Vino rosso per i bodybuilder?

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  • Metalzone
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    • Mar 2007
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    • Provincia di Napoli
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    Vino rosso per i bodybuilder?

    Molti consigliano un bicchiere di vino rosso al giorno per le sue qualità antiossidanti.

    Cosa ne pensate?
    Rispondete al sondaggio: Quale metodologia preferite?
  • Metalzone
    Bodyweb Member
    • Mar 2007
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    • Provincia di Napoli
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    #2
    Nessuno che si pronuncia?
    Rispondete al sondaggio: Quale metodologia preferite?

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    • nomoretrouble
      Crazy..... taaaazzzz!
      • Dec 2006
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      • Heliopolis sopra l'albero sacro
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      #3
      se gia non lo bevi non te lo consiglio
      ma sera tua abitudine berlo prima di iniziare col bb un bicchiere un paio di volte a settimana no ti fa male imho

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      • Capitano Nemo
        Bodyweb Senior
        • Aug 2004
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        • Milano
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        #4
        Il vino bevilo se ti piace, gli antiossidanti cercali da qualche altra parte.
        Il "danno" che fa l'alcol è sicuramente maggiore dei benefici degli antiossidanti..
        A me piace e, senza esagerare, lo bevo...
        sigpic

        "...le popolazioni che si nutrono prevalentemente di cereali sono deboli, di bassa statura, malaticce e indolenti... "

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        • Metalzone
          Bodyweb Member
          • Mar 2007
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          • Provincia di Napoli
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          #5
          "Il vino come alimento dello sportivo”
          Relatore: Enologo Dr. Daniele Tombolini
          Febbraio 2006, Coverciano (Firenze)

          Nella dieta dello sportivo il vino rappresenta un alimento di rilevante importanza e
          senz’altro da preferire rispetto ad altre bevande.
          Se consumato in quantità moderata, agisce positivamente sull’organismo dello sportivo
          riducendo il rischio di malattie cardiovascolari e occlusioni alle coronarie. Ma non solo.
          Recentemente le ricerche biochimiche e mediche hanno dimostrato che alcune sostanze,
          erroneamente ritenute secondarie, sono responsabili di benefici effetti di varia natura a
          cui verrà di seguito accennato.
          A nessun alimento o bevanda si è mai dedicata tanta attenzione quanto al succo d’uva
          fermentato. Per gli Ebrei fu Noè il primo viticoltore, il primo Enologo; i greci e i romani
          avevano addirittura una divinità, Dioniso e Bacco, che sanciva la sacralità del vino. Per i
          cristiani è legato al mistero dell’Eucarestia.
          Dalla seconda metà del Settecento fino ad oggi, sono fioriti molti autorevoli studi in seno
          a prestigiose università, scuole ed istituti privati, volti a comprovare le virtù
          salutistiche del vino.
          Collateralmente assistiamo al moltiplicarsi dei corsi di degustazione, frequentati da
          appassionati che cercano di vederci chiaro, e alla divulgazione di articoli e pubblicazioni
          circa i poteri del vino dal punto di vista alimentare e salutare.
          Naturalmente gli sportivi e gli operatori del settore non sfuggono a questo crescente
          interesse. Chi pratica lo sport a qualsiasi livello, ben sa che la salute è il suo bene più
          prezioso e soprattutto è il mezzo indispensabile per il raggiungimento delle proprie
          performance.
          Come per tutti gli alimenti, anche l’abuso di vino determina delle patologie, dei problemi
          all’organismo. Ma appunto, la questione non riguarda l’alimento vino, ma l’abuso che se ne
          fa. Non va perciò sottovalutata, nell’ambito educativo alimentare, la diffusione della
          cultura del vino suggerendone un uso moderato e sempre nell’ambito del pasto.
          Ma perchè uno sportivo dovrebbe inserire nella propria dieta il vino?
          Non è una novità, gli uomini utilizzano da sempre il vino come alimento, come farmaco,
          grazie alle sue proprietà, dovute in parte all’alcol, in parte ad altre sostanze che lo
          compongono, alcune delle quali contribuiscono anche a combatterne gli effetti tossici. La
          novità semmai è proprio quella che, come detto, dalla ricerca stanno giungendo le conferme a
          livello biochimico delle proprietà che conoscevamo da millenni: sappiamo che il vino è un
          battericida e disinfettante, che stimola l’appetito, che ha effetto protettivo contro
          l’aterosclerosi e altri effetti benefici.
          Risulta quindi ampiamente giustificato l’inserimento di questa millenaria bevanda nella
          dieta dello sportivo.
          A partire dagli anni ’80 i risultati di molti studi epidemiologici e clinici hanno messo in
          rilievo come la presenza del vino nella dieta possa rappresentare una importante componente
          nel prevenire molte patologie e un fattore determinante per il benessere e la salute
          dell’uomo.
          Fino a poco tempo fa, infatti, a essere preso in considerazione come unica componente di
          rilievo del vino era soltanto il suo contenuto alcolico, soprattutto per gli effetti dannosi
          di un uso smodato. E anche quando nel 1991 Curt Wellison dell’Università di Boston scoprì il
          cosiddetto “paradosso francese”, ossia la constatazione che la mortalità vascolare in
          Francia era più bassa che in altri Paesi, a parità di consumi di grassi, grazie al consumo
          del vino, in un primo tempo il merito andò al contenuto di alcol. Era quello il periodo in
          cui in Italia andò prendendo campo la definizione popolare, attribuita al vino, di “spazzino
          delle arterie”: il vino e in particolare l’alcol contenuto venivano considerati assai
          benefici alla funzione cardiocircolatoria.
          Solo successive ricerche più approfondite hanno rilevato che il segreto dell’effetto
          preventivo nei confronti delle malattie cardiovascolari va ricercato nel complesso delle
          sostanze naturali presenti nel vino, e soprattutto nell’elevato contenuto di potenti
          antiossidanti, localizzati in particolare nelle bucce delle uve nere.
          Questo spiega il maggior effetto benefico del vino rosso, in quanto durante la macerazione
          sulle bucce, il mosto si arricchisce di una grande quantità di antiossidanti, antociani,
          tannini, polifenoli, che vanno a costituire le caratteristiche organolettiche del vino, ma
          hanno gran parte del merito di una documentata azione a largo raggio sull’organismo
          dell’uomo e dello sportivo in particolare.
          Incremento della produzione salivare e dei succhi gastrici (migliore e più efficace
          digestione); azione antisettica del cavo orale;azione dilatante dei vasi sanguigni; capacità
          stimolante cerebrale in grado di contrastare l’ansia tipica dello sportivo che attende la
          prova, la gara.
          Sicuramente tra tutte queste sostanze ce n’è una in particolare con un nome difficile, ma
          ormai famoso: il resveratrolo, che è una fitoalexina prodotta dalla vite ed è presente nella
          buccia degli acini, in quantità maggiore nelle uve rosse, rispetto alle bianche. Come
          composto fenolico, il resveratrolo assicura al vino rosso un potenziale antiossidante di
          notevole entità.
          Un altro principio attivo presente sono le protoantocianidine, presenti nei semi e nelle
          bucce, ottime antiossidanti con azione sul microcircolo cerebrale e cardiaco. Grazie a
          queste caratteristiche si suppone che il vino possa essere d’aiuto nel morbo di Alzheimer e
          in quello di Parkinson.
          Solo vino rosso per lo sportivo quindi?
          Direi proprio di no, perchè nel vino bianco oltre ad un corredo polifenolico, seppur meno
          presente quantitativamente rispetto al rosso, vi sono due sostanze alle quali sono state
          assegnate peculiari proprietà molto interessanti per gli sportivi praticanti. Sono l’acido
          caffeico e il tirosolo che nell’organismo umano favoriscono il risolvimento degli stati
          infiammatori muscolari e articolari, delle artriti.
          Ma un altro aspetto di fondamentale importanza per uno sportivo è che il vino agisce sulla
          regolazione dei ritmi del sonno e della veglia, con risvolti positivi sull’umore e sulla
          qualità delle prestazioni fisiche. Responsabile di questi effetti è la melatonina,
          tradizionalmente ed esclusivamente considerato un neuro-ormone.
          Ma di recente questa sostanza è stata riscontrata anche nella bacca della vite, da qui la
          deduzione che un consumo moderato di vino nello sportivo possa favorire un riposo più
          adeguato e regolare.
          Una breve nota è dovuta al vino novello che risulta oltremodo adatto alla dieta dello
          sportivo. Ciò perchè possiede tutte queste benefiche sostanze allo stato fresco, per la
          recente macerazione con le bucce; inoltre, contenendo meno alcol, ha molto più potassio e i
          suoi acidi tartarico e malico, invece di acidificare il sangue, lo alcalinizzano ed insieme
          al citrico e e al lattico, svolgono un’intensa azione digestiva, proteggono l’intestino da
          batteri putridogeni e diminuiscono le scorie azotate nel sangue, grave problema per chi
          soffre di malattie renali.
          Quindi il vino come alimento, ma le dosi?
          Con il vino non ci si disseta, lo si consuma mangiando.
          Uno sportivo non dovrebbe superare i 2, max 3 bicchieri al giorno consumati durante i pasti.
          Solo così questo alimento offre tutti i suoi pregi senza danneggiare l’organismo.
          Qualcuno dice che il vino faccia ingrassare. Nelle giuste dosi no, e comunque se lo facesse
          per eventuali abusi, ciò avverrebbe in modo indiretto giacchè le sue calorie vengono
          utilizzate per prime e l’organismo risparmia quelle fornite dai glucidi e dai lipidi che si
          depositano sotto forma di grassi di riserva.
          Si accennava inizialmente che il vino debba essere preferito ad altre bevande. Mentre nei
          riguardi di bevande gassate, artificiali ed edulcorate il confronto è di facilissimo e
          comprensibile appannaggio a favore del vino, se si parla di birra, bevanda anch’essa da
          considerarsi naturale, vale la pena di motivare in maniera più approfondita la preferenza.
          Qualche mese fa il giornale della International Society on Thrombosis and Haemostasis, ha
          dedicato un articolo proprio al confronto vino-birra.
          Ebbene i vasi sanguigni preferiscono il vino alla birra. Ciò poichè l’azione del vino sulla
          riduzione del rischio cardiovascolare è sensibilmente maggiore rispetto a quella della
          birra. Inoltre questa superiorità è anche favorita dal fatto che i bevitori abituali di
          vino, lo consumano solitamente a pasto e in quantità moderate, di conseguenza l’assorbimento
          di alcol ne risulta rallentato. Diversamente il consumo di birra avviene generalmente
          lontano dai pasti, in modo occasionale e spesso in quantità eccessiva, con il rischio che
          gli effetti tossici prevalgano su quelli benefici dell’alcol stesso e delle componenti
          polifenoliche.
          Rispondete al sondaggio: Quale metodologia preferite?

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          • Capitano Nemo
            Bodyweb Senior
            • Aug 2004
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            #6
            L'articolo, non me ne volere, ma non ho tempo/voglia di leggerlo, è un pò troppo lungo, però nella seconda riga c'è il nome del relatore: un enologo.
            ..un pò come chiedere al signor Marlboro cosa ne pensa del fumo..

            comunque non fraintedermi, io non sono contro il vino, un bicchiere a cena non me lo faccio mai mancare, però da qui a dire che sia un'alimento per lo sportivo ce ne passa...
            sigpic

            "...le popolazioni che si nutrono prevalentemente di cereali sono deboli, di bassa statura, malaticce e indolenti... "

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            • max_power
              Low-Carb Moderator
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              #7
              Originariamente Scritto da Metalzone Visualizza Messaggio
              Molti consigliano un bicchiere di vino rosso al giorno per le sue qualità antiossidanti.

              Cosa ne pensate?
              Gli antiossidanti li puoi benissimo trovare da qualche altra parte. Il vino non è alimento da bodybuilder, proprio perchè contiene alcol. Poi può contenere tutto quello che vuoi, ma il fatto che già contenga alcol ne fa una bevanda pessima.
              Max_power, The Sicilian Rock

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              • zuperman
                Zuper Hero
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                #8
                Originariamente Scritto da Metalzone Visualizza Messaggio
                Molti consigliano un bicchiere di vino rosso al giorno per le sue qualità antiossidanti.

                Cosa ne pensate?
                Ovvio che consigliano tutti di bere il vino. Siamo una nazione che basa la sua produzione agricola sul vino. Se producessimo vodka si direbbe che 1 bicchiere di vodka a pasto farebbe bene.
                Allenamento e dieta fanno di te un atleta

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                • max_power
                  Low-Carb Moderator
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                  #9
                  Originariamente Scritto da zuperman Visualizza Messaggio
                  Ovvio che consigliano tutti di bere il vino. Siamo una nazione che basa la sua produzione agricola sul vino. Se producessimo vodka si direbbe che 1 bicchiere di vodka a pasto farebbe bene.
                  Max_power, The Sicilian Rock

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                  • spot86
                    Ouksider
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                    #10
                    Originariamente Scritto da zuperman Visualizza Messaggio
                    Ovvio che consigliano tutti di bere il vino. Siamo una nazione che basa la sua produzione agricola sul vino. Se producessimo vodka si direbbe che 1 bicchiere di vodka a pasto farebbe bene.
                    bisogna chiedere ai russi!
                    --
                    Vincenzo T | Oukside | www.oukside.com

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                    • max_power
                      Low-Carb Moderator
                      • Dec 2000
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                      #11
                      Originariamente Scritto da spot86 Visualizza Messaggio
                      bisogna chiedere ai russi!
                      Max_power, The Sicilian Rock

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