Originariamente Scritto da Eagle
1 - le modificazioni ormonali, o meglio la valutazione delle stesse lascia ancora piu' spazio a dubbi circa la realta' dell'effetto muscolare. E' un parametro ancora piu' indiretto e periferico, sia perche' non sempre e' correlato con la crescita muscolare, sia perche' non riusciamo neanche a sapere quali siano tutti gli ormoni e fattori implicati, sia perche' anche quando lo sapessimo i nostri metodi di misurarli sono spesso spannometrici e assolutamente imprecisi.
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Non sono d'accordo (ovviamente) sul fatto che l'analisi e la codifica di tale attività sia a priori fuorviante: per questo, ribadisco, ero interessato e incuriosito dagli studi che citavi, in connessione anche con i risultati ottenuti sul bilancio azotato.
Ad ogni modo rimango dell'opinione che il solo bilancio azotato sia insufficiente e non pienamente significativo come criterio oggettivo ai fini della costruzione muscolare.
2 - i tessuti molto piu' attivi nel metabolismo proteico sono molto attivi nei due sensi, anabolico e catabolico, ma non ci sono tessuti destinati all'immagazzinamento proteico come invece, , in limitata quantita', e' quello muscolare. Ma nel "lungo" periodo il conto va in pareggio in questi tessuti.
Non sono d'accordo sul concetto di "immagazzinamento proteico" a livello muscolare, soprattutto se inteso in senso continuativo nel tempo: specialmente in conseguenza allo stimolo, anche il turn-over a livello muscolare (anabolico e catabolico) risulta estremamente dinamico e in sostanziale equilibrio, a parte le fasi transienti dette.
3 - partendo dal punto 2, il tuo discorso andrebbe anche bene se ci si riferisce a variazioni in termini di alcune ore o comunque tempi limitati. Se fai un esperimento su un periodo di 2-3 mesi e il bilancio azotato e' mediamente positivo, puoi stare certo che o i soggetti dono diventati deformi con stomaci e fegati fuori misura, oppure sono cresciuti i muscoli, al di la di ogni eventuale variazione ormonale.
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