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proteina dimagrante??

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    proteina dimagrante??

    Leggetevi questa news...

    Immaginate di poter mangiare tutto quello che desiderate, ma di rimanere sempre tirati. In futuro questo scenario potrebbe passare dal regno della fantascienza e delle fantasie dei bodybuilder alla realtà. Secondo uno studio pubblicato di recente sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences 2001; 98: 2005-2010, gli adipociti producono un'oscura proteina chiamata Acrp30, la cui produzione è notevolmente diminuita nei ratti e nelle persone obesi. Quando i ricercatori hanno iniettato una frazione di queste proteine degli adipociti in topi obesi, i roditori hanno perso in media il 3,7% del proprio peso corporeo in 10 giorni, e il 7,5% in oltre 16 giorni, tutto rappresentato da grasso.
    Anche se la perdita di peso è impressionante, l'aspetto più affascinante dello studio è stato che i topi seguivano una dieta iperlipidica e iperglucidica - proprio il tipo di alimentazione che nell'uomo porta all'obesità. Sembra che la proteina accresca la capacità dei muscoli di bruciare il grasso in ragione della sbalorditiva percentuale del 39%. Anche se questa proteina si trova pure nell'uomo, occorreranno altri studi per determinare se funziona come per i topi.
    Questo lavoro che seguirà è un'importante fase. Quando alcuni anni fa venne scoperta la leptina, i mass media la definirono una "cura" per l'obesità. In modo simile all'Acrp30, anche la leptina è una proteina prodotta dagli adipociti che segnala la sazietà al cervello e in tal modo aiuta a controllare la fame. Se iniettata nei ratti, quelli obesi smaltivano tutti i depositi adiposi - ecco l'entusiasmo per il suo possibile impiego nell'uomo. Purtroppo ulteriori studi hanno riscontrato che di fatto le persone obese producono grosse quantità di leptina, a differenza dei roditori, che ne hanno poca. Il problema con la leptina negli uomini è un'impossibilità del cervello nel riconoscere e nel reagire alla proteina.
    Un altro problema che la leptina e l'Acrp30 hanno in comune è che essendo entrambe proteine, devono essere iniettate. Se assunte per bocca verranno semplicemente degradate negli aminoacidi che le costituiscono, in modo analogo a tutte le altre proteine ingerite oralmente. Però, se l'Acrp30 si dimostra efficace nell'uomo senza effetti collaterali significativi, può arrivare il giorno in cui ci prepareremo per una gara con una dieta a base di pizza e gelato!


    che ne dite

    #2
    Originariamente Scritto da niko85 Visualizza Messaggio
    Leggetevi questa news...

    Immaginate di poter mangiare tutto quello che desiderate, ma di rimanere sempre tirati. In futuro questo scenario potrebbe passare dal regno della fantascienza e delle fantasie dei bodybuilder alla realtà. Secondo uno studio pubblicato di recente sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences 2001; 98: 2005-2010, gli adipociti producono un'oscura proteina chiamata Acrp30, la cui produzione è notevolmente diminuita nei ratti e nelle persone obesi. Quando i ricercatori hanno iniettato una frazione di queste proteine degli adipociti in topi obesi, i roditori hanno perso in media il 3,7% del proprio peso corporeo in 10 giorni, e il 7,5% in oltre 16 giorni, tutto rappresentato da grasso.
    Anche se la perdita di peso è impressionante, l'aspetto più affascinante dello studio è stato che i topi seguivano una dieta iperlipidica e iperglucidica - proprio il tipo di alimentazione che nell'uomo porta all'obesità. Sembra che la proteina accresca la capacità dei muscoli di bruciare il grasso in ragione della sbalorditiva percentuale del 39%. Anche se questa proteina si trova pure nell'uomo, occorreranno altri studi per determinare se funziona come per i topi.
    Questo lavoro che seguirà è un'importante fase. Quando alcuni anni fa venne scoperta la leptina, i mass media la definirono una "cura" per l'obesità. In modo simile all'Acrp30, anche la leptina è una proteina prodotta dagli adipociti che segnala la sazietà al cervello e in tal modo aiuta a controllare la fame. Se iniettata nei ratti, quelli obesi smaltivano tutti i depositi adiposi - ecco l'entusiasmo per il suo possibile impiego nell'uomo. Purtroppo ulteriori studi hanno riscontrato che di fatto le persone obese producono grosse quantità di leptina, a differenza dei roditori, che ne hanno poca. Il problema con la leptina negli uomini è un'impossibilità del cervello nel riconoscere e nel reagire alla proteina.
    Un altro problema che la leptina e l'Acrp30 hanno in comune è che essendo entrambe proteine, devono essere iniettate. Se assunte per bocca verranno semplicemente degradate negli aminoacidi che le costituiscono, in modo analogo a tutte le altre proteine ingerite oralmente. Però, se l'Acrp30 si dimostra efficace nell'uomo senza effetti collaterali significativi, può arrivare il giorno in cui ci prepareremo per una gara con una dieta a base di pizza e gelato!

    che ne dite
    Per un uomo obeso andrebbe alla grande..a parte il fatto che quella scritta "in futuro" significhera tra 10\20 anni...cmq per un bb penso che verrebbe considerato come doping ...
    sigpic
    Originariamente Scritto da QuattroAnte
    "fortuna che le donne hanno il cervello, perche solo con la **** avrebbero conquistato il mondo"

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      #3
      Originariamente Scritto da niko85 Visualizza Messaggio

      Immaginate di poter mangiare tutto quello che desiderate, ma di rimanere sempre tirati. In futuro questo scenario potrebbe passare dal regno della fantascienza e delle fantasie dei bodybuilder alla realtà. Secondo uno studio pubblicato di recente sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences 2001; 98: 2005-2010, gli adipociti producono un'oscura proteina chiamata Acrp30, la cui produzione è notevolmente diminuita nei ratti e nelle persone obesi. Quando i ricercatori hanno iniettato una frazione di queste proteine degli adipociti in topi obesi, i roditori hanno perso in media il 3,7% del proprio peso corporeo in 10 giorni, e il 7,5% in oltre 16 giorni, tutto rappresentato da grasso.
      Anche se la perdita di peso è impressionante, l'aspetto più affascinante dello studio è stato che i topi seguivano una dieta iperlipidica e iperglucidica - proprio il tipo di alimentazione che nell'uomo porta all'obesità. Sembra che la proteina accresca la capacità dei muscoli di bruciare il grasso in ragione della sbalorditiva percentuale del 39%. Anche se questa proteina si trova pure nell'uomo, occorreranno altri studi per determinare se funziona come per i topi.
      Questo lavoro che seguirà è un'importante fase. Quando alcuni anni fa venne scoperta la leptina, i mass media la definirono una "cura" per l'obesità. In modo simile all'Acrp30, anche la leptina è una proteina prodotta dagli adipociti che segnala la sazietà al cervello e in tal modo aiuta a controllare la fame. Se iniettata nei ratti, quelli obesi smaltivano tutti i depositi adiposi - ecco l'entusiasmo per il suo possibile impiego nell'uomo. Purtroppo ulteriori studi hanno riscontrato che di fatto le persone obese producono grosse quantità di leptina, a differenza dei roditori, che ne hanno poca. Il problema con la leptina negli uomini è un'impossibilità del cervello nel riconoscere e nel reagire alla proteina.
      Un altro problema che la leptina e l'Acrp30 hanno in comune è che essendo entrambe proteine, devono essere iniettate. Se assunte per bocca verranno semplicemente degradate negli aminoacidi che le costituiscono, in modo analogo a tutte le altre proteine ingerite oralmente. Però, se l'Acrp30 si dimostra efficace nell'uomo senza effetti collaterali significativi, può arrivare il giorno in cui ci prepareremo per una gara con una dieta a base di pizza e gelato!
      L'adiponectina è solo una delle tante proteine prodotte dal tessuto adiposo, sia a livello intra- che extra- cellulare, con la funzione, in sintonia con tessuto muscolare, fegato e sistema nervoso centrale, di regolare l'omeostasi energetica e il metabolismo dei nutrienti. Pertanto, il "controllo della fame" (contrariamente a quanto di solito si tende a pensare) è un particolare aspetto di questa regolazione, ma non ne completa affatto il quadro.

      L'evidenza ha ormai provato che tutti questi ormoni (leptina, adiponectina, ASP, ...) sono drasticamente e inestricabilmente collegati nei loro meccanismi di azione e finché si continua a sperare nel "singolo" componente miracoloso ogni tentativo di controllo sul metabolismo è destinato ad avere insormontabili intoppi.
      Per quanto difficile possa essere, credo che i progressi più significativi della conoscenza in questo ambito si possano avere innanzitutto spostando l'attenzione dal singolo ormone allo schema ormonale a cui esso appartiene.

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