleteria), comincio a nutrire forti dubbi sulla tua effettiva buonafede.

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