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Invece un carbo liquido viene digerito molto più velocemente, riversandosi più velocemente nel sangue.
L' IG è differente (ora non chiedetemi quanto) .
A sensazione io dico di no...prendiamo come esempio 1frutto: glucosio + fruttosio, in proporzione tale da rendere l'IG pari a quello proprio del frutto...Se frulliamo, le proporzioni di gluc e frut rimangono quelle, per cui l'IG rimane quello!
A sensazione io dico di no...prendiamo come esempio 1frutto: glucosio + fruttosio, in proporzione tale da rendere l'IG pari a quello proprio del frutto...Se frulliamo, le proporzioni di gluc e frut rimangono quelle, per cui l'IG rimane quello!
L'ho detta a "sensazione", poi non so...
Si ma dimentichi il discorso digestione.
Un alimento frullato ha una superficie maggiore di contatto con gli enzimi digestivi e con l' HCl (è per questo che serve la masticazione) che gli consente di essere digerito ed assorbito prima.
Per quanto riguarda l'IG dell'alimento, quello dipende dalla qualità dei carboidrati e non dalla forma in cui sono (Solida, liquida o semiliquida)[/quote]
per vero la forma o perfino la cottura di un cibo ne alterano l'indice glicemico, in quanto lo rendono più facilmente assimilabile da parte dei villi.. tant'è vero che degli spaghetti scotti hanno un indice glic superiore a della pasta al dente.. così il riso soffiato rispetto a quello cotto al vapore, dunque è plausibile che tale effetto si abbia anche frullando l'alimento .
A proposito di riso soffiato.In un suoer ho visto un sacchetto di riso soffiato da mangiare a colazione al posto dei cereali.Cosa ne dita?sapete qualche cosa riguardo a questo alimento?può essere utile per un bb?
Pardonne moi , mademoiselle..avevo letto "el Diablo"..pensavo avessimo gli stessi gusti..infernali!..però una volta nella vita prova, con un po' di peperoncino..magari diverrà la tua colazione preferita...oppure in giorno potrai raccontarlo ai tuoi nipotini!!
Invece un carbo liquido viene digerito molto più velocemente, riversandosi più velocemente nel sangue.
L' IG è differente (ora non chiedetemi quanto) .
Per quanto riguarda l'IG dell'alimento, quello dipende dalla qualità dei carboidrati e non dalla forma in cui sono (Solida, liquida o semiliquida)
per vero la forma o perfino la cottura di un cibo ne alterano l'indice glicemico, in quanto lo rendono più facilmente assimilabile da parte dei villi.. tant'è vero che degli spaghetti scotti hanno un indice glic superiore a della pasta al dente.. così il riso soffiato rispetto a quello cotto al vapore, dunque è plausibile che tale effetto si abbia anche frullando l'alimento . [/quote]
No, la cottura di un cibo di per sè non altera l'indice glicemico o se lo altera in maniera molto irrisoria. Gli spaghetti sono un discorso a parte: il fatto che l'IG degli spaghetti sia minore negli spaghetti al dente che non per quelli cotti è dovuto a fattori tecnologici, legati al processo di produzione di questo tipo di pasta.
Quando la pasta esce dalla filiera per estrusione, si ha un riscaldamento che si traduce con la formazione di una pellicola protettiva, che, data la sua funzione, rallenta la gelatinizzazione degli amidi durante la cottura. E' come se questa pellicola protettiva frenasse l'idratazione dell'amido (gelatinizzazione).
Ma ciò vale per gli spaghetti o semmai per alcuni tipi di tagliatelle, che vengono estrusi ad opeara di un'elevata pressione che ne aumenta la temperatura, ma per esempio ravioli, lasagne od altra pasta non subiscono questo processo di produzione, pertanto il loro IG da cotto e da crudo non varia poi sensibilmente.
Quindi l'IG non viene alterato dal metodo di cottura, il caso degli spaghetti è solo un caso particolare.
per vero la forma o perfino la cottura di un cibo ne alterano l'indice glicemico, in quanto lo rendono più facilmente assimilabile da parte dei villi.. tant'è vero che degli spaghetti scotti hanno un indice glic superiore a della pasta al dente.. così il riso soffiato rispetto a quello cotto al vapore, dunque è plausibile che tale effetto si abbia anche frullando l'alimento .
No, la cottura di un cibo di per sè non altera l'indice glicemico o se lo altera in maniera molto irrisoria. Gli spaghetti sono un discorso a parte: il fatto che l'IG degli spaghetti sia minore negli spaghetti al dente che non per quelli cotti è dovuto a fattori tecnologici, legati al processo di produzione di questo tipo di pasta.
Quando la pasta esce dalla filiera per estrusione, si ha un riscaldamento che si traduce con la formazione di una pellicola protettiva, che, data la sua funzione, rallenta la gelatinizzazione degli amidi durante la cottura. E' come se questa pellicola protettiva frenasse l'idratazione dell'amido (gelatinizzazione).
Ma ciò vale per gli spaghetti o semmai per alcuni tipi di tagliatelle, che vengono estrusi ad opeara di un'elevata pressione che ne aumenta la temperatura, ma per esempio ravioli, lasagne od altra pasta non subiscono questo processo di produzione, pertanto il loro IG da cotto e da crudo non varia poi sensibilmente.
Quindi l'IG non viene alterato dal metodo di cottura, il caso degli spaghetti è solo un caso particolare.
No, la cottura di un cibo di per sè non altera l'indice glicemico o se lo altera in maniera molto irrisoria. Gli spaghetti sono un discorso a parte: il fatto che l'IG degli spaghetti sia minore negli spaghetti al dente che non per quelli cotti è dovuto a fattori tecnologici, legati al processo di produzione di questo tipo di pasta.
Quando la pasta esce dalla filiera per estrusione, si ha un riscaldamento che si traduce con la formazione di una pellicola protettiva, che, data la sua funzione, rallenta la gelatinizzazione degli amidi durante la cottura. E' come se questa pellicola protettiva frenasse l'idratazione dell'amido (gelatinizzazione).
Ma ciò vale per gli spaghetti o semmai per alcuni tipi di tagliatelle, che vengono estrusi ad opeara di un'elevata pressione che ne aumenta la temperatura, ma per esempio ravioli, lasagne od altra pasta non subiscono questo processo di produzione, pertanto il loro IG da cotto e da crudo non varia poi sensibilmente.
Quindi l'IG non viene alterato dal metodo di cottura, il caso degli spaghetti è solo un caso particolare.
max_power
..e il riso soffiato?[/quote]
hai fatto un bell'esempio...addirittura il gelato al latte ha un ig minore rispetto al riso soffiato
hai fatto un bell'esempio...addirittura il gelato al latte ha un ig minore rispetto al riso soffiato
Scusa ma che c'entra il gelato al latte? Quello ha IG basso per via dei fat...[/quote]
...era per evidenziare che ig degli alimenti viene sempre sopravvalutato...non tenendo conto dei mille fattori che posso influenzarlo...ho fatto l'esempio del gelato classico alimento "vietato" in una comune dieta di bb...non sono uscito pazzo tranquillo
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